Mi chiamo Laura Felli e sono nata a Desio, in provincia di Monza e Brianza, il 16 Marzo 1993.
La mia carriera scolastica Ho frequentato il Liceo Socio psicopedagogico “G.Parini” di Seregno, la città in cui abito. Sebbene sin dalla scuola dell’infanzia il mio desiderio sia stato quello di insegnare, alle scuole medie, dovendo scegliere una scuola superiore cui iscrivermi, pensai per un periodo di cambiare rotta, optando per un liceo linguistico. Tale ipotesi era supportata dai miei ottimi voti nelle lingue inglese e francese e dal mio nuovo interesse per queste (infatti alla scuola primaria ero alquanto discreta nell’inglese). Cambiai idea dopo aver sondato il terreno direttamente, partecipando ad alcune lezioni in un liceo linguistico: non era la mia strada. I miei genitori e parenti preferivano che mi iscrivessi ad un liceo scientifico perché “da’ maggiori possibilità, una volta terminati gli studi”, ma a me non importava dal momento che volevo diventare insegnante e l’unico indirizzo che poteva soddisfarmi era quello socio psicopedagogico.
Tra la quarta e la quinta superiore cominciai a valutare quale facoltà universitaria scegliere. Per un breve periodo ipotizzai di iscrivermi a Farmacia: pressioni da diverse parti mi suggerivano di scegliere una professione che non fosse quella insegnante. Ma non ho dato ascolto a queste voci e mi sono iscritta a Scienze della formazione primaria in Università Cattolica (riguardo tale scelta non ho avuto alcun dubbio, dopo aver partecipato ad alcune lezioni organizzate per i ragazzi delle scuole superiori). In realtà, prima di iscrivermi a questo corso, ho frequentato per qualche settimana le lezioni di Scienze dell’educazione: poiché vi era il test di accesso a numero chiuso, ho preferito iscrivermi a questo corso per evitare di perdere un anno di studio, in caso di prova negativa. Tuttavia le lezioni non mi appassionavano, trovavo scarso interesse verso alcuni argomenti, inoltre ero poco motivata. Dopo aver superato il test, con felicità ho fatto il passaggio al mio attuale corso di studi.
Sin da quando ero piccola la professione insegnante mi ha sempre affascinato; alla scuola elementare, la mia maestra di Italiano mi chiamava “segretaria” perché le ricordavo le cose che lei dimenticava di preparare o fare. Ero quindi molto vicina alle insegnanti e cercavo di prendere spunti. Le esperienze di Stage/Tirocinio sono state davvero importanti, mi hanno dato conferma che la scuola è il mio “mondo”.
il mio rapporto con la matematica Ho sempre avuto un rapporto particolare con la matematica. Alla scuola primaria me la cavavo, ma a volte avevo bisogno dell’aiuto di qualcuno che mi supportasse o facesse capire, soprattutto in geometria, come risolvere i problemi. Alle medie sono migliorata. Svolgevo parecchi esercizi e il fatto di avere le soluzioni sul libro mi aiutava: potevo sapere se il mio risultato era corretto, e in caso contrario provavo e riprovavo. Alle superiori, in particolare dalla quarta, ho cominciato ad avere molte più difficoltà e spesso avevo bisogno di ripetizioni per capire. Non erano più solo numeri ma anche grafici, disegni, lettere. In generale ho più difficoltà nelle discipline matematiche che in quelle letterarie. Magari riesco, seguendo le regole, a risolvere un esercizio scritto, ma quando si tratta di fare calcoli a mente, anche nel quotidiano, mi trovo in difficoltà.
Le mie passioni Alle scuole medie, frequentando il laboratorio di bricolage, mi sono appassionata al decoupage. Ad esempio, in occasione del Natale, realizzavo manufatti da regalare alle mie amiche. Gli anni di liceo sono stati un periodo di pausa da questa mia passione, a causa dello studio. Ma ora, che riesco ad organizzarmi meglio, dedico più tempo a questa piacevole attività, che mi regala molte soddisfazioni. Mi piace molto giocare a Badminton. Ho scoperto questo sport a scuola. Inizialmente non mi piaceva, poiché giocavamo partite e non liberamente. E proprio nelle partite non me la cavavo molto. L’ultimo anno di liceo, il professore ci ha lasciato ci più libertà durante le lezioni, così ho scoperto quando sia bello questo sport: per me è una modalità di scaricamento delle tensioni.
Un’ altra mia passione è la “videocamera” Un’ altra mia passione è la “videocamera”. Ho iniziato alle scuole medie, riprendendo i saggi musicali e gli spettacoli teatrali, ma anche compleanni, feste, eventi, nel quotidiano. Ma non finisce qui, perché, oltre alla registrazione, c’è il montaggio video: posso scegliere quali effetti speciali inserire, quali musiche, quali parte tagliare, insomma la creatività ha campo libero. Della registrazione invece mi piace immortalare i momenti, realizzare primi piani, cercando magari di non farmi notare cosicché le persone siano più spontanee.