Giuseppe Marino Flavia Perone Marco Piccinini

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Il ruolo delle banche centrali nel sistema dei pagamenti sulla via dell’integrazione Giuseppe Marino Flavia Perone Marco Piccinini Servizio Sistema dei Pagamenti 1

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi 2

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi 3

COSA E’ UN SISTEMA DEI PAGAMENTI ? Insieme degli strumenti, delle procedure, dei circuiti di collegamento e delle norme volti a realizzare il passaggio della moneta da un operatore all’altro Strumenti di pagamento (assegni, carte, bonifici, ecc.) Procedure di scambio (fra banche; fra banche e clienti) Procedure di compensazione e regolamento Infrastrutture (tecniche, organizzative) Norme Operatori (intermediari bancari, Poste, operatori non bancari) 4

A COSA SERVE UN SISTEMA DEI PAGAMENTI? Garantire la certezza delle transazioni nell’economia reale Facilitare l’attività dei mercati monetari e finanziari e l’efficace trasmissione dell’azione di politica monetaria 5

L’INTERESSE DELLE BANCHE CENTRALI NEL SISTEMA DEI PAGAMENTI Obiettivi Fiducia nella moneta (sistemi e strumenti di pagamento) Il regolare funzionamento dei sistemi di pagamento (sicurezza ed efficienza di sistemi e strumenti di pagamento) Generale accettazione degli strumenti di pagamento Condizioni di concorrenza fra intermediari/provider Perché: I sistemi di pagamento possono essere un fattore scatenante o un veicolo di trasmissione di crisi sistemiche 6

GLI STRUMENTI DI INTERVENTO DELLE BANCHE CENTRALI Offerta diretta di servizi: sistemi di regolamento per pagamenti di importo rilevante correspondent central banking model (CCBM) Sorveglianza sul sistema dei pagamenti: Attività di policy e controllo su: strumenti di pagamento infrastrutture tecniche sistemi di pagamento gestiti da privati / banche centrali Azione di stimolo al cambiamento (catalyst role): moral suasion promozione della cooperazione tra gli operatori promozione di iniziative 7

I PRINCIPALI FATTORI DI CAMBIAMENTO INTEGRAZIONE DEI MERCATI MAGGIORE CONCORRENZA AUMENTO DEI PAGAMENTI NUOVI PRODOTTI E SERVIZI DI PAGAMENTO NUOVE FIGURE DI OPERATORI RIDUZIONE DEI COSTI DI TRANSAZIONE GLOBALIZZAZIONE INNOVAZIONE FINANZIARIA E TECNOLOGICA AVVIO UEM E AMPLIAMENTO UE MAGGIORI RISCHI OPERATIVI E DI INSTABILITÀ FINANZIARIA CRESCENTE DOMANDA DI SICUREZZA DEI PAGAMENTI 8

QUALI LE RISPOSTE DELL’EUROSISTEMA? Integrazione del sistema dei pagamenti attraverso tre linee evolutive : Segmento dei pagamenti large-value: Il sistema dei pagamenti europeo TARGET2 Segmento delle transazioni in titoli: Il progetto TARGET2-Securities Segmento delle operazioni retail: Il progetto Single Euro Payments Area (SEPA) 9

Il Sistema dei Pagamenti Europeo TARGET (1999) Perché TARGET? Contribuire alla conduzione della politica monetaria unica e all’integrazione dei mercati finanziari Migliorare la sicurezza dei sistemi di pagamento (riduzione del rischio sistemico) Innalzare l’efficienza dei pagamenti transfrontalieri in euro Come è stato realizzato TARGET? Sistema decentrato Armonizzazione minima dei sistemi di regolamento lordo (RTGS) nazionali 10

Struttura del sistema TARGET paesi “in” EE PL paesi “out” BCE GR IT PT UK 30 HERMES EPM 120 BI-REL 43 SPGT AT 16 CHAPS euro 74 ARTIS NL SE 151 TOP 25 ERIX c LIPS-Gross LU FI 18 BoF-RTGS 24 IRIS IE 22 ELLIPS 150 TBF BE 96 KRONOS 250 SLBE FR 58 RTGSplus ES DK DE 11

TARGET: principali risultati raggiunti Livellamento dei tassi del mercato monetario europeo Accresciuta efficienza del sistema: i pagamenti della clientela sul totale delle transazioni regolate sono passati dal 16% del 1999 in TARGET ad oltre il 50% già a partire dal 2004 Elevata disponibilità tecnica del sistema (sempre superiore al 99,4 previsto nella Target Guideline) 12

Da TARGET a TARGET2 Single shared platform 13 ELLIPS BE KRONOS DK CHAPS euro UK TBF FR Single shared platform RTGS plus DE SLBE ES EPM ECB Hermes GR TOP NL IRIS IE SPGT PT New BIREL IT ARTIS AT FI BoF - RTGS E-RIX SE LIPS- Gross LU 13

Esigenze degli operatori Perché TARGET2? Esigenze degli operatori Domanda di nuovi e più evoluti servizi, in particolare per la gestione della liquidità Più elevati livelli di armonizzazione (standard tecnologici e di comunicazione, pricing) Economicità Costo del decentramento e ridotto livello di recupero dei costi Continuità di servizio (Business Continuity) Adozione delle migliori soluzioni tecniche disponibili e rafforzamento delle misure di contingency Adattabilità al cambiamento Accesso di nuovi paesi a TARGET a seguito dell’allargamento della UE 14

