Innovazione e territorio: il caso di PST Galileo Massimo Malaguti “La Specola delle Idee” 2 dicembre 2010
Il Veneto: distretti industriali, piccole imprese Una analisi seppur sintetica del rapporto tra innovazione e sviluppo territoriale, finalizzata a definire in tale contesto il ruolo del Parco Scientifico e Tecnologico Galileo, non può prescindere da alcune brevi considerazioni sulla struttura dell'economia della nostra regione. Il Veneto presenta un tessuto imprenditoriale composto prevalentemente da imprese di piccola dimensione, ad elevata densità: il rapporto tra attività economiche private ed abitanti è circa di uno a dieci, tra i più elevati in Europa. Come nel resto del Paese, sono presenti in Veneto alcune importanti aree territoriali caratterizzate da elevati livelli di concentrazione e specializzazione produttiva, i cosiddetti "distretti industriali". Le produzioni dei distretti veneti discendono dalla formazione della prima generazione di imprese, nate nel dopoguerra dall'evoluzione delle attività agricole. In questa articolazione sono oggi presenti settori estremamente diversificati, che riguardano sia beni di consumo "maturi", in cui il contenuto in termini di ricerca e innovazione tecnologica è sovente assai limitato mentre altrettanto spesso è invece elevata la componente creativa e di ideazione, sia nicchie produttive di eccellenza nell'ambito della meccanica e dell'elettronica. Queste note non pretendono certo di riassumere l'intera complessità della struttura economica del territorio, ma di tratteggiare i contorni generali di uno scenario produttivo ad elevata integrazione e diversificazione, fortemente orientato all'esportazione. 1 Abitanti: 4.390.000 Imprese: 439.000
Le condizioni della competizione Stagnazione della domanda Globalizzazione dell'offerta + Il panorama in cui operano le piccole aziende della nostra regione è caratterizzato da alcuni aspetti critici, che stanno inducendo profondi cambiamenti nella nostra struttura economica. Da un lato la stagnazione della domanda, fenomeno tipico dei mercati evoluti e maturi, dall'altro la globalizzazione dei mercati, che fa si che sempre nuovi competitori si affaccino sui mercati internazionali, stanno generando la necessità di ricercare nuove capacità di affermazione per le nostre aziende. Il costo del lavoro, delle materie prime e dell'energia non costituisce più un "vantaggio competitivo" per le nostre imprese, mentre rappresenta il principale punto di forza dei Paesi emergenti. Il rilancio delle nostre produzioni deve quindi puntare sull'insostituibile valore aggiunto che deriva dalla qualità dei prodotti e dal loro contenuto in termini di innovazione. In questo contesto competitivo, i comportamenti aziendali nella ricerca dell'innovazione sono quindi condizionati dalla capacità dell'azienda di governare i fattori di influenza dell'innovazione, piuttosto che di subirli. In particolare le grandi aziende sono in grado, in virtù della loro forza economica e organizzativa, di affrontare la ricerca dell'innovazione in modo autonomo, attraverso proprie strutture di ricerca e sviluppo, oppure addirittura acquisendo direttamente l'innovazione, tramite fusioni o incorporazioni aziendali. Ben diversa è la situazione delle piccole e medie imprese che costituiscono, come abbiamo già sottolineato, la struttura portante dell'economia del nostro territorio. La ricerca di innovazione per molte PMI si esaurisce spesso nell'imitazione delle scelte dell'impresa leader di settore, limitata per di più agli aspetti meno strategici e, quindi, non determinanti per l'ottenimento di un vantaggio competitivo reale. Nel caso dei subfornitori inoltre l'innovazione è spesso imposta dal committente, senza una reale capacità di scelta e di assimilazione del suo contenuto in termini tecnologici e di scelta strategica. 2 Innovazione
