L’eredità poetica dannunziana

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Eugenio Montale il male di vivere.
Advertisements

Gli elementi fondamentali Incominciamo il nostro viaggio …
A te A te che sei l’unica al mondo
FOSSATI GLORIA Vi parlo un po’ di me...
Intervista al genio della porta accanto.
Io sono Ylenia Pernigoni, sono nata il 5 agosto del 1991 a Milano
Giuseppe Ungaretti il poeta soldato Cosa ricordare : guerra
LA POESIA DELLE AVANGUARDIE
Come la pensano i giovani
Le quattro candele.
Ciao, amico/a dellItalia. Mi chiamo Sarah, e sono una ragazza del Ghana. Hai mai sentito parlare del mio paese? È un po lontano dal tuo…
Noi siamo… siamo Noi Scuola dell’Infanzia Sez. G LATINA
Il futurismo f. meneghetti 2010.
Bomba Intelligente Dolce Amaro Brivido Caldo Copia Originale
Gabriele D’Annunzio.
“Lo dice un burattino di stracci”
8 Click.
Un pensiero per la mamma
Quel prete bastardo.
Dialogando con il Padre nostro.
A Te Testo: Jovanotti PPS by.
ANCHE I GENITORI VANNO A SCUOLA!
NOME: ANTHONY COGNOME: CIAMBELLI ETA : 26 ANNI TITOLO DI STUDIO : Laurea in ingegneria delle telecomunicazioni.
L'INFLUENZA DI LUCIO - Ti va di venire con me? - Dove? - Volevo andare a trovare il nostro amico Lucio. - Che gli è successo? - Eh, è influenzato.
Congiuntivo imperfetto
IO E LA MATEMATICA storia di un rapporto in sospeso …
I CONSIGLI DI DIO.
Anno scolastico 2013/2014 Classe 5B LS Programma di Italiano
FESTA DELL’ACCOGLIENZA Caselle 3 OTTOBRE 2012
Poesie di Nazim Hikmet.
Le quattro candele.
Alcuni buoni motivi per conoscere Gesù.
Thomas Mann, Pensieri di guerra (1914)
I desideri dei bambini danno ordini al futuro. E. de Luca.
Abbi il piacere di leggere fino alla fine. (poi pensa
FRAN TAREL 2 By Macc Dany.
L’ Imperfetto.
Lettera di un padre triste....
Tante volte cerco d’Immaginarti e tante volte
La sintassi della frase semplice
“Spesso il male di vivere ho incontrato” il salmo 90
Omelia di don Ferruccio V domenica del T.O Anno A
Il primo ‘900 e il simbolismo crepuscolare
IL VERBO PIACERE.
Cos’è il Cos’è il Un giorno entrai di fretta e molto affamato in un ristorante. Un giorno entrai di fretta e molto affamato in.
DI 1. Indicare la città da cui si viene con il verbo “essere”
VIVIAMO INSIEME Come comunità IL natale di gesù.
Ogni esperienza tramandata dai nostri cari finisce in qualche modo per segnarci, inconsapevolmente.
8 Marzo 2008 PLAY.
Le quattro candele.
I PRONOMI PERSONALI.
Occhiali nuovi Non vedo molto bene da vicino, Signore. Almeno le cose che mi riguardano: i miei errori, i miei difetti. Mentre inquadro benissimo.
"Se per un istante Dio si dimenticherà
ARRICCHIMENTO LESSICALE
Eugenio Montale, Ossi di seppia
Michele A. Cortelazzo Sintassi \ 1.
Raccolta poesie Ciao ragazzi sono Romina, una ragazza a cui è venuto in mente di creare nel nostro sito una cartella contenente poesie per persone come.
Faccio la seconda media
Edoardo Sanguineti, sperimentalismo e tradizione
Il giorno in cui mi vedrai vecchio, e non lo sarò ancora, cerca di comprendermi.
una sola vigna su un solo ceppo
Questa sì che è felicità, la forza lieta di vivere
Delusione età risorgimentale Avanguardie età giolittiana
Inno di lode a Dio. Inno di lode a Dio GESU’ TU SEI UN AMICO DAVVERO SPECIALE LA DOMENICA MATTINA HAI SEMPRE UN SACCO DI COSE BELLE DA DIRE PROPRIO.
Introduzione allo studio della poesia
EUGENIO MONTALE.
La terra dell’oblio Una poesia di Carlos Vives Titolo originale La tierra del olvido.
A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda
La poesia del Novecento: permanenza e innovazioni
IL FUTURISMO di Marinetti esalta la guerra, ”sola igiene del mondo”
Transcript della presentazione:

