SPIROMETRIA IN TUTTI I BAMBINI CHE PRATICANO ATTIVITA’ SPORTIVA

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Transcript della presentazione:

SPIROMETRIA IN TUTTI I BAMBINI CHE PRATICANO ATTIVITA’ SPORTIVA G. D’ALICANDRO A.O.R.N. SANTOBONO-PAUSILIPON CENTRO DI MEDICINA DELLO SPORT E DELLE DISABILITA’ P.O. S.S. ANNUNZIATA

La spirometria (anche esame spirometrico o prova di funzionalità respiratoria) è un test diagnostico semplice, indolore e non invasivo usato per la valutazione della funzionalità respiratoria.

La spirometria è un esame che, se eseguito alla comparsa dei primi sintomi di tipo respiratorio o ai primi sospetti di una patologia di tipo broncopolmonare, è in grado di fornire dati di notevole rilevanza, sia per quanto riguarda la diagnosi sia per quanto concerne le strategie terapeutiche. L’utilizzo della spirometria è molto importante per la monitorizzazione dell’eventuale patologia presente e per la valutazione dell’efficacia delle cure che sono state intraprese.

Le patologie che possono provocare alterazioni a livello di funzionalità respiratoria sono numerose, fra le principali ricordiamo: l’asma , l’obesità, la bronchite cronica, la broncopneumopatia ostruttiva, l’enfisema polmonare, la polmonite, la fibrosi polmonare interstiziale, le miopatie, ecc.

La spirometria non viene utilizzata soltanto per la diagnosi di sospette patologie broncopolmonari o per il loro monitoraggio, ma anche per l’attestazione dell’idoneità alla pratica di attività sportive agonistiche

Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Toscana  Nel sito dell'Istituto Superiore di Sanità è presente un "dossier Fidippide"- elaborato da due epidemiologi e avallato da tre medici dello sport- che raccomanda l'abolizione dello screening per l'apparato respiratorio perché inutile. Agenzia Regionale Sanitaria della Regione Toscana Poiché in Medicina dello Sport lo screening dell'apparato respiratorio si basa esclusivamente sulla spirometria, è questa che deve essere considerata "inutile"?

Morte per asma in occasione dell'attività sportiva. Gli Autori del "dossier Fidippide" basano la loro asserzione essenzialmente sulla valutazione di: Morte per asma in occasione dell'attività sportiva. Gli autori prendono in considerazione un solo studio (Becker JM; J Allergy Clin Immunol 2004;113:264) dal quale estrapolano un'occorrenza di tale evento pari a 0.37/100000/atleti/anno che ritengono molto bassa e insignificante in confronto con quella di morte nello sport per cause cardiache. < Non hanno confrontato tale dato con la mortalità per asma nella popolazione generale per le stesse fasce di età, che avrebbe potuto mettere in evidenza che la pratica sportiva può essere un fattore di rischio per tale evento nell'asmatico.

due importantissimi documenti di valenza internazionale: "la spirometria è un inestimabile test di screening dello stato di salute respiratorio" e tra le varie indicazioni c'è quella di "valutare lo stato di salute prima dell'inizio di un programma di attività fisica" (Task Force delle due massime Società di Pneumologia: American Thoracic Society e European Respiratory Society pubblicato su Eur Resp J 2005;26:319-38). "i test di funzionalità respiratoria (spirometria) forniscono una valutazione diretta delle limitazioni al flusso aereo. La misura di tale limitazione è essenziale per stabilire una chiara diagnosi di asma ed il suo monitoraggio" (Global Iniziative for Asthma. National Heart,Lung and Blood Institute; National Institute of Health; WHO. Rep n° 02-3659; cfr edizione italiana 2003 Progetto mondiale per il trattamento e la prevenzione dell'asma).

Esami richiesti per l’idoneità all’attività sportiva agonistica 1. Visita Medica, (eseguita secondo le note esplicative contenute nel decreto ministeriale del 18 febbraio 1982); 2. ECG a riposo 3. ECG dopo sforzo 4. Spirometria 5. esame delle urine completo Eliminazione esame urine

La successiva introduceEIA

Per asma da esercizio fisico (EIA) o "asma da sforzo" si intende il transitorio incremento della resistenza delle vie aeree che segue all'esercizio fisico intenso nella maggior parte dei pazienti con asma bronchiale. Non costituisce pertanto una patologia distinta ma il risultato di uno dei differenti stimoli bronco-ostruttivi. La broncoostruzione insorge non durante l'esecuzione dell'esercizio ma a partire da 3-8 minuti dalla sospensione improvvisa dell'esercizio stesso per poi peggiorare nei 5-15 minuti successivi. La pervietà bronchiale ritorna ai valori basali nei 20-90 minuti successivi. Il paziente riferisce l'insorgenza di dispnea, respiro sibilante, tosse, senso di costrizione toracica.

Si pensa che l'EIA sia legata agli scambi di acqua e calore che avvengono a livello delle vie respiratorie durante l'esercizio allo scopo di "condizionare" i grandi volumi di aria inspirata, riscaldandola ed umidificandola. Durante l'iperventilazione indotta da esercizio la temperatura delle vie aeree diminuisce rapidamente per aumentare rapidamente quando la ventilazione si riduce. Soprattutto in presenza di bassa temperatura e ridotta umidità dell'aria inspirata è necessario un notevole trasferimento di acqua e calore dalla mucosa all'aria inspirata con notevole raffreddamento della mucosa.

Con la sospensione dell'esercizio e dell'iperventilazione si verifica una fase di riscaldamento della mucosa tanto più rapido quanto più il raffreddamento si è verificato con rapidità: in questa fase si verifica l'ostruzione bronchiale probabilmente si determina un incremento della perfusione e della permeabilità della mucosa con conseguente edema

Test di stimolazione per asma da sforzo La valutazione alla risposta del test viene effettuata eseguendo la misurazione del FEV1, solo negli atleti è indicata la misurazione del FEF 25-75 poichè la variazione di questo parametro comporta una riduzione della performance fisica ottimale- Il test di stimolazione viene in genere effettuato con corsa su tappeto mobile o cicloergometro La durata dell'esercizio deve essere compresa tra i 6-8 minuti con intensità tale da indurre una ventilazione compresa tra il 40-60% della ventilazione volontaria massimale. Il FEV1 dopo esercizio deve essere registrato nei 15 minuti successivi: si considera positivo quando si registra una caduta superiore al 10%.

La nostra legislazione tutela l’attività sportiva agonistica in modo adeguato per cui le indicazioni che possiamo trarre sono: I bambini che soffrono di asma bronchiale (allergica e non), già individuati e seguiti dai pediatri possono ,in sede di visita di idoneità sportiva non agonistica , essere sottoposti ad esame spirometrico per una valutazione e documentazione nel tempo anche da parte del Medico Sportivo Tenendo presente che: L’ asma indotta dall’esercizio fisico è controllata dalla terapia già effettuata dall’atleta L’ atleta è già abituato a riconoscere i sintomi dell’asma ed a porre in atto i rimedi per prevenire crisi gravi Con l’avanzare dell’età si riducono le crisi asmatiche gravi

Grazie Per L’Atten Zio Ne