Cos’è l’innovazione L’innovazione è tutto ciò che riguarda il prodotto, il processo o la gestione ed è in grado di determinare nuovi vantaggi competitivi ampi e difendibili Allo scopo di chiarire meglio i modi e le tipologie dell’innovazione, è opportuno introdurre una definizione che ne specifichi la natura e gli obiettivi. Va chiarito anzitutto che l’innovazione non è una prerogativa esclusiva e unica del prodotto, ma può riguardare con altrettanta importanza le tecnologie di processo produttivo o quelle organizzative; è anzi vero che in ogni innovazione significativa sono coinvolti, per diversi aspetti, tutte le funzioni aziendali fondamentali. Le imprese (ma più in generale tutte le attività a sfondo economico e produttivo) tendono poi all’innovazione non perché esista un particolare “obbligo” o valore intrinseco nell’innovare in se’, ma perché spinte alla ricerca, come visto nella slide precedente, di nuovi vantaggi competitivi nei confronti dei concorrenti. Il “valore” dell’innovazione è quindi definito dall’ampiezza e dalla difendibilità del vantaggio competitivo che è in grado di creare nei confronti della concorrenza: tanto più ampio e difendibile è il vantaggio, tanto più elevata sarà la “barriera” che l’azienda riesce ad ergere nei confronti della concorrenza. Questo è il motivo per cui oggi è così importante alimentare l’ampiezza e la difendibilità del vantaggio competitivo con contenuti adeguati di ricerca originale e “proprietaria”. 3
Ricerca e innovazione RICERCA RISORSA ECONOMICA CONOSCENZA 4 E’ interessante al proposito evidenziare qual è la relazione che collega ricerca e innovazione. La ricerca è un processo che trasforma una risorsa economica, largamente intesa (attrezzature, personale, conoscenza precedente …) in nuova conoscenza. Si tratta di un processo che avviene quotidianamente, a tutti i livelli, e che ci è molto familiare. Il processo inverso, con il quale la conoscenza ottenuta viene tradotta in nuova ricchezza economica attraverso il suo inserimento in nuovi prodotti o servizi, si chiama innovazione. Si tratta di un processo molto più difficile e delicato: l’ottenimento di nuova conoscenza infatti non è, di per se’, una garanzia sul fatto di poter produrre innovazione. 4 INNOVAZIONE
I modelli di innovazione e riconversione medio termine lungo Modello incrementale Rinforzo ed evoluzione dei distretto: design, nuovi materiali, trasf. tecn. Riconversione produttiva La nascita di nuovi prodotti può seguire due percorsi fondamentali, a seconda che si tratti di innovazioni “incrementali” o “radicali”, che rivestono entrambi un’importanza fondamentale nei processi di sviluppo economico e sociale, in particolare dei distretti produttivi. Per innovazione incrementale o “architetturale” intendiamo un nuovo prodotto che costituisca un miglioramento progressivo di un prodotto esistente, attraverso il potenziamento o la diversificazione delle funzioni con le quali il prodotto stesso risponde ai bisogni per cui è stato ideato. Un esempio di questo tipo di innovazione è costituito dal rasoio da barba “trilama”: l’innovazione incrementale risiede nel potenziamento della funzione di rasatura. Questo tipo di innovazioni consentono di aumentare nel breve periodo il risultato economico del prodotto, allungandone il ciclo di vita, e sono di grande importanza soprattutto per i distretti produttivi “maturi”, spesso con contenuti tecnologici limitati. L’innovazione “radicale” consiste invece nella realizzazione di un nuovo prodotto che risponde ad un bisogno attraverso una tecnologia completamente innovativa, determinando nuovi modi d’uso e di consumo. Un esempio può essere rappresentato dal telefono cellulare, che risponde al bisogno di comunicazione a distanza con un vero e proprio “salto tecnologico” rispetto al telefono fisso. In questo caso l’innovazione richiede investimenti specifici in termini di ricerca e sviluppo, ed i risultati economici del trasferimento e dell’applicazione della ricerca sono visibili solo nel medio – lungo periodo. 5 Modello radicale Nascita di nuovi prodotti: hi-tech per nuove funzioni risultato economico Oggi 5 anni 15-20 anni tempo
