“Il valore delle specificità professionali

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“Il valore delle specificità professionali CONFINDUSTRIA ANCONA Sabato 1 Ottobre 2011 "SISTEMI SOCIO SANITARI INTELLIGENTI  terza età ed accessibilità, disabilità ed accessibilità, longevità e modelli sociali" Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile”

“Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” A cura dott.ssa Maria Teresa Bernardi

- la migliore aspettativa di vita, Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” CONTESTO Il baricentro del nostro sistema sanitario si va spostando sempre più dall’ospedale al territorio, per offrire una risposta adeguata a un bisogno di salute in profonda trasformazione: - la migliore aspettativa di vita, - l’invecchiamento della popolazione - il conseguente incremento delle malattie croniche e degenerative.

Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” ….CONTESTO Il PSN 2006-2008 punta in modo rilevante sulla riorganizzazione delle cure primarie; - prevede strumenti istituzionali di integrazione volti a potenziare una rete tra assistenza di base, territoriale, ospedaliera, al fine di assicurare la continuità delle cure, l’appropriatezza, la facilità di accesso, percorsi socio-assistenziali individualizzati e non per ultima la compliance del paziente. Lo sviluppo della medicina associativa è lo strumento attuativo della programmazione sanitaria e momento organizzativo della medicina generale e delle funzioni socio-sanitarie Distrettuali per l’erogazione dei livelli essenziali ed appropriati di assistenza.

Unità Territoriale Assistenza Primaria Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” MODELLI ORGANIZZATIVI Unità Territoriale Assistenza Primaria Modello organizzativo non del tutto definito e lascia largo spazio a diverse modalità di implementazione alle varie Aziende Sanitarie. Vengono definite come “ presidi integrati per le cure primarie, formati dall’associazione di più medici convenzionati (MMG, medici di CA, PLS, Specialisti convenzionati) che operino in una sede unica garantendo un elevato livello di integrazione tra la medicina di base e la specialistica e consentendo il soddisfacimento della più comune domanda specialistica di elezione”.

Unità Territoriale Assistenza Primaria Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” …MODELLI ORGANIZZATIVI Unità Territoriale Assistenza Primaria Trae origine: dalla necessità di offrire risposte integrate nell’assistenza primaria dei cittadini; dalle esperienze di forme evolute di associazionismo della medicina generale; da esperienze internazionali: MODELLO INGLESE: Primary Care Trust: Coordinano prestazioni sanitarie e sociali; sviluppano programmi di salute per la popolazione locale; decidono di quali servizi ha bisogno la popolazione; coniugano le cure sanitarie con l’assistenza sociale, garantiscono la formazione del Personale. MODELLO SVEDESE Centri Sanitari collaborano con Ospedali, Comuni e i Consigli della salute. Prevedono Medici Medicina Generale e Infermieri che gestiscono ambulatori infermieristici dedicati a specifiche patologie (BPCO, Cardiopatie, Diabete…); MODELLO SPAGNOLO: Case della salute: erogano prestazioni di prevenzione, di cure primarie e Continuità Assistenziale. Vi operano Medici di Base, medici specialisti, Infermieri, Personale della riabilitazione, Assistenti sociali, personale tecnico-amministrativo.

……..MODELLO RIFERIMENTO TEORICO “Chronic Care Model” Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” ……..MODELLO RIFERIMENTO TEORICO “Chronic Care Model” modello che prevede un approccio proattivo tra il personale sanitario ed i pazienti stessi, volto a favorirne il miglioramento delle condizioni bio- psico-sociali nelle sedi più “naturali”, per l’assistenza alle persone con patologie croniche, quali territorio e domicilio degli utenti, che diventano parte integrante del processo assistenziale

……..MODELLO RIFERIMENTO TEORICO “Chronic Care Model” Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” ……..MODELLO RIFERIMENTO TEORICO “Chronic Care Model” Sei elementi fondamentali su cui agire: gestione delle malattie croniche in un contesto extraospedaliero; sostegno dei pazienti all’autocura, al fine di rallentare il più possibile l’insita evoluzione ingravescente; sistemi di follow up e reminding; collegamento delle organizzazioni con risorse della comunità: gruppi di volontariato, gruppi di auto-aiuto, centri diurni autogestiti; sostegno alle decisioni, basate su evidenze scientifiche; sistemi informativi computerizzati, che consentano l’accessibilità in rete e consentano i “registri per patologia” dei pazienti in carico al team multi professionale.

RUOLO DELL’INFERMIERE Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” RUOLO DELL’INFERMIERE L’Infermiere, nel contesto delle Cure Primarie, esprime la propria competenza di partnership per favorire l’empowerment nell’autocura e nel processo decisionale del paziente attraverso interventi informativi ed educativi al fine di migliorare e/o mantenere lo stato di salute possibile. Le conoscenze che l’Infermiere può agire sono: Pensiero critico: analizza vantaggi e svantaggi delle varie alternative nelle diverse situazioni; modula il linguaggio specifico alle capacità cognitive della persona; personalizza l’assistenza. Problem solving: metodo scientifico logico e sistematico di identificazione e risoluzione di problemi attraverso cui l’Infermiere attua il processo di nursing. Ricerca: apporta in modo innovativo il proprio contributo erogando un’assistenza basata su prove di efficacia. ,

Profilo di ruolo dell’Infermiere Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” Profilo di ruolo dell’Infermiere E’ responsabile della assistenza preventiva, curativa, riabilitativa e palliativa di natura tecnica- relazionale- educativa attraverso un approccio bio-psico-sociale l’intervento educativo momento fondamentale dell’assistenza ed elemento irrinunciabile della cura fornisce interventi di sostegno e di consulenza volti alla prevenzione - riconoscimento - cura / correzione di segni e sintomi della propria patologia Infermiere

