UN PERCORSO AL FEMMINILE

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Transcript della presentazione:

UN PERCORSO AL FEMMINILE Presentazione a cura di Gabriella Sberviglieri Con la collaborazione di Silvia Talamona

UN PERCORSO AL FEMMINILE DICOTOMIA SESSUALE elemento che ha caratterizzato la divisione dei ruoli IDENTITA' FEMMINILE è basata principalmente su questa divisione DA QUI Posizione asimmetrica nella società

Universalità del diritto PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA Sancito per la prima volta nel 1789 Universalità del diritto Generale Astratto Impersonale Uguaglianza ed uguale capacità giuridica

DIRITTO DI UGUAGLIANZA Se con il diritto di uguaglianza si superò l'assolutismo i diritti di censo Astraendo dal contesto vissuto dai singoli soggetti Non significò il diritto di esercizio Pertanto diritto astratto Le donne restano escluse dai diritti politici

STATUTO ALBERTINO Estensione del diritto a tutti Escluse le eccezioni previste dalla legge Non essere menzionati dalla legge significava l'esclusione Le donne - non essendo menzionate - ne restavano escluse DIRITTO MARITALE Le donne non potevano agire in prima persona, nemmeno nella gestione dei propri beni

RIMASTO IN VIGORE FINO AL 1975 CODICE PISANELLI, 1865 131. Il marito è il capo della famiglia: la moglie segue la condizione civile di lui, ne assume il cognome, ed è obbligata ad accompagnarlo ovunque egli creda opportuno fissare la sua residenza. RIMASTO IN VIGORE FINO AL 1975 134. La moglie non può donare, alienare beni immobili, sottoporli ad ipoteca, contrarre mutui, cedere o riscuotere capitali, costituirsi sicurtà, né transigere o stare in giudizio relativamente a tali atti, senza l'autorizzazione del marito.

CODICE PISANELLI, 1865 220. Il figlio, qualunque sia la sua età, deve onorare e rispettare i genitori. Egli è soggetto alla podestà dei genitori sino al'età maggiore od all'emancipazione. Durante il matrimonio tale podestà è esercitata dal padre, e, se egli non possa esercitarla, dalla madre. 150. La separazione può essere domandata per causa di adulterio o di volontario abbandono, e per causa di eccessi, sevizie, minacce e ingurie gravi. Non è ammessa l'azione di separazione per l'adulterio del marito, se non quando egli mantenga la concubina in casa o notoriamente in altro luogo, oppure concorrano circostanze tali che il fatto costituisca una inguria grave alla moglie.

Fine dei conflitti bellici 1900 Rivoluzione Industriale Conflitti mondiali Donne Nuovo ruolo Visibilità – Nuova Identità Fine dei conflitti bellici La donna ritorna a casa

FINO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE DAL 1900 AL 1945 (1) Le donne sono INVISIBILI 2 leggi: 1920 Maternità non pagata 1924 N.B. Al centro c'è la MADRE (non la DONNA)

FINO ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE DAL 1900 AL 1945 (2) La legislazione è caratterizzata da DIVIETI: DIVIETO di accesso a facoltà universitarie DIVIETO di accesso agli esercizi pubblici DIVIETO di accesso al lavoro nella Pubblica Amministrazione Eccezioni: insegnanti nelle scuole elementari Infermiere negli ospedali LIBERTA' PERSONALI INESISTENTI

CODICE ROCCO E' riconosciuta solo la funzione riproduttiva della donna Tutela del padre Tutela del marito Delitto d'onore Matrimonio riparatore Adulterio Nessun potere decisionale sui figli

UGUAGLIANZA / DALLA TUTELA AL DIRITTO DIRITTI DI CITTADINANZA DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE LE DONNE SI IMPONGONO: 1945 – 1970 EMANCIPAZIONE TUTELA UGUAGLIANZA PARITA’ LIBERTA' SESSUALI 1970 – 1990 FEMMINISMO DIFFERENZA UGUAGLIANZA / DALLA TUTELA AL DIRITTO DAL 1990 AD OGGI PARI OPPORTUNITA’ DIRITTI DI CITTADINANZA

Al centro i seguenti DIRITTI (1) DIRITTI NEL LAVORO Accesso Parità Superamento delle discriminazioni Pari opportunità DIRITTI SOCIALI Maternità Asili nido – servizi Maternità consapevole

Al centro i seguenti DIRITTI (2) DIRITTI CIVILI Diritto di famiglia Contro la violenza sessuale DIRITTI DI CITTADINANZA Pensione sociale Sanità Sostegno al reddito LEGGI DI TUTELA LEGGI DI DIRITTO

LE LEGGI DAL 1945 AL 1970 (1) 1945 Riconosce il diritto di voto alle donne. 1946 Le donne votano per la prima volta per la costituente vengono elette 21 parlamentari donne su 556. 1948 Entra in vigore la Costituzione: Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. LE LEGGI DAL 1945 AL 1970 (2) Art. 37. La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione. La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato. La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