Tipo di innovazione e interesse delle imprese Percentuale delle imprese interessate 104 105 106 103 T<1a 1a<T<3a T>3a 0% 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100% Livello di investimento – in Euro Durata della ricerca - in anni Trasferimento tecnologico, design, nuovi materiali (innovazione incrementale) Sviluppo ricerca applicata all’innovazione Sviluppo ricerca di base (innovazione radicale) In effetti, l’esperienza maturata dal PST Galileo a partire dal 2001 mostra come il 90% delle imprese che hanno usufruito dei servizi siano interessate allo sviluppo di progetti di innovazione di durata non superiore a qualche mese, e con costi inferiori alle decine di migliaia di Euro. Rispondere a questa domanda di innovazione, sebbene caratterizzata da tempi brevi e limitati costi di investimento, risulta quindi di importanza strategica se si intende realmente aprire un dialogo costruttivo con una base imprenditoriale quanto più ampia possibile. Soddisfare questo bisogno di innovazione costituisce inoltre una indispensabile condizione di partenza per poter successivamente, nello sviluppo del rapporto con l’impresa, proporre temi di maggior portata e contenuto in termini tecnologici e scientifici. Solo il 20% delle imprese contattate ha manifestato disponibilità a sostenere progetti di ricerca con valori entro le centinaia di migliaia di Euro e di durata superiore ad un anno. La percentuale delle imprese disposte a finanziare attività di ricerca precompetitiva del valore superiore alle centinaia di migliaia di Euro e di durata pluriennale, finalizzata a sviluppare brevetti di proprietà, è meno del 4% e corrisponde peraltro, nella maggior parte dei casi, ad imprese che sono già strutturate al proprio interno per affrontare autonomamente i temi complessi dell’innovazione. 6 (Fonte: PST Galileo – anni 2001-2009)
Il ciclo virtuoso dell’innovazione Sviluppo imprenditoriale Idea di prodotto o servizio Verifica normativa e prestazionale Se pensiamo all’ innovazione come alla ricerca di tutto ciò che, riguardo il prodotto, il processo o il servizio, sia in grado di generare per l’ azienda o per il sistema economico vantaggi competitivi ampi e difendibili, possiamo individuare in tale ricerca passaggi successivi, che definiscono progressivamente gli aspetti tecnici e di fattibilità dell’ innovazione. Il punto di partenza di questo percorso è l’ individuazione e la definizione dell’ idea innovativa, dal punto di vista tecnologico e scientifico. L’ innovazione va quindi confrontata con lo stato dell’ arte della tecnologia, del prodotto o del servizio in cui si colloca, anche allo scopo di verificarne la brevettabilità. Il passaggio successivo riguarda la definizione delle caratteristiche funzionali ed estetiche del prodotto. Non si tratta qui solo di “dare una forma” al prodotto stesso, ma di far sì che essa risponda pienamente sia dal punto di vista funzionale che ergonomico alle esigenze del mercato cui il prodotto è destinato, tenendo conto dei vincoli di natura tecnologica ed economica legati alla sua produzione in serie. In questa fase risulta di particolare importanza la ricerca di soluzioni innovative che prevedano l’ utilizzo di nuovi materiali, che costituiscono oggi una risorsa irrinunciabile nella ricerca di nuove prestazioni estetiche e funzionali. A valle di questa fase si colloca l’attività di verifica della rispondenza del prodotto agli standard prestazionali, tecnologici e di sicurezza per cui è stato progettato, nel rispetto delle norme tecniche specifiche che lo interessano a livello Comunitario e internazionale. 7 Definizione funzionale, estetica, tecnologica
PST Galileo: dall’idea al prodotto E’ necessario qui rispondere ad interrogativi che riguardano l’ individuazione della normativa tecnica di pertinenza, la sua interpretazione e applicazione al prodotto, la definizione della prova di verifica di compatibilità ai limiti definiti dalla norma e l’ individuazione del laboratorio in cui è possibile effettuare la prova con la garanzia della certificazione. L’ attività di prova e certificazione risulta così strettamente connessa con quella di progettazione e ricerca, contribuendo spesso a influenzare e ridefinire le caratteristiche tecniche del prodotto. L’ ultimo passaggio di questo “ciclo virtuoso” dell’ innovazione è rappresentato dalla concretizzazione imprenditoriale del