I principi e la struttura di TARGET 2 Basato su un’unica piattaforma condivisa (single shared platform - SSP), che offre servizi di base comuni per tutti i paesi (core services) e servizi aggiuntivi opzionali (additional services - riserva obbligatoria, operazioni su iniziativa delle controparti, ecc.) Mantenimento a livello decentrato presso le singole BCN delle relazioni con le rispettive comunità bancarie (cd. business relationships) Schema tariffario unico a livello europeo per i servizi di base (core services) relativi ai pagamenti domestici e transfrontalieri Applicazione del principio del “pieno recupero dei costi”, attenuato per tener conto delle esternalità positive del sistema (public good factor, benefici di natura generale associati al funzionamento di TARGET2, ad esempio stabilità finanziaria e contenimento rischio sistemico, a fronte dei quali non c’è pagamento di tariffa da parte dei partecipanti al sistema) 15

La proposta di Italia, Francia e Germania: la Single Shared Platform (SSP) Piena rispondenza ai requisiti degli operatori e delle banche centrali Realizzazione della SSP integrando le funzionalità più evolute dei sistemi RTGS delle tre BCN; compromesso tra la costruzione ex novo del sistema e l’utilizzo di sistemi esistenti Salvaguardia della parità concorrenziale tra le diverse comunità bancarie nazionali e i sistemi ancillari che regolano nella piattaforma condivisa Gestione della SSP da parte delle tre BCN sulla base di un Service Level Agreement con tutte le BCN utenti Soluzioni avanzate per la continuità di servizio (business continuity) Primo esempio di specializzazione funzionale tra BCN a livello di Eurosistema 16

La governance di TARGET2 (SSP) Primo livello (Level 1): Consiglio Direttivo e Comitato Esecutivo della BCE: direzione strategica e controllo di TARGET2 per quadro legale, finanziamento, servizi di base e relative tariffe, metodologia comune per la rilevazione dei costi, gestione del rischio Secondo livello (Level 2): Banche centrali partecipanti a TARGET2 (PSSC-Level2) : decisioni sulle materie delegate dal Level 1 per i servizi aggiuntivi e relative tariffe, disegno e sviluppo della piattaforma, budget, analisi dei costi. Decision making process basato su due principi: (i) one member one vote, (ii) maggioranza semplice Terzo livello (Level 3): Banca d’Italia, Bundesbank e Banque de France (3CB) : realizzazione della Single Shared Platform (SSP) e gestione operativa del sistema sulla base degli accordi con L2 (Service Level Agreement – SLA). Supporto alle BCN partecipanti. 17

TARGET2: il duplice ruolo della Banca d’Italia (SSP) In base all’accordo L2-L3 ciascuna 3CB ha istituito un’unità dedicata alla funzione L3 per garantire chiara separatezza funzionale dei ruoli di Service Provider e System Participant (stesso modello di specializzazione funzionale per T2S) Level 2: La Divisione Sistemi di Pagamento all’Ingrosso gestisce il tavolo operativo nazionale, che mantiene i contatti e fornisce supporto ai partecipanti (banche e sistemi ancillari) ed è responsabile: (i) dell’interfaccia tra T2 e le applicazioni dell’Istituto per il regolamento dei pagamenti di competenza (tesoreria, politica monetaria, etc.); (ii) dell’offerta del credito infragiornaliero; (iii) degli aspetti amministrativi (contatti Filiali), legali (contratti) e di policy (analisi comportamenti e evoluzione sistema). Alla Divisione è richiesto un complesso bagaglio di competenze (operative, tecniche, economiche, statistiche e giuridiche) Level 3: La Divisione TARGET2-SSP è responsabile per il coordinamento della gestione operativa della SSP e per l’amministrazione e lo sviluppo dei servizi accentrati per le BCN (T2 in futuro anche T2S) e svolge funzione di contatto e supporto nei confronti dei tavoli operativi nazionali delle BCN. Alla Divisione è richiesto un complesso bagaglio di competenze (operative, tecniche, economiche, statistiche e giuridiche), capacità linguistiche e di relazione, nonché sensibilità rispetto alle differenze culturali, sono essenziali per lo svolgimento dell’attività giornaliera 18

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi 19

I ruoli delle banche centrali nei tre settori Pagamenti large-value (SSP) Fornitore di infrastrutture di pagamento e dei servizi (ruolo operativo). In genere per i pagamenti di importo rilevante, in cui le banche centrali sono chiamate a tutelare un interesse pubblico (public good factor: ad esempio, la politica monetaria e il rischio sistemico) Supervisione e Regolamentazione. Ruolo svolto sia nei sistemi di pagamento al dettaglio che in quelli large value per controllare che gli operatori del mercato rispettino le norme di regolamentazione e le norme concordate a livello internazionale Adozione di misure volte a promuovere, favorire e coordinare le iniziative del settore privato al fine di superare le pratiche eterogenee di mercato (ruolo di catalizzatore). Pagamenti large-value Transazioni in titoli Pagamenti retail 20

