II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
LE CHIAMATE DI GESU’.
Advertisements

Gv 1,
“Chiamati a incontrare Gesù …per abitare/vivere con Lui”!
Spogliati come Francesco d’Assisi diciamo il “Padrenostro”(Liszt)
Il senso della revisione di vita:
13 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
Accompagniamo “l’Agnello di Dio” (Fauré) nel cammino verso la Croce
XXVIII ciclo B 06 DOMENICA
TU SEI IL CRISTO DI DIO. IL FIGLIO DELL’UOMO DEVE SOFFRIRE MOLTO
VENDI QUELLO CHE HAI E SEGUIMI
FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
VANGELO SECONDO GIOVANNI.
BUONA NOTIZIA La parola greca per Vangelo è: EUAGGELION
Era allora malato un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella. Maria era quella che aveva cosparso di olio profumato il.
II DOMENICA DI QUARESIMA
xIIIDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 5,21-43.
V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Dal Vangelo di Giovanni (Gv 1,35-42)
del fango sopra gli occhi,
“Andando fate discepoli … “(Mt 28,20)
Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell Angelus in Piazza San Pietro nella XIII Domenica del Tempo Ordinario /c 30 giugno 2013.
Conoscere non è solo“sapere”, se questo sapere significa solo “possedere conoscenze”. Come conoscere una persona – come conoscere Gesú - senza entrare.
“Gesù è con noi”. Gesù è ciò che “accade” quando Dio parla senza intermediari all’uomo. (J.Sulivan) Giovanni 1, di Natale A Autrice: Asun Gutiérrez.
G I O R N D N A T L E.
Il pozzo scavato Giovanni 4, 5-42.
15 aprile 2012 Domenica II di PASQUA Canto Gregoriano.
Ho bisogno d’incontrarti nel mio cuore, di trovare te di stare insieme a te
La missione dei dodici Fratelli di Gesù «LECTIO DIVINA »
Persone che incontrano Gesù durante la sua vita
MARIA la donna che trovato Dio.
N A T A L E G I O R N D Ascoltando “Che offriremo al figlio di Maria” (Pop. Catalana) pensiamo alla nostra offerta Monjas de Sant Benet de Montserrat.
Conoscere è incontrare il cuore avere contatto, comunione e compagnia.
Santuario di Cabrera ( Catalogna ) Anno A SECONDA DOMENICA tempo ordinario SECONDA DOMENICA tempo ordinario Domenica 19 gennaio 2014 Musica: Risuoni il.
Nuova I.C.F.R. Riscoprire la bellezza del Cristo accompagnando i nostri figli sul cammino dell'iniziazione cristiana.
Parola di Vita Parola di Vita Febbraio 2012 Febbraio 2012.
Cantico di Simeone, di Schmitt: “il Profeta ha visto la LUCE”
GIOVEDÌ santo Meditiamo ascoltando “Ho mangiato il Tuo Corpo” (7’) della Passione di Bach.
7 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICHE
12°incontro
L’INCONTRO CON ALTRE CULTURE
Gv 11 5° quar A IO SONO LA RISURREZIONE E LA VITA.
IV DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a
Parola di Vita Aprile 2014.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di piazza san Pietro nella II b domenica del Tempo Ordinario.
LE CHIAMATE DI GESU’ Vangelo secondo Giovanni 2 ord B.
II DOMENICA DI QUARESIMA ANNO B Matteo 3,1-12 Marco 9,2-10.
Tempo di attesa e di speranza
“Chiamati a incontrare Gesù …per abitare/vivere con Lui”!
IL PERFETTO COMUNICATORE
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico in Piazza San Pietro nella II A Domenica del Tempo Ordinario.
In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza San Pietro nella XXXI Domenica del Tempo.
9.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus dal Palazzo Apostolico di Piazza san Pietro nella II c Domenica di Quaresima.
PERCHÉ E COME DOVREI PARLARNE AGLI ALTRI
G I O R N D N A T L E Ascoltando “Cosa daremo al bimbo della mamma” (Pop. Catalana) presentiamo la nostra offerta Monges de Sant Benet de Montserrat.
Dio è l’autore della storia della salvezza. Gesù invia i discepoli nel mondo con il mandato di fare discepoli e di battezzare “nel nome della Trinità”.
13 TEMPO ORDINARIO Anno B “Alziamoci”, ascoltando l’Oratorio di S. Paolo di Mendelssohn Regina.
XVIDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 6,30-34.
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Comunità Pastorale «Santi Gottardo e Giovanni Paolo II»
21 TEMPO ORDINARIO Anno B Pregare ascoltando il “Pie Jesu” di Marcel Olm, ci mette a fianco di Gesù.
XXIXDOMENICADEL TEMPO ORDINARIO ANNO B ANNO B Mc 10,35-45.
vediamo solo la CROCE e ci fermiamo CIECHI nel cammino senza vedere
& & Parole Parola Parole Parola. Marco 9 2 Dopo sei giorni, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato,
Gesù guarda la figura di Giovanni e il suo rito come “sacramento” della figura compassionevole di Dio e come chiamata a una responsabilità libera da falsi.
settembre 2015 Papa Francesco ha introdotto la preghiera mariana dell’ Angelus in Piazza San Pietro nella XXIV Domenica / B 13 settembre.
V DOMENICA DI QUARESIMA ANNO a Gv 11, b-45.
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICHE
Dal Vangelo secondo Giovanni 1,35-42
Transcript della presentazione:

