Alternanza pesante Obiettivi, procedure di attivazione, di accertamento e certificazione Milano 20 gennaio 2014 Maria Galperti
Alternanza - Normativa di riferimento L. 53/2003 Dlgs 77/2005 DPR 87, 88, 89 del 2010 Sentenza della Corte Costituzionale n. 287 del dicembre 2012 che ribadisce la competenza normativa residuale delle Regioni in materia di tirocini e di orientamento e dichiara la illegittimità costituzionale dell’art.11 del d.l. 13 agosto 2011, n. 138 «Livelli di tutela essenziali per l’attivazione dei tirocini», convertito con modificazioni in l. 14 settembre 2011, n. 148 Accordo, sottoscritto in conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, recante «Linee guida in materia di tirocini» ai sensi dell’articolo 1, commi , legge 28 giugno 2012, n. 92 Regione Lombardia D.g.r. 25 ottobre n. X/825 Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini D.d.u.o. 5 novembre n Nuovi indirizzi regionali in materia di tirocini – Disposizioni attuative
L’alternanza «pesante» connota connota significative variazioni organizzative del percorso di apprendimento, riferite a singoli e/o articolazioni del gruppo classe coerente è coerente con la logica e l’approccio per “competenze” dei percorsi scolastici centrati sulla persona non consiste non consiste in un insieme di attività o di attenzioni aggiuntive, rispetto uno “standard” medio non è in contraddizione non è in contraddizione rispetto all’obiettivo di garantire a tutti il “minimo” dello standard di apprendimento si struttura come personalizzazione dell’apprendimento destinando un monte ore consistente (più del 40% dell’orario annuale) di attività formative da realizzare in azienda
Personalizzare l’apprendimento La personalizzazione: costitutivo è un aspetto costitutivo dei percorsi scolastici tutti riguarda tutti: permettere ad ognuno di sviluppare le proprie capacità, di realizzare un proprio percorso di apprendimento e di elaborare il proprio progetto personale, professionale e di vita risorse fa leva sulle risorse dello studente individualizzazione inclusione comprende l’individualizzazione e la dimensione dell’inclusione eccellenza si rivolge anche all’eccellenza
Come personalizzare l’apprendimento? L’attività di “target setting” Qualificazione dell’Offerta Formativa VARIABILI DELLA RIPARTIZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DATI Socio-demografici geografici: psicografici Comportamentali DATI DI RILIEVO DEL PERCORSO SCOLASTICO PREGRESSO curricolo – annualità frequentate a partire dalla secondaria di primo grado successi e fallimenti nell’apprendimento livelli di profitto raggiunti nell’anno precedente nelle diverse aree/insegnamenti livelli di profitto raggiunti al termine della secondaria di primo grado punti di forza e criticità comportamentali con segnalazione sintetica di eventi di rilievo rilevati dai docenti vocazioni espresse dal candidato in colloqui VARIABILI DELLA RIPARTIZIONE DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA DATI Socio-demografici geografici: psicografici Comportamentali DATI DI RILIEVO DEL PERCORSO SCOLASTICO PREGRESSO curricolo – annualità frequentate a partire dalla secondaria di primo grado successi e fallimenti nell’apprendimento livelli di profitto raggiunti nell’anno precedente nelle diverse aree/insegnamenti livelli di profitto raggiunti al termine della secondaria di primo grado punti di forza e criticità comportamentali con segnalazione sintetica di eventi di rilievo rilevati dai docenti vocazioni espresse dal candidato in colloqui
Quali istituti scolastici e quali aziende? Istituti scolastici Capacità di effettuare attività di orientamento in ingresso e in uscita verso il mondo del lavoro Attività pregressa di alternanza scuola –lavoro Attivazione di CTS di istituto o di rete Realizzazione di attività di intermediazione al lavoro Avere implementato modalità organizzative interne all’istituto scolastico in funzione della realizzazione della didattica, della leggibilità, trasferimento e confrontabilità del singolo progetto di alternanza Capacità di effettuare attività di orientamento in ingresso e in uscita verso il mondo del lavoro Attività pregressa di alternanza scuola –lavoro Attivazione di CTS di istituto o di rete Realizzazione di attività di intermediazione al lavoro Avere implementato modalità organizzative interne all’istituto scolastico in funzione della realizzazione della didattica, della leggibilità, trasferimento e confrontabilità del singolo progetto di alternanza Aziende Processi di lavoro coerenti con i percorsi scolastici Disponibilità a collaborare nella costruzione del progetto formativo di tirocinio Presenza di maestranze adeguate a svolgere il ruolo di tutor aziendale Adeguatezza dei sistemi di sicurezza e prevenzione dei rischi sul lavoro Processi di lavoro coerenti con i percorsi scolastici Disponibilità a collaborare nella costruzione del progetto formativo di tirocinio Presenza di maestranze adeguate a svolgere il ruolo di tutor aziendale Adeguatezza dei sistemi di sicurezza e prevenzione dei rischi sul lavoro
La progettazione dell’apprendimento (1) Le competenze in esito Le competenze in esito dei percorsi di istruzione secondaria superiore (DPR 87, 88, 89 del 2010) Le competenze professionali (QuadroRregionale degli Standard Professionali ) Il Quadro Regionale degli Standard Professionali di Regione Lombardia (QRSP) definisce e classifica profili e competenze professionali presenti nella realtà lavorativa lombarda, raggruppati in 30 macroaree ed in sezioni dedicate. Il QRSP, costruito secondo regole coerenti con i modelli nazionali ed europei per la realizzazione degli standard professionali, rappresenta, per tutti gli accreditati al sistema lombardo di istruzione, formazione e lavoro, il riferimento comune per la progettazione dei percorsi di formazione continua, permanente e di specializzazione nonchè per la certificazione delle competenze acquisite in ambito formale (percorsi formativi), non formale (lavoro) e informale (esperienze di vita). Il QRSP, nella versione di recente evoluta, consente l'utilizzo di un linguaggio comune a tutti gli attori per facilitare, tra l'altro, l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro e la spendibilità delle competenze, comunque acquisite, nel mercato del lavoro.
