UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a. 2009-2010 Approccio al paziente.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
Advertisements

9 Circoscrizioni 9 Distretti Sociali 1 U.O. Cittadini senza Territorio
PSICOLOGIA DELLA SALUTE
PALLIATIVE SIMULTANEOUS CARE
Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità
La continuità assistenziale ospedale/territorio
Dr.ssa Desirè Caselli Dr.ssa Flaviana Tondi
Il PUNTO di VALUTAZIONE FISIOTERAPICA
La Pneumologia nella Provincia Autonoma di Bolzano:
Il signor Giovanni 78 anni Coniugato
TITOLO: La persona con disabilità e la sua famiglia
Il Paziente Oncologico: il ruolo della Medicina Riabilitativa dall’Ospedale al Domicilio Esperienza di Carpi Dr Massimo Albuzza-Dr.ssa Loretta Boiani.
Il percorso ospedale territorio del paz ortopedico traumatologico
ASSISTENZA DOMICILIARE AL MINORE CON PATOLOGIA CRONICA
Assistenza infermieristica a pazienti affetti da alcoolismo
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
Medicina preventiva di Comunità
Metodi e Strumenti organizzativi della Medicina di Comunità
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA
Integrazione e Territorio
Rete Emergenza -urgenza
> ( Simone de Beauvoir) “ Continuare a perseguire dei fini che diano un senso alla nostra vita; dedizione ad altre persone, ad una collettività, ad una.
7 Il paziente complesso in Ospedale
10 Approccio Bio Psico Sociale
10 Approccio Bio Psico Sociale
IL PUNTO DI VISTA DELLE SOCIETA’ SCIENTIFICHE (DI MEDICINA RESPIRATORIA): PARTNER PER UN APPROCCIO SISTEMICO ALLA ASSISTENZA DELLA BPCO (PDTA) Stefano.
Il paziente ed il suo problema recente
5° anno CL Medicina UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO Prof. Maria Angela BecchiEMILIA Medicina di Comunità.
Medicina di Comunità Presentazione del Corso
Caso Clinico 2 Paziente psichiatrico, DOP, RSR
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Medicina gestionale di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno.
Aspetti organizzativi della Medicina di Comunità
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
Le DOP e l’accesso in ADI
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a Caso Clinico 1.
Caso Clinico 1 Polipatologia, DOP, ADI
5 Il paziente complesso CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a Caso Clinico 3.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a Soluzione Caso.
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO Prof. Maria Angela BecchiEMILIA Medicina di Comunità Medicina di Comunità Aspetti Generali CdL in Medicina e Chirurgia 5°
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità I problemi del Paese CdL in Medicina e Chirurgia.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Premesse CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a
Aspetti clinico-assistenziali della Medicina di Comunità
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a Caso Clinico 1.
Caso Clinico 2 Paziente psichiatrico, DOP, RSR
ICF e Sclerosi Laterale Amiotrofica
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Esempi di Malattie e ricadute assistenziali CdL in Medicina e Chirurgia.
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
Medicina di Comunità Aspetti Culturali
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a Soluzione Caso.
9 Approccio Bio Psico Sociale
Aspetti organizzativi della Medicina di Comunità
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Medicina di Comunità Presentazione del Corso CdL in Medicina e Chirurgia.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Caso Clinico 2 Paziente psichiatrico, DOP, RSR CdL in Medicina e Chirurgia.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Valutazione multidimensionale di un Paziente ricoverato in Ospedale.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Approccio al paziente ricoverato e Dimissione Ospedaliera Protetta.
Medicina gestionale di Comunità
5° anno CL Medicina UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità.
Sonia Ribera Segreteria FP Medici Cgil INTEGRAZIONE TRA OSPEDALE E TERRITORIO LO SVILUPPO DEI SERVIZI ASSISTENZIALI 24/11/20151 Seminario Spi Cgil Lombardia.
5° anno CL Medicina UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità Programma di Medicina di Comunità 2.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a /37 Approccio.
1 UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a /42 Approccio.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione in Medicina di Comunità Direttore Prof. Maria Angela Becchi La Specializzazione in Medicina.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Prof. Maria Angela Becchi Medicina di Comunità 3° Attività Interattiva CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a
2 Medicina di Comunità Aspetti culturali
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Scuola di Specializzazione di Medicina di Comunità Direttore: Prof. Maria Angela Becchi Coordinamento.
= serie di fasi pianificate per risolvere un problema
Seminario permanente sugli Stati vegetativi e di minima coscienza LIBRO BIANCO SUGLI STATI VEGETATIVI E DI MINIMA COSCIENZA Il punto di vista delle associazioni.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA
Transcript della presentazione:

UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi CdL in Medicina e Chirurgia 5° anno a.a Approccio al paziente ricoverato e Dimissione Ospedaliera Protetta

Competenze da acquisire Approccio Bio-Psico-Sociale al paziente 1.Assessment dei bisogni multidimensionali 2.Stesura PAI 3.Dimissione Ospedaliera Protetta e Continuità delle cure Descrizione della complessità del paziente 1.Complessità sanitaria 2.Complessità assistenziale 3.Complessità ambientale

