Thomas Mann, I Buddenbrook (1901)

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Transcript della presentazione:

Thomas Mann, I Buddenbrook (1901) Lubecca 1875 – Kilchberg 1955 Premio Nobel per la Letteratura nel 1929 Autore de La montagna magica Morte a Venezia Giuseppe e i suoi fratelli Doctor Faustus Dipinto di Johann Lindner 1924

I – La casa della Mengstrasse (1835-1838) La Mengstrasse a Lubecca oggi La casa La cena I Buddenbrook, i Kröger, i Köppen il dottor Grabow, il mediatore Grätiens La poesia – Jean-Jacques Hoffstede, il poeta di «corte» La religione – Wunderlich, il pastore di «corte»

I – La casa della Mengstrasse Il denaro come misura Denaro sudato, accumulato a poco a poco, denaro di bottegai e ragionieri, non di finanzieri e speculatori Il romanzo della borghesia e dei valori borghesi, che arginano da ogni parte la tracotanza che può derivare dalla ricchezza La religione della casa La sala dei paesaggi

P. I, cap. VIII, verso la fine - Che cosa fai, Jean? – Chiese Johann Buddenbrook. – Non ti vedo. Faccio i conti, - rispose il console asciutto. La candela diede un guizzo e si vide il console, ritto in piedi, fissare la fiammella vacillante con occhi freddi e attenti come non lo erano mai stati in tutto il pomeriggio. - Nel primo caso: lei dà trentatremila trecentotrentacinque marchi a Gotthold e quindicimila a quelli di Francoforte, e ciò significa per la ditta un guadagno di ventitremila trecentotrentacinque. Ma non è tutto. Se lei dà una somma a Gotthold per indennizzarlo della sua parte della casa, ecco che cade il principio; allora non s’è trattato di una liquidazione definitiva, e alla sua morte egli può pretendere una parte di credito uguale a quella di mia sorella e alla mia, e la ditta ci rimetterebbe centinaia di migliaia di marchi su cui non si può più far calcolo, su cui io, futuro unico proprietario, non posso più far calcolo… No, babbo! – concluse con gesto risoluto, irrigidendosi ancora di più. E’ mio dovere consigliarla di non cedere! - Oh, finalmente. Basta! N’en parlons plus! En avant! A letto!

PP. II – III, Lubecca - Travemünde (1838-1846) La morte della vecchia Antoinette e del vecchio Johann La ditta passa a Johann junior, che inserisce il giovane Thomas. Tony messa a collegio dalla signorina Weichbrodt. La proposta di matrimonio di Grünlich a Tony Tony e Morten a Travemünde Ulrich Hübner, Netzflicker bei Travemünde

P. III, cap.XI verso la fine « - Sì, babbo, - disse, - la signorina Buddenbrook e io... - Bene, allora ti dirò che sei una zucca vuota, un pagliaccio, un minchione! E che domani fili subito a Gottinga, hai capito? domani all'alba! E che queste son bambinate, bambinate senza senso, e non ne voglio più sentir parlare!» Ulrich Hübner, Netzflicker bei Travemünde

PP. II – III, Lubecca - Travemünde (1838-1846) Il controllo sui sentimenti. Le relazioni sentimentali di Tony e Morten e di Thomas e Anna sono sovrastate dall’interesse, dal bene superiore della ditta, della famiglia, della tradizione. Il matrimonio come questione economica. Eros imbrigliato. Ulrich Hübner, Netzflicker bei Travemünde

Tony contemplò a lungo il proprio nome e lo spazio vuoto che aveva accanto. Poi, con un gesto improvviso, con una mimica nervosa e appassionata (inghiottì la saliva e per un attimo mosse velocemente le labbra) afferrò la penna, la tuffò, più che intingerla nel calamaio, e con l’indice curvo, la testa accaldata reclinata su una spalla scrisse con la sua goffa scrittura ascendente da sinistra a destra: «… Si fidanza il 22 settembre 1845 con il signor Bendix Grünlich di Amburgo, commerciante» P. III, cap. XIII Oscar Ghiglia, Donna che scrive 1908

P. IV, Amburgo, Lubecca (1846-1855) Nasce Erika, la figlia di Tony Christian, fratello di Thom in Inghilterra La rivoluzione del 1848 a Lubecca Fallimento del matrimonio tra Tony Buddenbrook e Bendix Grünlich Muore Madame Kröger Muore Johann Buddenbrook Gotthard Kühl, Lübecker Weisenhaus (1894)

