I cinque sensi nel Nuovo Testamento La fisicità nella Sacra Scrittura
Nella Bibbia leggiamo: «Ascolta, Israele»… ma se il credente non si fosse messo in ascolto, la proposta della fede cristiana sarebbe andata perduta e nessuno oggi conoscerebbe Dio. Di sicuro, quando si parla di fede, l’ascolto è molto importante. Ma per conoscere Dio servono tutti i cinque sensi. Scopriamo insieme la fisicità del Nuovo Testamento…
TATTO Il verbo “toccare” nel Nuovo Testamento ricorre più di trenta volte: Gesù stende la mano e tocca un lebbroso: «E subito la sua lebbra scomparve» (Mt 8,1-4).
TATTO Poi tocca la suocera di Pietro, che «giaceva a letto con la febbre»: ed essa «si alzò e si mise a servirlo» (Mt 8,14-15).
TATTO Guarisce l’emorroissa, che aveva toccato il lembo del suo mantello: «La tua fede ti ha salvata. Va’ in pace» (Mc 5,25-34).
TATTO Prende la mano della figlia di Giairo e dicendo «Talità kum», che significa «Fanciulla, io ti dico, alzati!», ridà la vita alla bambina (Mc 5,35-43).
TATTO «Tutta la folla cercava di toccarlo», nota l’evangelista Luca (6,19), «perché da lui usciva una forza che sanava tutti». Il tatto, nei racconti di guarigione si fa gesto di misericordia, di benevolenza e di tenerezza di Dio per l’uomo.
TATTO Ma ricordiamo anche un «toccare» che è segno di poca fede, di incredulità, come nella scena del dubbio di Tommaso (Gv 20,24-29).
GUSTO Il gusto nella Bibbia è ovunque: latte, miele, vino, pane, pesci, acqua, carne di agnello… Nel Nuovo Testamento: Gesù va a mangiare da Marta e Maria.
GUSTO Gesù compie il primo miracolo con l’acqua e il vino a un pranzo di nozze. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». ( Le nozze di Cana Giovanni 2,1-10)
GUSTO Riunisce gli apostoli per l’ultima cena, lascia come comando «prendete e mangiate» e lui stesso diventa cibo. E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio». Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi». (Ultima cena Luca 22,7-20)
VISTA Se parliamo della vista non possiamo non nominare le beatitudini: I puri di cuore vedranno Dio! Chi prega con intensità si mette in contemplazione. Gesù dona la vista ai ciechi. Giovanni e Pietro davanti al sepolcro videro e credettero.
Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio. (Gesù guarisce il cieco Luca 18,35-43) VISTA
VISTA Luca 23,44-49 Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo. (Gesù muore in croce Luca 23,44-49)
VISTA Nel giorno dopo il sabato, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand'era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Uscì allora Simon Pietro insieme all'altro discepolo, e si recarono al sepolcro. (…) Chinatosi, vide le bende per terra, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva ed entrò nel sepolcro e vide le bende per terra, e il sudario, che gli era stato posto sul capo, non per terra con le bende, ma piegato in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. ( Il Sepolcro vuoto Giovanni 20,1-9)
Nell’Antico Testamento i profeti ricevono la Parola che hanno il compito di riportare al popolo: tutti sono attenti e ricordano tutto, perché le parole a quel tempo avevano un peso e rimanevano nella memoria dei presenti. Nella tradizione biblica l’udito ha un ruolo primario: «chi ha orecchie per intendere, intenda». Gesù non lascia nulla scritto ma lascia detto e gli evangelisti scrivono i Vangeli. Si scrivono anche gli apocrifi a distanza di tempo, dopo aver custodito la tradizione a voce. «Un paio di orecchie hai scavato in me» dice Davide, usando il verbo con cui si scavano i pozzi. L’udito era il pozzo in cui le parole venivano conservate: acqua preziosa. Le parole potevano essere attinte dal pozzo senza che ne venisse persa una goccia. Gesù fa udire i sordi. Dio parla all’uomo. La vocazione avviene attraverso la chiamata. UDITO
UDITO Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!». ( Gesù guarisce il sordomuto Marco 7,31-37).
UDITO Tutti cademmo a terra e io udii una voce che mi diceva in lingua ebraica: “Saulo, Saulo, perché mi perséguiti? … E io dissi: “Chi sei, o Signore?”. E il Signore rispose: “Io sono Gesù, che tu perséguiti”. ( La chiamata di Paolo Atti 26).
OLFATTO Nell’era moderna gli uomini sono diventati asettici e sterilizzati, sospettosi verso gli odori eppure in particolari occasioni si profumano…Vediamo cosa succede a Gesù…
OLFATTO Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Lazzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei commensali. Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo. (Giovanni 12,1)
Fine Prof.ssa Mazzantini Maria Angela Anno scolastico 2014/2015