Eccoci Gesù, alla tua presenza… mentre ci mostri ciò che hai vissuto per noi 2000 anni fa e che in questi giorni rivivrai per amore nostro…
…lascia che entriamo anche noi nella stanza dove con i tuoi amici si compì l’Ultima Cena… e ci sediamo a tavola con loro a nutrirci di quel Pane che hai trasformato nel Tuo Corpo…
Quando fu l’ora, prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse: “Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, poiché vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”.
E preso un calice, rese grazie e disse: “Prendetelo e distribuitelo tra voi, poiché vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non venga il regno di Dio”.
Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me”.
Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi”.
Grazie Gesù, per quella sera… Grazie perché sapevi che fra poco avresti sofferto tanto davvero, ed hai voluto lo stesso farci il grande dono del Pane che diventa il Tuo Corpo nell’Eucarestia… Grazie perché da quella sera possiamo nutrirci di Te e vivere nel tuo amore…
Dopo la cena, Gesù uscì nell’orto a pregare… a parlare con il Padre di tutto ciò che stava per accadere… …accompagnamolo nell’orto e preghiamo con Lui…
Uscito se ne andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: “Pregate, per non entrare in tentazione”. Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e, inginocchiatosi, pregava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà”. Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In preda all’angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadevano a terra.
Ripetiamo insieme… Aiutaci, Signore, a non allontanarci mai da Te…
All’improvviso, nell’orto degli ulivi arrivano i soldati mandati da coloro che avevano tramato contro Gesù… gli apostoli sono sconvolti… Gesù con coraggio va incontro al suo sacrificio per amore nostro…
Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: “Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo? ”. Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: “Signore, dobbiamo colpire con la spada? ”. E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: “Lasciate, basta così! ”. E toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che gli erano venuti contro, sommi sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: “Siete usciti con spade e bastoni come contro un brigante? Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete steso le mani contro di me; ma questa è la vostra ora, è l’impero delle tenebre”.
Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al sinedrio e gli dissero: “Se tu sei il Cristo, diccelo”. Gesù rispose: “Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma da questo momento starà il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza di Dio”. Allora tutti esclamarono: “Tu dunque sei il Figlio di Dio? ”. Ed egli disse loro: “Lo dite voi stessi: io lo sono”. Risposero: “Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca”.
E così, Gesù, tra insulti e botte viene portato come un malfattore davanti al Sinedrio… lì con umiltà non risponde alle provocazioni e agli insulti e alle accuse false contro di Lui… pensa che tutto questo che sta subendo servirà per aprirci le porte del Paradiso e allora per amore nostro porta avanti la sua missione…
Ripetiamo insieme: donaci, Signore, l’umiltà e la forza di saper resistere alle provocazioni per amore tuo e del prossimo
Poi Gesù viene condotto davanti a Ponzio Pilato che dovrà giudicarlo…
Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore l’interrogò dicendo: “Sei tu il re dei Giudei? ”. Gesù rispose “Tu lo dici”. E mentre lo accusavano i sommi sacerdoti e gli anziani, non rispondeva nulla. Allora Pilato gli disse: “Non senti quante cose attestano contro di te? ”. Ma Gesù non gli rispose…
Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: “Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo? ”. Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia. Ma i sommi sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a richiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò: “Chi dei due volete che vi rilasci? ”. Quelli risposero: “Barabba! ”. Disse loro Pilato: “Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo? ”. Tutti gli risposero: “Sia crocifisso! ”. Ed egli aggiunse: “Ma che male ha fatto? ”. Essi allora urlarono: “Sia crocifisso! ”.
Signore , donaci la fede: la fede che fa vedere tutto sotto un’ altra luce la fede ci mostra il Cristo là dove il nostro occhio non vede che un povero; la fede che non teme né i pericoli, né il dolore, né la morte; la fede che sa camminare nella vita con pace, calma e gioia.
Accompagniamo adesso Gesù nella parte più dolorosa del suo cammino e della sua missione… è stato condannato… e prima di crocifiggerlo i soldati inizieranno a torturarlo ed insultarlo… lo portano fuori per frustarlo…
E Pilato, volendo dar soddisfazione alla moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Gesù, il dolore delle frustate è fortissimo, ma l’amore che senti per noi è molto più forte e ti fa andare avanti verso la cima del calvario dove sarai crocifisso con pazienza e col cuore rivolto al Padre. Insegnaci; Gesù, ad avere sempre il cuore rivolto al Padre nelle gioie e nelle sofferenze e a non sentirci mai abbandonati da Lui.
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la coorte. Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo. Cominciarono poi a salutarlo: “Salve, re dei Giudei! ”. E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Vogliamo alleviarti la sofferenza delle spine sul capo, caro Gesù, offrendoti tutti i nostri piccoli gesti d’amore… Ripetiamo insieme: accogli e custodisci, Signore
Gesù inizia a portare la croce sulla salita… più volte cadrà per terra, più volte sarà insultato dalla gente attorno, più volte sarà colpito e ferito… Ma continuerà il cammino fino in cima confortato dallo sguardo di sua madre…
Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirène che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui.
Quando giunsero al luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno”.
Gesù sei arrivato al compimento della tua missione: vieni innalzato sulla croce… accanto a Te altri due vengono crocifissi… e Tu accogli nel tuo regno il ladrone pentito… Grazie, Gesù, perché non c’è amore più grande di chi da la vita… e Tu stai dando la vita per noi… Grazie, Gesù, perché anche a noi apri le porte del Paradiso e ci dai la possibilità di ricevere il perdono per i nostri peccati
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò.
GESU’ Il tuo pensiero mi illumini, la tua parola mi guidi, i tuoi occhi mi seguano, le tue orecchie mi ascoltino. Le tue braccia allargate sulla croce mi aprano all’amore universale, i tuoi piedi crocifissi mi spingano a donarmi senza misura di stanchezza ai fratelli. Il tuo cuore aperto sia per me fonte di grazia nel cammino e luogo di riposo nella stanchezza. Amen .
Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo spirò. C’era un uomo di nome Giuseppe, membro del sinedrio, persona buona e giusta. Non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio. Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro. Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve. Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite. Ma l’angelo disse alle donne: “Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto”.
Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli.
Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano.
E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.