Gli ostacoli all’Integrazione e le relative conseguenze Data la minore importanza sistemica nei settori titoli e retail, l’offerta diretta è stata invece demandata al mercato con le seguenti conseguenze: La frammentazione delle infrastrutture europee per il regolamento delle transazioni in titoli (comparto dei pagamenti interbancari in euro di grosso importo unitario - cd. large-value - pienamente integrato grazie alla realizzazione di TARGET2); In Europa, coesistono più di 30 sistemi di deposito accentrato in titoli, che operano nei rispettivi mercati di riferimento in regime di sostanziale monopolio, con standard tecnici e prassi operative differenziate (negli USA: 2 sistemi) Le Inefficienze e i costi maggiori per il regolamento delle transazioni in titoli transfrontaliere, cioè quando coinvolgono due CSD diversi (si stima che i costi di queste transazioni a livello europeo siano tra 6 e 10 volte superiori rispetto agli Stati Uniti) L’impatto negativo sui costi interni degli intermediari finanziari che si riflette su emittenti e investitori 21

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi 22

Gli ostacoli all’Integrazione e le relative conseguenze Situazione nel 2002 I pagamenti cross-border al dettaglio continuavano a presentare: commissioni superiori a quelle applicate ai pagamenti nazionali tempi di esecuzione più lunghi Cause carenza di standardizzazione e di automazione mancanza di infrastrutture interbancarie paneuropee e prevalente utilizzo del correspondent banking Sollecitazioni e iniziative dell’Eurosistema e della Commissione europea. Il Regolamento 2560/2001 Risposta Nel giugno 2002 il sistema bancario europeo costituisce lo European Payments Council (EPC) per realizzare la Single Euro Payments Area (SEPA) entro il 2010 23

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi 24

Gli interventi per l’integrazione Il Gruppo Giovannini - istituito in seno alla Commissione UE nel 2001 - ha individuato 15 barriere all’efficiente regolamento cross-border classificandole in tre differenti categorie: Barriere di tipo normativo/regolamentare: responsabilità delle Autorità (BCN e Commissione UE); Barriere di tipo fiscale: responsabilità dei governi; Barriere di tipo tecnico/operativo e prassi di mercato: responsabilità del mercato. Sul fronte normativo/regolamentare, la CSD Regulation, di prossima emanazione, accrescerà la concorrenza tra CSD (ad es. sarà possibile per gli emittenti scegliere il CSD presso cui emettere i titoli, anziché - come succede oggi - essere obbligati a farlo nel propio CSD nazionale). Sul fronte tecnico/operativo, lo sviluppo di T2S 25

Gli interventi per l’integrazione T2S, sul fronte tecnico, e la CSDR, su quello normativo/regolamentare, non sono di per sé sufficienti a rendere più sicuro ed efficiente il regolamento titoli, senza uno sforzo parallelo da parte degli operatori di armonizzare le prassi di mercato e i processi di regolamento. Sul fronte delle prassi di mercato, la costituzione dell’Harmonisation Steering Group (HSG), con il compito di analizzare le rimanenti segmentazioni del settore del post-trading al fine di rimuovere le barriere che si frappongono alla piena armonizzazione delle prassi di mercato e individuare linee di azione e proporre soluzioni all’AG T2S, la CSDR e l’armonizzazione delle prassi di mercato sono tre fattori fondamentali per il successo dell’integrazione finanziaria e dell’interoperabilità dei sistemi di post-trading all’interno della UE. 26

Cos’è TARGET2-Securities (T2S)? T2S è il progetto dell’Eurosistema per la realizzazione di una piattaforma tecnica condivisa per il regolamento real-time in moneta di banca centrale delle transazioni in valori mobiliari in Europa su base domestica o transfrontaliera (cross-border) denominate in euro o in altre valute. T2S è un modello integrato Permette il regolamento della gamba titoli e di quella cash sulla stessa IT platform I CSDs che parteciperanno a T2S dismetteranno le proprie procedure informatiche preposte al regolamento dei titoli (per l’Italia, EXPRESS II) e, quindi, dovranno operare nel rispetto delle regole tecniche e operative armonizzate di T2S, senza possibilità di deroghe T2S non è un nuovo CSD pan-europeo: Offre servizi di regolamento per i CSDs Il servizio è offerto dall’Eurosistema a tutti i depositari centrali (CSD) europei, che aderiscono su base volontaria. I CSD continueranno ad offrire servizi a valore aggiunto (custody, asset servicing, etc…) 27

Chi ha sviluppato il progetto T2S? Lo Sviluppo e la Gestione Operativa della nuova piattaforma è stata affidata alle Banche Centrali di Francia, Germania, Italia e Spagna (cosiddette 4CB) Banca d’Italia, Bundesbank e Banque de France (cosiddette 3CB) sono le Banche Centrali che hanno già realizzato TARGET2. Questo permetterà lo sfruttamento delle sinergie tecniche tra le due piattaforme accentrate (cd. T2S on T2) 28