P. IV, Amburgo, Lubecca (1846-1855) La rivoluzione non passa da Lubecca, il provincialismo, la ridicola paura dei notabili e la ridicola sommossa. La grande storia e la piccola storia. Christian, l’anti Thomas, una figura sghemba, vacua, inconcludente, senza carattere. Gotthard Kühl, Lübecker Weisenhaus (1894)

P. V – Lubecca, Amsterdam (1856 -1857) Morte di Johann Buddenbrook. Thomas eredita la ditta. Christian ritorna dall’Inghilterra. Madame Elisabeth organizza la scuola biblica e le iniziative caritatevoli Thomas conosce Gerda ad Amsterdam e la sposa Sievert Tiburtius sposa Klara Gotthardt Kühl, Braudiele in Lübeck (1915)

P. V – Lubecca, Amsterdam (1856 -1857) La religione come strumento di controllo sociale. Religione senza trascendenza. Pietismo e metodismo. Religione secca, austera, legnosa. Gerda e Thomas. Gerda è estranea al mondo dei Buddenbrook, è un tocco di esotismo fine a se stesso nel provincialismo di Thomas. Gerda non cambia Thomas. Gotthardt Kühl, Braudiele in Lübeck (1915)

P. VI, Lubecca, Amburgo, Monaco (1857-1860) Christian estromesso dalla ditta e mandato ad Amburgo. Tony va a Monaco, conosce Permaneder. Secondo matrimonio di Tony. Il secondo parto di Tony (morte della bambina). Secondo divorzio di Tony. Adolf von Menzel, Im Biergarten (1883)

P. VI, Lubecca, Amburgo, Monaco (1857-1860) Incapacità di Tony di adattarsi alla vita della grande metropoli meridionale. Distinzione tra l’austera e luterana Lubecca e la Monaco cattolica e movimentata. Permaneder non attaccato al denaro e non votato al lavoro. Adolf von Menzel, Im Biergarten (1883)

P. VI, capitolo X, a metà «Come? E’ vergogna e scandalo nella vita solo quello che la gente viene a sapere? Oh no! La vergogna segreta che ti rode in silenzio e distrugge il rispetto di te stesso è mille volte peggio! Noi Buddenbrook siamo forse di quelli che vogliono sembrare impeccabili di fuori mentre ingoiano umiliazioni fra le quattro pareti? Tom, mi meraviglio di te! Pensa al babbo, come si comporterebbe lui, e giudica secondo il suo spirito. No, tutto deve essere chiaro e pulito… In qualunque momento tu puoi mostrare i tuoi libri a chiunque e dire: ecco qua… E così dev’essere per ciascuno di noi». (350-351) A. Stubbendorf, Die Breite Strasse in Lübeck (1889)

P. VII – Lubecca (1861-1866) La nascita e il battesimo di Hanno. Il fallimento di Christian; Christian a Londra. L’elezione di Thomas a senatore. La nuova casa nella Fischergrube. L’acme di Thomas. La morte di Klara e la questione dell’eredità. L’inizio della decadenza. H. E. Linde-Walther, Die Hartengrube in Lübeck (1903 ca.)

L’inizio della decadenza. Un erede in cui non ci si può riconoscere, la fragilità e i problemi del piccolo Hanno come segno premonitore. La decadenza come tarlo, che rode dal di dentro: decadenza oggettiva o percepita? La decadenza che inizia dall’acme, dal raggiungimento del vertice. «Quando la casa è terminata viene la morte». P. VII – Lubecca (1861-1866) Heinrich Eduard Linde-Walther, Die Hartengrube in Lübeck (1903 ca.)

