Portfolio M. Pellerey, Le competenze individuali e il portfolio, La Nuova Italia; Cerri cap. 5, pp. 142, 143, 144
portfolio caratteristiche del portfolio tipologie di portfolio di lavoro di presentazione di valutazione la gestione del portfolio gestito dallo studente gestito dal docente un modello un diverso modello
Portfolio Secondo Pellerey, nel campo della valutazione, è uno strumento che consente “la raccolta, prima, e l’esame, poi, di una documentazione molteplice e diversificata, una sua interpretazione attenta, […], un’espressione di giudizio sufficientemente fondato”.
caratteristiche del portfolio[1] il portfolio riguarda fondamentalmente la raccolta della documentazione attestante ciò che l’allievo sa, sa fare, sa essere o come egli sa stare con gli altri; non punta a ‘svelare’ cosa lo studente non sa fare; non si valutano solo prestazioni finali, ma anche i processi e le strategie messe in atto, i progressi compiuti, in quali circostanze e in quali tempi; tramite il portfolio è possibile
caratteristiche del portfolio[2] tramite il portfolio è possibile favorire una valutazione longitudinale realizzata sia da parte dell’insegnante, sia da parte dello studente, mediante il confronto fra quanto manifestato all’inizio e quanto manifestato nel tempo; realizzare una valutazione formativa che permette all’insegnante di rettificare il percorso in base ai risultati via via conseguiti; allo studente di sperimentare autovalutazione; è quindi una pratica valutativa
caratteristiche del portfolio[] che dovrebbe rispondere almeno alle esigenze di: avere testimonianze di una molteplicità di attività e prestazioni, sostenere sia l’insegnamento, sia l’apprendimento in maniera più incisiva e motivata, …………….. fornire un quadro che permetta un’analisi e interpretazione sia di tipo longitudinale e progressiva, sia di tipo conclusivo e sommativo,
tipologie di portfolio: di lavoro[1] raccolta strutturata dei propri lavori; sono raccolte di lavori: descritti nel loro sviluppo, corredati da riflessioni, ad esempio, sulla dimensione iniziale del lavoro, sui suoi cambiamenti nel tempo, sui progressi personali, sulle richieste del lavoro, .. che andranno/potranno essere trasferiti in un portfolio di presentazione o di valutazione (anche il portf. di lavoro può essere considerato di presentazione e/o di valutazione). a cosa e a chi serve
tipologie di portfolio: di lavoro[2] tramite questo tipo di portfolio sia il docente, sia l’allievo possono identificare quali sono i punti deboli e quali quelli di forza nel raggiungimento degli obiettivi e quindi trarre informazioni utili su cosa devono puntare l’insegnamento e l’apprendimento in futuro; i primi destinatari sono, comunque, gli studenti: lavorando sul portfolio e riflettendo sulla qualità dei lavori che contiene, lo studente diventa più riflessivo e autosufficiente. e quindi
tipologie di portfolio: di lavoro[] dovrà contenere lavori in un numero sufficiente per dare realmente l’idea dei risultati raggiunti; alcune parti del portfolio potrebbero mostrare che lo studente non ha raggiunto pienamente gli obiettivi posti e quindi occorrerà impostare opportuni interventi; il portfolio di lavoro va costantemente rivisto, aggiornato, riorganizzato, così da mostrare l’effettivo percorso svolto nello studio nei diversi ambiti.
tipologie di portfolio: di presentazione[1] lo scopo è presentare i risultati migliori; si genera un maggiore impegno quando si ha la soddisfazione di esibire i propri lavori più riusciti senso di appagamento che ripaga degli sforzi fatti i destinatari sono
tipologie di portfolio: di presentazione[] destinatari: lo studente stesso; i propri familiari; i docenti attuali; ma anche i docenti futuri che possono conoscere meglio gli studenti che riceveranno; ed anche potenziali datori di lavoro.
tipologie di portfolio: di valutazione[1] la funzione più importante svolta da un portfolio di valutazione è quella di documentare ciò che uno studente ha imparato; di attestare la padronanza degli obiettivi prefissati; vengono inseriti i lavori in base al programma sviluppato; vengono inserite le riflessioni sui lavori, sul percorso (riflessione sull’azione). i destinatari sono
tipologie di portfolio: di valutazione[] destinatari: docente: si accerta che gli obiettivi siano stati raggiunti e per decidere se occorrono delle azioni integrative; la scuola: un eventuale gruppo di valutazione interno docenti futuri o passaggio ad altro sistema formativo la famiglia; lo studente: può accertarsi, convincersi dei propri progressi.
Gestione del portfolio: dallo studente [1] ciascun soggetto predispone un ‘contenitore’ con che arricchisce con: l’insieme, prima, e una selezione, poi, dei lavori svolti in un certo periodo di tempo, la presentazione dell’organizzazione del contenitore e una descrizione del contenuto, una propria valutazione del contenuto; le ragioni di un portfolio gestito dallo studente
Gestione del portfolio: dallo studente [2] Le ragioni di un portfolio gestito dallo studente: promuovere l’autovalutazione e la fiducia in se stessi: favorire un metodo di valutazione che permetta agli studenti di dimostrare i loro punti di forza e non solo le loro debolezze; incoraggiare gli studenti a comunicare in modo efficiente le loro acquisizioni significative; promuovere un apprendimento che superi il solo dare una risposta giusta alle domande del docente; Pellerey M., Le Competenze individuali e il portfolio, 2007, La Nuova Italia, pag. 153
Gestione del portfolio: dallo studente [] rendere gli allievi più consci di quello che hanno studiato e di quello che hanno appreso; sottolineare il ruolo dello studente come attivo costruttore delle sue conoscenza; migliorare le forme di valutazione del lavoro degli allievi da parte dei docenti.
Gestione del portfolio: dal docente[1] un portfolio gestito dall’insegnante è preferito quando si tratta di percorsi educativi e didattici relativi al primo ciclo di studi; comunque dovrebbe favorire un coinvolgimento adeguato da parte dello studente. cosa fa il docente
Gestione del portfolio: dal docente[2] il docente prepara un ‘contenitore’ per ogni studente, che contiene: l’insieme, prima, e una selezione, poi, dei lavori svolti e delle osservazioni raccolte in un certo periodo, una interpretazione e valutazione del contenuto, il ‘tutto’ può essere svolto in collaborazione fra docente e studente, in particolare le riflessioni sul lavoro svolto;
Dal punto di vista del docente l’uso di questa pratica valutativa consente di raggiungere alcuni obiettivi: [] Pellerey M., Le Competenze individuali e il portfolio, 2007, La Nuova Italia, pag. 154
Un modello (gestito dallo studente) Una struttura spesso utilizzata è la seguente (Danielson e Abrutyn (1998), H. Barret (2003)); essa prevede 5 sezioni e fasi: collection, selection, reflection, projecton, publication. Collection: raccolta sistematica di prodotti dell’apprendimento dello studente; Selection: da questo insieme vengono selezionati i lavori più significativi per il percorso, quelli che lo studente ritiene significativi, dei punti di svolta, momenti chiave nello sviluppo delle sue competenze; occorre giustificare con commenti queste scelte Reflection: lo studente attraverso la riflessione sull’azione ricostruisce il senso globale delle sue esperienze di apprendimento Projecton: lo studente focalizza i propri obiettivi di apprendimento attuali e si proietta nel futuro delineando i suoi possibili obiettivi futuri; Pubblication: i risultati raggiunti vengono riorganizzati e presentati ad altri.