Euro e Fiscal Compact: perché? Che fare ? Associazione Giuseppe Mazzini, Bruxelles 13 maggio Fabio Colasanti
Una premessa Che l’euro sia il capro espiatorio per dei problemi interni italiani che non si vogliono vedere? L’economia italiana è in crisi da circa venti anni. Il grosso dei problemi italiani è di origine interna e di carattere microeconomico; e una parte è dovuta alla perdita di competitività che si è verificata tra il 1999 al
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Le ragioni economiche per l'unione monetaria. Un'unione incompleta: cosa era stato previsto e cosa meno. La logica – unicamente politica – dei limiti alle politiche di bilancio e all'azione della banca centrale. 9 I tre punti della conferenza
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Cambi difficili da gestire; Instabilità (oltre 50 % di svalutazione della lira rispetto al marco nel Sistema monetario europeo); Ciclo svalutazione/inflazione/svalutazione; Alti tassi di interesse sul debito pubblico; Effetti sulla struttura produttiva; Politica monetaria dominata dalla Bundesbank: Tensioni politiche molto forti. 11
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Quasi tutto era stato discusso e previsto: – Impossibilità di manovrare il tasso di cambio; – Politica monetaria unica; – Vulnerabilità delle finanze pubbliche; – Necessità di affidarsi ad altre politiche (politica di bilancio, politica dei redditi, supervisione bancaria, ecc.); – La necessità di riforme strutturali per aumentare la competitività; – L'eurozona non era una "Zona monetaria ottimale". 17
Non erano state previste: – La debolezza dei governi nell'esercitare la sorveglianza multilaterale: – La possibilità che si verificasse una vera e propria crisi delle bilancie dei pagamenti. 18
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Per un economista misurare il rischio di una crisi delle finanze pubbliche o di un'accelerazione incontrollata dell'inflazione attraverso uno o due parametri o attraverso la proibizione di uno strumento particolare è un'eresia. I "criteri di Maastricht" e la proibizione del finanziamento dei disavanzi pubblici sono una risposta "pragmatica" del mondo politico alle proprie debolezze. 20
Altri grafici utilizzati o citati durante la discussione 21
22 World Bank – Doing Business Report 2012
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