Il paziente ed il suo problema recente Viene ricoverato nel Reparto di Medicina, con ricovero urgente tramite Pronto Soccorso il Sig. R.Z di anni 70 con la seguente diagnosi di ricovero: “Malattia neoplastica in fase avanzata in paziente con insufficienza respiratoria grave e depressione”. Il paziente viene portato al P.S. con ambulanza medica, accompagnato dal figlio e con richiesta di ricovero del MMG che ha notato peggioramento dello stato di salute del suo assistito, portatore di colostomia parietale a seguito di intervento chirurgico di resezione del retto per carcinoma invasivo metastatizzato. La documentazione sanitaria consegnata dal figlio consente di ricavare la storia anamnestica. Il colloquio consente di raccogliere informazioni sulla situazione familiare, abitativa ed economica.

Il paziente e la sua storia anamnestica Da quando aveva 20 anni R.Z. ha fumato 20 sigarette al giorno e alla età 60 anni si è manifestata una broncopatia ostruttuiva ingravescente con tosse cronica e dispnea anche a riposo. Alla età di 68 anni ha subito intervento chirurgico di resezione del retto per carcinoma invasivo metastatizzato per cui si è resa necessaria colostomia parietale e cicli di chemioterapia. Dopo un breve periodo di relativo benessere RZ. ha manifestato calo ponderale, astenia ingravescente e grave depressione.

Il paziente e la sua situazione ambientale (familiare, abitativa ed economica) R.Z. è coniugato. La moglie è casalinga di 65 anni in condizioni di salute precarie per cardiopatia cronica. Ha un figlio abitante in altra città, operaio presso una industria meccanica. R.Z.ha svolto attività dipendente come operaio e gode ora di pensione di anzianità. R.Z. vive in un appartamento in affitto. A causa delle condizioni di salute della moglie è stata assunta, anche con il supporto economico del figlio, una persona retribuita che si occupa della gestione della casa

La degenza in Ospedale L’E.O. clinico, gli esami strumentali e di laboratorio effettuati al PS e durante il ricovero evidenziano insufficienza respiratoria globale (ipossiemia 50mmHg), anemia (Hb 6 g/dl), ittero da stasi, masse ipoecogene intrepatiche, stato nutrizionale compromesso (MNA3), MMS=15, sensorio e comunicazione nella norma, depressione (GDS 24/30) Durante il ricovero viene applicato Sondino Naso Gastrico per la alimentazione enterale. Al bisogno viene posizionata mascherina per ossigenazione. Viene posizionato anche catetere vescicale per la incontinenza urinaria. Viene somministrata terapia sintomatica per via parenterale (antidolorifica, antiemetica…). Il paziente è completamente allettato e non è in grado di deambulare, non collabora nei movimenti passivi e pertanto viene posizionato un cuscino antidecubito a scopo preventivo. E’ dipendente per l’igiene personale e per il cambio della biancheria.

La previsione della assistenza territoriale In 6° giornata di ricovero il MO presenta alla moglie il quadro evolutivo grave della malattia, prospetta la dimissibilità e valuta con lei la possibilità di Assistenza Domiciliare Integrata. La moglie fa presente che le sue condizioni di salute non le consentono di prestare cura al marito, che per le condizioni economiche familiari non è possibile la assunzione di una “badante” e che pertanto è necessario un supporto tutelare esterno Il MO prende atto e la Capo Sala attiva le Dimissioni Protette

Lo studente deve: 1.Descrivere la Procedura DOP 2.Effettuare l’assessment dei bisogni (menomazioni, limitazioni di attività e partecipazione, fattori ambientali) 3.Stendere il PAI alla dimissione 4.Definire la complessità del paziente: sanitaria, assistenziale, ambientale 5.Fare una previsione della assistenza a breve, medio e lungo termine

1. Tappe della Procedura DOP 1.…………………. 2.……….…………. 3.………………….. 4.………………….. 5.…………………. 6.…………………..

2. Assessment dei Bisogni Menomazioni Limitazioni Fattori ambientali Barriere Facilitatori ………………. ……………………. …………….. …………………… Funzioni Strutture ……………….. ………………… ………………… …………………. Attività Partecipazione ……………… ………………….. ……………... …………………… ……………… ……………………

Fattori ambientali e familiariSituazioneObiettivi Nucleo familiare e persone che forniscono aiuto Barriere Facilitatori Atteggiamenti delle personeBarriere Facilitatori Ambiente di vita (abitazione, risorse economiche) Barriere Facilitatori Servizi, prodotti e tecnologia, benefici economici Barriere Facilitatori 3. Stesura PAI

Menomazioni di funzioni e strutture Prestazioni e operatori dedicati (dei servizi, familiari) Prescrizioni (farmaci, diete, presidi e ausili)

Limitazioni di attività e partecipazione Prestazioni e operatori dedicati (dei servizi, familiari) Prescrizioni (farmaci, diete, presidi e ausili)

4. Complessità del Paziente Complessità Sanitaria (Strumento: ISM) Severità delle malattie e comorbilità PatologieIndice di Severità di MalattiaClasse di comorbilità …………………………………………….………………………. ………………………/4 Punteggio: 1-2 Bassa 3 Media 4 Elevata ……………………………………………………………………. ……………………………………………………………………. …………………………………………….………………………. …………………………………………….………………………. …………………………………………….………………………. …………………………………………………………………….

