LE COSMOGONIE a cura di: Tiziano Raffaella
Il significato Il termine cosmogonia deriva dal corrispondente greco κοσμογονία e significa nascita del cosmo, ovvero origine dell’universo.
La creazione nelle varie civiltà Nella mitologia egiziana, la Prima Volta, il c.d. momento zero, è descritto come distesa liquida illuminata, immersa nelle tenebre: il Nun. Esso, secondo tale mitologia, non è acqua, il Nun è anteriore a tale elemento. In particolare è il non esistente, in esso non vi è né spazio né tempo, non vi né movimento né luce. Il non-esistente per gli antichi Egiziani non coincide dunque con il nulla, ma con la materia sottratta alle leggi dell’universo spazio-temporale e aggregata in un’unica unità compatta. Tutto è già presente da sempre, ma in uno stato di sonnolenza. Questo il quadro, immobile, del non-tempo che precedette la Prima Volta.
Nella mitologia mesopotamica, si parte da una realtà caotica e senza forma. Successivamente, per opera della divinità si da vita alla creazione di cielo, terra ed abisso. In principio vi era il Mare Primordiale (dea madre Nammu), probabilmente mai creato, e quindi eterno. Dal Mare ebbe origine la Montagna Cosmica, che aveva per base gli strati più bassi della terra, e per cima la sommità del cielo. La Montagna era formata da Cielo e Terra, ancora uniti insieme e non distinti. Il Cielo, nella personificazione del dio An, e la Terra, nella personificazione della dea Ki, generarono il dio dell’Aria Enlil. A questo punto avvenne la separazione: An "tirò" il Cielo verso di sé, mentre Enlil "tirava" la Terra, sua madre. Dall’unione di Enlil e Ki nacquero tutti gli esseri viventi, dei, uomini animali e piante.
Le divinità mesopotamiche Enbilulu, dio dei fiumi e canali. Enki, dio dell'acqua e del fiume Tigri. Marduk, dio associato con l'acqua, la vegetazione, il giudizio e la magia. Sirsir, dio del mare e barcaioli. Nammu, dea del mare primordiale. Tiamat, la dea di acqua salata e il caos, anche la madre di tutti gli dei. Apsu, dio di acqua dolce, il padre di tutti gli altri.
Il libro della Genesi Il Libro della Genesi ("nascita", "creazione", "origine"), comunemente citato come Genesi (femminile), è il primo libro della Torah ebraica e della Bibbia cristiana. È opera di autori ignoti ed è collocata al VI-V secolo a.C. in Giudea, sulla base di precedenti tradizioni orali e scritte. Nei primi 11 dei suoi 50 capitoli descrive la cosiddetta "preistoria biblica“ (creazione, peccato originale, diluvio universale), e nei rimanenti la storia dei patriarchi Abramo, Isacco, Giacobbe-Israele e di Giuseppe, le cui vite si collocano nel vicino oriente (soprattutto Palestina) del II millennio a.C. (la datazione dei patriarchi, tradizionale ma ipotetica, è attorno al 1800-1700 a.C., vedi Storia degli Ebrei).
Immagini collegate La creazione di Adamo in un affresco di Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina
Peccato originale e cacciata dal paradiso, affresco di Michelangelo nella Cappella Sistina, Roma
La creazione di Adamo ed Eva