DONATELLO BARONE
BURNOUT E INSEGNANTI
“Stavo aspettando fuori della scuola mio nipote “Stavo aspettando fuori della scuola mio nipote. All'improvviso, una maestra esce di scatto dalla scuola e correndo viene verso la mia auto. Apre lo sportello e cerca di sedersi fino a quando si rende conto di aver sbagliato auto. Chiede scusa e va via”.
ELISA 42 ANNI PROF MATEMATICA TESTIMONIANZE ELISA 42 ANNI PROF MATEMATICA SCUOLA MEDIA GENOVA. "È cominciato tutto tre anni fa. Nella nostra scuola è arrivata una collega di italiano e i rapporti con lei si sono subito rivelati difficili. Mi contraddiceva davanti ai genitori, faceva battute su di me al preside. Il primo anno ho cercato di capire cosa c´era alla base dei suoi comportamenti, il secondo l´ho affrontata. Nessun risultato. Intanto cominciavo a perdere il sonno, a sentirmi ansiosa. Ho avuto qualche episodio di vertigini. E l´estate scorsa, in vacanza, ho cominciato ad avere attacchi di panico. Fino all´ultimo, terribile, che mi ha colta in aereo. Appena atterrati, mio marito ha chiamato il medico: "Lei è un po´ stanca e ha paura di volare. Prenda queste gocce". Paura di volare io? Mai successo. Ma le gocce le ho prese e sono stata meglio. Qualche settimana dopo nella mia scuola c´è stato un incontro sul burnout. E un medico preparato finalmente mi ha ascoltata".
ROBERTA 58 ANNI, MAESTRA ELEMENTARE A MILANO "Paura. Nell’ultimo anno, la sensazione dominante è stata questa. Un nodo alla gola, il respiro tagliato: entrare il classe era un incubo. È cominciato quattro anni fa, quando è arrivato in classe un ragazzino rom. Una situazione disastrosa in famiglia, fratelli coinvolti in storie di droga. Era violento con gli altri bambini, mi derideva. Ho segnalato la cosa al dirigente scolastico, mi dicevano: porta pazienza. E continuavo con la tachicardia, mi mancava il fiato. In quinta il bambino ha cominciato a minacciarmi: "So dove abiti, vengo con i miei fratelli". Un giorno ho avuto un attacco di panico di fronte alla lavagna: non so come ho fatto a restare in piedi. Ho chiesto una visita medica, e per la prima volta ho sentito parlare di burnout. Mi hanno dato sette mesi di inabilità. Ora sono fuori dalla scuola, sto meglio, tra poco andrò in pensione".
È SCOPPIATO IL PROFESSORE! Ecco gli insegnanti italiani: stressati, frustrati e con tanta angoscia addosso da dover ricorrere sempre più spesso all'uso di psicofarmaci. Uno studio sulle condizioni di stress di diverse categorie di lavoratori messe a confronto, parla chiaro: le domande di pensionamento anticipato degli insegnati, per motivi di salute, che chiedono l'inidoneità alla professione per motivi psichiatrici (e non fisici), sono il 49,2 per cento. Il doppio degli impiegati, due volte e mezzo le richieste del personale sanitario, il triplo di operai e manovali. L'esperienza insegna che dal burnout alla patologia psichiatrica, il passo è breve!
DEFINIZIONE Il burnout o sindrome da burnout è un processo stressogeno legato alle professioni d'aiuto. Queste sono le professioni che si occupano di aiutare gli altri nella sfera sociale o psicologica. Si parla quindi di infermieri, medici, psicologi, psichiatri, assistenti sociali e insegnanti. Queste figure sono caricate da una duplice fonte di stress: il loro stress personale e quello della persona aiutata. Ne consegue che, se non opportunamente trattate, queste persone cominciano a sviluppare un lento processo di "logoramento" o "decadenza" psicofisica dovuta alla mancanza di energie e di capacità per sostenere e scaricare lo stress accumulato.
CAUSE E FATTORI DEL BAURNOUT FATTORI STORICO-SOCIALI • I cambiamenti nel ruolo del docente a seguito delle accresciute responsabilità della scuola; • Il mutato atteggiamento della società nei confronti della scuola; • Le carenze nella formazione degli insegnanti; • I problemi nella verifica della produttività del lavoro dell’insegnante; FATTORI INDIVIDUALI • Anche se non risulta possibile delineare una configurazione precisa e unica più a rischio delle altre, vi sono alcuni fattori che concorrono al manifestarsi di tale fenomeno. Essi sono il sesso, l’età, la religione, le aspettative professionali, la suscettibilità, lo stile di vita, la situazione familiare. E’ comunque emerso che, i docenti che hanno fatto una scelta vocazionale nei confronti della propria professione, hanno una motivazione al successo ed una resistenza allo stress più alta di chi ha scelto l’insegnamento per ragioni strumentali. FATTORI PSICOSOCIALI • La dimensione fisica e psicologica dell’ambiente di lavoro; • Il rapporto con gli allievi sempre più caratterizzato da indisciplina, comportamento aggressivo e ostile, demotivazione verso lo studio e scarsa cooperazione; • Il rapporto con i colleghi e il dirigente, a volte competitivo e conflittuale.
Tre aspetti peculiari del burnout 1 ESAURIMENTO: l’individuo si sente completamente sfinito dal punto di vista emozionale, senza più le forze per ricominciare, si percepisce come inutile e cercherà il minimo contatto con la gente. 2 SPERSONALIZZAZIONE: lo sviluppo dei sentimenti negativi verso gli altri avanza a tal punto da considerare negativamente anche se stesso, iniziando a diventare freddi e indifferenti e provando sensi di colpa per come stanno trattando gli altri. 3 RIDOTTA REALIZZAZIONE PERSONALE SUL LAVORO: si sentono falliti e cercano di rimediare rivolgendosi a psicoterapeuti o cambiano lavoro.
SEGNI E SINTOMI DELLO STRESS LAVORATIVO Alta resistenza ad andare al lavoro ogni giorno Sensazione di fallimento Rabbia e risentimento Senso di colpa e disistima Scoraggiamento ed indifferenza Negativismo Isolamento e ritiro Senso di stanchezza ed esaurimento tutto il giorno Notevole affaticamento dopo il lavoro Perdita di sentimenti positivi verso gli utenti Cinismo verso gli utenti e atteggiamento colpevolizzante nei loro confronti Evitare discussioni di lavoro con i colleghi Rigidità di pensiero e resistenza al cambiamento Problemi d'insonnia Frequenti raffreddori ed influenze Frequenti mal di testa e disturbi gastrointestinali Sospetto e paranoia Eccessivo uso di farmaci Conflitti coniugali e famigliari Alto assenteismo
Possibili punti d’attacco al burnout Supporto psicologico Training autogeno/ Autocontrollo/ Autoanalisi Supporto psichiatrico/ farmacologico Tempo Libero Sport/Cultura/ Musica/Cinema Disagio Psichico DISAGIO PSICHICO Gestione dei conflitti tra colleghi, studenti e loro famiglie Valutazione/Autovalutazione qualità prestazioni offerte Formazione didattica/psicopedagogica
SOMMINISTAZIONE QUESTIONARIO BURNOUT ‘DE AMICIS’
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“Non ci sono motivi filosofici, scientifici o morali perché la scuola debba diventare un luogo di sofferenza”. Vayer
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