Padre Luigi Amigó y Ferrer

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Transcript della presentazione:

Padre Luigi Amigó y Ferrer Storia di un apostolo dei giovani

Figlio di un avvocato, all’età di dodici anni entrò nel seminario di Valencia, dove maturò la sua vocazione alla vita religiosa: rimasto orfano, dovette rinunciare al suo proposito di entrare nell’Ordine Certosino per attendere all’educazione delle sorelle minori.

Riuscì a vestire l’abito cappuccino il 12 aprile del 1874 a Bayonne, in un convento di frati spagnoli in esilio per motivi politici. Tornato in patria, venne ordinato sacerdote il 29 marzo 1879 a Montehano (Escalante): nel 1881 divenne maestro dei novizi a Massamagrell, sua città natale, dove iniziò a organizzare gruppi di terziari francescani laici e a impiegarli per il risanamento morale della società spagnola.

Diede vita a due Congregazioni per l’assistenza ai poveri e agli emarginati: quella femminile delle Sorelle Terziarie Cappuccine della Sacra Famiglia e quella maschile dei Religiosi Terziari Cappuccini di Nostra Signora Addolorata

Il 16 dicembre del 1898 venne nominato superiore della ricostituita provincia cappuccina di Valencia, carica che mantenne fino al 1902. Visse nel convento di Orihuela fino al 1907, quando venne nominato amministratore apostolico di Solsona: ricevette la consacrazione episcopale il 9 giugno del 1907 a Madrid dal vescovo Aristide Rinaldini, nunzio apostolico in Spagna. Prese possesso della sede di Solsona il 28 luglio del 1907 e guidò la diocesi fino al 6 novembre 1913, quando venne trasferito alla sede di Segorbe.

Oggi Padre Luigi è venerabile. Il processo diocesano di beatificazione si è aperto il 18 gennaio del 1950. Oggi Padre Luigi è venerabile.

La Congregazione dei Religiosi Terziari Cappuccini dell’Addolorata

La congregazione venne fondata nel convento della Maddalena di Massamagrell dal cappuccino spagnolo Luigi Amigò Ferrer per l'assistenza ai detenuti e la rieducazione dei minorenni: il 12 aprile 1889, festa di Nostra Signora Addolorata, i primi quattordici postulanti ricevettero l'abito religioso, dando formalmente inizio all'istituto. L'arcivescovo di Valencia, Antolín Monescillo y Viso, ne approvò le costituzioni l'8 aprile 1889 e l'11 gennaio 1895 il governo spagnolo autorizzò i Terziari Cappuccini a prestare servizio nelle carceri e nei riformatori statali.

Durante la guerra civile spagnola trovarono la morte 29 religiosi. I Terziari Cappuccini dell'Addolorata ottennero l'approvazione pontificia il 19 settembre 1905 e le loro costituzioni vennero approvate definitivamente della Santa Sede il 7 maggio 1910. Durante la guerra civile spagnola trovarono la morte 29 religiosi. La congregazione venne aggregata all'Ordine dei Frati Minori Cappuccini il 19 giugno 1905 e i suoi membri osservano la regola del Terzo Ordine Regolare di San Francesco; esiste anche il ramo femminile delle Sorelle Terziarie Cappuccine della Sacra Famiglia.

I Terziari Cappuccini sono dediti al recupero ed all'educazione della gioventù traviata: prestano il loro servizio soprattutto presso le scuole professionali e i carceri minorili. Sono presenti in Europa (Germania, Italia, Polonia, Spagna), nelle Americhe (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Repubblica Dominicana, Ecuador, Nicaragua, Panamá, Porto Rico, Stati Uniti d'America, Venezuela), in Costa d'Avorio e nelle Filippine; la sede generalizia è a Roma.

della Guerra Civile Spagnola del 1936 - 1939 I Martiri Amigoniani della Guerra Civile Spagnola del 1936 - 1939

Sono 19 religiosi spagnoli appartenenti alla Congregazione dei Terziari Cappuccini di Nostra Signora Addolorata (o Amigoniani) fondata dal venerabile Luigi Amigó y Ferrer, tre suore Terziarie Cappuccine e una Cooperatrice Amigoniana vittime della persecuzione religiosa della guerra civile spagnola (1936-39).

