LA SECONDA RIVOLUZIONE

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
l’impegno sociale dei cattolici
Advertisements

Istituto Magistrale Statale di Rieti “Elena Principessa di Napoli”
PAROLE CHIAVE per un’interpretazione del quadro storico-culturale
Prof. Bertolami Salvatore
Prof. Bertolami Salvatore
JOSEPH SCHUMPETER Joseph Alois Schumpeter (Triesch, Taconic, Connecticut, 1950) fu un economista austriaco, tra i maggiori del ventesimo secolo.
Rosa Luxemburg Rosa Luxemburg (vero nome Rozalia Luksenburg) (Zamość, 5 marzo 1870 (o 1871) – Berlino, 15 gennaio 1919) è stata una politica , teorica.
Tratto liberamente da wikipedia
Prof Bertolami Salvatore
Prof. Bertolami Salvatore
Karl Heinrich Marx.
BOOM DEMOGRAFICO PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DELLA VITA
Le opere/ Il pensiero di Marx
Che cos’è la globalizzazione?
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE.
Presentazione di un modulo di storia per una quinta classe geometra
Teorie del valore – Karl Marx
MEZZI DI TRASPORTO NELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La Rivoluzione industriale
Partiti.
La seconda rivoluzione Industriale
La questione sociale nella seconda metà dell’800
La rivoluzione industriale
La società di massa Democratizzazione e questione sociale
La teoria marxiana.
ipertesto della prof.ssa M. G. Desogus
PARTITI DI ISPIRAZIONE CATTOLICA
La nascita della società industriale
La seconda rivoluzione industriale
L’attività economica nel tempo
La crisi del 1929 in Europa.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN INGHILTERRA
La diffusione dell’industria in Europa e la questione sociale
Karl Marx «Il Capitale».
LA QUESTIONE SOCIALE = problema sociale
Le rivoluzioni industriali
L’Idea socialista (pag )
Dopo il ’48 Situazione politica ed economica
L’ETA’ DEL LIBERALISMO E SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Karl Marx Il Capitale.
KARL MARX Scaccini Chiara, Scaccini Francesca, Gardi Anna Sofia, Trinchi Francesca, Valente Beatrice, Franceschini Enya, Carbone Loris.
La civiltà industriale
Capitolo 16 La diffusione dell’industria e la questione sociale 1800
Link link link.
La borghesia secondo Marx
Industria Inizio anni quaranta: costruzione delle ferrovie: risveglio economico della Germania. Dalla fondazione del regno fino alla prima guerra mondiale.
La società industriale
La Rivoluzione Industriale in Inghilterra
La questione sociale nella seconda metà dell’800
ORIENTAMENTI POLITICI TRA FINE ‘8OO E I PRIMI DEL ‘900.
Ritratti. Karl Marx: dinamismo e fragilità del capitalismo
Età dell’Imperialismo La seconda rivoluzione industriale.
Marx ( ) ed Engels ( Vita ed opere.
Prima rivoluzione industriale (ultimi decenni 18° secolo – primi decenni 19° secolo) Precondizioni istituzioni politiche che favorivano l’iniziativa.
Il pensiero politico ottocentesco
La seconda rivoluzione industriale
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
LA II RIVOLUZIONE INDUSTRIALE pag
Ritratti. Karl Marx: dinamismo e fragilità del capitalismo.
Istituto Agrario “U. Patrizi”
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
 1873, anno di crisi economica che interessò i settori agricolo e industriale  I governi abbandonano il libero mercato in nome di un sistema protezionistico.
GLI ECONOMISTI DI RIFERIMENTO DEI PRINCIPALI SISTEMI ECONOMICI
Il ‘48 in Francia: una rivoluzione tradita Cap Pag
LA QUESTIONE SOCIALE NELLA II META’ DELL’OTTOCENTO.
La prima rivoluzione industriale
La rivoluzione e il comunismo
Critica dell’economia politica
La concezione materialistica della storia in Marx.
La questione sociale nella seconda metà dell’800.
Transcript della presentazione:

LA SECONDA RIVOLUZIONE ALESSANDRO LO CURTO IN LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

INDICE CAUSE E CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN AMERICA LA DIFFUSIONE DEL SOCIALISMO LA CHIESA DIFRONTE ALLA QUESTIONE SOCIALE (Conseguenze)

LE DUE FASI DELLA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE CAUSE PRIMA FASE SECONDA FASE 1850 - 1879 Inizio XX Incremento Demografico Innovazioni nel settore Siderurgico Nuove società: commerciali e industriali Evoluzione degli istituti bancari Trasformazione dei trasporti Nuove scoperte tecniche e scientifiche Nuovi metalli Concentrazione monopolistica delle imprese Ampliamento dei mercati

PRIMA FASE I fattori che determinarono la prima fase della seconda Rivoluzione industriale furono: un’ importante aumento demografico, che concorse all’aumento della domanda di prodotti sul mercato Una maggiore disponibilità di metalli, che provocò nuove tecniche di lavorazione La riforma delle società commerciali, la costituzione delle cosiddette società per azioni, tramite le quali divenne più facile reperire denaro Evoluzioni degli istituti bancari, si divisero in banche commerciali e banche di investimento (prestiti più lunghi) Trasformazione dei trasporti, sviluppo della circolazione ferroviaria e della navigazione a vapore

