Il metodo di valutazione della resistenza al fuoco previsto nel principale documento legislativo italiano in materia di protezione al fuoco, è la Circolare n° 91 del Successivamente è stata emanata la norma UNI/CNVVF 9502 (ultimo aggiornamento nel 2001), che prevede, in alternativa al metodo sperimentale, l’impiego di un metodo analitico di valutazione della resistenza al fuoco. Entrambi i metodi, quello sperimentale e quello analitico, fanno uso di una curva convenzionale, valida per tutte le tipologie strutturali. I metodi analitici non presentano, evidentemente, limitazioni circa l’impiego di curve formulate in modo diverso da quella convenzionale e più aderenti alla realtà. Si prestano pertanto ad essere impiegati, con opportune varianti, per tener conto di storie di incendio più aderenti alla realtà. Utilizzando questa possibilità, viene analizzata l’influenza della modellazione dell’incendio sulla valutazione della sicurezza di componenti strutturali di cemento armato. Saranno, preliminarmente, richiamati i metodi di calcolo disponibili per la valutazione della effettiva storia temporale della temperatura dell’aria in un compartimento nel quale è in corso un incendio. Nell’ambito di questi, l’attenzione viene concentrata su quelli di più agevole impiego dal punto di vista dell’onere computazionale, i cosiddetti modelli a zone, e vengono discussi criticamente i vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla loro utilizzazione. La procedura proposta è stata finora applicata ad alcune tipologie strutturali a rischio, quali alberghi ed ospedali, giungendo alla determinazione di storie temporali della temperatura dell’aria utilizzabili per lo svolgimento di verifiche di sicurezza. Con la storie di temperatura così ricavate vengono condotte verifiche di sicurezza su travi e pilastri di cemento armato, confrontando criticamente fra loro i risultati che si ottengono nell’ipotesi di esposizione all’incendio reale e nell’ipotesi di esposizione all’incendio convenzionale I risultati ottenuti mostrano che, nel caso di strutture di cemento armato, le verifiche condotte nell’ipotesi di incendio reale conducono alla determinazione di coefficienti sicurezza più elevati rispetti a quelli ottenibili mediante l’applicazione dell’incendio convenzionale. P R E M E S S A Ore 9,30 – Apertura del Convegno Avv. Domenico VESTITO Sindaco del Comune di Marina di Gioiosa Jonica (RC) Prof.ssa Maria Elena LOSCHIAVO Vice Sindaco del Comune di Marina di Gioiosa Jonica (RC) Ore 10,15 - Introduzione Dott. Ing. Domenico MUSOLINO Studio DOMUS Ingegneria Ore 10,30 – Dott. Ing Michele Zappia Comandante Provinciale Antincendi VV.F Terni Il nuovo quadro normativo sulla sicurezza antincendio delle strutture in calcestruzzo armato, acciaio e legno. Ore 13,00 - Dibattito e Conclusioni P R O G R A M M A
Lo Studio DOMUS Ingegneria in collaborazione con il Comune di MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) RESISTENZA AL FUOCO. Il nuovo quadro normativo sulla sicurezza antincendio delle strutture in calcestruzzo armato, acciaio e legno Organizzazione: Studio DOMUS Ingegneria tel ; cell: e.mail : Relatore: L‘Ing. Michele Zappia, calabrese, si è laureato in Ingegneria Civile all’Università della Calabria, nel Dal 1990 è nel Corpo Nazione dei Vigili del Fuoco. Attualmente è in servizio presso il Comando Provinciale VV.F. di TERNI. Ha maturato in questi anni una lunga esperienza nell’ambito delle attività di soccorso tecnico urgente e della prevenzione incendi. E’ specializzato nel calcolo della resistenza al fuoco dei componenti strutturali ed è un attivo collaboratore della Facoltà di Ingegneria presso l’Università degli Studi di Perugia, impegnandosi nella ricerca, nella sperimentazione e nella divulgazione di argomenti sul tema della sicurezza antincendio. presentano il convegno : Sala Egidio Gennaro, Piazza dei Mille Venerdi, 06 Giugno 2014 Ore 9.30 MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC)