PERSONAGGI DELL’ANTICO TESTAMENTO
Noè
Considerato il secondo capostipite del genere umano in quanto i suoi figli Sem, Cam e Jafet furono gli antenati di tutte le razze che popolarono Asia, Africa ed Europa dopo il diluvio. Visse 950 anni. Dio gli rivelò suoi piani perché era un uomo giusto e gli ordinò di costruire un'arca per cercarvi rifugio con la sua famiglia e tutte le specie animali fino alla fine del diluvio, che doveva sommergere tutta la terra. Noè, che secondo la tradizione patristica è l'unico ad aver conservato l'immagine di Dio in se, è diventato padre di una nuova umanità su cui YHWH (il tetragramma sacro, DIO) elargì la sua benedizione (cfr. Gen. 9:1 ecc.) e il suo primo patto (alleanza noaica). Questa alleanza era basata sul rispetto dell'uomo per la vita e l'impegno di Dio a mantenere la sua creazione; l'arcobaleno testimonia questo impegno.
Abrahamo
Il primo dei patriarchi di Israele (approssimativamente XVIII secolo a Il primo dei patriarchi di Israele (approssimativamente XVIII secolo a.C.). Le sue vicende sono narrate nei capitoli 11-25 della Genesi. Migrò dalla Mesopotamia (Ur, in Caldea) verso la Palestina, la terra di Canaan, dove si stabilì dopo un lungo periodo di vita semi-nomade. Secondo la Bibbia, Dio fece un patto con Abrahamo, confermato mediante la circoncisione, promettendogli terra e discendenti (il figlio Isacco, nato miracolosamente quando lui e sua moglie Sara erano già molto vecchi). Da quel momento in poi, gli Ebrei divennero il popolo eletto di Jahvè. Abramo ebbe un altro figlio, di nome Ismaele, avuto dalla schiava Agar.
Isacco
Patriarca israelita. Figlio di Abrahamo e Sara, nacque quando i genitori erano in età avanzata. Il motivo del nome Isacco (ebraico jitzchàq: che ne ride) fu la risata di Sara quando le fu annunciata la prossima nascita di un figlio (Gen. 18:12). La Bibbia, nel libro della Genesi, racconta come stava per essere sacrificato da suo padre Abrahamo, in obbedienza a un comando dato da Dio per mettere alla prova la sua obbedienza. Dio stesso inviò un angelo per trattenere il braccio di Abrahamo, mentre la vittima stava per essere immolata.
Esaù
Personaggio della Bibbia (Genesi), figlio di Isacco e Rebecca Personaggio della Bibbia (Genesi), figlio di Isacco e Rebecca. Vendette la sua primogenitura al fratello Giacobbe in cambio di un piatto di lenticchie. Egli è l'antenato degli Edomiti (Esaù era chiamato anche Edom, che significa rosso).
Giacobbe
Patriarca biblico, figlio di Isacco e Rebecca e fratello gemello di Esaù (con il quale ebbe un rapporto conflittuale sin dal seno della madre). Le sue imprese sono narrate un Genesi 25:19-37:1. Dopo aver sottratto la primogenitura e la benedizione paterna al fratello, fu costretto a fuggire per scampare alla sua vendetta. Durante il suo viaggio a Bethel ebbe una visione in cui Dio gli confermò la discendenza promessa ad Abramo e Isacco (Gen. 28:10-22) . Sarebbe tornato molti anni dopo, portando con sé le mogli, figlie di Labano, Lea e Rachele, e i figli. In seguito si riconciliò col fratello Esaù. Prima di incontrarsi con Esaù, Giacobbe si fermò sulle rive del fiume Iabboc (Gen. 32:23-33 ), e lottò tutta la notte con un angelo (una teofania, apparizione di Dio), che gli impose il nome di Israele (che in ebraico significa colui che combatte con Dio). Dietro le vite dei due fratelli si può cogliere sia il conflitto tra due classi sociali (pastori e cacciatori) che tra le popolazioni di Edom (rappresentata da Esaù) e Israele (rappresentato da Giacobbe). Il doppio nome Giacobbe - Israele indica la fusione degli antenati dei due gruppi distinti in un unico carattere.
Mosè
Profeta biblico (XIII secolo a. C. ) Profeta biblico (XIII secolo a.C.). Dopo che il Dio d'Israele gli apparve sul monte Sinai, guidò l'esodo del popolo ebraico dall'Egitto verso la terra promessa. Ricevette le Tavole della Legge da Dio sul monte Sinai, come segno dell'alleanza tra Dio e Israele. Mosè è il fondatore della religione ebraica, incentrata sul culto di Jahvè, e colui che ha dato un senso di identità nazionale al popolo di Israele. Le sue opere e il suo carattere sono descritti nei libri dell'Esodo, del Levitico, dei Numeri e del Deuteronomio. Tutta la Bibbia gli attribuisce la composizione del Pentateuco, ma l’esegesi moderna gli nega questa paternità.
