Tratta Definizione del Parlamento Europeo 18 gennaio 1996 > Protocollo addizionale delle Nazione Unite, Palermo 2000 Dichiarazione di Bruxelles, 2002
Il “traffico internazionale di persone” comprende Traffico/tratta finalizzato allo sfruttamento delle persone che ne sono oggetto (“trafficking of human beings) Si è in presenza di metodi coercitivi o ingannevoli ma non sempre l’ingresso nel territorio di un altro di stato avviene in maniera illegale Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (“smuggling of migrants” letteralmente contrabbando di migranti) Mira ad ottenere un beneficio finanziario o di altro tipo dall’entrata illegale di una persona in uno stato del quale la persona stessa non è cittadina né residente. Il reato consiste nel trasportare persone e organizzare il loro ingresso in uno stato senza i documenti idonei
Le cause del fenomeno della Tratta di persone Il processo di globalizzazione L'esplosione dello sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa La femminilizzazione della migrazione Inasprimento delle politiche di ingresso nei paesi Europei
Le organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani Livello alto Livello medio Livello basso Segmentazione Specializzazione Flessibilità Rapporto tra trafficante e trafficato Contratto di trasporto Forzato Falsi rapporti
Le tipologie di sfruttamento Il traffico a fine di sfruttamento sessuale Il traffico a fine di sfruttamento lavorativo L’accatonaggio Il commercio illegale di organi
Gli “indicatori di base” utili per riconoscere la tratta La tratta non è prostituzione, ma è sfruttamento sessuale laddove il corpo di una persona viene utilizzato contro la sua volontà. La tratta non è lavoro irregolare, ma è sfruttamento del lavoro laddove la persona si trova in condizioni di servitù, privata dei documenti e quindi mantenuta in uno stato continuativo di vulnerabilità e ricattabilità. La tratta non è accattonaggio, ma sfruttamento di persone laddove vi è la sottrazione di un minore/donna/uomo alla famiglia allo scopo di portarlo in un altro paese e costringerlo a chiedere l’elemosina o a compiere reati come furto, contrabbando, spaccio. La tratta non è pedofilia, ma sfruttamento sessuale di minori laddove un minore viene sottratto alla famiglia con false promesse, costretto a cedere il proprio corpo a scopi sessuali e a prestare la propria immagine a scopi pornografici.
La tratta ha subito negli anni diversi cambiamenti dovuti a: Nazionalità delle persone trafficate e sfruttate Rotte internazionali, modalità di reclutamento e di sfruttamento, Legislazioni dei paesi di origine e di destinazione LA tratta al fine di sfruttamento sessuale
Come vengono reclutate Rete criminale Luoghi di esercizio Modalità di fuoriuscita Nigeria Proposte di lavoro Sponsor e/o Madam StradaDebito Est Europa Rapite, ingaggiate Clan Albanesi Strada Chiuso Nessuno Sud America Visto Turistico e agenzie NessunaChiuso Rientro al paese d’origine CinaAgenzieRete familiare ChiusoNessuno
Obbligo coercitivo nel far svolgere mansioni Le persone subiscono questa violazione dei loro diritti per restituire (con gli interessi) il costo dei documenti (spesso falsi) e dello spostamento dal luogo di origine al paese in cui prestano i loro servizi. Questo tipo di sfruttamento, per le sue caratteristiche è il più nascosto Difficile distinguere lo sfruttamento lavorativo/lavoro nero/tratta ai fini dello sfruttamento lavorativo/lavoro para-schiavistico Nazionalità: Cina, Est Europa, Nigeria, Bangladesh Il traffico a fine di sfruttamento lavorativo
Che cosa occorre tenere presente prima di utilizzare gli indicatori per capire se una persona è vittima di tratta: Perché abbia esito positivo, è necessario conoscere il ruolo che possono avere il genere della persona, la sua condizione di regolarità o meno, il timore di vendette, il background culturale, le circostanze e le reazioni individuali presentano forme di disagio multiple
Gli indicatori utili per le vittime di tratta: Reclutamento Documenti ed effetti personali Libertà di movimento Violenza compiuta o minacciata Condizioni di lavoro Condizioni di vita Assoggettamento