progetto, che richiede risorse di carattere logistico, organizzativo, produttivo, finanziario e commerciale. Il Parco Scientifico e Tecnologico Galileo ha strutturato le proprie attività in modo da rispondere alle diverse necessità che accompagnano tutte le fasi di sviluppo dell’ innovazione sopra descritte, realizzando una serie di “prodotti – servizio” a disposizione delle aziende e degli Enti interessati. L’ articolazione di questi servizi è illustrata nella figura, in cui i nomi e i marchi dei servizi sono disposti lungo il percorso ideale dell’ innovazione rappresentato dalla stilizzazione del marchio di Galileo. Questa interpretazione del marchio e l’uso dei colori per l’identificazione delle diverse aree di attività sono alla base di tutta la comunicazione coordinata di Galileo e delle sue iniziative, sia su supporti cartacei che sulla rete Internet (www.galileopark.it). 8
Gli effetti sul territorio Reindustrializzazione del sistema produttivo Innovazione dei prodotti Qualificazione dei prodotti Diversificazione del sistema produttivo Con le proprie attività Galileo intende quindi contribuire, sul versante dell'innovazione, a quella "politica industriale" che oggi è possibile attuare concretamente ed efficacemente a livello locale e regionale per lo sviluppo economico. Gli effetti sul territorio che Galileo si prefigge di ottenere con la propria azione fanno riferimento a quattro funzioni fondamentali, di livello strategico diverso, ognuna riconducibile in particolare ad una delle aree di attività già descritte. Si tratta in sintesi di alimentare la competitività della struttura economica della nostra area agendo sia a livello del prodotto, sia a livello di sistema. Le attività di Galileo “centrali” nel ciclo dell’ innovazione, quelle relative all’ innovazione di prodotto (design industriale, nuovi materiali – area gialla) ed alla certificazione di qualità (Sistema Integrato di Laboratori – area blu), rispondono in questo quadro ad una domanda di innovazione espressa direttamente dalle imprese. Questa domanda ha caratteristiche tecnologiche, contenuti innovativi e valore spesso limitati e proporzionati alla piccola dimensione media delle imprese stesse, ed esige tempi di risposta medio-brevi (mesi – settimane). Nondimeno, la capacità di fornire risposte concrete a tale domanda costituisce una condizione irrinunciabile per PST Galileo, perché su di essa fonda la propria credibilità presso l’ ambiente imprenditoriale, generando il clima di fiducia che può consentire lo sviluppo di altre attività a maggiore valore aggiunto in termini scientifici e tecnologici. 9
Gli effetti sul territorio Reindustrializzazione del sistema produttivo Innovazione dei prodotti Qualificazione dei prodotti Diversificazione del sistema produttivo Per completare la propria azione, e rispondere pienamente al mandato istituzionale avuto dai Soci, il Parco deve inoltre operare a livello di sistema produttivo, attraverso iniziative di maggiore valore aggiunto in termini tecnologici e scientifici e di livello strategico superiore. A tale scopo rispondono le attività di Auditech, che si collocano nel punto di partenza del ciclo dell’ innovazione. Queste attività, svolte in collaborazione con le Associazioni di categoria, la Camera di Commercio e l’Università di Padova, hanno per obiettivo l’innovazione e la reindustrializzazione di aree produttive e distretti, attraverso la migliore condivisione, distribuzione ed applicazione delle conoscenze in materia tecnico – scientifica.. Le iniziative di incubatore di impresa e di sostegno finanziario (START Cube, BAN Veneto) allo start-up, con particolare riferimento alle tecnologie innovative ed alle nuove frontiere dell’ innovazione (microelettronica, biotecnologie, nanotecnologie), che si collocano al termine del ciclo, hanno per obiettivo la diversificazione del sistema produttivo. La nascita di nuove imprese, derivanti da spin off universitari o aziendali, da giovani ricercatori e tecnici, costituisce la premessa di nuova ricchezza per lo sviluppo del nostro sistema economico 10
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