I ruoli tematici mirta.vernice@unibo.it
Ruoli tematici Sono parte della frase e corrispondono ai partecipanti della situazione descritta. Aiutano a classificare il tipo di relazione che esite tra entità (persone, cose e luoghi) che prendono parte a un evento
Classificare i ruoli tematici Riccardo bacia Maria. Funzioni sintattiche: Soggetto: Riccardo Oggetto: Maria Ruoli tematici: Riccardo è l’ AGENTE nell’evento Maria il PAZIENTE
Maria è baciata da Riccardo Distinguiamo Maria è baciata da Riccardo Funzioni sintattiche: Soggetto: Maria Oggetto: Riccardo Ruoli tematici: Riccardo è ancora l’ AGENTE nell’evento Maria il PAZIENTE I ruoli rimangono costanti queo l’ordine superficiale delle frase cambia.
Ruoli tematici: AGENTE Entità che inizia l’azione In genere dotato di volizione (compie l’azione volontariamente) In genere è animato Silvia ha cucinato i ravioli. Ulteriore concetto: ATTORE Inteso come un ruolo più generale AGENTE è un tipo di ATTORE ATTORE non necessariamente deve mostrare volizione: La macchina ha investito il riccio
AGENTE Diagnostica per testare se un’entità è un agente Jackendoff (1972): Per testare se un’entità è un agente, aggiungi nella frase un avverbio che rende esplicita la volizione Maria ha aperto la lettera deliberatamente *Maria ha ricevuto la lettera deliberatamente
Ruoli tematici: PAZIENTE Subisce l’effetto di una certa azione Spesso modifica il suo stato Può essere sia animato che inanimato Il sole ha sciolto il ghiaccio.
PAZIENTE Jackendoff (1990) ha proposto una diagnostica per testare lo status di paziente di un entità: Se puoi chiedere “Cosa è successo a X?” allora X è un paziente. Sara ha rimproverato Riccardo. Cos’è successo a Riccardo? (E’ stato rimproverato) Il libro era in biblioteca. Cosa è successo al libro? (Anomala) Cosa è successo alla biblioteca? (Anomala)
Ruoli tematici: TEMA Entità che subisce un cambiamento di stato in un’azione o di cui viene descritto lo stato o la collocazione. Può essere animato o inanimato. Il libro è in biblioteca. Per alcuni autori TEMA e PAZIENTE sono lo stesso ruolo.
Ruoli tematici: EXPERIENCER Usato per quegli enti che mostrano consapevolezza di un’azione, sensazione o stato. Non possiede volizione, è ≠ AGENTE. Giovanni ha visto il leone nella savana.
Ruoli tematici: BENEFICIARIO Entità che beneficia dell’azione che ha luogo nell’evento. Viene in genere realizzato nella forma per-PP (prepositional phrase). Giovanni ha comprato dei fiori per sua moglie.
Ruoli tematici: STRUMENTO Il mezzo con cui un’azione è portata a termine. In genere realizzato nella forma con-PP (prepositional phrase). Ha aperto la porta con un piede di porco.
Il bambino si nascose dietro la tenda. Ruoli tematici: LUOGO Posto dove qualcosa si trova; Oppure posto dove qualcosa ha luogo; Realizzato col complemento locativo (PP-sotto, in, dietro, ecc.). Il bambino si nascose dietro la tenda.
Ruoli tematici: GOAL (SCOPO) Entità verso cui l’azione è diretta; Può trattarsi di un movimento metaforico o letterale. Giovanni ha dato la lettera a Maria. Ha raccontato la barzelletta ai suoi amici. NB: Secondo alcuni SCOPO viene anche indicato come RICEVENTE per verbi come DARE
Ruoli tematici: ORIGINE L’entità da cui qualcosa si muove o si origina; Può essere letterale o metaforica. Realizzata tipicamente nella forma da-PP. Ho avuto quell’idea da Franco. Vengo da Malta.
Problemi con queste classificazioni Diversi punti di vista per certi ruoli tematici e.g. Per alcuni PAZIENTE e TEMA sono lo stesso ruolo. Ci sono casi ambigui: Margherita ha ricevuto un regalo. GOAL? RICEVENTE? BENEFICIARIO?