L’eredità poetica dannunziana Classe: V L.S. Prof.ssa Francesca Baldini

Il linguaggio dannunziano I principali tratti del linguaggio dannunziano: a livello lessicale: sostantivi frequentativi, provenienti da verbi, con suffissi in –ìo, -ìa; verbi con prefisso -in o in –eggiare; sostantivi in -mento, in –ame, in –ura, in –udine; a livello sintattico: stile nominale; sintassi fatta di enumerazioni e accumuli; a livello retorico: linguaggio analogico; a livello metrico: assonanze, rime imperfette; verso libero.

La diversa eredità di Pascoli e D’annunzio

Pascoli e D’Annunzio: due diverse modalità di lascito La continuità della «poetica degli oggetti» da Pascoli a Montale Una parziale consonanza tra poetiche: D’Annunzio e il Futurismo Il complesso e ambivalente rapporto tra D’Annunzio e il Crepuscolarismo: dalla ammirata suggestione per il Poema Paradisiaco alla diffidenza

Problematizzazione del concetto di «eredità poetica dannunziana» L’eredità come lascito linguistico D’Annunzio e i Futuristi: l’analogia e il verso libero D’Annunzio e Ungaretti: la sacralità della parola D’Annunzio e i Crepuscolari: plagi dannunziani nell’opera di Gozzano D’Annunzio e Montale: dal rifiuto dei «poeti laureati» alla necessità di un «attraversamento» della poesia di D’Annunzio per arrivare a una nuova dimensione espressiva

I futuristi: tra superomismo ideologico ed esaltazione dell’analogia Manifesto del Futurismo, par.3 La letteratura esaltò fino a oggi l’immobilità pensosa, l’estasi e il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno. Manifesto tecnico della letteratura futurista, par. 7 L’analogia non è altro che l’amore profondo che collega le cose distanti, apparentemente diverse e ostili. Solo per mezzo di analogie vastissime uno stile orchestrale può abbracciare la vita della materia.

Ungaretti: tra adesione al verso libero e rifiuto della magniloquenza Il porto sepolto, da L’allegria Lettera ad Ardengo Soffici, 27 agosto 1923 «Gabriele D’Annunzio, il maestro di tutti noi». Mariano, 29 giugno 1916 Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde Di questa poesia mi resta quel nulla di inesauribile segreto

Gozzano e Montale: due diversi rapporti col Vate

Gozzano: il «cozzo dell’aulico col prosaico» L’Altro, da Poesie Sparse La via del rifugio, da La via del rifugio […] Ma pur ti perdono l’aiuto che non mi desti se penso che avresti anche potuto, Invece di farmi gozzano un po’ scimunito ma greggio, farmi gabriel dannunziano: sarebbe stato ben peggio! […] non cedo per tutte le Laudi quest’altro gozzano bambino […] Bimbe di mia sorella, e voi, senza sapere cantate al mio piacere la sua favola bella*. *Eco dannunziana da La pioggia nel pineto Vas voluptatis* da Poesie sparse *Il modello del titolo è dato da D’Annunzio, Vas spiritualis ne La Chimera e Vas Mysterii nel Poema Paradisiaco

Montale e l’«attraversamento di D’Annunzio» Piove, da Satura II Montale, Farfalla di Dinard […] Piove non sulla favola bella di lontane stagioni, ma sulla cartella esattoriale, piove sugli ossi di seppia E sulla greppia nazionale. I limoni, da Ossi di seppia Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto tra le piante dai nomi poco usati: bossi, ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla […] «D’Annunzio nella recente tradizione italiana […] è presente in tutti perché ha sperimentato o sfiorato tutte le possibilità linguistiche e prosodiche del nostro tempo. In questo senso non aver appreso da lui sarebbe un pessimo segno».

Letture consigliate L. Anceschi, Poetiche di Pascoli e D’Annunzio, in Novecento, vol. I, Milano 1961. P.V. Mengaldo, D’Annunzio e la lingua poetica del Novecento, in La tradizione del Nocecento. Prima serie, Torino 1999. C. Marazzini, La lingua italiana, pp. 415-419, Bologna 1994. P.G. Beltrami, La metrica italiana, pp. 132- 138, Bologna 1991.