Legge Regionale n. 1/2001 Presentazione della Legge regionale Per votare bisogna conoscere! Prima delle opinione di varie correnti guardiamo la “fonte”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
9.2 decreto monti TITOLO II RAFFORZAMENTO DEL SISTEMA FINANZIARIO NAZIONALE E INTERNAZIONALE Testo provvisorio 5 dicembre 2011.
Advertisements

(TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA)
Conferenze di servizio con i D.S. Lazio sett.- ott. 2007
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 3 – PROTOCOLLO DINTESA TRA REGIONE MARCHE E CGIL, CISL E UIL MARCHE.
L'elevamento dell'obbligo di istruzione Dall'a.s l'obbligo di istruzione è elevato da otto a dieci anni. L'istruzione obbligatoria è gratuita.
La nuova normativa per l’Impresa Sociale
Latto di indirizzo pluriennale Relativo alle azioni di ORIENTAMENTO In un quadro di sistema Direzione Formazione Professionale – Lavoro Settore Standard.
COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO
Anno scolastico Funzione Strumentale Area 2 Franca Ida Rossi
LA NORMATIVA DELLA FORMAZIONE. Formazione continua attività di qualificazione specifica diretta ad adeguare le proprie conoscenze per tutto larco della.
LA NORMATIVA DELLA FORMAZIONE. Dlgs. 229/ art Dlgs. 229/ art Formazione continua: attività di qualificazione specifica diretta ad adeguare.
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Obbligo formativo Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all'occupazione e della normativa che disciplina.
Obbligo formativo Regolamento per lattuazione dellart. 68 della legge 17 maggio 1999 n.144 sullobbligo di frequenza di attività formative.
Ia riforma del sistema educativo di istruzione e di formazione La legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell istruzione n.30 del 10 febbraio 2000.
1 La fonte regionale il ruolo di Giunta e Consiglio.
1 Articolo 203 Attivazione delle fonti di finanziamento derivanti dal ricorso all'indebitamento Il ricorso all'indebitamento è possibile solo se sussistono.
Credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo
Disposizioni varie. 1 C – AGENTI IMMOBILIARI Gli agenti immobiliari sono SOLIDALMENTE tenuti al pagamento dellimposta per le scritture private.
Comma All'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, recante istituzione di una addizionale comunale all'IRPEF, a norma dell'articolo.
Agenda Il sistema ante 1 gennaio 2013 Lattuale impianto e riferimenti normativi Il sistema dei controlli Erogazione contributi a favore di scuole paritarie.
Entrate ed uscite dei Comuni: analisi delle principali voci e rapporto con la articolazione organizzativa.
Politiche di genere e formazione: un progetto finanziato
Procedura di eccedenze di personale e mobilità collettiva. Le pubbliche amministrazioni che rilevino eccedenze di personale sono tenute ad informare preventivamente.
Art. 60. D.lgs 29/93 abrogato Orario di servizio e orario di lavoro. [1. L'orario di servizio si articola di norma su sei giorni, dei quali cinque anche.
CONFERENZA SERVIZIO DIRIGENTI SCOLASTICI INFANZIA E PRIMO CICLO ROMA 25 SETTEMBRE 2007.
Dalla Scuola della Repubblica alla scuola delle Regioni Roma 20 marzo 2010 Lofferta scolastica nelle regioni è molto diversificata. Le differenze di finanziamento.
Attuazione normativa IPPC Tariffario per istruttorie e controlli programmati E. LANZI Le spese per il rilascio dellAutorizzazione Integrata Ambientale.
ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SULL'AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PREVISTI DALLA LEGGE 8 novembre 2000, N. 328, articolo 5.
U.O. Attuazione delle Riforme - Struttura Parità e Diritto allo Studio Milano, 8 Aprile 2008.
PIANO TRIENNALE DI INTERVENTI IN MATERIA DI ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO E LIBERA SCELTA EDUCATIVA DATI RIEPILOGATIVI ANNI 2009 e 2010.
Criteri e parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche (CdM 18/12/008) 1. tra 500 e 900 unità 2. limite massimo di 900 alunni non si.
Diritto sanitario e dell’assistenza sociale Prof. Alessandra Pioggia
SCUOLA IN OSPEDALE e ISTRUZIONE DOMICILIARE
Continuità educativa per gli alunni disabili
Valutazione alunni DSA DPR 122/2009Art. 10 La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei.
Art. 1. (Finalità). 1. La presente legge promuove l'agricoltura sociale, nel rispetto dei princìpi previsti dall'articolo 117, secondo comma, lettera m),
SPENDING REVIEW Come cambia lo Stato sul territorio Province-Unione dei Comuni-Città Metropolitane.
Comune di Capaci Anno 2012 Associazione Codici Sicilia.
Dati delle Pubbliche Amministrazioni e Servizi in Rete Prefettura di Reggio Calabria novembre 2010.
Legge 6 agosto 2008, n. 133 art. 64 Disposizioni in materia di organizzazione scolastica Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25.
D.P.R. 20 marzo 2009 n. 89 Art. 2. Scuola dell'infanzia
SISCNA - ISEE Centro Regionale Toscano per i Servizi e l'Informatica - CNA Srl 1 SISCNA - Procedura ISEE.
Il Piano Triennale di Interventi in materia di ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO, LIBERA SCELTA EDUCATIVA per gli anni Presentazione a cura dell’AGeSC.
Diritto allo studio anno scolastico 2013_2014. Servizio di trasporto Costo totale del servizio euro ,00 Il servizio interessa tutti gli ordini scolastici.
REGOLAMENTO COMUNALE per la CONCESSIONE di CONTRIBUTI alle ASSOCIAZIONI per il Partito Democratico – Circolo di Gorgonzola Michele Loconsole.
Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento
ASSEMBLEA UNITARIA DEL PERSONALE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DEL TRENTINO C.G.I.L C.I.S.L. U.I.L SALA della COOPERAZIONE 12 novembre 2010.
Le acque di restituzione
La storia di un percorso
CURE DOMICILIARI IN LUNGOASSISTENZA
LA LOMBARDIA PER LA DOTE SCUOLA Anno scolastico febbraio 2014.
ERASMUS+ KA1 IL CONTRIBUTO AGGIUNTIVO PER GLI STUDENTI CON CONDIZIONI SOCIO-ECONOMICHE SVANTAGGIATE.
Regione Campania Legge regionale n. 6 del 15 giugno 2007, art. 1, comma 1 La regione Campania riconosce ogni forma di spettacolo, aspetto fondamentale.
Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO art. 4 - legge 28 marzo 2003, n.53
RSU COMPETENZE E FUNZIONI.
Home School network Tecnologia per apprendere: alunno disabile e scuola in ospedale.
S.A. e C.d.A. Commissione redigente 1 Bozza del 7/03/2011Università degli Studi di Trieste.
LA SCUOLA DI TUTTI E DI CIASCUNO Ogni alunno si deve poter integrare nell’esperienza che la Scuola offre così da essere riconosciuto e riconoscersi come.
La mobilità del personale provinciale in ambito regionale alla luce del percorso di elaborazione della proposta di legge regionale di riordino delle funzioni.
LE AUTONOMIE TERRITORIALI
Legge 30 luglio 2010, n. 122 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, recante misure urgenti in materia di stabilizzazione.
Associazione Genitori Scuole Cattoliche Udine, 2 dicembre 2014.
La riorganizzazione del processo degli acquisti nel sistema delle Regioni Pierdanilo Melandro ITACA.
A.A ottobre 2008 Facoltà di Scienze della Comunicazione Master in Comunicazione nella PA Le politiche attive del lavoro prof. Nedo Fanelli.
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI ‘PROGETTI PER L’ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE – POF’ approvato con decreto n. 1941/LAVFORU.
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE RELATIVE ALL’INSEGNAMENTO DELLE LINGUE E CULTURE DELLE MINORANZE LINGUISTICHE STORICHE approvato con.
Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 1
Transcript della presentazione:

Legge Regionale n. 1/2001

Presentazione della Legge regionale Per votare bisogna conoscere! Prima delle opinione di varie correnti guardiamo la “fonte” originale:

INTERVENTI A FAVOREDELLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE INTERVENTI A FAVORE DELLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI DELLE SCUOLE STATALI E PARITARIE Art. 1 - Finalità La Regione del Veneto nell'ambito della completa applicazione delle norme in materia di diritto allo studio e di riordino dei cicli e al fine di garantire la parità scolastica, interviene in favore delle famiglie degli alunni del sistema scolastico d'istruzione.

Art. 2 - Obiettivi. 1. Per le finalità di cui all'articolo 1 ed in particolare per garantire il diritto all'accesso ed alla frequenza, la parità nell'accesso e nella frequenza e per promuovere il successo formativo, la Regione interviene mediante buoni scuola agli alunni e alle loro famiglie di cui all'articolo 3.

Art. 2 - Obiettivi. 2. I buoni scuola di cui al comma 1 sono destinati a totale o parziale copertura delle spese effettivamente sostenute a partire da quelle d' iscrizione, di acquisto di testi e sussidi scolastici, di frequenza e di sostegno dei disabili.

Art. 3 - Destinatari. famiglie degli studenti scuole statali e paritarie1. Sono destinatari degli interventi previsti dalla presente legge le famiglie degli studenti residenti nel territorio regionale frequentanti le scuole statali e paritarie private e degli enti locali, nell'adempimento dell'obbligo scolastico e nella successiva frequenza alla scuola secondaria.

Art. 3 - Destinatari. 2. Fino alla definizione del percorso triennale per la parificazione delle scuole di cui alla legge 10 marzo 2000, n. 62, sono destinatari degli interventi previsti dalla presente legge le famiglie degli alunni residenti nel territorio regionale, frequentanti le scuole statali e non statali che siano legalmente riconosciute, paritarie, parificate, autorizzate, atte a garantire l'adempimento dell'obbligo scolastico e la successiva frequenza della scuola secondaria superiore

Art. 4 - Buoni scuola. 1. I buoni scuola di cui all'articolo 2, devono essere rapportati alle condizioni reddituali e al numero dei componenti del nucleo familiare, secondo i criteri del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109 "Definizioni di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate, a norma dell'articolo 59, comma 51, della legge 27 dicembre 1997, n. 449", nonché all' entità delle spese scolastiche complessivamente gravanti sul nucleo medesimo, privilegiando le famiglie a minor reddito.

2. La Giunta regionale, sentita la competente Commissione consiliare che si esprime nel termine di sessanta giorni, nel rispetto di quanto previsto al comma 1, determina i criteri e le modalità per l'erogazione dei buoni scuola. Art. 4 - Buoni scuola. 3. Per l'assegnazione dei buoni scuola si provvede a mezzo di appositi bandi.

Art. 5 - Norma finale. 1. Gli interventi di cui alla presente legge sono integrativi e complementari a quelli previsti in materia dalla vigente normativa statale e regionale.

Art. 6 - Norma finanziaria. 1. Agli oneri finanziari derivanti dall'applicazione della presente legge, quantificabili in lire 20 miliardi per l'anno 2001, si fa fronte mediante prelevamento, in termini di competenza, dal capitolo n "Fondo globale spese correnti" di lire milioni e dal capitolo n "Spese per il funzionamento degli enti per il diritto allo studio universitario (ESU) (articolo 18 ) di lire milioni, iscritti nello stato di previsione della spesa, esercizio 2001, del bilancio pluriennale

Art. 6 - Norma finanziaria. 3. Per gli anni successivi al 2001 si provvede ai sensi dell’articolo 32 bis della legge regionale 9 dicembre 1977, n. 72 e successive modifiche e integrazioni. 2. Contestualmente nello stato di previsione della spesa per l'esercizio 2001 del bilancio pluriennale viene istituito il capitolo n , denominato "Interventi per garantire la parità scolastica a favore delle famiglie degli alunni frequentanti il sistema scolastico di istruzione".

I 3 “scaglioni” La legge dei "buoni scuola" stabilisce tre fasce di reddito, fino a 30, fino a 60, fino a 80 milioni. Quest'anno ai capifamiglia della prima fascia arriveranno 500 euro per la scuola elementare, 850 per le medie, 1200 per le superiori; per quelli della seconda fascia 260 (elementari), 520 (medie) e 770 (superiori); per quelli che hanno un reddito tra i 60 e gli 80 milioni, che si posizionano in terza fascia il buono scuola sarà di 210 (elementari), 360 (medie) e 520 (superiori). La legge all'articolo 4 comma 2 recita specificamente: "privilegiando le famiglie a minor reddito".

Delle domande ammesse, il 55% risulta appartenente alla prima fascia di reddito, il 36% alla seconda e il 9% alla terza.

Io faccio sempre... MOVIMENTO !!