IL REGNO DEL QUADRO Scuola secondaria di I grado Sally Mayer 2C a.s. 2013/2014 Redatto da: Justin Ventrice, Sara Comini, Irene Pendin
Mi addormentai cullata da una dolce musica. Ad un tratto… il dipinto che era raffigurato sulla parete della mia camera, si animò. Dal dipinto spuntò fuori un corvo che mi prese fra i suoi artigli: “Giorgia …. Ben arrivata” mi sussurrò. Ed entrai nel quadro. Mi fece cadere su di un soffione, rimbalzai e finii a bordo di una mongolfiera.
Quella mongolfiera mi portò all’interno di un mondo fantastico, pieno di luci e circondato da edifici alti con alle estremità delle bolle d’acqua. All’interno vi erano dei led per illuminare la città.
Quando scesi dalla mongolfiera, incontrai una giovane volpe bianca. Mi disse di chiamarsi Haskaj. Scoprii subito che era molto golosa, infatti si era già pappata il cioccolatino nella tasca del mio pigiama. Con lei iniziammo a girovagare per la città. Mi guidò fra le piazze, i castelli e gli alberi abitati dai cittadini.
Al centro della città si ergeva Albero, era il più grande, ricoperto da lucide foglie verdi; su ogni ramo vi erano delle piccole casine. Lì viveva il popolo di Luxitown.
Alla periferia della città, vi era un castello che doveva risalire all’epoca vittoriana. Bussai al portone, che con uno scricchiolio si aprì. Entrai e, guidata da Haskaj, arrivai fino alla sala del trono. Qui, su una poltrona decorata con perle e pietre preziose, era seduta una regina.
Di fianco a lei c’era una fanciulla bionda, con l’aria sperduta. Era bellissima e mi sorrise tristemente. La regina mi disse: ”Sapevo che saresti arrivata, Haskaj ti ha guidata fin qui.” La dolce volpe di cui avevo fatto conoscenza era diventata il burattino della regina. Ma io sapevo che la stava solo ingannando, infatti, sia la ragazza sia Haskaj, mi fecero l’occhiolino.
La Regina era vestita di nero, aveva capelli corvini e grandi ali piumate. Mi fece portare dall’angelo incatenato una bevanda saporita… o meglio, soporifera!! Caddi in un sonno profondo. Quando mi svegliai ero in una cella umida e oscura, con delle sbarre alle finestre. Con me c’era anche il mio amico Haskaj. Ogni giorno la ragazza bionda, Myra, mi portava del pane con succo di pesca.
Un giorno la guardia si addormentò e, con un gran colpo di zampa, Haskaj le prese le chiavi e aprì la porta. Purtroppo si richiuse alle sue spalle e non ci fu modo di riaprirla... Subito sentii un rumore di passi e Myra si affacciò alla mia prigione con la volpe … Ero libera!
Myra e Haskaj mi riportarono al laghetto dove tutto aveva avuto inizio. Myra mi disse: “Giorgia, è ora di tornare nel tuo mondo, ci hai aiutato e te ne saremo per sempre grati!” A quel punto vidi allontanarsi il corvo nero con la regina tra gli artigli. Myra aprì un portale e, dopo un triste latrato e un “Addio!” entrai… Mi ritrovai sdraiata sul mio letto: “Era stato tutto un sogno?”. Sentii mia madre urlare: “GIORGIAAA!! Lo sai che sono allergica ai sacchi pulciosi e pelosi che si mangiano tutti i dolci del frigorifero!!!”. Con un sorriso guardai il quadro e mi addormentai.