Seminario: L’ Infermiere Case Manager Bologna 19 Settembre 2007 BADANTI STRANIERE: INCOGNITA O RISORSA? N.COLAMONACO A.FABBRI A.POLETTI Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi
A partire dal dopoguerra, nel giro di pochi decenni, la famiglia italiana ha subito grandi trasformazioni. Da famiglia patriarcale, in cui coabitavano più generazioni, con ruoli maschili e femminili ben definiti, la cui attività produttiva spesso era legata all’agricoltura, si è passati alla famiglia mononucleare, a volte anche monoparentale. Colamonaco, Fabbri, Poletti
L’assistenza deve quindi tenere presente il contesto di vita della persona in situazione di bisogno e, nel contempo, sostenere sì il nucleo dell’assistito, ma considerandolo come risorsa e valorizzandone appieno ruolo e competenze. L’operatore sanitario che impatta il paziente non può essere visto come entità singola e a sé stante, in un rapporto dualistico medico- paziente o infermiere-paziente. Colamonaco, Fabbri, Poletti
L’aumento del benessere e l’elevazione culturale della popolazione ha prodotto un target di pazienti più esigenti. Il concetto di salute è andato mutando, passando dall’assenza di malattia a uno stato di benessere psichico, fisico sociale, strettamente legato alla qualità della vita. Perciò la presa in carico del paziente è determinata dall’incontro delle due reti, quella del paziente e quella sanitaria considerando le risorse a disposizione e gli standard. Colamonaco, Fabbri, Poletti
Negli ultimi anni si è inoltre aggiunto un nuovo elemento: le badanti extracomunitarie. Questa figura si è inserita in modo spontaneo fra la rete familiare e quella sanitaria e perciò merita di essere presa in considerazione per definirne meglio ruolo e competenze affinché il “lavoro di cura” non presenti aspetti di casualità. Colamonaco, Fabbri, Poletti
L’Infermiere Case Manager è da considerare un punto nodale che favorisce l’integrazione fra le reti e garantisce la continuità assistenziale attraverso il coordinamento delle attività assistenziali a garanzia della continuità e della stima dell’efficacia. Colamonaco, Fabbri, Poletti
È chiaro che nell’interazione con le badanti straniere l’ICM deve possedere abilità comunicative, creative e di intuizione tali da diventare portatore di una serie di informazioni fra di loro concatenate, così da consentire il formarsi di un panorama ampio in riferimento al proprio ruolo, sufficientemente dettagliate perché la consegna sia quanto più chiara possibile. Occorre inoltre prefigurare una connessione tra il livello di integrazione e la professionalità specifica loro richiesta. Colamonaco, Fabbri, Poletti
L’ipotesi di lavoro da sviluppare prende in considerazione le seguenti attività di vita: Igiene Mobilizzazione Alimentazione Eliminazione Riposo Comunicazione Colamonaco, Fabbri, Poletti
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