Difficoltà coi ruoli tematici Intuitivamente ci sono, ma sono difficili da definire. Secondo quali categorie definire i ruoli? Deve esserci una motivazione semantica. Bisogna dimostrare che la distinzione tematica sottende delle differenze in base a una teoria semantica.
Dowty (1991) Cerca di rispondere a questo problema. Esempio: Cosa hanno in comune gli X in queste frasi: x uccide y, x nomina y x interroga y Dowty: Hanno una serie di proprietà semantiche in comune x è dotato di volizione x causa un’azione che ha delle conseguenze su y x non subisce nessun cambiamento interno NB. Queste proprietà sono caratteristiche di X, e valgono per le frasi 1-3.
Dowty (1991) Propone di vedere i ruoli come prototipi Invece di definire tanti ruoli diversi, propone solo due prototipi di base: Proto-Agent, Proto-Patient. Ogni prototipo ha una serie di caratteristiche semantiche. Argomenti in una frase si qualificano come più simili al Proto-Agent o Proto-Patient a seconda delle proprietà semantiche che hanno, con diversi gradi di appartenenza.
Dowty (1991) Proto-Agent Volizione È senziente (esperisce una sensazione/emozione) / percezione Causa un evento o uno stato in un altro essere È in movimento rispetto all’altro elemento dell’azione Proto-Patient Subisce un cambiamento di stato Il cambiamento è incrementale (e.g., “il panino” in “il panino è mangiato”) Subisce un’azione da parte di un altro elemento dell’azione È stazionario rispetto all’altro elemento dell’azione
Gradi di appartenenza a un Proto-role o all’altro Alcune entità quindi saranno più simili al Proto-Agent che al Proto-Patient Giovanni ha pulito la casa Ha tutte le caratteristiche semantiche del Proto-Agent Giovanni ha versato l’acqua Non c’è volizione, ma esperisce la sensazione (senziente) L’uragano distrugge la casa No volizione nè senzienza
Ruoli tematici e sintassi Ruoli tematici in genere si legano sistematicamente a certi ruoli sintattici e.g. EXPERIENCER / AGENTE in genere è il soggetto PAZIENTE è in genere l’oggetto Quindi i ruoli tematici permettono di predire in che modo i concetti saranno realizzati sintatticamente (se diventeranno soggetto o oggetto) a partire dalle loro caratteristiche semantiche.
Gerarchia dei ruoli tematici AGENTE EXPERIENCER PAZIENTE STRUMENTO, ECC. Più è in alto un ruolo tematico più è probabile che gli si assegnerà il ruolo sintattico (più prominente) di soggetto. SOGGETTO
Dowty: Argument Selection Principle Se un verbo vuole un soggetto e un oggetto (verbo transitivo) L’elemento con il maggior numero di proprietà semantiche del Proto-Agent sarà selezionato come soggetto; L’elemento con il maggior numero di proprietà semantiche del Proto-Patient sarà selezionato come oggetto.
Argument selection principle Se due argomenti hanno lo stesso numero di proprietà di Proto-Agent e Proto-Patient hanno eguali probabilità di essere scelti come soggetto o oggetto. Con un verbo che richiede tre argomenti (e.g. dare), l’oggetto sarà quell’elemento che ha il maggior numero di proprietà di Proto-Patient. (es., “il libro” in “Mario ha prestato il libro a Sara”).
Altri ruoli tematici Proto-Agent e Proto-Patient sono gli unici ruoli; Quindi bisogna interpretare gli altri ruoli (tipo EXPERIENCER o SCOPO) come se condividessero alcune delle caratteristiche del Proto-Agent/Proto-Patient, ma non tutte.
Gerarchia dei ruoli tematici di Dowty Elementi che hanno più proprietà di Proto-Agent hanno più probabilità di diventare il soggetto della frase. Immaginarlo come un CONTINUUM AGENTE > EXPERIENCER > PAZIENTE > GOAL PROTO-AGENT PROTO-PATIENT
In conclusione Ruoli tematici sono una rappresentazione cruciale che unisce semantica a sintassi; Modello di Dowty offre interpretazione predittiva delle caratteristiche sintattiche di una frase (soggetto, oggetto, etc) a partire dalla semantica.