Quali sono gli obiettivi di T2S? Integrare il comparto del post trading, rendendo i mercati finanziari in Europa più efficienti, competitivi, trasparenti e stabili e rafforzando così il Mercato Unico europeo Armonizzare a livello Europeo il comparto del post-trading, sotto il profilo legale ed operativo Semplificare e standardizzare i processi di regolamento Allineare e ridurre le tariffe domestiche e cross-border Promuovere l’innovazione e la competizione nel segmento post-trading per i servizi a emittenti e investitori diversi da quelli di regolamento con conseguente riduzione dei costi sia per servizi offerti dai depositari sia – soprattutto – i costi interni di gestione sostenuti dagli intermediari Mitigare il rischio. Riduzione del rischio sistemico attraverso il regolamento real-time in moneta di banca centrale e la riduzione della ‘settlement chain’ 29

Aspetti contrattuali L2/L3 Agreement fra l’Eurosistema e le 4CB per la realizzazione e la gestione della piattaforma. Approvato dal Consiglio direttivo in aprile 2011. Framework Agreement (FA) fra l’Eurosistema e i depositari centrali europei (divergenzenze tra obiettivi istituzionali e commerciali). Esso disciplina: gli organi di governo i livelli di servizio gli accordi di manutenzione e modifiche alla piattaforma le politiche di prezzo i regimi di responsabilità Il negoziato è durato oltre due anni; il FA è stato sottoscritto dalla maggioranza dei CSD europei tra aprile e giugno 2012. Currency Participation Agreement (CPA) fra l’Eurosistema e le Banche centrali non-euro che hanno deciso di aderire con la propria valuta a T2S. È’ stato firmato nel 2012 solo dalla BCN di Danimarca, con l’accordo - peraltro - di portare in T2S la corona danese non prima del 2018. 30

T2S: relazioni contrattuali e commerciali con le banche Dal punto di vista legale, T2S non è un nuovo “sistema di regolamento”: è una piattaforma cui viene dato in outsourcing il regolamento e la gestione operativa dei conti contante (Dedicated Cash Account, DCA) per conto delle banche centrali e dei conti titoli per conto dei CSDs I servizi di T2S sono offerti dall’Eurosistema ai depositari centrali in titoli (Central Securities Depositories, CSDs) su base volontaria ( Framework Agreement contratto che disciplina obblighi e diritti reciproci delle due parti) Le BCN mantengono le relazioni con le banche titolari di DCA in T2S (cd. Payment Banks), come in TARGET2 I CSD continueranno a essere responsabili delle relazioni commerciali e contrattuali con i propri clienti (intermediari, investitori, emittenti dei titoli, cd. customers), nonché delle attività di amministrazione dei titoli (cd. funzioni di custody, ad es: gestione degli eventi societari, adempimenti fiscali, etc.) 31

Migrazione a T2S Avverrà in 4 finestre, la prima sarà il ‘go-live’ La piazza finanziaria italiana migrerà con il depositario Monte Titoli La Banca d’Italia opererà in T2S da giugno 2015 Prima finestra 22 giugno 2015 Seconda finestra 28 marzo 2016 Terza finestra 12 settembre 2016 Quarta finestra 6 febbraio 2017 Bank of Greece Securities Settlement System - BOGS Euroclear Belgium Clearstream Banking (Germany) BNY Mellon CSD (Belgium) Depozitarul Central (Romania) Euroclear France KELER (Hungary) Centrálny depozitár cenných papierov SR (Slovakia) Malta Stock Exchange Euroclear Nederland LuxCSD (Luxembourg) Eesti Väärtpaberikeskus (Estonia) Monte Titoli (Italy) Interbolsa (Portugal) Oesterreichische Kontrollbank (Austria) Euroclear Finland SIX SIS (Switzerland) National Bank of Belgium Securities Settlement System (NBB-SSS) VP LUX Iberclear (Spain)   VP SECURITIES (Denmark) KDD - Centralna klirinško depotna družba (Slovenia) Lietuvos centrinis vertybinių popierių depozitoriumas (Lithuania) Latvijas Centrālais depozitārijs (Latvia) 32

Criticità sorte nella realizzazione di T2S Posizione dei CSD: iniziale riluttanza a esternalizzare all’Eurosistema una delle proprie funzioni “core” (il regolamento titoli), ma in un secondo momento le forti spinte competitive innescate da T2S li hanno indotti a firmare il Framework Agreement. Governance: difficile trovare una soluzione per conciliare gli interessi dei diversi attori coinvolti (Banche Centrali e CSD area euro e non) Vera sfida per l’Eurosistema in qualità di L2 (proprietario della piattaforma): il pieno recupero dei costi (no public good factor). 33

Criticità sorte nella realizzazione di T2S Recupero dei costi: previsto in 8 anni e nove mesi (2015-2024) attraverso le tariffe applicate ai CSD, i quali a loro volta recupereranno i costi di partecipazione a T2S tramite le tariffe applicate alle banche. Le banche, infine, recupereranno le tariffe corrisposte ai CSD tramite le commissioni applicate alla clientela. Va assicurato il raggiungimento di una massa critica di operazioni regolate in T2S per coprire i costi della piattaforma, in prevalenza di natura fissa (investimenti), in un contesto caratterizzato da un trend decrescente delle transazioni sul mercato dei titoli Rischio volumi: le stime di volumi di traffico in T2S risultano inferiori di circa il 20% rispetto a quelle effettuate nel 2010. Aumento delle tariffe: contrattualmente possibile, ma politicamente difficile. Azione di marketing per (i) attrarre nuovi mercati e nuovi prodotti; (ii) per vendere T2S al di fuori dell’Europa. 34