Indicatori per la vittima di tratta a scopo di sfruttamento sessuale La persona non ha libertà di decidere quando, come e per quanto tempo lavorare; Il denaro guadagnato è parzialmente o totalmente sottratto; La persona presenta segni sul corpo di violenze; La persona è controllata; l’eventuale possesso di un telefono cellulare è funzionale al suo controllo da parte di chi la sfrutta; La possibilità di tornare a casa (all’estero o nello stesso paese) è limitata, impedita o controllata da altri; minacce di ritorsione a danno della vittima o dei suoi familiari o figli in caso di tentativo di fuga; La persona è attualmente gravemente sfruttata e non è libera di abbandonare l’esercizio della prostituzione
Indicatori per la vittima di tratta a scopo di sfruttamento lavorativo Al lavoratore/trice è impedito di lasciare liberamente il suo posto di lavoro; Il lavoratore/trice non ha la possibilità di trattenere il suo guadagno poiché deve ripagare il debito contratto per l’ottenimento del lavoro; L’orario di lavoro è eccessivo o sproporzionato rispetto alla retribuzione; Non vi è alcuna possibilità di negoziare le condizioni di lavoro; Il lavoratore/trice vive nello stesso posto in cui lavora; Il lavoratore/trice è o è stato esposto a violenze fisiche o sessuali; Il lavoratore/trice viene controllato attraverso l’utilizzo della minaccia di denuncia all’autorità
Disposizioni normative/legislative per contrastare la tratta la disciplina di cui all'‘art. 18 del D.lgs n. 286/98 "Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina sull'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero" il Regolamento attuativo (D.P.R. 31 agosto 1999 n. 394) del T.U. sopra indicato, che all‘art. 25 prevede la realizzazione di programmi di assistenza ed integrazione sociale per gli stranieri soggetti al traffico di esseri umani la Legge n° 228/2003 "Misure contro la tratta di persone" ed in particolare l‘art. 13 che prevede l'istituzione di programmi di assistenza per le vittime dei reati previsti dagli artt. 600 e 601 del codice penale (riduzione in schiavitù)
Vittime accertate nel 2010 Il numero totale delle vittime accertate è stato di 9528 di cui 2381 in Italia La distribuzione media in UE per sesso ed età delle vittime è stata: 68% donne, 17% uomini, 12% ragazze e 3% ragazzi La maggior parte delle vittime identificate è stata venduta a fini di sfruttamento sessuale (62%), seguono le vittime della tratta a fini di lavoro forzato (25%) e, con percentuali nettamente inferiori (14%), le vittime di altre forme di sfruttamento, come il prelievo di organi, attività criminali o la vendita di minori. La maggior parte delle vittime proviene dagli Stati membri (61%), Africa (14%), Asia (6%), e America Latina (5%)
Vittima di tratta rapita/forzata Rifugiato/profugo attore sociale Migrazioni volontarie/forzate Migrazioni economiche/politiche 2008 Rosarno Donne Nigeriane “Scivolamenti”
Nel 2008, le statistiche elaborate dalla Commissione nazionale per il diritto d’asilo dimostrano che nel 2008 le domande di protezione internazionale fatte da cittadini nigeriane risultano essere 3.546, solo 53 giudicate idonee ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato, 97 protezione sussidiaria, 422 protezione umanitaria, 2693 i non riconoscimenti, 235 i richiedenti che si sono resi irreperibili e 46 che hanno portato ad altro esito. I dati del 2009, su domande 4488 non hanno avuto nessun riconoscimento, 170 hanno ottenuto lo status, 563 per protezione umanitarie, irreperibili 336 e 174 le richieste che hanno portato ad altro esito. I dati del 2010 dimostrano 2259 richieste, 1595 non riconosciute e 22 hanno ottenuto lo status, 34 sussidiari e 313 protezione umanitaria, 97 i richiedenti irreperibili e 198 esiti diversi
Le vittime di tratta confluiscono nei percorsi dei richiedenti asilo I richiedenti asilo confluiscono nello sfruttamento lavorativo I minori non accompagnati vittime di tratta/sfruttamento/accattonaggio