1 “La meteorologia e la cultura della prevenzione e della sicurezza”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
E A SEZIONE DI RAGIONERIA G. FERRERO 1 SCOPO DELLA DIRETTIVA UNIFORMARE IL TRATTAMENTO CONTABILE DEI CONTRIBUTI RICEVUTI AL FINE DI RENDERE COMPARABILI.
Advertisements

“Intervista sul mondo del lavoro”
CAPITOLO 7 Prendere Decisioni.
Far crescere limpresa O PEN S OURCE M ANAGEMENT.
1 DECRETO LEGISLATIVO 626/94 19 SETTEMBRE 1994 MODIFICHE ED INTEGRAZIONI DECRETO LEGISLATIVO 242/96 19 MARZO 1996 CORSO DI FORMAZIONE ED INFORMAZIONE IN.
(prof. Domenico Ripolo)
Psicologia dello sviluppo lezione 2
Le variabili che influenzano l’acquisto dei beni o servizi sono:
Inferenza Statistica Le componenti teoriche dell’Inferenza Statistica sono: la teoria dei campioni la teoria della probabilità la teoria della stima dei.
esponente del radicando
Lezione 4 IL MERCATO DEI BENI
RISPARMIO, ACCUMULAZIONE DI CAPITALE E PRODUZIONE
Il mercato dei beni in economia aperta
Elevato debito pubblico
“Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro”.
EVOLUZIONE DELLA VENDITA
1 MBS LEGGI DEL SUCCESSO : PERCHE UNA PICCOLA PARTE DELLA POPOLAZIONE SI DIVIDE LA MAGGIOR PARTE DELLA RICCHEZZA DISPONIBILE?
1 KEMON SMART & STYLE Mete e Progetto dImpresa. Diapositive dellintervento:
1. 2 Cambio di paradigma 3 MIND BUSINESS SCHOOL I FONDAMENTALI.
Fenomeni Termici.
1 Giovanni Penno 09 aprile 2005 ELEMENTI DI MARKETING.
Dipartimento Nazionale Formazione 1 Il problema della comunicazione.
ESERCITAZIONE 2.
Termodinamica Chimica
I TEMPORALI.
SOLUZIONE DELLO STRATO LIMITE SU UNA PARETE PIANA
1 Sezione Meteo del 36° Stormo. 2 a cura del Magg. Villasmunta.
A cura di Vittorio Villasmunta
I numeri relativi by iprof.
PASTI E INSULINA Unità 1 Durante i pasti lo zucchero contenuto negli alimenti viene assorbito nel sangue e fa aumentare la glicemia. Perciò, dopo i pasti.
ESERCIZIO FISICO E INSULINA PARTE I: EFFETTO DELL’ESERCIZIO FISICO SULLA GLICEMIA INFERIORE A 250mg/dl Unità 1 Durante il movimento i muscoli hanno bisogno.
Un gioco di magia!?.
Inserire i nuovi media nella scuola Certi rapporti dagli Usa, ma anche da Italia, dicono che i bambini trascorrono in media 5 ore al computer su Internet.
Lezione 8 Numerosità del campione
Num / 36 Lezione 9 Numerosità del campione.
Supervisione e Gestione Sassuolo, 27 Novembre 2008.
Il marketing: costruire una relazione profittevole con il cliente
Beni pubblici e risorse comuni
FONTI DI ENERGIA ALTERNATIVE
Considerare alcuni dati sui flussi migratori.
TEST di AUTOVALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DELLA PROPRIA COMUNICAZIONE
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
1. Obiettivo del PSL rafforzare lidentità dellarea del GAL e aumentare la sua attrattività come luogo di residenza, produzione, turismo 2.
PORRE E RISOLVEREPROBLEMI PORRE E RISOLVERE PROBLEMI il testo e i dati Vai avanti.
1 Lorigine delle Stelle e dei Sistemi Planetari Silvano Massaglia – Torino 2013 – Seminario didattico.
LEZIONI DI MACROECONOMIA CAPITOLO 2
PROGRAMMA LIONS ALERT MD LIONS 108 ITALY
RAZIONALITA’ LIMITATA
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
Classificazione S per ordine numerico
RITUALITÀ LA COMUNICAZIONE È DETERMINATA DA REGOLE SOCIALMENTE STABILITE PER OGNI PARTICOLARE SITUAZIONE. IN CERTE.
Pippo.
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
Atomo: più piccola parte di un elemento
Michele A. Cortelazzo Sintassi 1.
La percezione del rischio
DIVENTARE UN “VENDITORE TOTALE”
1 36° Stormo Ufficio Meteorologico Aeroportuale. 2 PREVISIONE METEO ESATTA O “AZZECCATA” ERRATA.
GRUPPO COMUNALE VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE CONCOREZZO
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
Club Alpino Italiano Corso di formazione e verifica per A.E. – Modulo base Rischi e sicurezza Presentazione creata da Antonino Oddo A.N.E.
Rendite e Ammortamenti
L’intervento Formativo
DIFFUSIONE DELLA CULTURA DI PROTEZIONE CIVILE Corciano, 22 gennaio 2014.
1 A cura di Vittorio Villasmunta Corso di base sull’uso del software di analisi meteorologica DIGITAL ATMOSPHERE Controllo di qualità.
Capitolo III. Il mercato dei beni.
COMUNE DI VIAGEGGIO Settore Pubblica Istruzione CENTRO RISORSE EDUCATIVE E DIDATTICHE 22 Ottobre 2010 LIFE DESIGN Un paradigma per la costruzione della.
1 VI Giornata Nazionale LNI della sicurezza in mare. “La meteorologia e la cultura della sicurezza” Bari, 5 giugno 2004 a cura del Magg.Vittorio Villasmunta.
GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO
/ Analisi anomalie bancarie Anatocismo bancario Assicurazioni RC AUTO Assicurazioni Casa Assicurazioni professionali Assicurazioni.
Transcript della presentazione:

1 “La meteorologia e la cultura della prevenzione e della sicurezza”

2

3 Qual è il contributo della meteorologia alla cultura della prevenzione e della sicurezza?

4 L'uomo ha nei secoli perfezionato il suo dominio sulla natura, ma, per quanto concerne gli eventi meteorologici, è ancora come il suo lontano antenato sapiens: praticamente inerme. Infatti, l'umanità non possiede il controllo degli elementi atmosferici, potestà che nei tempi antichi veniva attribuita agli dei: Giove pluvio, Nettuno dio del mare, Eolo dio del vento, ecc. a cui si invocava una benevola protezione, spesso offrendo loro vittime sacrificali.

5 Gli uomini nulla possono contro i tornado, le alluvioni, la grandine, ecc. che in poco tempo producono danni per milioni di euro. Tutto ciò che oggi si può fare è prevenire.

6 Il valore di una previsione giusta… e quello di una previsione errata.

7 Negli ultimi anni governi di tutto il mondo hanno cominciato ad investire ingenti somme di denaro per migliorare le previsioni meteorologiche: credete che abbiano sprecato inutilmente i propri soldi?

8 Ogni previsione giusta, produce un risparmio di vite e denari in misura tale da ripagare ampiamente ogni spesa fatta per ottenerla. Ogni nostro sforzo impiegato per aumentare la comprensione del tempo ha un suo ritorno pagante in termini di sicurezza.

9 … e se una previsione si rivela inesatta?

10 Non è tanto importante che la previsione sia giusta, quanto la sua capacità di indurci a fare valutazioni sulle potenziali situazioni di rischio che potrebbero verificarsi, ovvero stimolarci ad ipotizzare un possibile scenario futuro negativo e ad attrezzarci per affrontarne le difficoltà ed i pericoli conseguenti.