Organismi di governance esterna di T2S: composizione Presidente: un senior manager della BCE + 9 rappresentanti delle BCN dell’Eurosistema + 1 rappresentante di una BCN esterna all’area dell’euro + 2 esponenti non di provenienza da banche centrali (tutti i membri sono nominati dal Consiglio direttivo della BCE su proposta del Comitato esecutivo). T2S Advisory Group T2S Board CSD Steering Group CEO/membri dei Board dei CSD che hanno firmato il Framework Agreement + il T2SB e fino a 6 rappresentanti degli utenti (banche), in qualità di osservatori. i CSD che hanno firmato il Framework Agreement e gli utenti in numero paritario + le autorità pubbliche competenti (BCE, BCN dell’Eurosistema, BCN esterne all’area dell’euro) + osservatori (Commissione UE, autorità di regolamentazione e di supervisione, 4CB, ecc.). National User Groups Fornitori e utenti di servizi di regolamento titoli nell’ambito dei mercati locali. I NUG rappresentano il collegamento tra il T2S Advisory Group e le comunità bancarie e finanziarie nazionali. . 35

National User Groups (NUG) T2S in Italia Fornitori e utenti di servizi di regolamento titoli nell’ambito dei mercati locali. I NUG rappresentano il collegamento tra il T2S Advisory Group e le comunità bancarie e finanziarie nazionali. Principale canale di comunicazione tra l’AG e le diverse comunità finanziarie nazionali, con il mandato di fornire supporto allo sviluppo e alla realizzazione di T2S Riuniscono la BCN, il CSD e i futuri utenti del servizio T2S di ogni comunità nazionale I NUG devono promuovere l’armonizzazione delle prassi di mercato e non il mantenimento delle specificità nazionali . 36

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi 37

Articolazione del progetto SEPA (SSP) armonizzazione dei principali strumenti di pagamento domestici (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento) per trasformarli in strumenti paneuropei1) costituzione di infrastrutture di compensazione e regolamento europee in grado di trattare gli strumenti paneuropei e che siano tra loro interoperabili 38

Soggetti coinvolti (SSP) European Payments Council (EPC) Organo di coordinamento, rappresentativo della comunità bancaria. Supporta e promuove la realizzazione del progetto SEPA Definisce: gli schemi per i bonifici e gli addebiti diretti (Rulebooks) il quadro di riferimento per le infrastrutture (PE-ACH/CSM Framework) posizioni comuni nell’ambito dello spazio cooperativo dei servizi di pagamento Banca Centrale Europea (BCE) ed Eurosistema Ha il compito di promuovere il regolare funzionamento del sistema dei pagamenti. L'Eurosistema sostiene il progetto SEPA, ne specifica gli obiettivi e ne monitora il processo di realizzazione (SEPA Progress Reports) 39

Soggetti coinvolti (SSP) Commissione Europea Sostiene la realizzazione della SEPA quale strumento per la creazione di un mercato unico dei pagamenti in euro Euro Retail Payments Board (ERPB) Ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di un mercato dei pagamenti al dettaglio integrato, innovativo e competitivo. È presieduto dalla BCE e composto dai rappresentanti dei prestatori e degli utilizzatori dei servizi di pagamento (lato dell'offerta e della domanda). Vi partecipano anche rappresentanti dell'Eurosistema e, come osservatori, della CE. 40

Infrastrutture per i pagamenti al dettaglio (SSP) Clearing e Settlement Mechanism (CSM): sistema costituito da uno o più enti che svolgono congiuntamente funzioni di clearing (trasmissione, riconciliazione, conferma dei pagamenti e determinazione di una posizione finale per il regolamento) e di settlement (estinzione delle obbligazioni create attraverso il processo di clearing) Requisiti dell’Eurosistema per la conformità alla SEPA: 1. Capacità elaborativa 2. Interoperabilità 3. Raggiungibilità 4. scelta per le banche1) EACHA Interoperability Framework: modello per l’interoperabilità tra le infrastrutture, elaborato dalla European Automated Clearing House Association2) 42

Modelli di business scelti dalle infrastrutture europee (SSP) Le infrastrutture europee hanno adottato due modelli: il modello basato su un’unica infrastruttura alla quale partecipano, direttamente o indirettamente, tutti gli intermediari, in grado in tal modo di garantire da sola la raggiungibilità in ambito SEPA: è il modello adottato dal sistema STEP2 di EBA- Clearing il modello dell’interoperabilità tra infrastrutture poste su di un piano di parità e connesse in un ambiente integrato, nel quale i partecipanti di un’infrastruttura non sono obbligati a partecipare anche all’altra: è il modello sviluppato dall’EACHA STEP2 Modello STEP2 CSM 1 CSM 2 Modello EACHA 43

Scenario europeo: l’integrazione in ambito SEPA (SSP) Accordi di interoperabilità e connessioni con il sistema paneuropeo STEP2 44

