Bilancio Sociale di Mandato 2006-2010 Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
A che punto siamo in Italia
Advertisements

Il piano sociale di zona: dal government alla governance
Alessandra Risso Project Cicle Management Il ciclo di vita del progetto europeo Etica e metodologia della progettazione europea.
BENVENUTI ALLA 1a CONFERENZA AZIENDALE ANNUALE IN E. a. S
NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO Dssa Gianfranca Federici
Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Giuseppina Rossi
PRESENTAZIONE DELL'ATTO AZIENDALE
Ministero della salute Direzione generale per i rapporti con lUnione europea e per i rapporti internazionali La salute nella strategia di Lisbona Roma,
Dr.ssa Nilla Viani Direttore Operativo A.V.E.N Roma, 14 aprile 2010
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Programmazione, attuazione e monitoraggio degli investimenti pubblici finanziati con le risorse del Fondo per le aree sottoutilizzate e i Fondi strutturali.
Sorveglianze e nuovo Piano nazionale della prevenzione Giuseppe Filippetti Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali Prospettive sulluso del sistema.
L’utilizzo della sorveglianza PASSI in Azienda USL e in Regione
Deliberazione Giunta Regionale Toscana n. 716 del 3 agosto 2009
PROGRAMMAZIONE TRA AZIENDA SANITARIA E COMUNI
UNIVERSITA DEGLI STUDI G. dANNUNZIO CHIETI-PESCARA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA Direttore: Prof. Ferdinando Romano LAGENZIA.
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
rendicontazione delle Aziende Sanitarie
RENDICONTAZIONE PER AZIONI DI GOVERNO E PER STAKEHOLDERS
“Percorsi di cura in riabilitazione:
LA RIABILITAZIONE COME PROCESSO DI INTEGRAZIONE
REGOLE DI SISTEMA 2011 DG Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale.
Il ruolo dei DSM per la salute mentale negli istituti Penitenziari in Toscana Galileo Guidi Coordinatore della Commissione regionale per il governo clinico.
Piano Strategico pagina 1 PIANO STRATEGICO : PERCORSO E PRIME PROPOSTE Piacenza, 3 giugno 2008.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Prof. Paolo Ferrario Università
Buongiorno a tutti Forum PA 2005.
Piani di zona: il ruolo della provincia di Bologna.
Università degli Studi di Bologna Ingegneria Informatica 1 Il cantiere del welfare del Comune di Bologna.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
A cura di Maria Vittoria Musella Rielaborazione elementi di analisi emersi 24 gennaio 2013.
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Gabriele Annoni Lintegrazione socio-sanitaria: strumenti, percorso e prospettive.
1 Prendersi cura della comunità: lesperienza della Provincia di Bologna Lizzano in Belvedere 24, 25 marzo 2009.
Etica e dimensione economica nelle politiche per i policy makers Elio Borgonovi 24 giugno 2013.
Legge provinciale 23 luglio 2010, n. 16
Programmazione sanitaria, Promozione della salute e Qualità
REGIONE MARCHE PIANO SOCIALE Partecipazione, tutela dei diritti, programmazione locale in un processo di continuità, consolidamento e integrazione.
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
5 febbraio 2005 Il ruolo degli amministrativi nello sviluppo aziendale dott.Giuseppe Catarisano Direttore Amministrativo A.O.San Paolo.
Oltre 10 mld di spesa privata famiglie, almeno badanti.
Integrazione e Territorio
Direzione Amministrativa Piano Attuativo Locale Direzione Amministrativa.
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Terza Giornata Europea per i Diritti del Malato 24 aprile, evento-cerimonia, La Carta Europea dei Diritti del Malato entra nella ASL ROMA E Azienda Unità
Convegno “Governance sanitaria, modelli unici regionali
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE ITALIANO REGIONI:
Direzione Generale Presidenza Area Programmazione e Controllo Settore Strumenti della programmazione regionale e locale IL MODELLO DI PROGRAMMAZIONE REGIONALE.
Articolazione delle unità organizzative di maggiore rilevanza (Art.2, comma 1, D.Lgs. n.165/2001) SERVIZIO 10 UFFICIO PIANO DI ZONA SOCIALE (PdZ) Ambito.
CURE DOMICILIARI IN LUNGOASSISTENZA
Programma Triennale per la Trasparenza ed Integrità
Dr. Mario Marin Responsabile S.D.D. Residenzialità Extraospedaliera PROGETTO COT.
Il riesame della direzione come strumento di integrazione fra la valutazione dei risultati di gestione e la valutazione dei risultati del sistema qualità.
UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA Medicina di Comunità Prof. Maria Angela Becchi Dipartimento di Medicine e Specialità Mediche.
L ’Unità di terapia semi-intensiva in Lombardia: proposta di rete G. Bosio, W. Casali, A. Pietra.
Promozione del sistema integrato di servizi sociali e sociosanitari
Assistente Sociale Dirigente dott.ssa Donatella Meletti Varese – 9 ottobre DIREZIONE SOCIALE DIPARTIMENTO SVILUPPO E SUSSIDIARIETA’ A.S.S.I. UNITA’
Le leggi di riordino del SSN:
L'ASUR/Zone Territoriali e la programmazione integrata per la salute della persona e della comunità Il sistema di pianificazione e controllo aziendale.
IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE Prof. Andrea Mignone (Università degli Studi di Genova) Storia della Pubblica Amministrazione II Anno Accademico 2008/2009.
Componenti essenziali del servizio sanitario regionale. Legge Regionale 29/2004 e Delibera di Giunta Regionale 86/ Funzione di assistenza 2. Funzione.
Capitolo 9 Elementi per un percorso interpretativo
Coordinamento politiche sociali 21/09/2105
ACISMOM ACOS Ospedale San Giovanni Battista Roma, 10 giugno 2015 Conferenza: I LUOGHI ed i LINGUAGGI della RELAZIONE di CURA L’Azienda Sanitaria: una rete.
comma 1, lett. b) Patto per la Salute
DIREZIONE SANITARIA AZIENDA OSPEDALIERA “LUIGI SACCO”
ATS (Agenzia Tutela della Salute)
Nuove strategie regionali di governo della cronicità e fragilità
Strategia per il riordino ospedaliero Bologna – 29 novembre 2013 Eugenio Di Ruscio.
I sistemi di Programmazione e Controllo nelle Amministrazioni pubbliche (P & C) a cura della Dott.ssa Paola Contestabile.
105° Raduno regionale SIRM Emilia Romagna - Marche ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE IN AMBITO RADIOLOGICO: ESPERIENZA FERRARESE M.Soriani, G.Benea, C.Aliberti,
Transcript della presentazione:

Bilancio Sociale di Mandato Giovedì 24 Giugno 2010 Sala Baglivi, Complesso Monumentale S. Spirito in Saxia Borgo S. Spirito, 2 - Roma

Condizioni di partenza I primi 100 giorni RICOSTRUENDO LA “CATENA DI SENSO” DELL’AZIENDA Far funzionare la macchina I cantieri Il bilancio di mandato

I PUNTI CRITICI STRUTTURALI il consistente e crescente deficit economico-finanziario e l’ inadeguatezza degli strumenti di governo economico ; l’85% della domanda di prestazione dei residenti è soddisfatta da altre aziende pubbliche o private accreditate presenti sul territorio e la mancanza di strumenti contrattuali impedisce alla ASL di svolgere un ruolo efficace di committenza; la mancanza di consapevolezza del ruolo che deve svolgere un’Azienda territoriale rispetto alla funzione di tutela, cui si associa un debole profilo organizzativo a livello distrettuale; il ri-orientamento dell’Azienda al cambiamento e all’innovazione, coniugando il governo economico e gestionale con il governo clinico.

LE CRITICITÁ Basso livello di CULTURA ORGANIZZATIVA Utilizzo non adeguato delle RISORSE AZIENDALI Basso livello di CULTURA del RISULTATO I VALORI POSITIVI Buon livello di CULTURA PROFESSIONALE ASPETTATIVA DIFFUSA DI CAMBIAMENTO

I PRINCIPI ISPIRATORI 1) il rispetto dell’uomo e i valori etici sottesi allo svolgimento dell’azione 2) le finalità di servizio pubblico, dalla semplice risposta ai bisogni sanitari alla tutela della salute, attraverso: l’ attività di prevenzione la priorità al territorio e all’integrazione del percorso territorio- ospedale la qualificazione dei servizi ospedalieri la tutela dei soggetti deboli lo sviluppo di politiche di rete la rendicontazione dei risultati aziendali 3) Il buon uso delle risorse, che garantisca una gestione appropriata del patrimonio e una capacità di risanamento economico-finanziario 4) l’orientamento alla qualità e all’innovazione

