FONDAMENTI DI INFORMATICA

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FONDAMENTI DI INFORMATICA Lezione n. 4 MINIMIZZAZIONE LOGICA MAPPE DI KARNAUGH ESERCIZI In questa lezione verranno considerate alcune tecniche di minimizzazione di circuiti logici combinatori.

MINIMIZZAZIONE LOGICA Per semplificare un circuito occorre: Esprimere la funzione realizzata dal circuito. Semplificare la espressione utilizzando le proprietà dell'algebra booleana. Questa procedura non garantisce di ottenere il circuito ottimo perché le proprietà applicate dipendono dall'intuizione del progettista. Esistono,in casi semplici, algoritmi che consentono la progettazione del circuito ottimo per realizzare una funzione data. In generale il problema è molto complesso.

MINIMIZZAZIONE LOGICA La traduzione in circuito delle forme canoniche non genera un progetto ottimo (a minimo costo). Costo minimo se si minimizza: Numero di porte. Numero di ingressi (o fan-in) delle porte. Una somma di prodotti minima: ha il numero minimo di termini prodotto. non è possibile eliminare variabili da alcun termine prodotto. Una SdP minima corrisponde a un circuito a minimo costo: numero minimo di porte con fan-in minimo.

MINIMIZZAZIONE LOGICA Un termine prodotto è un implicante se vale 1 per configurazioni di valori delle variabili per cui la funzione non vale 0. Un implicante è principale quando contiene il minore numero di variabili possibili, cioè eliminando una variabile non è più un implicante. Due implicanti si dicono adiacenti se differiscono in una variabile. Es: ABC è un implicante, A non è un implicante. AB è un implicante principale. ABC e ABC sono implicanti adiacenti.

MINIMIZZAZIONE LOGICA Per minimizzazione logica si intende: Il calcolo di tutti gli implicanti principali di una funzione. La scelta dell'insieme minimo di implicanti principali la cui somma logica corrisponde alla funzione da minimizzare. La minimizzazione logica è un problema intrattabile: Fino a 4 o 5 variabili esistono tecniche manuali. Fino a 10 variabili tecniche esatte su calcolatore. Al crescere del numero delle variabili vengono utilizzate tecniche euristiche su calcolatore.

MAPPE DI KARNAUGH Permettono di identificare ad occhio gli implicanti adiacenti. Permettono di selezionare gli implicanti essenziali(*) e l'insieme minimo di implicanti principali. Sono utilizzabili con funzioni con un massimo di 4 variabili. (*) Un implicante si dice essenziale se è l'unico a coprire un determinato minterm.

MAPPE DI KARNAUGH D ABC BC A f + = 0 0 0 0 0 0 0 1 CD 00 01 11 10 00 01 11 10 00 01 11 10 AB CD 0 0 0 0 0 0 0 1 Ogni casella rappresenta un valore della funzione. Questa ha sempre valore 0 tranne che per [A=0,B=1,C=1,D=0] e [A=1,B=1,C=1,D=0]. La funzione è descritta da: D ABC BC A f + = I due termini sono implicanti adiacenti e gli 1 nella mappa risultano fisicamente adiacenti. Si raggruppano ad occhio i due implicanti in uno unico e pertanto:

MAPPE DI KARNAUGH 00 01 11 10 00 01 11 10 AB CD 0 0 1 1 0 0 0 0 La struttura della mappa è toroidale. I due termini sono implicanti adiacenti nella visione toroidale della mappa.

MAPPE DI KARNAUGH 00 01 11 10 00 01 11 10 AB CD 1 1 0 0

MAPPE DI KARNAUGH 00 01 11 10 00 01 11 10 AB CD 1 1 1 1 1 1 1 0 E’ possibile operare in modo duale. Se la funzione ha sempre valore 1 tranne che per: [A=0,B=1,C=1,D=0] e [A=1,B=1,C=1,D=0]. è descritta da: I due termini sono implicanti (duali) adiacenti e gli 0 risultano fisicamente adiacenti. Si raggruppano ad occhio i due implicanti in uno unico e pertanto:

ESERCIZIO 1A Progettare un circuito logico che abbia come ingresso una cifra binaria (4 bit) che rappresenti i numeri da 0 a 9 e fornisca in uscita il numero incrementato di 1. Occorre progettare quattro circuiti combinatori a 4 variabili in ingresso.

ESERCIZIO 1B La funzione è definita solo per i primi 10 valori. Per i dati successivi il valore delle uscite è indifferente. Nella tabella si inserisce il valore d (do not care)

ESERCIZIO 1C X2 X3 X4 0 0 0 0 0 0 1 0 Z1 d d d d X1 1 0 d d Mappa per Z1: X1,X2 00 01 11 10 00 01 11 10 X3,X4 0 0 0 0 0 0 1 0 d d d d 1 0 d d X2 X3 X4 X1 Z1 Z1=X1X4+X2X3X4

ESERCIZIO 1D X2 X3 0 0 1 0 1 1 0 1 Z2 d d d d 0 0 d d X4 Mappa per Z2: X1,X2 00 01 11 10 00 01 11 10 X3,X4 0 0 1 0 1 1 0 1 d d d d 0 0 d d Z2=X2X4+X2X3+X2X3X4

ESERCIZIO 1E X1 X3 X4 0 1 0 1 d d d d Z1 0 0 d d Z3=X1X3X4+X3X4 Mappa per Z3: X1,X2 00 01 11 10 00 01 11 10 X3,X4 0 1 0 1 d d d d 0 0 d d X1 X3 X4 Z1 Z3=X1X3X4+X3X4

ESERCIZIO 1F 1 0 0 1 d d d d 1 0 d d Z4=X4 Mappa per Z4: X1,X2 00 01 11 10 00 01 11 10 X3,X4 1 0 0 1 d d d d 1 0 d d Il circuito che realizza il sistema è dato dalla sovrapposizione dei circuiti che realizzano le singole uscite. Non è detto però che questa sia la soluzione ottima. Possono esistere termini comuni alle varie funzioni. Z4=X4

ESERCIZIO 2A Progettare un circuito logico che generi i comandi ad un display a 7 segmenti. x1 x2 x3 x4 Progettare un circuito combinatorio a 4 variabili in ingresso e 7 uscite.