ENERGIA DALLE BIOMASSE
Energia di biomassa Che significa biomassa? Il nome ha un suono un po' strano, e forse è meglio spiegarci subito. Si intende con biomassa ogni materia vivente o che in passato viveva. Quando parliamo di produrre energia da essa, ci riferiamo di solito alla vegetazione o ai rifiuti organici. La vegetazione produce biomassa grazie alla fotosintesi clorofilliana, processo nel quale a partire dall’ anidride carbonica atmosferica e dall’ acqua si generano ossigeno e appunto “biomassa” ossia tutte le parti in crescita delle piante (frutti, foglie, legname..) Le biomasse nominate rifiuti organici, comprendendo cose molto varie come lo sterco di mucca, la paglia, o i residui melmosi della produzione degli alcolici.. Anidride carbonica Anidride carbonica Luce ossigeno Biomassa Elementi minerali: Azoto Potassio Calcio Acqua
Energia da biomassa: i vantaggi La biomassa è molto abbondante. Può essere trovata quasi in ogni pezzetto d superfice del pianeta, da alghe, alberi o letame. E' rinnovabile. Può essere facilmente rimpiazzata, ad esempio ripiantando gli alberi. E' facilmente convertibile in combustibile ad alto potere energetico, come l'alcol o il gas. E' economica. La produzione di biomassa spesso comprende la rigenerazione di terre desolate (come aree disboscate). Essa può anche sfruttare zone inutilizzate in area agricola e creare occupazione nelle comunità rurali. Se prodotta da risorse rinnovabili, l'uso di energia di biomassa non provoca un aumento dei livelli di CO2, poiché le piante la riassorbono durante la loro crescta. Produce pochissimo zolfo, riducendo così la produzione di piogge acide.
Tutto ciò può essere considerato comeuna fonte di biomassa. Sorgenti di biomassa Ci sono molti esseri viventi sulla terra, e molto materiale organico (cioè proveniente da esseri viventi). Tutto ciò può essere considerato comeuna fonte di biomassa. Piante Le piante costituiscono la fonte più comune di biomassa. Sono state utilizzate sotto forma di legno, torba e paglia per migliaia di anni. Oggi il mondo occidentale fa molto meno affidamento su questo combustibile ad alto potere energetico. Questo dipende dall'opinione generale che il carbone, il petrolio o l'energia nucleare siano più puliti, più efficienti e maggiormente in linea con il progresso e la tecnologia. Tuttavia, come potrai scoprire in queste pagine, questa opinione non è corretta. Le piante possono essere coltivate appositamente per la produzione di energia o possono essere raccolte dall'ambiente naturale. Nella foto a lato è rappresentata una foresta pluviale; questi ecosistemi tropicali sono specializzati nella produzione di una vasta quantità di biomassa da un suolo povero.
Occorre naturalmente una certa cura nella gestione di questi ambienti naturali per evitare che rimangano degradati come nella foto a lato. Le piantagioni di solito usano tipi di piante capaci di produrre una gran quantità di biomassa in tempi brevi e in modo sostenibile. Si tratta di alberi (pini ed eucalipti) o di altre piante a crescita veloce (canna da zucchero, mais o soia). Rifiuti industriali I rifiuti industriali che contengono biomassa possono essere usati per la produzione di energia. Ad esempio la melma che resta dalla produzione di alcolici (nota come vinaccia) può essere lavorata per produrre gas infiammabile. Altri rifiuti utili comprendono gli scarti della produzione di cibi e la lanugine dall'industria tessile e cotoniera.
Rifiuti agricoli I rifiuti agricoli sono una fonte potenziale di grandi quantità di biomassa. Essi comprendono: gli scarti dei raccolti (tra cui quelli della selvicoltura), le produzioni danneggiate o in eccesso e lo sterco animale. Se i residui e gli scarti di produzione di canna da zucchero, selvicoltura e grano, oltre al letame, fossero convertiti in energia, si potrebbe soddisfare con essi il 30% della richiesta mondiale.
