Liceo Scientifico Santi Savarino

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Liceo Scientifico Santi Savarino Lingue, culture, identità in Sicilia. Iniziative per la scuola in applicazione della Legge Regionale 9/2011

Il senso dell'incontro la legge 9/2011 spiegata agli studenti I partner istituzionali: Regione e Università - le iniziative per la scuola Il progetto d'Istituto in applicazione della legge [a. s. 2013-14] Presentazione dei primi esperimenti didattico-educativi realizzati in classi pilota [a.s. 2012-13] Prospettive progettuali: L'Archivio della memoria e delle identità? gli obiettivi vanno in due direzioni convergenti: informare e motivare , accendere interesse, “altro fuoco” come dice Federico Enriques riferendosi al difficile compito del docente. E per farlo ci siamo rivolti alla Fonte (i due riferimenti istituzionali, curatori della legge). "il compito del docente è tremendamente difficile, dice Federigo Enriques, bisogna infatti che qualcosa di vivo che è in noi passi nello spirito del discente, come scintilla di fuoco ad accendere altro fuoco e per fare ciò occorre che il docente nell’atto di insegnare, ripeta non il risultato freddo degli studi fatti, come un semplice registratore, ma il travaglio interiore per cui si è giunti a conquistare la verità scoprendo nello stesso problema qualche altra difficoltà che si risolve in una comprensione più nuova e più alta". Penso ai grandi insegnanti e pedagogisti come Don Milani, Rodari; all'impegno rinnovatore di una nuova generazione di linguisti (Tullio De Mauro e la sua scuola; alle associazioni di insegnanti (GISCEL, SLI, CIDI,MCE > 10 tesi per l'educazione linguistica 1977), fino al modello maieutico di Danilo Dolci. L’Archivio della memoria, inteso come laboratorio di ricerche e documentazione (part. Visuale/filmica) sul territorio, capace di esprimere anche una progettualità operativa e propositiva (es. lo studio per l’istituzione Parco letterario; recupero dei mestieri).

Legge Regionale 9/2011 Legge Regionale 31 maggio 2011 n. 9 recante “Norme sulla promozione, valorizzazione ed insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole”.

L’attenzione del nostro Liceo per il territorio e la cultura tradizionale è testimoniata da consolidati progetti (per es. prog. “legalità”, “conoscere il territorio”; “comenius”) o da singole appassionate iniziative. Il nostro sguardo si allarga ad una prospettiva specificamente linguistica, considerata in rapporto alla storia, alla letteratura, alla cultura materiale, secondo una logica di approfondimento disciplinare o pluri e interdisciplinare.

Progetto d’Istituto Il progetto è stato pensato tenendo conto del profilo socio-culturale del bacino d'utenze, delle risorse professionali, culturali e tecniche del nostro Istituto, ma anche dei bisogni e dei desideri formativi degli alunni Si tratta solo di spunti che i consigli di classe (sentito anche il parere degli alunni) dovrebbero adattare ai bisogni e alle scelte culturali generali. Deve intendersi come un repertorio aperto e sempre implementabile.

Obiettivi Promuovere e valorizzare la conoscenza, lo studio del patrimonio storico, letterario e linguistico siciliano dall'età antica sino ad oggi. “L'attenzione verso le identità locali e regionali, lungi dal collegarsi ai movimenti localistici che hanno caratterizzato l'ultimo ventennio, deve realizzarsi entro una prospettiva pluralistica e considerando che la tendenza alla mescidanza etnico-linguistica costituisce l'elemento caratterizzante la storia e la cultura italiana fin dalle origini”. Trasmettere valori di tolleranza, accoglienza, solidarietà. (→ Sicilia terra di frontiera, luogo di millenari incroci) (liberamente da Indirizzi di attuazione degli interventi didattici della Legge Regionale… di G. Ruffino) L’obiettivo di trasmettere valori di tolleranza, di accoglienza, di solidarietà che una storia, una cultura di millenari incroci e sedimentazioni, qual è quella incisa nella cultura siciliana, non può che favorire (per la naturale posizione geografica che da secoli ne fa terra di passaggio e di frontiera all’interno di quel grande lago che è il Mediterraneo).