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B Gv 1, 35-42

In quel tempo, Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse:

«Ecco l'agnello di Dio!».

E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.

Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?».

Gli risposero: «Rabbi - che, tradotto, significa maestro -, dove dimori?».

Disse loro: «Venite e vedrete».

Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui: erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro.

Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» - che si traduce Cristo - e lo condusse da Gesù.

Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa», che significa Pietro.

II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B Gv 1, 35-42

VIDERO DOVE ABITAVA E SI FERMARONO PRESSO DI LUI

La figura di Giovanni Battista  

Uno sguardo vivo e penetrante e una mano puntata in direzione dell'«agnello di Dio» che passa, dicono tutta la forza e la grandezza di questo testimone singolare, il cui compito sta tutto nel riconoscere Gesù e additarlo ai suoi discepoli.

Giovanni è colui che vede e capisce e, per questo, come un vero testimone, può indicare e annunciare a coloro che ancora non hanno visto e capito.

All'inizio di ogni cammino di discepolato, all'inizio di ogni vocazione, c'è sempre la testimonianza di qualcuno che ci aiuta a percepire la voce di Dio e a farci intravedere i tratti del suo volto.  

«Ecco l'agnello di Dio!» (v. 36).

All'ascolto di questa parola, i due discepoli si mettono subito in movimento sulle tracce di Gesù. L'ascolto precede sempre la sequela e si pone come radice di ogni vera esperienza di Dio.  

«Che cercate?»

Il voltarsi di Gesù e la seguente sua domanda mostrano che, nell'itinerario di ricerca, l'iniziativa rimane sempre sua. «Che cercate?»: sono le prime parole che Gesù pronuncia nel quarto vangelo e sono parole che interrogano e mettono a nudo le motivazioni e i desideri reconditi dei discepoli.

Ma sono parole che interpellano e provocano anche i lettori di ogni tempo, anche noi.

«Rabbì, dove dimori?»

Alla cruciale e decisiva domanda di Gesù, i discepoli, a loro volta, rispondono ponendo un'altra domanda, anch'essa centrale: «Rabbì, dove dimori?» (v. 38b). È importante iniziare la ricerca, muovere i primi passi nel cammino della fede, con la domanda giusta.

La domanda dei discepoli non è infatti banale: essa esprime il desiderio di conoscere l'identità di Gesù, il mistero della sua persona. Il seguito del vangelo ci farà poi scoprire dove sta la «dimora» di Gesù, una dimora, tra l'altro, alla quale il Figlio di Dio vuole condurre tutti coloro che il Padre gli ha affidato (cf r. Gv 14,1-4;17,24).

«Venite e vedrete»

L'esperienza che Gesù invita a fare è annunciata con due dei più semplici ed elementari verbi: «Venite e vedrete» (v. 39). Due azioni tra le più comuni, che coinvolgono piedi e occhi (come le due estremità di una persona), diventano capaci di qualificare tutto un itinerario di fede.

Nel linguaggio giovanneo, infatti, «venire a» e «vedere» sono sinonimi di «credere», perché la fede non è altro che un andare verso Gesù e un vedere diversamente, con occhi nuovi, con occhi che sanno andare oltre il velo della carne per cogliere il cuore di una persona.

Da quell'esperienza di profonda intimità e comunione con Gesù (il «dimorare» con lui) nasce poi il bisogno irresistibile di comunicare la scoperta avvenuta, quasi come un fuoco che, una volta acceso, tende per sua natura a propagarsi in modo inarrestabile.    

«Fissando lo sguardo su di lui»

La scena si conclude con lo stesso sguardo con cui era iniziata; solo che ora lo sguardo è quello di Gesù. Gesù guarda Pietro allo stesso modo con cui Giovanni aveva prima guardato Gesù (in entrambi i casi il verbo usato è lo stesso: emblépsas).

Sembra quasi che Giovanni abbia potuto riconoscere Gesù perché l'ha guardato con i suoi stessi occhi... È in quello sguardo di Gesù, prima ancora che nella sua parola, che è racchiuso per tutti un futuro nuovo e inatteso: «Tu sei... tu ti chiamerai...».

VIDERO DOVE ABITAVA E SI FERMARONO PRESSO DI LUI