13/01/13 GLI ELEGIACI 1.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
MILO DE ANGELIS.
Advertisements

Locus amoenus Il locus amoenus è un giardino, dove i poeti allietano i loro idilli. Alberi, acque limpide, prati fioriti e cielo sereno fanno parte delle.
IL MITO DI ORFEO.
GIACOMO LEOPARDI Giacomo Leopardi, nacque nel 1798 a Recanati, cominciò gli studi sotto la guida di Precettori privati, rivelando un ingegno eccezionalmente.
Giacomo Leopardi ( ) Recanati.
fra tradizione e innovazione
SCUOLA POETICA SICILIANA
L’età cortese XI-XIII secolo.
La vita e le opere Vita Poesie
Le fonti storiche.
Poliziano La vita La fabula di Orfeo Le stanze per la giostra
Il riso sardonico della maschera ghignante
GIUSEPPE UNGARETTI La Vita Pensiero e Poetica Opere principali
GIOVANNI PASCOLI.
LA LETTERATURA Metodo di studio.
Storie di sirene.
La mostra di Alma Tadema al Man
La cosa più bella Saffo: Nuovi valori.
GENERI E MODELLI I poetae novi e catullo
LA SCUOLA POETICA SICILIANA
Sommario La battaglia di Azio (31 a.C.): un evento chiave
IL DOLCE STIL NOVO La poesia d’amore
“L’evoluzione umana dell’adulto
IL MITO DELL’ETA’ DELL’ORO
Catullo & Lesbia.
Giovanni Pascoli Vita e opere.
Giuseppe Ungaretti L’esperienza umana e poetica di Ungaretti si intreccia più volte nel corso della sua vita. Nella sua produzione poetica possiamo distinguere.
VILLA ADRIANA.
Le origini della letteratura italiana
GIACOMO LEOPARDI (1798, RECANATI – 1837, NAPOLI)
La Vita Nuova di Dante, introduzione
Da poesia cortese a poesia comunale
Giovanni Boccaccio e il Decameron
L’EPICA GRECA Primo e più antico genere letterario prodotto dai greci; sono fonte importantissima per conoscere l’epoca micenea Nasce come tradizione ORALE,
LA COMMEDIA Significato: Composizione teatrale a lieto fine, di
L’età cortese XI-XIII secolo (dal 1000 al 1200).
Niccolò Machiavelli Biografia.
QUADRATO E ARISTIDE DI ATENE GIUSTINO
Cesare e le donne Gli amori di un Grande Conquistatore
L’ERMETISMO.
L’ELLENISMO Classe: V Liceo Classico Prof.ssa Arianna Buono
ROMA: CONFLITTI ESTERNI E INTERNI p
Prof.ssa Grazia D’Auria - web: - mailto: Pag. Salvatore.
TITO LIVIO.
Saffo.
LA POESIA LIRICA Introduzione Negli ultimi decenni del periodo repubblicano si afferma in alcuni ambienti letterari romani un nuovo gusto estetico di.
Il mito.
Classe I L Epica Prof. Giovanni Godio
ENEIDE CANANA'.
LUCILIO E LA SATIRA LATINA
In Foscolo, Manzoni e Leopardi
NEL MITO TROVIAMO IL MODO DI VEDERE IL MONDO E LA REALTA’ TIPICO DI UN POPOLO.
GIOVANNI PASCOLI ( ) Una vita tra il nido e la poesia
L’EPICA CLASSICA (Pag )
Il tema della “regalità” di Gesù propone, alla fine dell’anno liturgico, la riflessione sul senso della storia, alla luce della parola di Gesù. Gesù è.
A cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda
Giovanni Pascoli, Myricae
dicembre 2015 Te Deum laudámus: te Dóminum confitémur. Noi ti lodiamo, Dio ti proclamiamo Signore. Te ætérnum Patrem, omnis terra venerátur.
Giubileo della Misericordia Papa Francesco Udienza del 30 dicembre 2015 in piazza San Pietro Il Natale del Giubileo della Misericordia Papa.
Gioia Affetto Filastrocca Emozioni Tristezza Paura Bella Sentimenti
“ Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più” Dostoevskij “ Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà.
La poesia neoterica e Catullo
Vivamus mea Lesbia, atque amemus….. IL POETA GAIO VALERIO CATULLO PROVENIVA DA UNA FAMIGLIA AGIATA DI VERONA NELLA GALLIA CISALPINA. CI RIMANGONO POCHE.
Umberto Saba La vita Saba nasce a Trieste nel 1883, da madre ebrea e da padre veneziano. Trascorre un’infanzia infelice che lo tormenterà per tutta.
 PUBLIO VIRGILIO MARONE  Virginio nacque presso Mantova nel 70 a. C.  A Roma frequenta la scuola di retorica e a Napoli si dedica alla filosofia 
Clemente Rebora La vita Nato nel 1885 a Milano, si laureò in lettere, dedicandosi poi all’insegnamento. Partecipa alla guerra in qualità di sottufficiale,ma.
Un posto pulito, illuminato bene Ernest Hemingway Raccolta: 49 racconti Anno: 1973.
Catullo Gaio Valerio. La vita 87/84 a.C. nasce a Verona Presto si reca a Roma, dove si inserisce nel circolo letterario dei Poetae Novi (con Licinio Calvo.
Transcript della presentazione:

13/01/13 GLI ELEGIACI 1

L’elegia in Grecia 13/01/13 L’elegia nasce in Grecia: l’etimologia della parola richiama i lamenti funebri o il nome frigio del flauto, lo strumento usato per accompagnarla. In età arcaica i contenuti dell’elegia sono molto vari: amore, politica, massime sapienziali, esortazioni al valore militare, riflessioni esistenziali. In età classica, con Antimaco di Colofone, l’elemento personale (il dolore per la morte della donna amata) si lega con il mito (amori tragici). In età ellenistica alla linea inaugurata da Antimaco si aggiunge l’elegia eziologica, ossia quella che ricerca nel mito le cause della realtà presente I Propilei sull’acropoli di Atene (Callimaco). 2

L’elegia a Roma 13/01/13 Difficile ricostruire le origini dell’elegia latina e i suoi rapporti con quella greca; di sicuro si può dire che la massima fioritura di questo genere a Roma si colloca nella seconda metà del I sec. a.C. L’elegia romana, che ha come forma metrica il distico elegiaco (strofa formata da un esametro e un pentametro), è caratterizzata da contenuti amorosi e dal carattere prevalentemente autobiografico; le esperienze del poeta sono però inquadrate in forme e situazioni tipiche, spesso mutuate dall’epigramma ellenistico. Il Foro romano 3

L’amore elegiaco 13/01/13 Il tema fondamentale dell’elegia è l’amore, vissuto come esperienza unica e assoluta, che riempie l’esistenza e le dà senso. L’amore è vissuto come dedizione alla donna (domina) in un rapporto di servitium amoris (schavitù d’amore) che il poeta vorrebbe basato sulla fides (lealtà). Questo rapporto è fatto di molte sofferenze e fugaci attimi di gioia (il poeta è miser, “infelice”); gli esiti estremi cui può giungere il servitium amoris sono il discidium (la separazione) o la renuntiatio amoris (esasperato, il poeta rinuncia all’amore). Gli sposi, affresco pompeiano   4

Identikit del poeta elegiaco 13/01/13 L’amore è un sentimento di cui il poeta si sente prigioniero, una passione alienante che lo spinge a una vita degradata e dissipata (nequitia). Il poeta elegiaco è spinto a rifiutare: i suoi doveri di civis, in particolar modo il servizio militare; la città, luogo insidioso per l’amore, alla quale preferisce la campagna; il mos maiorum , poiché il suo è un amore extraconiugale. Alvan Fisher, Paesaggio pastorale (1854) 5

