Teoria e tecnica del giornalismo Modulo A “professione giornalistica”
ARTICOLO 21 della COSTITUZIONE ITALIANA: Tutti hanno il diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni e censure
DUE SCUOLE DI PENSIERO: INDIVIDUALISTA art. 21 libertà di informazione coincide con la libertà di manifestazione del pensiero del giornalista FUNZIONALISTA art. 21 libertà di informazione coincide con il diritto dei cittadini ad essere informati
LA PROFESSIONE DEL GIORNALISTA Legge del 3 febbraio del 1963 n. 69: ORDINE DEI GIORNALISTI
Legge 69/1963: Art.2: libertà di informazione e di critica; rispetto dei fatti; dovere della lealtà e della buona fede Questi sono i fondamenti del diritto di cronaca
Legge 69/1963: Art. 48 : gli iscritti all’albo che si rendono colpevoli di fatti non conformi al decoro e alla dignità professionale sono sottoposti a procedimento disciplinare
Legge 69/1963: Art. 51 : Sanzioni disciplinari - avvertimento; - censura; - sospensione dall’esercizio della professione per un periodo non inferiore ai 2 mesi e non superiore a un anno - radiazione dall’albo
LA PROFESSIONE DEL GIORNALISTA 1993: l’Ordine Nazionale dei Giornalisti e la Federazione della Stampa elaborano La Carta dei Doveri dei Giornalisti
L’entrata in vigore della legge n. 675 del 1997: “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali” ha sollevato polemiche perché, per la prima volta, veniva limitato per legge l’esercizio del diritto di cronaca in favore della tutela dei diritti della persona
Il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha elaborato un codice deontologico (1997) Norme per la tutela della privacy nell’esercizio della professione giornalistica Si distingue tra privati cittadini e persone pubbliche
Alcuni divieti espliciti previsti dal codice: diffusione di notizie o immagini che offendono la dignità della persona diffusione di immagini di persone in stato di detenzione diffusione di dati analitici di interesse clinico relativi allo stato di salute delle persone diffusione di descrizioni relative alle abitudini sessuali di persone identificabili o identificate commenti che contengano discriminazioni
Il Codice Deontologico stabilisce anche: il dovere di rettifica, già previsto dalla legge 69/1963 il principio secondo cui non si possono dare notizie di accusa che danneggiano la reputazione o la dignità di una persona senza dare l’opportunità di replica
Il Codice Deontologico stabilisce anche: il diritto del minore alla riservatezza Questo principio era stato già esplicitato nella Carta di Treviso Protocollo di Intesa su Informazione e Minori stipulato tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine e la Federazione della Stampa e Telefono Azzurro
LA CARTA DEI DOVERI DEI GIORNALISTI ITALIANI (8 luglio 1993) È nata in un periodo di accese polemiche: Mani Pulite È divisa in tre parti: Premessa, Principi e Doveri Libertà di informazione e di stampa: è un diritto attivo dei giornalisti diritto passivo della collettività
LA CARTA DEI DOVERI DEI GIORNALISTI ITALIANI (8 luglio 1993) 4 punti fondamentali: I DIRITTI DELLA PERSONA IL DOVERE DI RETTIFICA LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA LE INCOMPATIBILITA’ PROFESSIONALI
I DIRITTI DELLA PERSONA È vietato: Fare discriminazioni per razza, religione, sesso,condizioni fisiche o mentali, opinioni politiche diffusione di notizie sulla vita privata delle persone Si riprendono i principi stabiliti nella Carta di Treviso, assimilando ai minori i disabili ei malati
IL DOVERE DI RETTIFICA Il diritto dei cittadini di vedere rettificate notizie inesatte o ingiustamente lesive è inviolabile. Il giornalista vi deve adempiere con tempestività e con “appropriato rilievo” anche senza una specifica richiesta da parte del cittadino.