P. VII – cap. VI verso la fine Che cos’è il successo? Una forza segreta e indefinibile, chiaroveggenza, prontezza, la convinzione di influire sui moti della vita in nostro favore… Fortuna e successo sono in noi; bisogna tenerli saldamente, intimamente. Appena qui dentro qualcosa incomincia a cedere, a rilassarsi, a stancarsi, tutto quello che è intorno a noi si svincola, si ribella, si sottrae al nostro influsso… Allora un colpo segue l’altro, batoste su batoste e si è liquidati. In questi ultimi giorni mi è tornato spesso in mente un proverbio turco, che ho letto non so dove: «Quando la casa è terminata, viene la morte». Non è necessario che sia proprio la morte. Ma il regresso… la decadenza… il principio della morte. (392-393) M. Liebermann, Ritratto di Max Linde, oculista in Lubecca (1897)

P. VIII – Lubecca (1867- 1870) G. Kühl, Schulstube (1915) Il matrimonio di Erika con Hugo Weinschenck («terzo» matrimonio di Tony). La speculazione di Thomas, suggerita da Tony. I cento anni della ditta Buddenbrook 1768-1868. Il fallimento nel giorno del festeggiamento. La difficile infanzia di Hanno. Hanno e la musica. Hanno barra il libro di famiglia. Il natale in casa Buddenbrook. La condanna di Weinschenck. G. Kühl, Schulstube (1915)

P. VIII, cap. VI – Ein Tag aus dem Leben des kleinen Johannes ..ein Tag aus dem Leben des kleinen Johannes la manina che sbuca pallida dal tuo vestito alla marinara Johann klein Johann Bist du denn ein kleines Mädchen? …la musica ti sfinisce ist Demagogie, Blasphemie, und Wahnwitz! ma tu scoppi d'amore Genug, Tony, genug! Ich bitte dich was setzest du ihm in den Kopf?! Sedette e cominciò a improvvisare e i capelli castani gli coprivano le tempie in morbidi ricci così con malinconia lieve Testo M. Sgalambro – Musica F. Battiato Vilhelm Hammershøi, Ida in interno con piano (1901)

P. IX – Lubecca - 1870 La morte di Elisabet Buddenbrook. L’immediata perdita dell’unità familiare. Lo scontro aperto tra fratelli, l’eredità. Christian vuole sposare Aline. La vendita della casa della Mengstrasse al rivale Hagenström Edvard Munch, La morte nella stanza della malata (1893)

Edvard Munch, La morte nella stanza della malata (1893) -- Forse sono più malato di te. - Tu, più malato… No, questo è troppo! Tony! Gerda! Dice che è più malato di me! Sei stato lì lì per morire di reumatismi articolari? Ti tocca soffrire, dopo ogni minimo disordine, un tormento che non si può descrivere? Hai tutti i nervi troppo corti dalla parte sinistra? Autorità mediche mi hanno dichiarato che è questo il mio caso! Ti succede forse, entrando in camera tua quando è quasi buio, di vedere un uomo seduto sul sofà, che ti fa cenni col capo eppure non esiste affatto?... P. IX – cap. II Edvard Munch, La morte nella stanza della malata (1893)

P. X – Lubecca - Travemünde 1871-1875 Le vacanze di Hanno a Travemünde Scarcerazione e sparizione di Hugo Weinschenck Divagazioni filosofiche di Thomas – I presagi di morte. Il testamento. Thomas a Travemünde La morte «antiestetica» di Thomas Buddenbrook Ulrich Hübner, Travemünde – Lübecker Bucht (s. d.)

Ulrich Hübner, Travemünde – Lübecker Bucht (s. d.) Onde lunghe…” disse Thomas Buddenbrook. “Come vengono e s’infrangono, l’una dopo l’altra, senza fine, senza scopo, folli e deserte! Eppure hanno un effetto calmante e consolante come le cose semplici e necessarie. Sempre più ho imparato a voler bene al mare… Forse un tempo preferivo la montagna soltanto perché era più lontana. Ora non ci vorrei tornare. Penso che avrei paura e vergogna. È troppo capricciosa, troppo irregolare, troppo multiforme… certo mi sentirei soggiogato. Che uomini sono quelli che danno la preferenza alla monotonia del mare? Sono quelli, mi sembra, che hanno visto troppo a fondo nelle complicazioni delle cose intime per non dover desiderare in quelle esterne per lo meno una cosa: la semplicità. P. X – cap. VI verso la fine Ulrich Hübner, Travemünde – Lübecker Bucht (s. d.)

P. XI – Amburgo - Lubecca dopo il 1875 Christian sposa Aline. La liquidazione della ditta. La solitudine di Hanno. «Un giorno dalla vita di Johann» La morte di Hanno. Gerda ritorna ad Amsterdam. Tony. Edvuard Munch, Il porto di Lubecca con la Holstentor (1907)