Il canone degli elegiaci e Gallo 13/01/13 Quintiliano ci fornisce il canone, cioè l’elenco, dei poeti elegiaci romani più rappresentativi: Gallo, Tibullo, Properzio, Ovidio. Di Gaio Cornelio Gallo (70-26 a.C.) sappiamo pochissimo e la sua produzione è andata quasi completamente perduta; è stato autore di 4 libri di elegie intitolati Amores dedicati a Licoride, donna di cui era innamorato. A lui Virgilio dedica la X ecloga e il primo finale del IV libro delle Georgiche, poi sostituito dall’epillio di Aristeo e dal mito di Orfeo ed Euridice. Caduto in disgrazia presso Ottaviano, Gallo si uccide e viene colpito da damnatio memoriae. Stele trilingue di File in onore di Gallo 6

Tibullo: la biografia 13/01/13 Albio Tibullo nasce nel 55-50 a.C. nel Lazio da famiglia di ceto equestre. Entra nel circolo di Valerio Messalla Corvino, che segue in una spedizione militare in Aquitania e poi in Oriente (ma per una malattia il poeta rientra in Italia). Orazio in un’epistola lo ricorda appartato e malinconico nei suoi ultimi anni di vita, trascorsi forse nella campagna laziale. Muore nel 19 a.C., poco dopo Virgilio. Lawrence Alma-Tadema, Tibullo a casa di Delia (1886) 7

Il corpus Tibullianum 13/01/13 Sotto il nome di Tibullo l’antichità ci ha tramandato un corpus in 4 libri: i libri I-II contengono elegie sicuramente attribuibili al poeta; il libro III raccoglie le elegie d’amore di Ligdamo (un giovane schiavo? una maschera del giovane Ovidio?) per Neera; il libro IV ci tramanda un anonimo panegirico di Messalla e le poesie d’amore composte da Sulpicia (nipote di Messalla) per Cerinto, ma alcuni componimenti di quest’ultimo libro potrebbero essere tibulliani. Peter Paul Ribens, Amore cavalca un delfino (1638) 8

Gli amori di Tibullo 13/01/13 Il I libro è dominato dalla figura di Delia (pseudonimo di Plania, della quale non sappiamo nulla): una donna volubile, amante del lusso e dei piaceri mondani, incline al tradimento e fonte di tormento per il poeta. In 3 elegie del II libro viene invece cantata Nemesi (vendetta), una cortigiana avida e spregiudicata che scalza Delia dal cuore del poeta. Nel libro I affiora un amore pederotico di Tibullo, quello per il giovinetto Marato; Tibullo è l’unico tra gli elegiaci latini a non cantare solo amori femminili. Nemesi 9

I temi della poesia tibulliana 13/01/13 Due sono gli spunti tematici caratteristici della poesia tibulliana: la campagna, spazio di idillica felicità, di vita semplice e serena, luogo cui il poeta vorrebbe ancorare la propria esistenza; la pace, con l’esecrazione della guerra e dei suoi orrori. La campagna tibulliana è presentata con i tratti dell’idillio bucolico, ma anche con il suo patrimonio di antichi valori etici e culti religiosi; il rimpianto per l’età dell’oro e per il felice regno di Saturno si avverte spesso sullo sfondo. Ara pacis 10

Lo stile 13/01/13 Il linguaggio della poesia tibulliana è di tono medio, semplice e armonioso. Il distico costituisce spesso la cellula ritmica e semantica dei componimenti: nei suoi confini è racchiusa la formulazione compiuta di un pensiero. Per quanto riguarda l’ordine delle parole, caratteristica è la dislocazione dell’aggettivo rispetto al sostantivo: l’aggettivo chiude spesso il primo emistichio, mentre il sostantivo chiude il secondo. Nicolas Fouché, Pomona (1700) 11