Recenti interventi normativi in ambito europeo (SSP) Direttiva 64/2007 (cd. Payment Services Directive - PSD), recepita in Italia con decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 11. Contribuisce a costituire un quadro normativo di riferimento per la SEPA Regolamento 924/2009 Sostituisce il Reg. 2560/2001 relativo ai pagamenti transfrontalieri in euro ed estende la sua applicazione agli addebiti diretti Regolamento 260/2012 (cd. “End-date Regulation”) - Stabilisce la data del 1° febbraio 2014 (e del 31 ottobre 2016) per la dismissione degli strumenti nazionali - I prestatori di servizi di pagamento che trattano i corrispondenti strumenti domestici devono essere capaci di ricevere i bonifici e gli addebiti diretti paneuropei disposti da qualsiasi Stato Membro - I sistemi di pagamento al dettaglio dell’Unione devono assicurare l’interoperabilità reciproca attraverso l’uso di standard comuni; non devono adottare regole di business che possano limitare l’interoperabilità, quali l’obbligo di aderire a più sistemi di pagamento per il regolamento di operazioni cross-border (art. 4.2 del regolamento e 10° considerando) - Prevede l’uso del solo IBAN per identificare i conti della clientela Regolamento 28/2014: requisiti di sorveglianza per i sistemi di pagamento di importanza sistemica (Systemically Important Payment Systems (SIPS) 45

... e nazionale (SSP) Provvedimento della Banca d'Italia del 18 settembre 2012, recante “Disposizioni in materia di Sorveglianza sui sistemi di pagamento al dettaglio”* Contiene disposizioni volte a favorire l’affidabilità ed efficienza dell’offerta di servizi di pagamento al dettaglio in Italia Provvedimento della Banca d’Italia (febbraio 2013) recante istruzioni applicative del Regolamento 260/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i requisiti tecnici e commerciali per i bonifici e gli addebiti diretti in euro e che modifica il Regolamento (CE) n. 924/2009 Individua gli strumenti interessati dall’obbligo di migrazione Abroga il Provvedimento del Governatore della Banca d’Italia dell’11 novembre 2005, recante disposizioni in materia di vigilanza sui sistemi di pagamento di importo non rilevante

Servizi offerti ai partecipanti a BI-COMP per assicurare la raggiungibilità in ambito SEPA (SSP) BI-COMP offre ai suoi partecipanti la possibilità di scambiare pagamenti in formato paneuropeo con intermediari che non vi partecipano, mediante due canali: interoperabilità con i sistemi EQUENS, CS.I e STEP2 tramitazione in STEP2 Iniziative recenti: BI-COMP effettua 5 cicli di compensazione giornalieri: alle 7:15, 10:15, 12:00, 14:30 e 17:05, per contrarre i tempi di riconoscimento degli SCT ai beneficiari e favorire l’interoperabilità con le altre infrastrutture Adesione al ciclo notturno di STEP2 per anticipare il regolamento degli SCT disposti dagli aderenti a STEP2 a credito degli aderenti a BI-COMP

Servizi offerti ai partecipanti a BI-COMP per assicurare la raggiungibilità in ambito SEPA (SSP) Iniziative in cantiere Ciclo notturno in BI-COMP per SCT, per consentire l’anticipo degli orari di riconoscimento dei fondi sui conti della clientela delle banche che aderiscono a BI- COMP o a sistemi interoperabili Progetto di interoperabilità multilaterale tra CSM europei (EACHA Clearing Company - ECC)

Progetto di interoperabilità multilaterale tra CSM europei (EACHA Clearing Company - ECC) (SSP) ACH 1 ACH 2 ECC ACH 3 ACH 3

Il Centro applicativo della Banca d’Italia (CABI) (SSP) Assunzione da parte della Banca d’Italia delle funzioni di sistema di clearing per la gestione degli strumenti paneuropei strumenti trattati: SEPA Credit Transfer SEPA Direct Debit attività di scambio dei pagamenti effettuati: tra partecipanti a BI-COMP con partecipanti a CSM interoperabili con BI-COMP con partecipanti al sistema STEP2

Il Centro applicativo della Banca d’Italia (CABI) (SSP) Obiettivi Facilitare la migrazione dei pagamenti della Pubblica amministrazione alla SEPA Rendere la Banca autonoma nella gestione delle attività di scambio di pagamenti SEPA Utenti Banca d’Italia (pagamenti propri e della Pubblica amministrazione)

Il Sistema dei Pagamenti Agenda Importanza nel sistema dei pagamenti della integrazione e del Ruolo svolto dalle Banche Centrali: il caso Target2 Ostacoli all’Integrazione nel comparto delle transazioni in titoli Ostacoli all’Integrazione nel comparto dei pagamenti al dettaglio Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto delle transazioni in titoli Gli interventi delle Banche Centrali e delle Autorità competenti e le criticità sorte nel comparto dei pagamenti al dettaglio Benefici Attesi