La causa di canonizzazione di questi religiosi martiri è stata condotta presso l'arcidiocesi di Valencia congiuntamente ad altre sette cause relative ad altrettanti casi di martirio di membri di diversi ordini e congregazioni religiose. Nel 1993-94 è stato emanato il decreto di validità del processo diocesano; il 13 maggio 1997 la Positio sul martirio è stata consegnata alla Congregazione delle Cause dei Santi.

In sostanza, chi sono i Terziari Cappuccini dell’Addolorata?

Sono una grande Famiglia Religiosa composta da Laici, Religiose e Religiosi. Nella Chiesa Cattolica, secondo la Regola e la Spiritualità di San Francesco, seguono il carisma che ci diede il nostro fondatore P. Luigi Amigó ed esprimono, con la loro vita, la misericordia di Cristo Buon Pastore ai giovani con problemi di condotta.

I Religiosi hanno sviluppato nel corso dalla loro storia, e continuano a farlo tuttora, una pedagogia speciale che chiamano: PEDAGOGIA AMIGONIANA. L'obiettivo di questo sistema pedagogico è la rieducazione, riabilitazione, correzione ed adattamento di bambini e giovani che, per diverse motivazioni, sono entrati in conflitto con sé stessi o con la società.   Basata sul Vangelo, la Pedagogia Amigoniana, contempla in ogni giovane l'attualizzazione del mistero di Cristo. Questa Pedagogia è: personalizzata, integrale, dosata, preventiva, familiare e terapeutica.

Cristo Buon Pastore, che è venuto a cercare la pecora smarrita. La SPIRITUALITÀ AMIGONIANA è una strada particolare per seguire Cristo nel mondo d’oggi: trova le sue radici nel Vangelo, nella Spiritualità Francescana e deriva dai seguenti modelli spirituali:   Cristo Buon Pastore, che è venuto a cercare la pecora smarrita.   La nostra Madre Addolorata ai piedi della Croce vicino a suo Figlio.   S. Francesco, fonte di autenticità evangelica.   Luigi Amigó, strumento della misericordia di Dio.

«Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore» (Gv 10,11) La spiritualità amigoniana si concentra soprattutto nella contemplazione di Cristo Redentore e Buon Pastore, che è venuto a cercare quelli che si sono persi, i peccatori e gli infermi.

"Signora, perchè hai voluto andare anche Tu a sacrificarTi sul Calvario ? Non bastava forse per redimerci un Dio crocifisso, che volesti essere crocifissa anche Tu, Sua Madre ?". (San Bonaventura) Depositano nelle mani della Vergine Addolorata le loro necessità seguendo l’esempio del Padre Fondatore che mise la Congregazione sotto la sua materna protezione.

Al contatto con san Francesco, il Carisma corredentore di Luigi Amigò si arricchisce di minorità e spinge i frati a servire il prossimo in umiltà e semplicità. Padre Luigi, in quanto francescano cappuccino convinto, ha voluto dar loro, oltre alle Costituzioni, la Regola e Vita dei Fratelli e delle Sorelle del Terz’ Ordine Regolare di san Francesco d’Assisi. Questo li fa prendere parte al grande albero della famiglia francescana.

Padre Luigi non ha fatto miracoli, non ha compiuto guarigioni, non ha realizzato opere d’arte o composizioni musicali che lo portassero all’ «onore degli altari»; ha fatto di più. Ha lasciato che lo Spirito Santo lavorasse in lui, lo plasmasse e lo usasse per fondare l’amata Congregazione dei Religiosi Terziari Cappuccini dell’Addolorata.

“Ogni giovane che si rieduca è una generazione che si salva” (frase attribuita al Fondatore)