Properzio: la biografia 13/01/13 Sesto Aurelio Properzio nasce in Umbria, probabilmente ad Assisi, tra il 49 e il 47 a.C. da famiglia di rango equestre. Tenta la carriera forense e politica a Roma, dove si trasferisce dopo le confische di terreni che colpiscono la sua famiglia nel 41-40 a.C. A Roma si innamora di Cinzia, pseudonimo di Hostia (non identificata). Nel 28 a.C. entra nel circolo di Mecenate. Muore probabilmente poco dopo il 16 a.C. Veduta panoramica di Assisi 12

L’opera Di Properzio possediamo 4 libri di elegie. libro anno 13/01/13 Di Properzio possediamo 4 libri di elegie. libro anno nuclei tematici libro I 28 a.C. quasi interamente dominato da Cinzia; l’ultimo componimento ricorda la guerra di Perugia, in cui morì un parente di Properzio libro II 25 a.C. recusatio dell’epica; domina l’amore per Cinzia, che però si fa burrascoso; incombe la minaccia del discidium libro III 22 a.C. accanto alla tematica amorosa compare quella dell’impegno civile: la moralità antica, la politica augustea, le virtù guerresche libro IV 16 a.C. Properzio, “Callimaco romano”, narra miti e riti della tradizione romana e italica; sullo sfondo Cinzia, prima morta, poi nuovamente viva e gelosa 13

I temi: l’amore 13/01/13 Il libro I si apre nel segno di Cinzia, prima parola della prima elegia: la donna elegante, raffinata e colta che tiene avvinto a sé il cuore del poeta. Nella condizione di Properzio ritroviamo i tratti tipici dell’amore elegiaco: la degradazione in cui il poeta è ridotto dal servitium amoris, ma anche la voluttà nel soffrire; la poesia come unico strumento di seduzione (tema del poeta indigens, “privo di mezzi”) e di espressione del proprio dolore (poeta miser); l’amore come esperienza totalizzante, che scardina i valori del mos maiorum. Eros 14

Il mito e la tradizione 13/01/13 I sani valori della tradizione, negati dal comportamento di Cinzia e dalla relazione extraconiugale instaurata con il poeta, vengono recuperati sotto forma di aspirazione: castitas, pudicitia e fides sono i valori che Properzio vorrebbe alla base del suo foedus con Cinzia. Ma la realtà è diversa ed ecco che la trasfigurazione mitica delle proprie esperienze e dei propri sentimenti si offre al poeta come via di fuga, di evasione, stimolo all’immaginazione di un amore esemplare. Orfeo 15

L’addio a Cinzia 13/01/13 Nel II e nel III libro, scritti dopo l’ingresso nel circolo di Mecenate, Properzio effettua una lenta virata ideologica: dapprima un crescente disagio per la nequitia; poi un distacco sempre maggiore, spesso autoironico, nei confronti della relazione con Cinzia, sostenuto anche da spunti diatribici; infine il discidium dalla donna. Ormai la scelta dell’elegia non dipende più dalla tematica amorosa, ma dall’adesione alla poetica di Callimaco, di cui il poeta si dichiara emulo. Apollo 16

Il IV libro 13/01/13 Nel IV libro l’elegia è svincolata dall’eros: Properzio, verosimilmente sotto la spinta di Mecenate, ripercorre con approccio eziologico miti e culti dell’antica Roma. L’amore non è però del tutto assente, ma risulta rappresentato: dalla vicenda di Tarpea, che per amore di Tito Tazio lascia entrare i Sabini a Roma; dal fantasma di Cinzia, che rimprovera il poeta di averla dimenticata dopo la sua morte (a testimonianza del superamento di quella relazione da parte di Properzio). Francis Towne, La rupe Tarpea (1780) 17

Lo stile 13/01/13 Lo stile di Properzio è concentrato, ricco di metafore dense di significato, talora oscuro nella ricerca di nuove possibilità espressive. Tipici di Properzio sono: gli inizi ex abrupto; il procedere per scatti improvvisi o seguendo una logica non esplicitata mediante nessi o sezioni di collegamento; l’alternanza di ironia e pathos, finalizzata alla rappresentazione di atteggiamenti psicologici complessi. Melograno dalla Villa di Livia 18