La normativa vigente in materia di appalto dei servizi di manutenzione

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Transcript della presentazione:

La normativa vigente in materia di appalto dei servizi di manutenzione arch.. Daniela Ladiana

La manutenzione intesa come processo è costituita da una serie di fasi consistenti in: - acquisizione delle informazioni dimensionali e qualitative del sistema da manutenere; - progettazione, programmazione degli interventi manutentivi; - organizzazione dei fattori di produzione; - informatizzazione delle informazioni di andata e ritorno tra fase di programmazione-progettazione e quella gestionale; - esecuzione delle attività.

Ambiti normativi che concorrono a definire il processo manutentivo come servizio Normativa della garanzia della qualità Normativa volontaristica Normativa tecnica di settore Legislazione in materia di lavori pubblici

TERMINOLOGIA UNI 9910 Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio UNI 10147 Manutenzione. Terminologia ASPETTI GENERALI UNI 10224 Manutenzione. Principi fondamentali della funzione manutenzione UNI 10366 Manutenzione. Criteri di progettazione della manutenzione UNI 10388 Manutenzione. Indici di manutenzione UNI10584 Manutenzione. Sistema informativo di manutenzione UNI 10652 Manutenzione. Valutazione e valorizzazione dello stato dei beni UNI 10749-1 Manutenzione. Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione – Aspetti generali e problematiche organizzative UNI 10749-2 Manutenzione. Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione – Criteri di classificazione, codifica, unificazione e supporto UNI 10749-3 Manutenzione. Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione – Criteri di selezione dei materiali da gestire UNI 10749-4 Manutenzione. Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione – Criteri di gestione operativa UNI 10749-5 Manutenzione. Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione – Criteri di acquisizione, controllo e collaudo UNI 10749-6 Manutenzione. Guida per la gestione dei materiali per la manutenzione – Criteri amministrativi

CONTRATTUALISTICA UNI 10144 Classificazione dei servizi di manutenzione UNI 10144 FA 1-95 Classificazione dei servizi di manutenzione UNI 10145 Definizione dei fattori di valutazione delle imprese fornitrici di servizi di manutenzione UNI 10146 Criteri per la formulazione di un contratto per la fornitura di servizi finalizzati alla manutenzione UNI 10146 FA 1-95 Criteri per la formulazione di un contratto per la fornitura di servizi finalizzati alla manutenzione UNI 10148 Manutenzione. Gestione di un contratto di manutenzione UNI 10148 FA 1-95 Manutenzione. Gestione di un contratto di manutenzione UNI 10449 Manutenzione. Criteri per la formulazione e la gestione del permesso di lavoro UNI 10685 Manutenzione. Criteri per la formulazione di un contratto basato sui risultati (“global service”)

Principali riferimenti di norme volontarie nel settore del progetto e gestione del servizio di manutenzione UNI 9910 - Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio

Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio UNI 9910 Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio il concetto di FIDATEZZA richiede che il Servizio Manutentivo abbia la proprietà di garantire Affidabilità: Attitudine di un sistema a svolgere una funzione richiesta in condizioni date per un prefissato intervallo di tempo Manutenibilità: Attitudine di un sistema, in condizioni assegnate di utilizzazione, a essere mantenuta o essere riportata in uno stato nel quale essa può svolgere la funzione richiesta Logistica di manutenzione: l’attitudine di una organizzazione, in date condizioni, a offrire le risorse necessarie alla manutenzione di un sistema

Principali riferimenti di norme volontarie nel settore del progetto e gestione del servizio di manutenzione UNI 9910 - Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio UNI 10147 - Manutenzione - Terminologia UNI 10604 - Criteri di progettazione, gestione e controllo dei servizi di manutenzione degli immobili

UNI 10604 articola in sette ambiti di riferimento la definizione di un sistema di progetto e gestione della manutenzione: dati e requisiti base strategia immobiliare e di manutenzione il piano di manutenzione sistemi informativi gestione operativa dei servizi di manutenzione il controllo della manutenzione le informazioni di ritorno

Principali riferimenti di norme volontarie nel settore del progetto e gestione del servizio di manutenzione UNI 9910 - Terminologia sulla fidatezza e sulla qualità del servizio UNI 10147 - Manutenzione - Terminologia UNI 10604 - Criteri di progettazione, gestione e controllo dei servizi di manutenzione degli immobili UNI 10685 - Criteri per la formulazione di un contratto di Global Service di manutenzione UNI 10874 - Criteri di stesura e struttura dei manuali d’uso e di manutenzione dei beni immobili

Normativa della garanzia della qualità Normativa volontaristica Legislazione in materia di lavori pubblici Ambiti normativi che concorrono a definire il processo manutentivo come servizio Normativa tecnica di settore

Il decreto legislativo n.626/94 Il decreto legislativo n.494/96 Ambiti normativi che concorrono a definire il processo manutentivo come servizio: Normativa tecnica di settore Legge n.10/91 Il decreto legislativo n.626/94 Il decreto legislativo n.494/96

L.10/91 Art. 31. Esercizio e manutenzione degli impianti. 1. Durante l'esercizio degli impianti il proprietario, o per esso un terzo, che se ne assume la responsabilità, deve adottare misure necessarie per contenere i consumi di energia, entro i limiti di rendimento previsti dalla normativa vigente in materia.2. Il proprietario, o per esso un terzo, che se ne assume la responsabilità, e' tenuto a condurre gli impianti e a disporre tutte le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria secondo l.e prescrizioni della vigente normativa UNI e CEI.

