Le civiltà idrauliche come il controllo delle acque indusse un’evoluzione delle società umane Una visione d’insieme Egitto: “un dono del Nilo” Mesopotamia: imperi in competizione Valle dell’Indo: città-stato unite dall’acqua Cina: nasce il Celeste impero 1
Una visione d’insieme nel III millennio a.C. In un mondo ancora in prevalenza popolato da tribù nomadi cacciatori e raccoglitori lungo il corso di grandi fiumi, nascono le prime grandi civiltà urbane. Tigri – Eufrate IV mill. a.C. ca. Le prime città-stato si affermano nella bassa Mesopotamia. Indo metà III mill.a.C. ca. Sistema di città popolose e operose unite dalla rete fluviale dell’Indo e dei suoi affluenti. Huang-He metà II millennio. ca. Formazione di un grande stato centralizzato governato dalla dinastia Shang. Il fenomeno della civiltà urbana interessa aree limitatissime del continente eurasiatico e del Nordafrica: l’Egitto, lungo il corso del Nilo, la Mesopotamia, sulle sponde del Tigri e dell’Eufrate, il corso dell’Indo e quello del fiume Giallo. Nilo IV-III mill. a.C. ca. Affermazione e sviluppo dell’Antico Regno: stato centralizzato organizzato per lo sfruttamento del regime del grande fiume. Le civiltà urbane appaiono come isole densamente abitate in un mare di popolamento più rado, quello consentito dall’agricoltura di villaggio, dalla pastorizia itinerante e da culture ancora paleolitiche.
L’acqua e la nascita dello Stato Il passaggio dall’agricoltura a secco all’agricoltura irrigua che dipende dal naturale regime delle precipitazioni e delle acque che controlla il naturale regime delle precipitazioni e delle acque comporta opere di contenimento canalizzazione sollevamento delle acque Maggiore disponibilità alimentare Aumento della popolazione Maggiore benessere Specializzazione delle professioni Complessità sociale Lo sviluppo delle civiltà sedentarie dipese dalla capacità tecnologica di controllare il flusso delle acque: l’aumento della produzione e della popolazione comportò la necessità di costruire e gestire grandi opere idrauliche. Nacquero così le civiltà organizzate in Cina, India, Egitto, Mesopotamia richiede e induce investimenti organizzazione sociale divisione del lavoro scienza e tecnologia Stati centralizzati in • Mesopotamia • Egitto • Cina Città-stato nella valle dell’Indo
I quattro fiumi Nilo Tigri-Eufrate Indo Huang-He SOLUZIONE TECNICA / CONSEGUENZA PROBLEMA / CONDIZIONE Nilo Dighe, argini, canalizzazioni Controllo del flusso alterno ma regolare delle piene Tigri-Eufrate Controllo delle piene stagionali e innalzamento delle acque Argini, shaduf, canalizzazioni Indo Rete di comunicazione: Indo + 5 affluenti Fiorente civiltà urbana diffusa sull’intero bacino fluviale Huang-He Contenimento, trasporto, canalizzazione delle acque Grande bacino caratterizzato da rilievi e avvallamenti
L’acqua e lo sviluppo della tecnologia La “mezzaluna” fertile Nell’area compresa tra Egitto e Mesopotamia • la capacità tecnologica di controllare il flusso delle acque, • la costruzione e la gestione di grandi opere idrauliche, • l’aumento della produzione e della popolazione determinano per la prima volta nella storia • la formazione e lo sviluppo di civiltà sedentarie; • uno straordinario progresso culturale e civile. 5