Ambito 1: Educazione linguistica democratica e plurilingue PROGETTO PILOTA Ambito 1: Educazione linguistica democratica e plurilingue "Saperi linguistici e pregiudizio antidialettale“ GLOTTO-KIT (1°) AUTOBIOGRAFIA LINGUISTICA (classi 2° e 3°) AMBITI DI INTERVENTO Ambito 2: Dialetto e cultura materiale Progetto "La Sicilia tra lingua, storia e cultura. Percorsi didattici. (In applicazione della L.R. 18.5.2011) Progetto extracurriculare – Laboratorio La cultura alimentare in Sicilia tra lingua, identità e salute

Monitoraggio d’Istituto Ambito: Educazione linguistica "Saperi linguistici e pregiudizio antidialettale“ Monitoraggio d’Istituto GLOTTO-KIT (classi 1°) Obiettivi: tre sezioni a. (1. anagrafe 2. politiche linguistiche scuola-famiglia 3. consapevolezza del repertorio, gestione codici e contesti d’uso 4. pregiudizio antidialettale) b. Interesse per la cultura dialettale c. “tasso di dialettalità” Autobiografia linguistica (classi 2° e 3°) strumento più avanzato Forma discorsiva - stessi obiettivi Da una prima analisi dei questionari emerge una percezione del proprio repertorio in cui si riflettono giudizi, pregiudizi, gli stereotipi della scuola e della famiglia. A dispetto però dei risultati attesi, si registra nei nostri studenti, un appoccio più sereno nella gestione del repertorio, meno dialettofobico, e di tanto in tanto quasi la sollecitazione a superare posizioni radicali e contrapposte tra dialettofobia e dialettofilia (talvolta di propugnazione maniacale e antistorica del dialetto). Una sollecitazione a “muovere semmai dalle differenze [..] per rileggere la società nella quale viviamo (multietnica) e disegnare gli scenari futuri”. Non si può certo parlare di sradicamento, semmai di cambiamento.

Progetto "Lingue, culture, identità in Sicilia". Percorsi didattici Progetto "Lingue, culture, identità in Sicilia". Percorsi didattici. In applicazione della L.R. n. 9 del 18.5.2011 Fonte: Indirizzi di attuazione degli interventi didattici della Legge Regionale del 18.05. 2011 di G. Ruffino. Il progetto ripropone, con adattamenti, le proposte didattiche formulate nel documento di “attuazione” delle tre Università siciliane (coordinate da Ruffino). Il progetto deve intendersi come un repertorio aperto e continuamente implementabile in ragione delle esigenze della classe e dele scelte culturali degli insegnanti

Lingua - Storia - Cultura popolare Destinatari: biennio e classi III La cultura alimentare in Sicilia. Tra conservazione e innovazione L'onomastica (toponimi e antroponimi) nella Sicilia occidentale Giochi tradizionali Riti e feste Mestieri La cultura orale: a) Proverbi, canti, filastrocche, storie, leggende b) Narrazioni e narratori: i racconti cavallereschi (dalle chansons de geste attraverso le vulgate ottocentesche - per es. la Storia dei paladini di Francia di Giusto Lodico - ai cantastorie di ieri e di oggi) Storie di parole. Aspetti della storia linguistica La situazione linguistica della Sicilia contemporanea. Il repertorio. (Riflessione sul profilo linguistico degli alunni a partire dal glotto-kit somministrato nelle classi prime ) Lingua e letteratura: Alla corte di Federico II: la Sicilia Normanno-Sveva → la Scuola Poetica Siciliana / I gallicismi

Lingua - Storia - Letteratura Destinatari: triennio Classi III e IV Dante e la Sicilia La Sicilia settecentesca: la "Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini

Classi IV e V La Sicilia nel Risorgimento: "I Vicerè" di F. De Roberto; "Libertà" di G. Verga; Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa La Colonizzazione Galloitaliaca: Il Gran Lombardo" di Elio Vittorini La Sicilia postunitaria e l’inchiesta di Franchetti e Sonnino → Lingua, dialetto, scuola nell’età postunitaria → Le inchieste; Placido Cerri "Le tribolazioni di un insegnante di Ginnasio". I Fasci siciliani → Le poesie sociali di Mario Rapisardi La Sicilia dello zolfo e la letteratura della zolfara → Alessio Di Giovanni (“Zolfare”, “Gabrieli lu carusu”), Giovanni Verga (“Dal tuo al mio”), Luigi Pirandello (“I vecchi e i giovani”), Rosso di San Secondo (“Il re della zolfare”) La Sicilia del latifondo → da Alessio Di Giovanni a i “Mimi siciliani” di Francesco Lanza; Il Gattopardo; la civiltà contadina in G. Pitrè , S. A. Guastella, S. Salomone Marino; le “Parti del discorso contadino” di A. Castelli Lo sguardo esterno sulla Sicilia. Note di viaggiatori e "visitatori" stranieri in Sicilia fino alla metà del sec. XX.