SECONDA FASE Tra il 19 e il 20 secolo si ebbe in Europa e nel mondo un ulteriore progresso determinato da nuove scoperte tecniche e scientifiche, che finirono per rivoluzionare l’attività produttiva. L’industria negli anni a venire raggiunse uno sviluppo senza precedenti , questo fu possibile grazie all’introduzione di nuovi metalli come l’acciaio il cromo etc.. Molto più versatili e lavorabili del ferro. Inoltre le vie di comunicazione e i mezzi di trasporto subirono oltre che un’enorme sviluppo, anche un radicale cambiamento: iniziarono negli ultimi decenni dell’ottocento a essere prodotte le prime automobili, e nel 1904 entrarono in circolazione autobus e autocarri. Il vertiginoso sviluppo della tecnica dell’ industria comportò trasformazioni essenziali in campo organizzativo: la piccola fabbrica diventava sempre più inadatta a sostenere le esigenze di una produzione crescente. Verso la fine del secolo, si cominciò ad assistere al fenomeno della concentrazione delle imprese, finalizzato a battere la concorrenza suddividendosi la richiesta del mercato tra varie aziende. (TRUST)

CONSEGUENZE CRISI ECONOMICA E PROTEZIONISMO Aumenta la produzione Dazi alle Frontiere (Protezionismo) Aumentano le importazioni Troppe merci sul mercato Grave crisi economica

IL MOVIMENTO SOCIALISTA All’ interno delle classi operaie, si andava diffondendo il movimento socialista, diviso tra diversi programmi. Per tentare di eliminare le divergenze fu organizzato a Londra nel 1864, un convegno dei rappresentanti delle varie correnti socialiste. Da quel convegno nacque l’Associazione internazionale dei lavoratori (Prima Internazionale). Alla stesura del documento di fondazione aveva collaborato anche Karl Marx . Lo scopo era quello di costruire un punto di riferimento organizzativo e ideologico per le associazioni operaie e socialiste operanti nelle singole realtà nazionali contro lo sfruttamento. Successivamente però si accese lo scontro tra le diverse posizioni ideologiche, infatti si inserì la pubblicazione da parte di marx di un imponente studio sul capitalismo. Marx analizza il sistema di produzione come si è venuto formando tra settecento e ottocento, caratterizzato dall’esistenza di due classi, quella capitalistica e quella operaia. Secondo questo pensiero gli interessi delle due classi sono inconcilliabili secondo la teoria del plusvalore: cioè la quota del lavoro prodotto dall’ operaio è nettamente superiore rispetto allo stipendio con cui il lavoro stesso viene pagato. Da qui deriva lo sfruttamento a cui la classe operaia è sottoposta, destinato ad aumentare continuamente con lo sviluppo dell’industria.

PRIMA INTERNAZIONALE SCIOLTA Perché lo scopo di unificare a livello internazionale le lotte operaie fallisce. (1876) troppe fazioni opposte (anarchici) FORMAZIONE DI UNA SECONDA INTERNAZIONALE In seguito, all’interno del movimento operaio andò sempre di più formandosi il pensiero Marxista, che portò in breve alla nascita in tutta Europa dei grandi partiti Socialisti. Purtroppo le discussioni all’interno dei Partiti non erano finite. Si diffusero tesi riformiste in base alle quali bisognava perseguire il miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori lottando per delle riforme che tutelavano in modo democratico i sistemi borghesi e portassero pacificamente, all’emancipazione politica e sociale dei lavoratori. (scioperi operai)

SCIOPERO E PRIMO MAGGIO La Seconda Internazionale fece un appello per la giornata internazionale dei lavoratori che si celebrò per la prima volta il primo maggio 1890. IL PRIMO MAGGIO NACQUE COME GIORNATA DI LOTTA, in cui si scioperava per ottenere la giornata di otto ore. La seconda internazionale, non riuscì a promuovere un’azione rivoluzionaria, ma comunque ebbe un ruolo importante per il coordinamento e il dibattito ideologico tra operai, successivamente li portò alla conoscenza a pieno dei loro diritti e alla rivendicazione di essi attraverso lo sciopero.

LA CHIESA DI FRONTE ALLA QUESTIONE SOCIALE Anche la chiesa elaborò una propria posizione sulla questione sociale, esprimendo una condanna al socialismo, ritenuto incompatibile col cristianesimo a causa della sua visione atea della vita e del suo rifiuto della proprietà privata, che invece la Chiesa considerava indispensabile per lo sviluppo della personalità umana e la difesa del sopruso dei potenti. Per far fronte alla questione sociale, il cattolicesimo propose una distribuzione più equa della ricchezza e il potenziamento delle attività assisteziali. Leone XIII con la rerum novarum si schierava sia contro l’egoismo del liberalismo borghese, sia contro le dottrine socialiste. Invece che una contrapposizione il papa invocava una collaborazione delle classi.

KARL MARX Karl Heinrich Marx (Treviri, 5 maggio 1818 – Londra, 14 marzo 1883) è stato un filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco. In italiano è a volte chiamato Carlo Marx, con il nome tradotto. Il suo pensiero, incentrato sulla critica, in chiave materialista, dell'economia, della politica, della società e della cultura capitalistiche, ha dato vita alla corrente socio-politica del marxismo. Teorico della concezione materialistica della storia e, assieme a Friedrich Engels, del socialismo scientifico, è considerato tra i filosofi maggiormente influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia del Novecento che ha avuto un peso decisivo sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste.

FINE