La progettazione dell’apprendimento (2) Il percorso Attività in azienda Id. UF PeriodoDurata Competenze professionali prevalenti sviluppate Attività svolte relative alle competenze Processo/ i reparto/i Relazione con QRSP e EQF Modalità e strumenti di controllo delle acquisizioni tecnico professionali e comportament ali 1a 2a.. TOTALE ORE IN AZIENDA
La progettazione dell’apprendimento (3) Il percorso Attività a scuola Id. UF PeriodoDurata ore Modalità didatticheCompeten ze prevalenti sviluppate Unità formative realizzate (inserire riferimento) (allegare UF descritte in dettaglio e corredate da prove e griglie di osservazione) Num. Ore attività individualizzate Num. Ore attività in piccolo gruppo Num. Ore attività nel gruppo classe 1s 2s … TOTALE ORE DI ATTIVITÀ SCOLASTICA
La realizzazione Attenzioni Sottoscrizione della Convenzione e Piano formativo Sicurezza Assicurazioni Ruolo dei tutor Rapporti con le famiglie Rientri scolastici Strumenti di accertamento e valutazione dell’apprendimento Formalizzazione dell’apprendimento
Le attività in azienda Tirocini curricolari Esperienza formativa ed orientativa di persone iscritte e frequentanti un percorso di istruzione o formazione di livello secondario, terziario, dottorati, master universitari o realizzati da istituti di alta formazione accreditati da enti riconosciuti in ambito nazionale o internazionale, e in generale percorsi formativi che rilasciano un titolo o una certificazione con valore pubblico. Essi sono finalizzati all’acquisizione degli obiettivi di apprendimento specifici del percorso stesso, previsti nei relativi piani di studio, realizzati nell’ambito della durata complessiva del percorso, anche se svolto al di fuori del periodo del calendario scolastico o accademico. Allegato A DGR 825 del 25 ottobre 2013
4.3 Ai tirocini curricolari di cui al paragrafo 1 lettera e) si applicano le seguenti disposizioni specifiche: a)Soggetti promotori: l’attivazione è riservata alle istituzioni presso le quali risulta iscritto il tirocinante, o a soggetti ad essa collegati in possesso dei requisiti previsti per l'attivazione dei tirocini. b) Soggetti attuatori. Non si applicano: il vincolo per il soggetto ospitante di poter realizzare con il medesimo tirocinante un solo tirocinio; i vincoli numerici parametrati alle risorse umane presenti nelle unità operative di svolgimento. i vincoli di non aver effettuato licenziamenti nei 12 mesi precedenti l’attivazione del tirocinio, o di avere in corso procedure di CIG per mansioni equivalenti a quelle del tirocinio. c) Progetto formativo: indica gli esiti di apprendimento del percorso cui si riferisce l’esperienza di tirocinio; individua i criteri e modalità di valutazione e validazione degli apprendimenti; non prevede la specificazione della figura professionale di riferimento. d) Comunicazioni obbligatorie: i tirocini curriculari non sono soggetti alle comunicazioni obbligatorie. La convenzione e il piano formativo specifico sottoscritti sono tenuti agli atti dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante. e) Tutorship: ogni tutor del soggetto ospitante può accompagnare fino ad un massimo di cinque tirocinanti. f) Attestazione dell’attività svolta e delle competenze acquisite: la valutazione e certificazione dei risultati sulla base della validazione operata anche dal tutor aziendale, avviene nell’ambito della certificazione complessiva del percorso formativo. Non è previsto rilascio di attestazione specifica o registrazione sul Libretto formativo. g) Indennità di partecipazione: la Convenzione di tirocinio e il Progetto formativo individuale definiscono l’eventuale indennità di partecipazione. Allegato A DGR 825 del 25 ottobre 2013 Tirocini curricolari