D.Lgs.626/94 Art. 3. Misure generali di tutela 1. Le misure generali per la protezione della salute e per la sicurezza dei lavoratori sono: ….. r) regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine ed impianti, con particolare riguardo ai dispositivi di sicurezza in conformità alla indicazione dei fabbricanti; Art. 32. Obblighi del datore di lavoro 1. Il datore di lavoro provvede affinché: b) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e vengano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i difetti rilevati che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; c) i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi vengano sottoposti a regolare pulitura, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; d) gli impianti e i dispositivi di sicurezza, destinati alla prevenzione o all'eliminazione dei pericoli, vengano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento.

Art. 33. Adeguamenti di norme 3. l'Art 8 del D.P.R. 27 Aprile 1955 n.547 è sostituito dal seguente: “Art.8 - (Vie di circolazione, zone di pericolo, pavimenti e passaggi) 9. I pavimenti degli ambienti di lavoro e dei luoghi destinati al passaggio non devono presentare buche o sporgenze pericolose e devono essere in condizioni tali da rendere sicuro il transito ed il movimento delle persone e dei mezzi di trasporto. “Art. 9. - (Aerazione dei luoghi di lavoro chiusi) - 2. Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò è necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori. “Art. 10. - (Illuminazione naturale ed artificiale dei luoghi di lavoro) - 4. Le superfici vetrate illuminanti ed i mezzi di illuminazione artificiale devono essere tenuti costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza. 9. L'Art. 7 del D.P.R. 19 Marzo 1956 , n.303, è sostituito dal seguente: “Art. 7. -(Pavimenti, muri, soffitti, finestre e lucernari dei locali scale e marciapiedi mobili, banchina e rampe di carico) 1. A meno che non sia richiesto diversamente dalle necessità della lavorazione, è vietato adibire a lavori continuativi locali chiusi che non rispondono alle seguenti condizioni: d) avere le superfici delle pareti, dei pavimenti, dei soffitti tali da poter essere pulite e deterse per ottenere condizioni adeguate di igiene.

Art. 35. Obblighi del datore di lavoro 4. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano: c) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la rispondenza ai requisiti di cui all'art. 36 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d'uso. Art. 36. Disposizioni concernenti le attrezzature di lavoro 6. Nell'art. 374 del D.P.R. 27 Aprile 1955, n. 547, dopo il comma 2 è aggiunto, in fine, il seguente comma: “Ove per le apparecchiature di cui al comma 2 è fornito il libretto di manutenzione occorre prevedere l'aggiornamento di questo libretto ”.

D.Lgs.494/96

D.Lgs.494/96 Art. 4 - Obblighi del Coordinatore per la progettazione 1.Durante la progettazione dell'opera, e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione: a) redige il piano di sicurezza e di coordinamento di cui all'art.12 comma 1; b) predispone un fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, tenendo conto delle specifiche norme di buona tecnica e dell'allegato II al documento U.E. 260/5/93. Il fascicolo non è predisposto nel caso di lavori di manutenzione ordinaria di cui all'articolo 31, lettera a), della legge 5 agosto 1978, n.457. Art. 8 - Misure generali di tutela 1. I datori di lavoro delle imprese esecutrici, durante l'esecuzione dell'opera, osservano le misure generali di tutela di cui all'articolo 3 del decreto legislativo n. 626 del 1994, e curano ciascuno per la parte di competenza, in particolare: a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; …. d) la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori;

Normativa della garanzia della qualità Normativa volontaristica Ambiti normativi che concorrono a definire il processo manutentivo come servizio Normativa tecnica di settore Legislazione in materia di lavori pubblici

Il decreto legislativo n. 157/95 Il decreto legislativo n. 158/95 Ambiti normativi che concorrono a definire il processo manutentivo come servizio: Legislazione in materia di lavori pubblici Legge n.109/94 Il decreto legislativo n. 157/95 Il decreto legislativo n. 158/95