Metodi per produrre energia dalla biomassa Il modo più ovvio di estrarre energia dalla biomassa è fare quello che hanno intenzione di fare i signori nella foto, cioè darle fuoco. Nel Terzo Mondo un tale uso della biomassa non è controllato, ma certamente è responsabile di una grossa porzione dell'energia prodotta da biomassa nel mondo, la quale costituisce il 15% dei consumi energetici mondiali. Un problema, con questo sistema, è la sua poca efficienza. Con un fuoco aperto, la maggior parte del calore viene sprecata, piuttosto che essere utilizzata per cuocere o per altri scopi. Un modo di migliorare l'efficienza del focolare, nei Paesi in via di sviluppo, è la costruzione di cucine con fango e pezzi di ferro. Nella figura a lato puoi vedere un esempio di cucina molto efficiente.
Caldaia a fiamma rovesciata Nei Paesi industrializzati oltre al legname vero e proprio possono essere utilizzati alcuni sottoprodotti dell’ industria del legno come segatura e polveri trasformati in combustibili ecologici (pellet, bricchetti e cippato) e bruciati in speciali stufe ad alto rendimento termico che ne garantiscono la combustione completa. Legna Pellets Cippato Caldaia a fiamma rovesciata Bricchetti
Gassificazione Digestione anaerobica Tuttavia, bruciare la biomassa non è l'unico modo di trarne energia. Gassificazione Questo processo, il cui uso tipico produce una mistura gassosa infiammabile di idrogeno, monossido di carbonio e metano, oltre a prodotti non infiammabili. Questo risultato viene ottenuto in parte bruciando e in parte facendo cuocere la biomassa (utilizzando il calore della combustione parziale) in presenza di carbone (un sottoprodotto naturale della combustione di biomassa). Il gas così ottenuto può essere usato al posto della benzina e riduce la potenza di uscita dell'autoveicolo del 40%. E' possibile che in futuro questo carburante divenga una tra le fonti di energia principali per gli impianti elettrici. Digestione anaerobica Se un opportuno "cocktail" di batteri viene aggiunto a biomassa ed acqua in un contenitore sigillato (in modo che non vi entri ossigeno), il contenuto presto fermenta. Il prodotto della fermentazione è principalmente metano (un gas infiammabile, lo stesso che usi per il riscaldamento e la cucina in casa), un eccellente combustibile. Questo processo elimina la biomassa dall'acqua e può quindi essere utilizzato anche in un impianto di depurazione.
Fermentazione alcolica Digestione anaerobica dei rifiuti Se la biomassa usata proviene da (o può essere trasformata in) zucchero, allora si può aggiungere lievito. La fermentazione che segue produce alcool, che è un combustibile ad alto potere energetico e quindi molto indicato per alimentare autoveicoli. Questo è stato realizzato con successo in Brasile dove a partire dalla canna di zucchero si produce alcol per le automobili. Anche i rifiuti sono biomasse e possono essere usati per produrre energia! Digestione anaerobica dei rifiuti La digestione anaerobica è la decomposizione di rifiuti organici con mezzi biologici in condizioni anaerobiche, di solito ad alte temperature. Le principali caratteristiche del processo sono: Avviene in assenza di aria Produce gas metano
Il processo ha molti svantaggi, in primo luogo la realizzazione di un digestore anaerobico è molto costosa. D'altra parte, il prodotto solido può essere utilizzato come fertilizzante e il gas metano prodotto può essere usato per la produzione di elettricità o di acqua calda e pompato nel sistema di riscaldamento della comunità. Questo permette di realizzare un sistema di riscaldamento per la comunità locale allo stesso tempo conveniente e rispettoso dell'ambiente. C'è un grande impegno della ricerca per progettare un digestore anaerobico che soddisfi tutti i requisiti. Si spera che presto sia disponibile un digestore efficace e non troppo costoso. Biomassa : i problemi Quando la biomassa è riconosciuta come la principale risorsa energetica di una regione, diviene difficile fornire sufficiente materia prima. Questo è vero sia se parliamo di una grossa centrale elettrica che di migliaia di cucine a legna. Se la risorsa (la vegetazione locale o i rifiuti organici) non è gestita ed utilizzata in modo efficiente, presso essa sparirà. Una gestione efficiente significa anche assicurarsi che la biomassa non venga utilizzata ad un ritmo maggiore di quello della sua crescita. Significa ancora massimizzare la produzione di biomassa (ad esempio ripiantando le foreste tagliate). Se questo non avviene, ne risulta la deforestazione.