LA TIGRE
Caratteristiche La Tigre è un mammifero della famiglia dei felini. La tigre è il più grande dei cosiddetti "grandi felini" che costituiscono il genere Panthera, come il leone, giaguaro, leopardo e leopardo delle nevi, ed è l'unico felide moderno a raggiungere le dimensioni dei più grandi felidi preistorici. È un cosiddetto predatore alfa, ovvero si colloca all'apice della catena alimentare, non avendo predatori in natura, a parte l'uomo.
Caratteristiche fisiche La tigre con un peso che puo arrivare fino a 300 kg, ha un corpo robusto ed elegante coperto da un folto pelo dal caratteristico colore arancio a strisce trasversali nere, che le permette di mimetizzarsi nella vegetazione. E’ priva della criniera, ma il pelo sulle guance è un po’ più lungo. La tigre può fare affidamento su due sensi molto svillupati, l'udito e la vista, infatti hanno una vista sei volte piu acuta di un uomo perche sono dotate da uno strato riflettente posto nella parte posteriore dell’occhio.
Habitat La tigre occupa più di duecento diversi tipi di habitat, che possono svariare dalle foreste pluviali tropicali ai boschi di conifere e betulle nell'oriente russo, attraverso le mangrovie della foresta diSundarbans. Gli ambiente ideali per le tigri presentano tre caratteristiche: abbondanza di fonti d'acqua; un'elevata presenza di vegetazione che conferisce una buona zona di caccia e un buon riparo; La presenza di prede da cacciare per sopravvivere.
Alimentazione La tigre si nutre di cinghiali, cervi, antilopi, bufali, scimmie, cuccioli di elefante e rinoceronte, maiali selvatici e a volte di rane e pesci. L’ enorme forza permette alla tigre di cacciare prede abbastanza grandi da saziarla per molti pasti. Dopo aver ucciso, la tigre trascina le sue vittime a parte, per divorarle. Può arrivare a mangiare fino a 30 kg di carne in una sola volta. Come la maggior parte dei grandi felini, mangia anche animali in decomposizione.
Sottospecie La tigre reale del Bengala o indiana è di gran lunga la sottospecie più consistente. È caratterizzata dalla possibile colorazione bianca a strisce nere, denominata tigre bianca. Luogo di principale diffusione è l'India. La tigre siberiana o tigre dell'Amur Risulta essere la più grande in stazza tra le sottospecie, caratterizzata da testa massiccia, pelo di un arancione chiaro, molto spesso e lungo, con striature ben distanziate fra loro, di color marrone anziché nero e zampe posteriori robuste e tozze, tutte caratteristiche fisiche frutto dell'adattamento alle rigide temperature del proprio habitat (foresta boreale e foresta temperata). La tigre della Cina meridionale Dotata di un manto liscio con striature nere, corte e larghe molto più distanziate fra loro rispetto alle altre sottospecie La tigre della Cina meridionale viene considerata come la tigre «basale», la sottospecie da cui si sono evolute tutte le altre tigri. È stata recentemente classificata come una delle 10 specie animali più minacciate del mondo, in quanto il numero dei suoi esemplari allo stato libero è stato valutato in non più di 80 unità, se non addirittura inferiore.
Tigre reale del Bengala Tigre siberiana Tigre della Cina meridionale
Riproduzione La tigre normalmente si accoppia in primavera: è fertile per 3-7 giorni. La femmina rimane insieme al maschio solo per alcuni giorni, poi il maschio la abbandona. Dopo circa 15 settimane la madre dà alla luce da 2 a 4 cuccioli. Essi non sono in grado di difendersi da soli. Sono infatti le femmine ad occuparsi di loro nei primi giorni di vita, nascondendo i piccoli al riparo in tane, solitamente create in fitti cespugli e in fessure rocciose. Anche l'allevamento è a totale carico della madre, infatti l'esemplare maschio che dopo l'avvenuto accoppiamento si allontana, generalmente, non assume alcun ruolo nella vita di un cucciolo.
RISCHIO D’ESTINZIONE Attualmente tutte le sottospecie di tigre sono da considerarsi in pericolo d'estinzione. Fino alla metà del Settecento, gli esemplari di questa specie erano numerosi e si spostavano agevolmente in ogni parte dell'Asia. Le armi da fuoco, divenute più efficienti, misero gli esponenti delle classi agiate nella condizione di fare della caccia alla tigre un'attività elitaria. La caccia indiscriminata alla tigre da parte dell'uomo, dovuta in particolar modo al bracconaggio per il commercio delle pelli, alle credenze della medicina tradizionale cinese e alla paura che l'animale incute per la fama di "mangiatrice di uomini", il tutto aggravato dalla costante riduzione del suo habitat naturale.