L. 109/94 Art, 2 - Ambito oggettivo e soggettivo di applicazione della legge 1. Ai sensi e per gli effetti della presente legge e del regolamento di cui all’articolo 3, comma 2, si intendono per lavori pubblici, se affidati dai soggetti di cui al comma 2 del presente articolo, le attività di costruzione, demolizione, recupero, ristrutturazione, restauro e manutenzione di opere ed impianti anche di presidio e difesa ambientale e di ingegneria naturalistica. Art.16 - Attività di progettazione 5.Il progetto esecutivo deve essere altresì corredato da apposito piano di manutenzione dell’opera e delle sue parti da redigersi nei termini con le modalità, i contenuti, i tempi, le gradualità stabiliti dal regolamento di cui all’art.3

Quadro normativo in materia manutentiva

L’Uni 10685 definisce Global Service di manutenzione un “contratto riferito ad una pluralità di servizi sostitutivi delle normali attività di manutenzione con piena responsabilità sui risultati da parte dell’assuntore” Il committente affida ad un terzo, per un periodo definito, la manutenzione di un bene al fine di: Mantenerlo nello stato di conservazione richiesto; Ottenerne la disponibilità a produrre e/o espletare il servizio richiesto; Avere proposte di migliorie miranti a ridurre il costo del servizio e/o migliorare le caratteristiche tecniche del bene e la sua disponibilità a produrre. Il committente garantisce la conduzione del bene secondo i parametri e le procedure concordate. L’assuntore è responsabile delle scelte di progetto, di pianificazione, di direzione e d’attuazione delle attività manutentive, salvo quanto espressamente concordato in maniera collegiale con il committente. L’assuntore garantisce comunque il raggiungimento di tutti i risultati pattuiti. L’assuntore fornisce la documentazione concordata che deve permettere al committente di: Continuare ad avere la conoscenza della storia tecnico-economica del bene; Valutare se l’assuntore ha operato nel rispetto del capitolato tecnico e del progetto del “global service di manutenzione”. Il compenso contrattuale è basato sui risultati ottenuti. La misura dei risultati viene effettuata secondo metodologie concordate.

Principali norme di riferimento per i contratti pubblici Decreto legislativo 24 luglio 1992, n 358 e successive modificazioni ed integrazioni. Testo unico delle disposizioni in materia di appalti pubblici di forniture in attuazione direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE e 80/295/CEE Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 157 Attuazione della direttiva 92/50/CEE in materia di appalti pubblici di servizi Decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 158 Appalti settori esclusi in attuazione delle direttiva 90/531/CEE e 93/38 CEE Decreto legislativo 19 dicembre 1991, n. 406 Attuazione direttiva 89/440/CEE aggiudicazione appalti LL.PP. Legge 11 febbraio 1994 n. 109 e successive modificazioni ed integrazioni. Legge quadro LL.PP

Il Global Service è caratterizzato da prestazioni di: forniture servizi lavori E’ necessario individuare la natura delle prestazioni che possono essere considerate prevalenti

92/50/CEE “considerando che gli appalti pubblici di servizi, segnatamente nel settore dei servizi di gestione di proprietà, possono in certi casi includere lavori; che dalla direttiva71/305/CEE risulta che un appalto può essere considerato appalto pubblico di lavori soltanto se il suo oggetto consiste nel realizzare un'opera; che tali lavori non possono giustificare la classificazione dell'appalto come appalto pubblico dei lavori nella misura in cui sono accessori e non costituiscono l'oggetto dell'appalto.”

Appalti pubblici di servizi in attuazione della direttiva 92/50/CEE D.LGS. 17/03/95 N° 157 Appalti pubblici di servizi in attuazione della direttiva 92/50/CEE dall’analisi dell’art. 3 viene alla luce la presenza di due DISCRIMINANTI QUALITATIVA tra servizi e lavori - viene introdotto il criterio dell’accessorietà (vedi comma 3), in questo caso sono prevalenti le prestazioni che qualificano il contenuto dell’appalto QUANTITATIVA tra servizi e forniture - (vedi comma 4), in questo caso sono prevalenti le prestazioni contenute in quell’appalto che ha il maggiore valore economico COMMA 3: “Gli appalti che, insieme alla prestazione di servizi, comprendono anche l’esecuzione dei lavori, sono considerati di servizi qualora i lavori assumano funzione accessoria rispetto ai servizi e non costituiscano l’oggetto principale del contratto” COMMA 4: “Gli appalti che includono forniture e servizi sono considerati appalti di servizi quando il valore totale di questi è superiore al valore delle forniture comprese nell’appalto. La normativa vigente in materia di appalto dei servizi di manutenzione

Appalti pubblici di servizi in attuazione della direttiva 92/50/CEE La normativa di riferimento per l’affidamento a terzi dei servizi di GLOBAL SERVICE è quella del D.LGS. 17/03/95 N° 157 Appalti pubblici di servizi in attuazione della direttiva 92/50/CEE La procedura di aggiudicazione più confacente è L’APPALTO CONCORSO - art. 6 comma 1 lett. C Per una eventuale estensione la disciplina applicabile è quella prevista dall’art. 7 La normativa vigente in materia di appalto dei servizi di manutenzione