L’opposizione alla Restaurazione

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Transcript della presentazione:

L’opposizione alla Restaurazione I “moti” degli anni ’20 e ’30

Gli oppositori Si oppongono ai regimi restaurati: gli intellettuali che subivano il fascino delle nuove idee chi è colpito nei propri interessi (borghesi proprietari e imprenditori, militari e funzionari ex napoleonici), In assenza di libertà politica e di espressione danno vita a organizzazioni clandestine.

Le società segrete Si ispirano al modello mistico-organiz-zativo della Massoneria. Hanno differenti finalità e spesso dipendono le une dalle altre. In Italia: Organizzazione Finalità Carboneria Costituzione Maestri perfetti Democrazia Gran firmamento Comunismo

Alla Gloria del Gran Maestro dell’Universo, io (Nome) giuro e prometto sopra gli Statuti dell’Ordine e su questo ferro punitore dei spergiuri di custodire scrupolosamente i segreti della Rispettabile Carboneria; di non scrivere, incidere, dipingere cosa alcuna, senza averne ottenuto il permesso dall’Alta Vendita. Giuro di soccorrere i miei buoni Cugini per quanto lo permettono le mie facoltà e di non attentare al loro onore, né a quello delle loro famiglie. Se divengo spergiuro, sono contento che il mio corpo sia fatto in pezzi, indi bruciato e le ceneri sparse al vento, acciò il mio nome sia in esecrazione a tutti i buoni Cugini Carbonari sparsi sulla superficie della Terra. Così Dio mi sia in aiuto.

[…] Gran Maestro – Che domandate voi, Pagano? (Risponderà: La luce). Gr. M. – Questa vi sarà accordata al terzo colpo della mia Accetta. Gli Assistenti rivolgono contro di lui le loro Accette. Il Maestro di Cerimonie lo sbenda. Gr. M. – Queste Accette, che vedete nelle nostre mani, serviranno per trucidarvi se diverrete spergiuro. Al contrario voleranno in vostro soccorso se ne avrete di bisogno, Maestro di Cerimonie conducetelo al Trono. Voi dovete pronunciare di nuovo e ratificare una parte del Giuramento da voi prestato ad occhi bendati. Ripetete con me: Io giuro e prometto di riconoscere ed osservare gli Statuti Generali e Regolamenti dell'Ordine Carbonico e delI'Alta Vendita di Napoli e quelli non meno di questa Rispettabile Vendita di cui sono Membro. Ciò detto succede il Battesimo dell'Iniziato, che si fa così: II Gran Maestro gli tocca gli occhi, le orecchie, le narici e i labbri con un panno di lino leggermente bagnato nell'acqua, dicendogli successivamente: – Non vedrete che per mezzo dei nostri occhi. – Non udirete che per le nostre orecchie. – Odorerete gli effluvi del nostro Carbone. – Non parlerete che parole savie.

I moti del '20-'21 Data Luogo Finalità 1820 - Gennaio Spagna Costituzione Luglio Regno di Napoli Agosto Portogallo 1821 - Marzo Regno di Sardegna Costituzione e indipendenza Marzo Grecia Indipendenza 1825 - Dicembre Russia

Ragioni dei fallimenti Carattere elitario (il popolo non è coinvolto) Presenza di divisioni politiche tra gli insorti Fiducia nei sovrani Mancanza di chiari obiettivi politici Scarsa considerazione della situazione internazionale Reazione della Santa Alleanza

La reazione della Santa Alleanza Data Luogo Azione 1820 - Ottobre Troppau Approvazione princi-pio di intervento 1821 - Gennaio Lubiana Decisione intervento a Napoli Marzo Napoli e Piemonte Repressione austriaca 1822 Verona Decisione intervento in Spagna 1823 Spagna Repressione francese

L’eccezione della Grecia L’indipendenza greca si inserisce nella “questione d'Oriente”: Insieme di crisi internazionali legate al disfacimento dell’impero Ottomano e all'interesse delle grandi potenze (Inghilterra, Russia, Austria, Francia) per la spartizione dei suoi territori.

L'indipendenza greca 1821: Lo zar Alessandro I appoggia la rivolta greca, ma l’Austria si oppone. 1822: La Grecia ottiene la solidarietà degli intellettuali, ma i Turchi prevalgono. 1825: lo zar Nicola I cambia politica. Il Congresso di Londra decide l'intervento. 1830: La Turchia è costretta a riconoscere l’indipendenza sotto tutela alleata.

I moti del '30-'31 Data Luogo Finalità 1830 - Luglio Francia Liberale Agosto Belgio Indipendenza Settembre Stati tedeschi Costituzione Novembre Polonia 1831 - Febbraio Emilia-Marche Costituzione parziale unità

La Francia da Luigi XVIII a Luigi Filippo 1820: L’equilibrio tra liberali e ultras si rompe a vantaggio dei conservatori. 1824: Tale politica si accentua con l’ascesa al trono di Carlo X. 1825: La “legge del miliardo” aliena a Carlo X i consensi della borghesia. 1830: Le “ordinanze di luglio” innescano la rivolta del popolo a Parigi.

La monarchia orlenista Protagonista della rivolta di luglio è il popolo ma l’alta borghesia riesce a controllare l’evoluzione politica. Accantonata la soluzione repubblicana, viene scelto come nuovo sovrano Luigi Filippo d’Orleans (1830-1848). La svolta liberale della Francia è più apparente che sostanziale.

Conseguenze all’estero La Francia liberale e l’Inghilterra si oppongono all’intervento della Santa Alleanza, richiesto dal re di Olanda, e il Belgio diviene indipendente (1831). Ma francesi e inglesi non vogliono rischiare una guerra contro Russia e Austria e abbandonano gli insorti polacchi e italiani alla repressione.

La “monarchia borghese” Beneficiaria del cambiamento in Francia l’alta borghesia finanziaria e imprenditrice. Si avvia l’industrializzazione (siderurgia e meccanica) e si costruiscono ferrovie. La monarchia di luglio ha però molti oppositori (legittimisti, bonapartisti, repubblicani, democratici, socialisti, operai) e conosce dal 1840 con Guizot una svolta conservatrice che la riavvicina all’Austria.