I benefici attesi di T2S Piena integrazione del mercato finanziario europeo. Significativa riduzione dei costi del regolamento delle transazioni cross-border (attualmente 10 volte più costose di quelle domestiche) e, nel medio termine, anche dei costi delle transazioni domestiche (nel breve termine, infatti, i costi di adeguamento dei CSD per l’adesione a T2S potranno riflettersi in un aumento delle tariffe domestiche). Importante contributo alla stabilità finanziaria (regolamento in moneta di banca centrale); max sicurezza e affidabilità tecniche (business continuity - 2 regioni, 4 siti). Grosso risparmio di liquidità (potenzialmente un unico conto DCA, algoritmi di ottimizzazione) e di collateral (autocollateralisation) per le banche. La maggiore armonizzazione renderà possibile la standardizzazione delle prassi operative e dei processi di regolamento, nonché la semplificazione e il potenziale consolidamento dei back office delle banche, con conseguente riduzione dei costi amministrativi. Maggiore concorrenza tra CSDs sui servizi a valore aggiunto (custody: pagamento cedole, rimborsi; notary: registrazione emissioni; ecc.) (es. ferrovie: rotaie vs treni); i CSD dovranno competere per assicurarsi che i clienti li scelgano come point of entry in T2S; costituzione di nuovi CSD da parte delle grandi banche custodi (es. BONY Mellon). T2S è una piattaforma multivalutaria: grazie ad esso sarà quindi possibile il regolamento in CeBM delle transazioni DVP in ogni valuta che la rispettiva BC deciderà di portare in T2S. 53

Benefici per gli investitori Benefici per gli emittenti I benefici attesi di T2S Benefici per gli investitori Benefici per gli emittenti riduzione dei costi e maggiore efficienza nel regolamento delle transazioni transfrontaliere minori costi di liquidità connessi al regolamento dei titoli (possibilità di regolare tutte le transazioni in titoli concluse sui vari mercati europei utilizzando un solo pool di liquidità) maggiori opportunità di investimento (possibilità di accedere, tramite un solo depositario centrale, ad un mercato più ampio) incentivo alla diversificazione dei portafogli, favorendo l’accrescimento dei rendimenti sia per gli investitori individuali sia per quelli istituzionali movimentazione rapida ed efficace del collateral fonti di approvvigionamento più ampie e diversificate riduzione del costo della provvista 54

I benefici attesi della SEPA Per gli utenti cittadini Riduzione del costo dei servizi Per gli utenti imprese Accentramento della tesoreria Per le PPAA Driver per l’innovazione dei processi e dei servizi Per i payment service provider (PSP) Opportunità di offrire nuovi servizi Opportunità di ampliare quote di mercato Per le infrastrutture di pagamento Outsourcing Consolidamento 55

Appendice 56

TARGET2 – Principali caratteristiche (1/2) La Single Shared Paltform di TARGET2 ha una struttura modulare. I seguenti moduli sono obbligatori per tutte le banche centrali: Il Payment Module (PM) è il modulo deputato alla gestione dei conti di regolamento degli operatori (conti 172) L’Information and Control Module (ICM) è il modulo tramite il quale le banche possono ottenere informazioni in tempo reale sullo stato dei singoli pagamenti, sul saldo dei conti, etc. Lo Static Data Module è il modulo deputato alla gestione dell’anagrafica dei partecipanti Il Contingency Module (CM) è un modulo di recovery che viene attivato dalle banche centrali nazionali in caso di indisponibilità del modulo PM. 57

TARGET2 – Principali caratteristiche (2/2) La Banca d’Italia utilizza anche i seguenti moduli opzionali: L’Home Accounting Module (HAM): è il modulo deputato alla gestione di un secondo set di conti (“conti HAM”= conto 173), con una operatività limitata rispetto ai conti PM (no credito infragiornaliero, no pagamenti per conto di clientela, no regolamento sistemi ancillari). Lo Standing Facilities Module (SF): gestisce i conti e le procedure inerenti le operazioni di politica monetaria su iniziativa delle controparti (overnight deposit, marginal lending). Il Reserve Management Module (RM): consente la verifica dell’assolvimento dell’obbligo di riserva delle banche (calcolo della riserva dovuta, verifica del rispetto dell’obbligo, calcolo di interessi e penali e preparazione delle relative istruzioni di accredito/addebito). 58

TARGET2 – Modalità di partecipazione Partecipanti diretti Dispongono di un conto nel PM e immettono/ricevono pagamenti per conto proprio Possono accedere al sistema tramite la rete SWIFT o tramite la rete Internet Se accedono a TARGET2 attraverso la rete SWIFT possono offrire una connessione indiretta (tramitazione) ad altre istituzioni e assumere il ruolo di comovimentatore di uno o più conti HAM (la tramitazione/comovimentazione non è ammessa per i partecipanti diretti che accedono a TARGET2 tramite internet) Partecipanti indiretti Non dispongono di un conto nel PM, e regolano i pagamenti nel conto del partecipante diretto. Inviano/ricevono pagamenti a/da loro partecipanti diretti. Possono essere titolari di un conto HAM Soggetti indirizzabili (Addressable BICs) Tecnicamente identici ai partecipanti indiretti, si distinguono unicamente per un diverso inquadramento normativo nella Settlement Finality Directive e per un differente regime tariffario. Titolari di conto HAM Le banche che NON sono titolari di conto PM possono aprire un conto nel modulo HAM Possono accedere al conto tramite la rete SWIFT o tramite la rete Internet. Possono anche non avere alcun accesso tecnico diretto al conto. Possibilità di essere comovimentati Sistemi ancillari Sistemi nei quali si effettuano lo scambio e/o la compensazione di pagamenti e/o di strumenti finanziari mentre le conseguenti obbligazioni monetarie sono regolate in TARGET2 59