Garantisce le prescrizioni diagnostico- terapeutiche. Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” Attua la valutazione dei bisogni e sulla base della complessità del caso, favorisce l’integrazione con altri professionisti nella formulazione del progetto assistenziale. Pianifica gli interventi assistenziali infermieristici necessari, personalizzando la presa in carico del paziente, per il miglioramento della qualità della vita e per il mantenimento dell’autonomia. Informa i pazienti e/o i loro familiari sul prevedibile declino di salute e a riconoscere precocemente i segni e sintomi relativi a cambiamenti nelle condizioni di salute. Sostiene ed incoraggia gli individui e le famiglie nella partecipazione alle decisioni relative alla loro salute Garantisce le prescrizioni diagnostico- terapeutiche.

Promuove, favorisce e sostiene la permanenza a domicilio degli utenti. Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” Valuta l’efficacia degli interventi attuati attraverso la definizione di standard di qualità e il monitoraggio degli indicatori individuati. Collabora all’elaborazione ed implementazione di percorsi assistenziali finalizzati a garantire la continuità assistenziale. Favorisce l’integrazione con altri professionisti appartenenti alle equipe multi professionali. Promuove, favorisce e sostiene la permanenza a domicilio degli utenti.

INFERMIERE CASE MANAGER Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” MODELLI ORGANIZZATIVI / PROFESSIONALI INFERMIERE CASE MANAGER Il Case Management indica un processo di erogazione di prestazioni sanitarie incentrate sull’utente e aventi lo scopo di integrare al massimo gli interventi necessari, evitandone la frammentazione e la casualità, garantire un’assistenza appropriata che migliori la qualità della vita e contenere i costi. L’infermiere case manager (Zander, 1988) “Ha la responsabilità di provvedere all’accertamento nei confronti del paziente e dei suoi familiari, stabilire la diagnosi infermieristica, sviluppare il piano di assistenza infermieristica, assegnare l’assistenza a colleghi, attivare gli interventi, coordinare e collaborare con il gruppo interdisciplinare e valutare i risultati”.

case manager educatore e consulente Coordinare gli interventi Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” educatore e consulente Valutazione dei bisogni e dei problemi di natura bio-psico-sociale e spirituale dell’assistito, la disponibilità di risorse e di supporto sociale Pianificazione degli interventi, da disporre in successione in modo appropriato, evitando duplicazioni, tempi morti o sprechi Funzioni del case manager Coordinare gli interventi con quelli di altri professionisti, sanitari e/o sociali Monitoraggio Valutazione degli esiti di competenza

INFERMIERE DI FAMIGLIA. Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” ………MODELLI ORGANIZZATIVI / PROFESSIONALI INFERMIERE DI FAMIGLIA. L'infermiere di famiglia ha un ruolo fondamentale durante tutto il continuum assistenziale, compresa la promozione della salute, la prevenzione della malattia, la riabilitazione e l'assistenza ai malati ed ai morenti. Il ruolo è molto ampio, comprendendo tutte le persone della comunità, nonché la comunità stessa. (OMS-Europa)  Questo concetto è espresso nella dichiarazione di Monaco 2000 (2) che invita le autorità sanitarie competenti per nazione a trovare “opportunità per istituire e sostenere programmi e servizi orientati a salvaguardare la salute della comunità, includendo dove necessario l’Infermiera di Famiglia”. L’I.C.N. (International Concil of Nurses) nell’ambito delle sue attività di sviluppo dell’assistenza infermieristica ha incluso l’Infermiere di famiglia fra le nuove prospettive evolutive sia dell’assistenza infermieristica che del ruolo dell’Infermiere. L’Infermiere di Famiglia è definito un professionista preparato nelle cure primarie di comunità, che lavora in collaborazione con persone, famiglie ed altri operatori che sono attivi in un contesto di cure sanitarie di primo livello (P.H.C. - Primary Health Care).

Elementi innovativi nel concetto di Infermiere di famiglia: Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” Elementi innovativi nel concetto di Infermiere di famiglia: il particolare interesse verso le famiglie, nucleo di base della società; la casa come ambiente (setting operativo biofisico e psicosociale); Capacità di attivare risorse presenti in chi porta il problema e creare il concetto e l’esperienza di famiglia sana; la comunità come luogo di “reciprocità possibili” , di percorsi di inclusione sociale, di implementazione di tutele; ruolo dell’Infermiere di famiglia nel contesto del settore sanitario integrato con i servizi psicosociali.

Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” 4 tipologie di intervento La prevenzione secondaria: l'infermiere è attivamente coinvolto nei programmi di screening e di vaccinazione. La prevenzione primaria: l'infermiere verifica la possibile presenza di fattori dannosi; può aiutare la famiglia a costruirsi le proprie risorse difensive e protettive attraverso l'educazione sanitaria ed il sostegno La prevenzione terziaria: l'infermiere è coinvolto nella riabilitazione e nella ricostruzione delle risorse difensive e protettive della famiglia e della sua rete. Il quarto tipo di intervento: l’infermiere è attivo nell'assistenza diretta: collaborazione con l'individuo e la sua famiglia nella cura, sostegno, riabilitazione, palliazione, accompagnamento alla morte.

grazie dell'attenzione Tavola rotonda “Il valore delle specificità professionali e della trasversalità verso un mondo accessibile” “Ruolo dell’Infermiere e modelli assistenziali innovativi nella cronicità” grazie dell'attenzione