Studente: Iole Siano ( )

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Studente: Iole Siano (0622100372) Università degli Studi di Salerno Facoltà di Ingegneria Corso di Frane Prof. Ing. Calvello Michele Il monitoraggio in sito della frana di Corvara (Dolomiti, Italia) e la sua rilevanza per la valutazione del rischio Studente: Iole Siano (0622100372)

Introduzione SOMMARIO Illustrazione caso di studio; Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori; Analisi critica del lavoro.

Illustrazione caso studio Frana di Corvara Georeferenziazione della frana. La frana mostra in modo distinto una zona sorgente (S), una zona di trasporto (T) e un'area di accumulo (A).

Illustrazione caso studio La frana può essere definita come un ampio fenomeno di stile complesso classificabile come un profondo scorrimento rotazionale-flusso in terra, a cinematica lenta, attivo). Modello delle precipitazioni Caratteristiche morfometriche Sezione cronologica del versante

Illustrazione caso studio I movimenti attuali di frana di Corvara, che vanno da 0,1 a più di 1 m/anno in superficie e in profondità, causano, su base annua, danni alle linee elettriche, agli impianti di risalita e, in particolare, alla strada statale 244, che collega Corvara a Passo Campolongo e al vicino centro turistico di Arabba. Poiché il rischio specifico e totale derivante da questa situazione è potenzialmente significativo, gli autori hanno deciso si effettuare un monitoraggio in stretta collaborazione con gli utenti finali delle istituzioni provinciali e locali nel quadro di progetti di ricerca europei e nazionali.

Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori Campagna di indagine e monitoraggio I dispositivi utilizzati per il monitoraggio sono: una stazione metereologica, costituita da un pluviometro, un termometro temperatura dell'aria e un misuratore di eco; 7 inclinometri, 3 cavi TDR, 6 estensimetri, 8 piezometri elettrici, equipaggiati con dei trasduttori di pressione e registratori di dati per l’acquisizione continua; 5 piezometri a tubo aperto; 7 registratori di dati; 47 punti di riferimento GPS, con ricevitori a doppia frequenza e utilizzando la tecnica cinetica in tempo reale (RTK) con la correzione differenziale in tempo reale.

Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori Campagna di indagine e monitoraggio Posizionamento dei dispositivi di monitoraggio.

Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori Risultati del monitoraggio Sono state effettuate 4 campagne di misura GPS: nel settembre 2001, ottobre 2001, aprile 2002 e settembre 2002. I movimenti orizzontali hanno spaziato da pochi centimetri a più di 1 m. Il tasso massimo di spostamento si verifica nella parte superiore del lobo accumulo e nella zona di trasporto (da 0,20 a 1,20 m/anno) ; la punta del lobo di accumulo, ha mostrato un movimento molto piccolo in salita. I movimenti verticali variano da pochi centimetri a circa 10 cm. I tassi di movimento verticale sono generalmente bassi (max 0,15 m/anno) e verso una diminuzione di elevazione.

Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori Risultati del monitoraggio Individuazione delle principali superfici di taglio attive

Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori Risultati del monitoraggio Monitoraggio dei deflussi e dei livelli di falda Gli autori hanno ipotizzato l'esistenza di una sovrapposizione di falde confinanti. Le misure piezometriche effettuate sono state di due tipi: un tipo di misura riguarda la falda generata dal contributo di tutti gli acquiferi intercettati dai fori che attraversano il corpo di frana. Questo tipo di misurazione è stata effettuata con transponder elettrici installati nei casi degli inclinometri chiusi. un altro tipo di misura riguarda la pressione dell'acqua sulle principali superfici di taglio. Per misurare questo tipo di pressione, sono stati installati transponder elettrici in piezometri a tubo aperto fessurati solo per un tratto che include la superficie di taglio principale e sigillati sopra e sotto.

Presentazione del lavoro sviluppato dagli autori Calcolo del rischio S=1,3 km2;  h=30-35 m ; V=Sh=50×106m3;  g=20 kN/m3 ; m=109 kN; m=1011 kg ; v=0,2 m/anno; v=6×10-9m/s ; h1=250 m ; K=1/2mv2 K=2×10-6J U=mgh1 U=1014J E = K+U ≈ 1014 J la probabilità di occorrenza annua è uguale a 1: pericolosità (entità*probabilità annua) = 10-6 J/anno Se il grado di perdita attesa di infrastrutture sull'area della frana è direttamente proporzionale alla velocità, con una velocità di 0,2 m/anno può essere considerata un'entità dell'ordine di 10-2. Con questa entità e una probabilità annua di 1, il rischio risultante e il rischio specifico per la perdita di proprietà è 10-2 per anno, un livello considerato medio-alto. Se si considera che in certe porzioni della frana di Corvara il tasso di movimento è dell'ordine di 1 m/anno, il rischio risultante e il rischio specifico per la perdita di proprietà è dell'ordine di 10-1 per anno, un livello considerato elevato e generalmente accettabile per la popolazione su una base consapevolezza.

Analisi critica del lavoro Il monitoraggio della frana di Corvara, per la sua rilevanza, si inserisce in un progetto dell'Istituto per il Telerilevamento Applicato dell’Accademia Europea avviato nel 2010: il progetto Lawina. Lo scopo è il monitoraggio costante di frane mediante l'utilizzo di un nuovo metodo basato sul telerilevamento tramite tecniche radar. Nel 2012 i risultati presentati dall'EURAC si sono rivelati soddisfacenti cosicché è stato deciso di continuare il progetto aumentando il numero dei punti GPS. Si è deciso quindi di garantire la continuità di questa serie di misurazioni GPS che tra l’altro è unica a livello nazionale. Nel seguito si mostrano alcuni delle mappe prodotte.

Analisi critica del lavoro - Sviluppo di una mappa di pericolosità e di rischio

Analisi critica del lavoro - Interferometria differenziale SAR

Analisi critica del lavoro - Indagini geofisiche: resistività DC e sismica a rifrazione Bilancio di massa del corpo di frana

Analisi critica del lavoro - Monitoraggio GPS 2001-2008 Velocità movimento medio Spostamento plano-altimetrico

Analisi critica del lavoro Elementi positivi Sinergia tra enti di ricerca ed enti di gestione del territorio Utilizzo di dispositivi di varia natura: misure profonde e aeree, tecniche classiche e innovative. Suggerimenti Estensione a ulteriori fenomeni franosi al fine di comprendere la loro entità ed evoluzione per definire l'effettivo grado di pericolosità. Formazione di una popolazione consapevole al fine di diminuire il grado di pericolosità dell'evento franoso. Pianificazione e ingegnerizzazione di misure e strategie di mitigazione, controllo dell'efficienza e, soprattutto, creazione di un sistema di allerta in grado di prevenire la perdita di vite umane e di attività in chiave socio-economica

Analisi critica del lavoro Pianificazione e ingegnerizzazione di misure e strategie di mitigazione, controllo dell'efficienza e, soprattutto, creazione di un sistema di allerta in grado di prevenire la perdita di vite umane e di attività in chiave socio-economica Utilizzo dei dati di monitoraggio per impostare e validare modelli numerici sulla cui base prevedere la possibile evoluzione del fenomeno e identificare indicatori premonitori di una possibile evoluzione catastrofica. Presentazione dei dati del monitoraggio sintetica;. Cercare una correlazione diretta tra piovosità e spostamenti della frana, in modo che il monitoraggio della sola piovosità possa essere un segnale di pre-allarme.