Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita LA SECONDA FANCIULLEZZA Dai 6/7 anni agli 11 anni
Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza Jean Piaget, 1896-1980 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Il termine operazioni si riferisce ad attività logiche o principi utilizzati nella soluzione di problemi. Il bambino in questo stadio non solo utilizza i simboli ma è in grado di manipolarli in modo logico. Un'importante conquista di questo periodo è l'acquisizione del concetto di reversibilità, cioè che gli effetti di un'operazione possono essere annullati da un'operazione inversa.
Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza Jean Piaget, 1896-1980 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Fra 2 e 5 anni il bambino non classifica gli oggetti secondo una proprietà, ma li distribuisce secondo la vicinanza spaziale. A 5-6 anni inizia a raggrupparli secondo proprie caratteristiche. Prima del salto operatorio il bambino non è in grado di distribuire in serie più di 2 oggetti, ma questa non è un'incapacità come sostiene Piaget, quanto piuttosto un limite della memoria a breve termine.
Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza Jean Piaget, 1896-1980 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Intorno ai 6/7 anni il bambino comprende che si conservano i caratteri degli oggetti, delle quantità numeriche, delle lunghezze e dei volumi dei liquidi, anche se certi aspetti esteriori possono cambiare. Le abilità mnemoniche, inoltre, appaiono sorprendenti. Però manca ancora la capacità i comprensione dell’insieme. Video su YouTube sullo Sviluppo delle abilità cognitive: Memoria, percezione dell’insieme, invarianza della quantità – Interventi di esperti
Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza Jean Piaget, 1896-1980 3-Stadio delle operazioni concrete Dai 6/7 agli 11 anni Analogamente a quanto abbiamo visto con l’esperimento dei liquidi, il bambino prendendo una palla di creta e manipolandola per trasformarla in tante palline è conscio del fatto che riunendole la quantità rimarrà invariata. Questa capacità prende il nome di reversibilità. Intorno ai 9/10 anni viene raggiunto anche l'ultimo passo della conservazione, la conservazione della superficie. Messo di fronte a dei quadrati di cartoncino il bambino si rende conto che mantengono la stessa superficie complessiva sia messi tutti vicini, sia sparsi.
Piaget: Genesi e sviluppo dell’intelligenza Jean Piaget, 1896-1980 4-Stadio delle operazioni formali Dai 12 anni in poi Il bambino che si trova nello stadio delle operazioni concrete ha delle difficoltà ad applicare le sue competenze a situazioni astratte. Se un adulto gli dice: "Non prendere in giro X perché è grasso, cosa diresti se lo facessero a te?" la sua risposta sarebbe "Io non sono grasso e nessuno mi può prendere in giro". Calarsi in una realtà diversa dalla sua è un'operazione troppo astratta. A partire dai 12 anni il ragazzino riesce a formulare pensieri astratti: si tratta del cosiddetto pensiero ipotetico col quale egli non ha bisogno di avere l'oggetto dinanzi a sé, ma può ragionare in termini ipotetici: cosa accadrebbe se …
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita STILI EDUCATIVI
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita Psicologi ed educatori concordano nel ritenere che lo stile educativo dei genitori ha un effetto rilevante sullo sviluppo emotivo, sociale e intellettivo dei figli. Gli stili educativi di base o preminenti che hanno individuato sono: AUTORITARIO PERMISSIVO TRASCURANTE IPERPROTETTIVO AUTOREVOLE
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita STILE AUTORITARIO I genitori che hanno un approccio autoritario con i figli sono severi, stabiliscono regole senza fornire spiegazioni e non tengono conto dell'opinione dei figli. Numerosi sono i "no", la disobbedienza è interpretata come una minaccia all'autorità. Alcuni ragazzi si ribellano, altri si adeguano alle aspettative, schierandosi anche dalla parte dei genitori e giustificando i loro metodi ricattatori. In genere è il padre ad essere autoritario. La madre sovente, pur non dissociandosi dagli interventi disciplinari del marito, è più permissiva con i figli, indulgente e consolatrice.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita PERMISSIVO Opposto allo stile autoritario è quello permissivo che può sfociare nella trascuratezza. I genitori cedono spesso alle richieste dei figli affidando loro decisioni che non competono, non pongono limiti, né fanno richieste. Viene a mancare una guida e ognuno reagisce sull'onda del momento. Di conseguenza si verificano litigi intergenerazionali frequenti.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita PERMISSIVO In un clima di imprevedibilità i figli spesso si allontanano, cercando di realizzare all'esterno, quel bisogno di coerenza che non trovano in famiglia. L'atteggiamento eccessivamente permissivo è tipico di persone che fanno fatica ad assumere decisioni chiare nei confronti dei figli, temono di deludere le loro aspettative, si lasciano facilmente condizionare dallo stato d'animo e dall'emotività del momento, scegliendo la via più semplice: concedere anziché valutare, discutere, trattare, negare.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita PERMISSIVO In un clima di imprevedibilità i figli spesso si allontanano, cercando di realizzare all'esterno, quel bisogno di coerenza che non trovano in famiglia. L'atteggiamento eccessivamente permissivo è tipico di persone che fanno fatica ad assumere decisioni chiare nei confronti dei figli, temono di deludere le loro aspettative, si lasciano facilmente condizionare dallo stato d'animo e dall'emotività del momento, scegliendo la via più semplice: concedere anziché valutare, discutere, trattare, negare.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita TRASCURANTE I genitori respingenti-trascuranti non sono né esigenti, né ricettivi ma distaccati, tengono i figli a distanza, mostrando uno scarso interesse per ciò che fanno, sono molto più attenti ai propri bisogni. Non di rado parecchi di loro vivono ai margini della società.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita IPERPROTETTIVO Frequentemente i genitori consapevoli dell'importanza dell'educazione e capaci di stabilire legami forti, diventano iperprotettivi, sono cioè eccessivamente preoccupati per ciò che potrebbe accadere ai figli in loro assenza, hanno paura che possano sbagliare, incorrere in pericoli, andare incontro a insuccessi. Sono esageratamente interventisti, continuano a svolgere per i figli, ormai grandi, una serie di servizi che gli stessi potrebbero provvedere da soli.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita IPERPROTETTIVO Nel tempo l'iperprotezione può trasformare i figli in dittatori domestici: abituati a essere serviti in tutto, pretendono che i genitori soddisfino ogni loro capriccio.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita AUTOREVOLE Gli esperti identificano in quello autorevole l'approccio educativo più coerente. Il genitore richiede rispetto e stabilisce delle regole, riconosce i bisogni dei figli e sollecita la loro opinione. Sa stabilire un rapporto affettuoso ed educa all'autonomia, riconosce la loro personalità, li incoraggia, ad assumere le proprie responsabilità e a rispettare gli accordi.
Psicologia dell'età evolutiva e del ciclo di vita AUTOREVOLE Così confezionato sembra il prototipo del genitore ideale, e come tale, un po'lontano dalle realtà familiari che ci circondano, dove il genitore non solo è consapevole del difficile ruolo che gli compete, sa anche che non è l'unico che deve svolgere, l'organizzazione della vita propria e altrui è diventata sempre più complessa. Lo stile autorevole può rappresentare un obiettivo da raggiungere, un modello a cui ispirarsi, un riferimento educativo con cui confrontare il proprio stile, considerato che ogni genitore ne ha uno proprio.