Classi V L’emigrazione → I. Buttitta e “Lu trenu di lu suli”; Lettere di migranti (dagli Stati Uniti; dalla Germania: “Lettere di deportati della terra”, di Antonio Castelli); “La spartenza” di Tommaso Bordonaro; “Scritture di viaggio” di Sabatino Basso e Santo Garofalo I siciliani nella prima guerra mondiale → Le “Lettere dal fronte” di Matteo Russo; la testimonianza di Vincenzo Rabito in “Terra matta” Il fascismo in Sicilia e la seconda guerra mondiale → La lezione di Giuseppe Antonio Borgese e il romanzo “Rubé”; scritture popolari: “La mia guerra” di Tommaso Tardino; “Diario di un deportato” di Antonio Garufi; Sicilia 1943, lo sbarco alleato attraverso le immagini di Robert Capa. La mafia: storia, interpretazioni, conseguenze → Il gergo mafioso; I mafiusi di la Vicaria, di Rizzotto e Mosca; la mafia nella narrativa: la lezione di Sciascia; la poesia civile di Ignazio Buttitta: “U pueta nta chiazza” e il “Lamento per Turiddu Carnavale”; i cantastorie Dai movimenti separatistici allo statuto autonomistico → Lingua e cultura nella Sicilia del dopoguerra; la testimonianza di Danilo Dolci in “Banditi a Partinico”.

Letteratura e territorio classi IV e V Letteratura e luoghi della memoria (laboratorio di letteratura, arte, storia, scienze che prevede una visita guidata in uno degli otto parchi letterari siciliani: G. Verga; L. Pirandello; S. Quasimodo; G. Bufalino; G. T. di Lampedusa; L. Piccolo; E. Vittorini e L'elaborazione di un progetto da proporre al Comune di Partinico per l'istituzione di un parco letterario dedicato alla poetessa Raffaella Mancuso Bonura e a Cinisi al poeta Giovanni Meli.   Percorsi letterari in Sicilia tra '800/'900: a) L'infanzia tradita (letture scelte da Verga: Rosso Malpelo; Ciàula scopre la luna; Nino Martoglio: Li salareddi e La notti di Modica; I. Buttitta A li matri di li carusi) b) la donna violata (letture scelte da Pirandello: L'esclusa; D. Maraini, La lunga vita di Marianna Ucria; M. Attanasio: Correva l'anno 1698 e nella città avvenne il fatto memorabile; S. Agnello Hornby: La Mennulara)

Progetto Archivi della memoria: Laboratorio etnodialettale percorsi formativi che prevedono prodotti etnovisuali

Progetto extracurriculare – Laboratorio La cultura alimentare in Sicilia tra lingua, identità e salute Il progetto intende promuovere la conoscenza del patrimonio valoriale, storico, linguistico e più ampiamente culturale legato alle tradizioni alimentari regionali e più specificamente locali. Tale prospettiva si intende aprire a una riflessione più specifica, orientata verso l' educazione alimentare  far comprendere agli studenti il valore nutrizionale della dieta mediterranea e l'importanza della territorialità e del consumo dei prodotti a Km 0. Si sa che ogni società esprime una sua cultura alimentare che la identifica e la distingue da ogni altra. In Sicilia è un settore che, tra globalizzazione dei gustemi e degli stili alimentari, nuove tecniche di conservazione, creazioni di false tipicità, ha subito profonde trasformazioni negli ultimi cento anni, ma che ancora oggi esprime delle specificità territoriali che danno luogo a identità particolari pur riconducendosi, tra mille fili, ad una ben riconoscibile, seppur articolata, identità comune. È uno dei pochi ambiti in cui è possibile cogliere tratti identitari e tradizioni conservative pur mediati dal nuovo marketing della tipicità. Tale persistenza è dovuta anche al valore simbolico che lega alcune pratiche alimentari alle feste del calendario tradizionale (santi, riti legati alla nascita, morte, matrimoni, ecc.)

ESPERIENZE DIDATTICHE Esperienze didattiche: realizzazioni etnovisuali degli studenti del Liceo (a. sc. 2012-13) - Archivi della memoria.   "Issu e issara. La memoria del gesso nei dintorni di Partinico tra oblio e (ri)scoperta. Itinerario geo-etnografico" (percorso realizzato dalla IV F e coordinato dai docenti Francesco Longo e Laura Bonura) "La festa di San Giuseppe a Borgetto. Momenti di un rito collettivo" (videoclip realizzato dagli studenti della IV F e IV E e coordinato da Laura Bonura) Giochi tradizionali di squadra: lo scàrrica-canali (video)