11 Una previsione di cattivo tempo, anche se poi non si verifica, ci indurrà a pensare comunque cosa dovremmo o potremmo fare qualora ci trovassimo in quella situazione ed in un dato posto. In parole povere, ci spingerebbe a pensare alle eventuali vie di fuga o di riparo lungo l’itinerario prescelto; se le abilità acquisite dalla Guida sono sufficienti a fronteggiare le possibili situazioni critiche, se l‘equipaggiamento personale è tecnicamente valido e adatto, si possono superare queste crisi anche grazie alla formazione ed alle indicazioni ricevute riguardo a soluzioni adottate, da altri, in circostanze analoghe.

12 Ricordate che tutto ciò che è prevedibile è prevenibile!

13 Bisogna acquisire una abitudine mentale a considerare con dovuto anticipo le condizioni meteo relative all’escursione: per durata, luogo, altitudine, esposizione, ecc. Non si deve imparare a fare delle previsioni: tutto ciò che bisogna fare è informarsi con sufficiente ragionevole anticipo. Oggi sicuramente non mancano i mezzi. Internet, ad esempio, costituisce una fonte inesauribile di informazioni.

14

15 Ogni Comprensorio Sciistico dovrebbe dotarsi di una propria stazioncina meteorologica: oggi se ne possono ottenere di discreta qualità totalmente digitali e autoalimentate ad un costo intorno ai euro. La possibilità di interpretare i segni del tempo in relazione alla situazione generale produce effetti benefici: rende le persone “col tempo” esperte. Ne favorisce, cioè, la costruzione di una esperienza personale scientificamente corretta. Di fatto è favorita la prevenzione.

16 Esempio: un vento di 4,5 m/s con una temperatura di 10°C provoca un disagio termico pari ad una temperatura di 4,5° in aria calma. Il vento accentua, sino a farlo diventare insopportabile, il disagio creato dal freddo, rendendolo più acuto con la dispersione del sottile strato d’aria che protegge la nostra pelle.

17

18 Valori elevati di umidità uniti a caldo torrido possono rapidamente portare al collasso anche l'organismo fisicamente più attrezzato. Quanti escursionisti pensano a sufficienti scorte d'acqua o integratori salini per fronteggiare dette evenienze? “Di quanta acqua ha bisogno un organismo?” “Di quanta acqua ha bisogno un organismo?”

19 Queste considerazioni non devono essere trascurate, soprattutto perché inducono a fare valutazioni sui rischi e, se possibile, a prendere le dovute precauzioni (riguardandosi le dispense, su cosa si deve fare in caso di malessere dovuto ad un colpo di calore).

20

21 "Ci ho pensato?", questa è la domanda che ci dobbiamo porre. Certo, adesso vi sembra che tutto ciò sia elementare. Ma la sicurezza e la riuscita di un’escursione dipendono proprio dall'insieme di queste piccole cose.

22 Il rischio procede per moltiplicazioni, ovvero ogni nuovo imprevisto non si somma al precedente ma ne moltiplica la pericolosità. Parlando di escursioni in montagna, anche se i clienti sono inesperti, ma tutto il resto è ok (meteo, abbigliamento, ecc.), allora il rischio potenziale resta circoscritto e gestibile. Ma se invece si affronta la gita con approssimazione ed anche con carenza nei mezzi tecnici, il rischio subisce un drastico incremento.

23 Il rischio procede per moltiplicazioni, ovvero ogni nuovo imprevisto non si somma al precedente ma ne moltiplica la pericolosità. Parlando di escursioni in montagna, anche se i clienti sono inesperti, ma tutto il resto è ok (meteo, abbigliamento, ecc.), allora il rischio potenziale resta circoscritto e gestibile.Parlando di escursioni in montagna, anche se i clienti sono inesperti, ma tutto il resto è ok (meteo, abbigliamento, ecc.), allora il rischio potenziale resta circoscritto e gestibile. Ma se invece si affronta la gita con approssimazione ed anche con carenza nei mezzi tecnici, il rischio subisce un drastico incremento.Ma se invece si affronta la gita con approssimazione ed anche con carenza nei mezzi tecnici, il rischio subisce un drastico incremento. VALUTAZIONE DEL RISCHIO

24 E con questo ho concluso. Resto comunque disponibile per ogni vostra curiosità. Buone escursioni!