LE LEGGI DAL 1945 AL 1970 (3) 1950 Legge di protezione per le lavoratrici madri. 1956 Primo riconoscimento di parità salariale. 1958 Legge Merlin (case chiuse). 1959 DEPENALIZZAZIONE DELL‘ADULTERIO DELLE DONNE. 1961 DIVIETO DI LICENZIAMENTO DELLE LAVORATRICI MADRI. 1961 PARITA‘ SALARIALE PER I CONTRATTI. 1963 Ammissione delle donne in tutti i pubblici uffici, compresa la magistratura (non nelle forze dell'ordine). 1969 ABOLIZIONE DEL MATRIMONIO RIPARATORE. 1970 DIVORZIO (confermato con referendum nel 1975). 1970 Statuto dei lavoratori (primo concetto di discriminazione).

LE LEGGI DAL 1970 AL 1990 (1) 1971 Legge 1044 istituzione dei nidi pubblici. 1971 Legge 1204 diritto della lavoratrice madre e dei bambini. 1973 Depenalizzazione dell'uso dei contraccettivi. 1975 Diritto di famiglia. 1975 Istituzione dei consultori familiari. 1977 Legge 903 parità di trattamento donne e uomini sul lavoro, divieto di discriminazione. 1978 Legge 194 per una maternità e paternità consapevole interruzione di gravidanza (confermata con referendum del 1981) 1981 Ammissione delle donne nei corpi militari dello stato. 1981 Superamento del delitto d'onore.

LE LEGGI DAL 1970 AL 1990 (2) LE LEGGI DI QUESTI 20 ANNI CAMBIANO PROFONDAMENTE LA FIGURA DELLA DONNA NELLA SOCIETA': Al centro la sfera sociale, la dignità, il passaggio dalla tutela al diritto. Superamento del destino manifesto della maternità, con il riconoscimento al diritto della sessualità. Si sviluppa il concetto della differenza. Si afferma il principio della maternità valore sociale.

LE LEGGI DAL 1990 AD OGGI 1990 Istituzione commissione nazionale parità e pari opportunità. 1991 Legge su parità e pari opportunità azioni positive. 1992 Azioni positive per imprenditoria femminile. 1993 Prime leggi in materia di rappresentanza i genere nelle istituzioni. 1995 Vincolo nella pubblica amministrazione promozioni per concorso. 1996 Legge contro la violenza sessuale. 2000 Legge 53 che prevede il sostegno alla maternità e paternità, congedi parentali ecc.. 2001 Legge 151 allontanamento coniuge maltrattante. 2003 Modifica dell'art. 51 della costituzione a tale fine la Repubblica promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra donne e uomini.

PAROLE CHIAVE DEL 2000: MAINSTREAMING (seguire la corrente) EMPOWERMENT (conferire potere alle donne) CONDIVISIONE CONCILIAZIONE

Pesi diversi assegnati a questi lavori OGGI DISTINZIONE TRA: Lavoro per il mercato Lavoro riproduttivo Lavoro di cura Pesi diversi assegnati a questi lavori (più considerato il lavoro per il mercato meno considerati o ignorati gli altri lavori)

OGGI Pesi diversi per i diversi lavori DIVISIONE DEI RUOLI LE DONNE LAVORANO CIRCA 28 ORE ALLA SETTIMANA IN PIU' DELL'UOMO Tempo per se'?

A RISCHIO DI ESCLUSIONE LE DONNE: A RISCHIO DI ESCLUSIONE DOPPIA PRESENZA MATERNITA' USO DEL TEMPO

L'ORGANIZZAZIONE SOCIALE E' REGOLATA DAL MERCATO OGGI L'ORGANIZZAZIONE SOCIALE E' REGOLATA DAL MERCATO cioè da: PROFITTO COMPETITIVITA' SEPARAZIONE NON dai BISOGNI delle PERSONE che sono: MATERIALI DI RELAZIONE

OGGI Cultura basata sul DOMINIO e sul POSSESSO Società in cui il soggetto più forte domina l‘altro L‘UOMO DOMINA LA DONNA GLI ADULTI DOMINANO I BAMBINI VIOLENZE SESSUALI La DIFFERENZA è fatta vivere come LIMITE La DIFFERENZA non è riconosciuta come RISORSA

CRISI ECONOMICA, SOCIALE E DI RAPPRESENTANZA Conquiste importanti fortemente messe in discussione Disoccupazione / frantumazione: politiche regressive Abbassamento dei diritti Dare speranza alle nuove generazioni

LIBERTA' PERSONALI E VALORIZZAZIONE DELLA RELAZIONE TRA I SOGGETTI Ridefinizione di un nuovo modello culturale fondato su: RISPETTO DELLA PERSONA LIBERTA' PERSONALI VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE SCELTE CONDIVISE