INIZIATIVE DI (IN)FORMAZIONE per i docenti Seminario informativo Università-Regione (presentazione "Lingue e culture in Sicilia" a cura di G. Ruffino) b) seminari GISCEL: Plurilinguismo ed educazione democratica (Rosa Calò) - Palermo (iniziative di aggiornamento in materie linguistiche). I Saperi linguistici nelle discipline non linguistiche - 21 Ottobre "A. De Gasperi" ore 16.30 c) sportello didattico d’Istituto per la programmazione e realizzazione dei percorsi (strumenti e materiali) d) iniziative di Università e Regione (CRicd)

INCONTRI e iniziative previsti per classi che aderiranno al progetto Presentazione volumi "Lingue e culture in Sicilia" a cura di G. Ruffino (Università di Palermo). Iniziative promosse dal CRicd - Arca dei Suoni della Regione Siciliana. Proiezione film-documentario "La memoria del mare" e dibattito con l'autore (Centro regionale di filmografia e documentaristica). Rassegna cinematografica sulla Sicilia: visione e dibattito [ La terra trema e Il Gattopardo di Luchino Visconti; Stromboli terra di Dio di R. Rossellini; Vulcano di W. Dieterle; Kaos dei fratelli Taviani; Rosso Malpelo, Malavoglia, Placido Rizzotto di P. Scimeca; Marianna Ucrìa di R. Faenza; Nuovo cinema Paradiso e Baaria di Tornatore; documentari di De Seta]. a scelta dei film sarà strettamente collegata al percorso scelto.

Liceo Scientifico Santi Savarino Partinico

Da Indirizzi di attuazione degli interventi didattici della Legge Regionale del 18.05. 2011 di G. Ruffino. "La storia e la tradizione italiana si sono alimentate, nonostante la frammentazione politica, di una pluralità linguistica e culturale che in definitiva – e prodigiosamente - ha finito col rappresentare il vero contrassegno dello Stato unitario. Infatti la storia italiana, specialmente la storia linguistica giustamente definita policentrica, è l’insieme delle mille storie dei suoi mille campanili, non estranei, non separati, non rinchiusi, ma partecipi di una cultura più ampia. I dialetti non hanno vissuto una vita autonoma, in isolamento, ma sono penetrati nella lingua, arricchendola e irrobustendola, e la lingua ha attraversato i dialetti, rigenerandoli e trasfigurandoli: lo scambio “italiano/dialetti” e viceversa è connaturale alla tradizione nazionale. Ed è da questo incontro fecondo che la nostra letteratura ha acquistato respiro e forza, per secoli, sino ad oggi. Nonostante ciò, movimenti d’opinione, proposte politiche, ipotesi legislative hanno soprattutto privilegiato il dato linguistico, come contrassegno della identità (al singolare) dell’individuo, mentre non solo la ricerca linguistica ma anche la nostra storia particolare di nazione plurilingue e pluricentrica non può che obbligarci a vedere ogni individuo come partecipe di più mondi linguistici e quindi di una costellazione di identità".

Da Ruffino, Indirizzi di attuazione… “Gli interventi didattici programmati per la «valorizzazione e l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano», potranno essere correttamente attuati soltanto se la cultura regionale (la storia, le vicende linguistiche, la letteratura) sarà, considerata come parte integrante della storia (sociale, linguistica, letteraria) d’Italia. Per quanto riguarda i contenuti, sarà opportuno prescegliere alcuni robusti ed accattivanti nuclei tematici su cui costruire una speciale riflessione. In linea di massima, tali nuclei tematici potranno essere sviluppati in rapporto al curricolo delle diverse classi. Va anche sottolineato che nella trattazione di argomenti storici, linguistici, letterari sarà opportuno cogliere gli aspetti di continuità e i nessi che saldano eventi storici e fatti culturali”.

Mattutina di G. Formisano - G. E. Calì (1910) E vui durmiti ancora Mattutina di G. Formisano - G. E. Calì (1910) Lu suli è già spuntatu nni lu mari e vui bidduzza mia durmiti ancora, l'açeddi sunnu stanchi di cantari e affriddateddi aspettanu ccà fora, supra ssu balcuneddu su' pusati e aspettunu quann'è ca v'affacciati Lassati stari, nun durmiti chiùi, ca 'mmenzu ad iddi dintra a 'sta vanedda ci sugnu puru iù c'aspettu a vui pri vidiri ssa facci accussi bedda passu ccà fora tutti li nuttati e aspettu sulu quannu v'affacciati Li ciuri senza vui nun ponu stari su tutti ccu li testi a pinnuluni, ognunu d'iddi non voli sbucciari su prima non si grapi 'ssu balcuni, dintra lu buttuneddu su' ammucciati e aspettunu quann'è cca v'affacciati