Giosuè
Giosuè era stato schiavo in Egitto, sotto crudeli sorveglianti egiziani, ma Dio lo fece diventare il capo di Israele. Il suo vero nome era Osea, figlio di Nun, ma Mosè gli diede un nuovo nome: Giosuè che significa “Il Signore è salvezza” (Yeshua in ebraico). Giosuè era un "tipo", ossia una figura, di Gesù Cristo, il Messia. Quando Mosè mandò le dodici spie a esplorare la terra di Canaan, solo Giosuè e Caleb, figlio di Gefunne, ebbero fede che gli israeliti potevano conquistare la terra con l'aiuto di Dio. Adirato, Dio fece vagare gli ebrei nel deserto per 40 anni fino alla morte di quella generazione infedele. Di quelle spie, solo Giosuè e Caleb sopravvissero. Durante i 40 anni in cui il popolo ebraico vagabondò nel deserto, Giosuè fu il fedele assistente di Mosè. Alla morte di Mosè, Giosuè fu a capo dell'esercito israelita nella conquista della Terra Promessa. Spartì la terra tra le tribù e le amministrò per un certo tempo. Senza dubbio, gli elementi che spiccano maggiormente nella vita di Giosuè furono la sua lealtà e la fede in Dio.
Sansone
Giudice di Israele ( XII secolo a. C. ) Giudice di Israele ( XII secolo a.C. ). A causa della sua passione per Dalila, trascurò i suoi doveri e perse la sua forza, il cui segreto stava nella folta capigliatura. Le sue gesta sono narrate nel libro dei Giudici (capp. 13-16 ). Fu l'eroe popolare ai tempi della guerra contro i Filistei, che avevano assunto il dominio delle coste palestinesi, dove viveva la tribù di Dan, costringendoli ad abbandonare la loro terra. Sansone, della tribù di Dan, era stato consacrato a Dio fin dalla nascita e possedeva una forza incredibile. Combatté eroicamente contro i Filistei ma, alla fine, fu ucciso. La sua forza lo abbandonò quando dimenticò di essere consacrato al Signore .
Elia
Elia visse in un periodo di tirannia spirituale e di terrore Elia visse in un periodo di tirannia spirituale e di terrore. Achab, il re d'Israele, aveva abbandonato il vero Dio, cedendo alla sua moglie malvagia Jezebel, che non solo aveva fatto assassinare i profeti di Dio, ma aveva bandito il culto di Dio sostituendolo con il culto di Baal. Il nome di Elia significa "Geova è Dio". Era chiamato Elia il Tisbita, e visse in Galaad. Non conosciamo la sua genealogia. Un giorno disse senza mezzi termini al re di Israele, Achab, "Com'è vero che vive il SIGNORE, Dio d'Israele, che io servo, non ci sarà né rugiada né pioggia in questi anni, se non alla mia parola“. (1 Re 17:1) e poi se ne andò, senza essere per nulla intimidito.
Davide
Re d'Israele (circa 1010-970 a. C. ) Re d'Israele (circa 1010-970 a.C.) . Davide divenne re d' Israele dopo che Saul fu respinto da Jahvè a causa della sua infedeltà. Le sue imprese sono narrate nella Bibbia, nei libri di Samuele e dei Re (1 Sam 16-31 , 2 Sam., 1 Re 1-2 ) . Figlio di Isai, fu unto re da Samuele dopo essere stato introdotto alla corte di Saul, di cui sposò la figlia Mical. Il suo popolo lo amava e lo venerava per le sue capacità in guerra. Le sue vittorie suscitarono la gelosia di Saul. Dopo essere stato perseguitato e minacciato di morte, Davide si rifugiò nel deserto di Giuda, insieme ad alcuni dei suoi fedeli compagni e poi si mise al servizio dei Filistei. Divenne re dopo la morte di Saul e ottenne la sovranità anche sulle tribù del nord. Il suo regno, unito intorno a Gerusalemme (strappata ai Gebusei e trasformata in capitale politica e religiosa) era tuttavia ancora minacciato da conflitti e tensioni interne: la ribellione del figlio Absalom (che cercò di detronizzarlo) e le tensioni tra le tribù del nord e quelle del sud, contrasti che, alla morte del suo successore, il figlio Salomone, portarono alla divisione del regno d’Israele.
Salomone Terzo re di Israele. Figlio di Davide, al quale succedette nel suo regno, e di Betsabea. Tenne relazioni iplomatiche con il re di Tiro e con l'Egitto. Rafforzò il suo esercito e la sua corte, trasformando lo Stato da uno tribale ad uno unito. Mise in piedi una flotta sul Mar Rosso, che navigava verso l'Oceano Indiano. Aumentò gli oneri fiscali e divise il territorio in dodici distretti sotto la supervisione di governatori. Ma alla sua morte, le tasse eccessive portarono alla divisione del suo regno e alla secessione delle tribù del nord. Ordinò la costruzione del Tempio e fu autore di alcuni libri biblici.