IL RUOLO DEI DIRIGENTI  Responsabili della fattibilità Capacità di dare obiettivi e di programmare gli interventi  Responsabili della gestione Applicazione delle regole Motivazione dei collaboratori Uso appropriato delle risorse Soluzione dei problemi  Responsabili dell’integrazione Capacità di interrelazione interna ed esterna  Responsabili dei risultati Capacità di valutare i risultati della struttura e dei propri collaboratori

LE LINEE STRATEGICHE AZIENDALI COSTRUIRE RETI  nel socio – sanitario  nell’offerta assistenziale  nei servizi di supporto Sviluppare politiche di PROMOZIONE DELLA SALUTE e di prevenzione dei rischi e dei danni Orientare professionalità e organizzazione alla QUALITÀ DEI SERVIZI ed al GOVERNO CLINICO Migliorare l’ ACCESSIBILITÀ ai servizi Ottimizzare i PROCESSI per il miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia delle prestazioni Adottare politiche per la VALORIZZAZIONE e lo SVILUPPO DELLE COMPETENZE del personale Realizzare un piano di RISANAMENTO ECONOMICO e di qualificazione degli INVESTIMENTI Basare le scelte aziendali su logiche di HEALTH CARE POLICY

FAR FUNZIONARE LA “MACCHINA”  Costruire un sistema di monitoraggio della gestione e di valutazione dei RISULTATI Piano degli INVESTIMENTI Piano degli ACQUISTI Piano delle MANUTENZIONI Piano della FORMAZIONE Acquisizione beni e servizi Erogatori accreditati Sistema inf. contabile Percorsi assistenziali Obiettivi, programmi, progetti e risorse per il 2006 Controllo dei COSTI Indicatori di EFFICACIA Indicatori di QUALITA’ Libera Professione Incarichi dirigenziali Regolamenti di Dipartim.  Definire e applicare le REGOLE  Disporre di PIANI collegati agli obiettivi strategici aziendali  Ricostruire PROCESSI e PROCEDURE efficaci  Attribuire a ogni struttura un BUDGET OPERATIVO

APRIRE I “CANTIERI” Il Cantiere è una task force finalizzata a risolvere in modo rapido ed efficace delle criticità di particolare rilevanza aziendale  non modifica l’assetto organizzativo ma riorienta i servizi  ha obiettivi e tempi definiti con risultati attesi misurabili  apertura sequenziale avviata già da novembre 2005  coinvolge in modo trasversale più strutture e soggetti esterni  è guidato da un capo-cantiere individuato dalla direzione  tutti i partecipanti sono responsabilizzati a produrre i risultati attesi, finali ed intermedi  fa riferimento direttamente alla Direzione Aziendale

LA LOGICA DEI CANTIERI alla QUALITA’ dalle CRITICITA’ dei SERVIZI dell’ ORGANIZZAZIONE delle STRUTTURE

2006 Anno della programmazione e della razionalizzazione amministrativa avvio del processo di budget con valutazione dei risultati; garanzia del rispetto del vincolo economico; attivazione dei cantieri aziendali e valutazione dei risultati raggiunti; drastica riduzione del contenzioso e dei costi per patrocinio legale; riduzione dei costi diretti di gestione; introduzione di obiettivi integrati tra ospedale e territorio; procedure concorsuali; stabilizzazione di alcune strutture.

2007 Anno del cambiamento completamento processo di revisione Atto Aziendale; attuazione delle azioni previste dal Piano di Rientro; inversione di tendenza della spesa farmaceutica; azioni per l’integrazione tra ospedale e territorio partecipazione civica e realizzazione dell’audit civico; definizione del Piano Attuativo Territoriale.

2008 Anno dei risultati approvazione regionale dell’Atto Aziendale; miglioramento e/o attivazione di nuovi servizi ai cittadini attribuzione degli incarichi dirigenziali; pieno controllo della spesa e rispetto vincoli economico- finanziari; avvio pagamenti fornitori con riduzione tempi e interessi di mora.

2009 – 2010 Anni del consolidamento processi e percorsi diagnostico-terapeutico; consolidamento del nuovo assetto organizzativo e regolamenti; rispetto dei vincoli del Piano di Rientro con azioni strutturali; priorità degli interventi sui bisogni di salute della popolazione; ulteriore conferma rispetto vincoli economico-finanziari; pagamento fornitori a 180 giorni; rendicontazione sociale di mandato.