LA PRESUNZIONE DI INNOCENZA Il giornalista deve ricordare che ogni persona accusa di un reato è innocente fino alla condanna definitiva. Il giornalista non deve costruire notizie in modo da presentare come colpevoli le persone che non siano state giudicate tali in un processo
INCOMPATIBILITA’ PROFESSIONALI I giornalisti non possono: subordinare informazioni economiche o finanziarie a profitti personali o di terzi scrivere articoli relativi ad azioni sulle cui quotazioni si hanno interessi diretti o indiretti accettare pagamenti, premi, vacanze o elargizioni varie in relazione all’attività giornalistica assumere incarichi per iniziative pubblicitarie contrastanti l’esercizio autonomo della professione
contratto nazionale di lavoro giornalistico IL DIRETTORE I poteri del direttore sono stabiliti dal contratto nazionale di lavoro giornalistico - Strumento che regola i rapporti all’interno delle aziende giornalistiche - stipulato tra FIEG e FNSI
IL DIRETTORE Dopo la nomina è tenuto a presentare un programma all’assemblea dei redattori la proprietà assume e licenzia il direttore
IL COMITATO DI REDAZIONE È l’organismo sindacale dei giornalisti di una testata È costituito da 3 membri eletti dall’assemblea di redazione
IL CODICE DEONTOLOGICO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI i giornalisti non devono usare metodi intrusivi (riprese con teleobiettivi; intercettazioni telefoniche, ecc…) i giornalisti devono sempre dichiarare la propria identità non si devono molestare persone che non vogliono rilasciare informazioni non si possono seguire persone per raccogliere dati personali
IL CODICE DEONTOLOGICO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI i dati devono essere controllati se non sono forniti direttamente dall’interessato i dati personali devono essere costantemente aggiornati vige il diritto al segreto professionale sulla fonte della notizia dovere di rettifica dei dati personali inesatti
IL CODICE DEONTOLOGICO PER IL TRATTAMENTODEI DATI PERSONALI i dati personali possono essere trattati senza consenso ad esclusione di quelli che possono rivelare lo stato di salute o la vita sessuale dell’interessato diritto di cronaca = diritto dovere del giornalista di esporre fatti veri rispettando i limiti del buon gusto anche nel linguaggio
IL CODICE DEONTOLOGICO PER IL TRATTAMENTODEI DATI PERSONALI se i dati personali relativi a origine razziale ed etnica, convinzioni religiose o filosofiche ecc., sono di interesse pubblico, possono essere trattati senza il consenso del diretto interessato
IL CODICE DEONTOLOGICO PER IL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MINORI: è vietato il trattamento di dati relativi allo stato di salute e sulla vita sessuale senza l’autorizzazione di chi esercita la patria potestà è vietato pubblicare i nomi di vittime di violenze sessuali, i nomi di coniugi di persone coinvolte in casi di cronaca è vietato l’uso di immagini e fotografie contrarie alla dignità della persona
Il giornalista Sopravvive nell’opinione pubblica lo stereotipo del giornalista paladino della verità ma occorre non dimenticare che il giornalista svolge il suo mestiere all’interno di circuiti di potere politico, economico, sociale e culturale
I 5 principi etici del giornalista (Lambeth) Il principio di dire la verità Il principio di giustizia (deve essere garantita l’imparzialità e il diritto d’opinione) Il principio di libertà Il principio di umanità Il principio di responsabilità
PROFESSIONE GIORNALISTA Professione del giornalista una delle professioni più difficili da intraprendere.
TITOLI DI STUDIO RICHIESTI: Qualsiasi Non è necessaria né la laurea né il diploma
Ostacolo maggiore: trovare un mezzo di informazione che vi assuma e vi consenta di fare i 18 mesi di "praticantato". Ci sono comunque alcune scuole riconosciute che possono sostituirsi al praticantato. PRATICANTATO = periodo necessario per poter accedere all'esame di Stato per diventare giornalista professionista.
GIORNALISTI o PUBBLICISTI Per esercitare la professione: non è necessario essere giornalisti professionisti possono farlo anche i pubblicisti iscritti ad un apposito elenco
ISCRIZIONE ALL’ELENCO DEI PUBBLICISTI REQUISITI: Non è necessario né il diploma né la laurea È necessario collaborare per almeno 2 anni con un giornale Essere regolarmente retribuiti per gli articoli scritti Presentare opportuna documentazione all’Ordine dei giornalisti