I sistemi ancillari italiani a Gennaio 2015 Monte Titoli Securities Settlement System. 88 banche regolanti (settlement bank) di cui 6 banche straniere. Gestisce la procedura EXPRESS II composta di 3 procedure DVP Procedure netta notturna Procedura netta diurna Procedura DVP lorda e-MID Mercato telematico dei depositi interbancari. 82 banche partecipanti di cui 5 banche straniere (partecipanti a T2 tramite altra NCB). BI-COMP Sistema di regolamento al dettaglio gestito da Banca d’Italia (la c.d. “compensazione”). 84 banche regolanti dirette di cui 12 stranieri. Cassa di compensazione e garanzia Controparte centrale Italiana. 85 banche regolanti di cui 10 straniere 60

I Dati di TARGET2 al 2013 Circa 1000 Partecipanti diretti 862 Partecipanti indiretti 83 Sistemi ancillari Circa 363.000 pagamenti processati in media in un giorno, per un valore medio giornaliero pari a 1.935 mld 91% in termini di valore sul totale del traffico dei sistemi di pagamento large value, 59,1% in termini di volume 100% disponibilità tecnica della SSP 61

Partecipazione a TARGET2-BdI a Gennaio 2015 TARGET2-Banca d’Italia: 105 partecipanti diretti, inclusa BdI 63 partecipanti indiretti 93 titolari di conto HAM (+5 CB Customers), detenuti per movimentare il contante, effettuare operazioni di tesoreria assolvere agli obblighi di riserva anche per il vincolo che rende impossibile ricorrere alla riserva indiretta su base transfrontaliera (attraverso la casa madre per le filiali italiane di banche estere) Il numero di partecipanti indiretti è in sensibile diminuzione anche in relazione alle modifiche tariffarie introdotte recentemente, che hanno reso più oneroso questo tipo di partecipazione a TARGET2 62

Soluzioni avanzate per la Business Continuity REGIONE 1 Produzione (Prod) ROTATION periodica Collaudo (Coll) REGIONE 2 SITO A SITO C P P Copia remota asincrona Copia remota sincrona Copia remota sincrona SITO B SITO D Hot back-up S S Hot back-up  63

Organismi di governance esterna di T2S T2S Governance dal 1° luglio 2012 Non-euro central banks’ governors / boards ECB Governing Council Governors’ Forum T2S Board Non-euro Currencies Steering Group CSD Steering Group National User Groups Advisory Group 64

T2S Board Composition Objectives Important Principles Responsibilities Assicurare che la consegna di T2S da parte dell’Eurosistema avvenga nei tempi e costi previsti e nel rispetto delle esigenze del mercato 13 membri (BCE, BCN dell’area dell’euro, BCN esterne all’area, rappresentanti non appartenenti a BC) Composition Objectives Elaborare proposte su questioni strategiche da sottoporre alle decisioni del Consiglio direttivo, gestire il progetto, tenere i rapporti con il mercato, validare i deliverable delle 4CB I membri rappresentano gli interessi del progetto e l’Eurosistema nel suo complesso. Sono coadiuvati dal team di progetto della BCE Important Principles Responsibilities 65 65

CSD Steering Group (CSG) Sede di governance per coordinare le posizioni dei diversi CSD Chairman: Jesus Benito, Iberclear (ES) 24 rappresentanti dei CSD Membri del T2S Board in qualità di osservatori 6 rappresentanti degli utenti (clienti dei CSD) in qualità di osservatori 66

T2S Advisory Group (AG) “Parlamento” di T2S (95 partecipanti) Obiettivo: assicurare che T2S venga sviluppato nel rispetto delle esigenze del mercato 74 rappresentanti 21 osservatori: Banking/Industry associations EU Commission European Securities and Markets Authority ECB Oversight 4CB (in qualità di L3) Membri del T2S Board 67

Costi e prezzi di T2S Settembre 2010 - Il Consiglio direttivo della BCE ha approvato l’offerta economica delle 4CB e la stima dei costi per lo sviluppo del progetto e la gestione operativa. Novembre 2010 - Il Consiglio direttivo della BCE ha stabilito le politiche di prezzo per T2S, comunicandole al mercato: 15 centesimi di euro (a carico di ciascuna delle controparti) = prezzo fisso che si applicherà alla singola transazione di regolamento (titoli o contante) nel periodo 2015-2018 (possibilità di applicare una maggiorazione annuale non superiore al 10% nel periodo 2019-2022); la proposta tariffaria è soggetta alle condizioni (i) che la crescita dei volumi di regolamento non sia inferiore di oltre il 10% rispetto alle stime effettuate nel 2010 per gli anni in cui deve avvenire il recupero dei costi e (ii) che almeno il 20% del volume di regolamento provenga da valute diverse dall’euro. 68