Complessità assistenziale (Strumento: Barthel) Barthel-ADL Punteggi Alimentazione …….. Bagno, Doccia …….. Igiene personale …….. Abbigliamento …….. Continenza intestinale …….. Continenza urinaria …….. Uso del WC …….. Punteggio: autonomo o quasi dipendente 14-0 totalmente dipendente Barthel Movimento Punteggi Trasferimento letto-sedia …….. Deambulazione …….. Uso carrozzina …….. Scale …….. Punteggio si sposta da solo si sposta assistito 14-0 non si sposta

Complessità ambientale AspettiBarriereFacilitatori Abitazione  mancanza di abitazione  mancanza di camera per il paziente  mancanza o criticità dei servizi igienici  mancanza o criticità di riscaldamento  mancanza di ascensore  altro……………………………………………  Esistenza di abitazione  idoneità della abitazione alla assistenza  altro…………………………………………… Nucleo familiare e persone che forniscono aiuto  mancanza di nucleo familiare (paziente solo)  I inadeguatezza del nucleo familiare per la assistenza (paziente che vive solo o con coniuge anziano)  mancanza di collaborazione della famiglia (fisica o economica)  mancanza di aiuto esterno  altro…………………………………………..  esistenza di un nucleo familiare  esistenza di un caregiver  esistenza di un assistente familiare retribuito  collaborazione fisica o economica della famiglia nella assistenza  esistenza di persone esterne di aiuto informale  altro……………………………………….. Relazioni  Relazioni familiari conflittuali  Comportamenti familiari che stigmatizzano, emarginano la persona  Sfiducia dei familiari nei servizi  relazioni familiari buone  comportamenti che favoriscono la integrazione e valorizzazione della persona Accesso a servizi, presidi, ausili, supporti economici  Servizi sanitari necessari ma non attivati …………………………………………………………………  farmaci e cibi speciali necessari man non attivati ………………………………………….. presidi necessari ma non attivati ………………………………………………………………..  servizi tutelari necessari ma non attivati ………………………………………………………………..  supporti economici necessari ma non attivati ………………………………………………………………  servizi sanitari attivati ………………………………………………………………..  farmaci e cibi speciali attivati ……………………………………………………………. presidi attivati ……………………………………………………………. servizi tutelari attivati …………………………………………………………….  supporti economici attivati Giudizio di Complessità ambientale: bassa, media, alta Abitazione…………….. Nucleo familiare……………… Relazioni………………… Servizi……………………..

5. Previsione della continuità delle cure Breve-termine:……………………………. Medio-termine:……………………………. Lungo-termine……………………………..

Tipi di Domande nella prova di esame

PatologieISMClasse Comorbilità …………… Quesiti 1. Indicare la Complessità Sanitaria del Paziente

AutonomiaGrado di Autonomia (punteggio) Giudizio della Autonomia ADL (Barthel -Attività di base)……………………….……………………………………………… ADL (Barthel-Mobilità)……………………….……………………………………………… 2. Indicare la Complessità Assistenziale del Paziente

AspettiBarriereGravità barriere (bassa, media, alta) Prodotti, tecnologia, aspetti economici ………………………………………….………………………….. Ambiente………………………………………….………………………….. Relazioni e sostegno sociale………………………………………….………………………….. Atteggiamenti………………………………………….………………………….. 3. Indicare la Complessità Ambientale del paziente AspettiFacilitatoriEntità Facilitatori (bassa, media, alta) Prodott, tecnologia, aspetti economici ………………………………………….………………………….. Ambiente………………………………………….………………………….. Relazioni e sostegno sociale………………………………………….………………………….. Atteggiamenti………………………………………….…………………………..

DisabilitàInterventoOperatoreAusilio/Farmaco Menomazione ……………………………. ……………….. ……………………….. Limitazione ……………………………..……………………………………..……………………… 4. Con riferimento alle Disabilità del paziente, considerare 1 Menomazione e 1 Limitazione e tenendo conto della probabile evoluzione/prognosi, indicare: intervento, operatore, ausilio/farmaco necessari per la cura-assistenza alla dimissione

5. In riferimento alle DOP indicare Regime assistenziale proposto dall’ospedale ………………………….. Dove il CS segnala il Paziente per la DOP ? …………………………… Informazioni da inviare …………………………… Chi valuta il paziente e definisce il PAI? …………………………….. Dove viene valutato il paziente ? ……………………………

6. Considerando il regime assistenziale proposto dal medico ospedaliero alla dimissione indicare Dipartimento di appartenenza del Servizio attivato …………………………. Durata della assistenza ……………………………… Costi della assistenza ………………………………