Egitto: il dono del Nilo Lo storico greco Erodoto, vissuto nel V secolo a.C., ci dà notizia della natura sconosciuta del grande fiume. Il Nilo ogni volta che è in piena inonda non solo il Delta, ma anche qualche parte del territorio che si dice sia libico e di quello arabico, e dall'una parte e dall'altra per l'estensione di due giorni di cammino, a volte più a volte meno. Intorno alla natura del fiume né dai sacerdoti né da alcun altro potei apprendere qualcosa. Ero ben desideroso di sapere da loro perché il Nilo sia in piena cominciando dal solstizio d'estate per cento giorni, e dopo questo periodo si ritiri abbassando le sue acque, in modo tale che trascorre tutto l'inverno in proporzioni modeste, fino a giungere di nuovo al solstizio d'estate. Su questi argomenti da nessuno degli egiziani potei apprendere nulla, per quanto chiedessi loro qual mai forza ha il Nilo per avere una natura contraria a quella degli altri fiumi. “Ero desideroso di sapere perché il Nilo sia in piena cominciando dal solstizio d’estate per 100 giorni e dopo questo periodo si ritiri abbassando le sue acque, in modo che trascorre tutto l’inverno in proporzioni modeste, fino a giungere di nuovo al solstizio d’estate”. “Intorno alla natura del fiume né dai sacerdoti né da alcun altro potei apprendere qualcosa.” (Erodoto, Storie) Egitto: il dono del Nilo 6
La natura e l’ambiente plasmano stato e civiltà Il “mistero” svelato Il Nilo Bianco alimentato dai laghi equatoriali si gonfia in primavera Il Nilo Azzurro è alimentato dallo scioglimento primaverile delle nevi dei monti etiopi e dalle piogge estive Le due piene, sommandosi, allagano il bacino in pianura a due riprese, tra maggio e luglio I minerali erosi a monte e sospesi nelle acque si depositano sotto forma di limo fertile quando il Nilo si ritira La natura e l’ambiente plasmano stato e civiltà
Il Nilo e l’Egitto la natura e l’ambiente plasmano stato e civiltà Il Nilo con le sue piene alterne e costanti la natura e l’ambiente plasmano stato e civiltà Il deserto: difficoltà di controllo e sfruttamento del territorio necessita della costruzione e gestione di opere idrauliche. dona fertilità naturale ai territori circostanti. Per coordinare i lavori di sfruttamento delle acque, gli antichi abitanti del corso del Nilo si erano organizzati in comunità di villaggio sin dall'epoca neolitica. Ma nel corso del IV millennio, l’intera valle del Nilo fu organizzata in un sistema unitario, nel quale la costruzione della rete di canali e la distribuzione delle acque furono organizzate da un unico centro. Questo si era reso necessario sia per meglio sfruttare le risorse del grande fiume sia per evitare e prevenire i conflitti tra le varie comunità. Sorsero così, dapprima, i due regni dell'Alto e Basso Egitto e poi la loro unificazione, avvenuta, secondo la tradizione, poco dopo il 3000 a.C. a opera di Menes, il primo faraone egiziano. Con Menes nacque la grande civiltà dell'Egitto destinata a durare per tremila anni. Formazione di uno stato fortemente centralizzato sviluppo dell’agricoltura irrigua Controllo e coordinamento dell’attività dei villaggi 8
Mesopotamia: una terra ricca e contesa Gli Accadi si impongono sui Sumeri nella seconda metà del III millennio a.C. creando così il primo impero mesopotamico. Un particolare della stele di Naram Sin che celebra le gesta del sovrano accadico vissuto nel XXIII secolo a.C. I Sumeri: − grandi opere idrauliche per il controllo del regime incostante dei fiumi Tigri ed Eufrate; − prime forme di Stato centralizzato; − elaborazione dei primi sistemi di scrittura; − prime spinte espansionistiche per il controllo del territorio. 2350 a.C. gli Accadi sottomettono Mesopotamia, Siria, Fenicia. 2200 a.C. decadenza di Akkad e rinascita sumera. 2000 a.C. la distruzione di Ur apre una nuova fase nella storia della Mesopotamia: nuove popolazioni se ne contendono il dominio. 9
Tecnologia dell’acqua e organizzazione sociale Il controllo del regime dei fiumi e le tecniche per canalizzare l’acqua di irrigazione richiedono una complessa organizzazione del lavoro e inducono una divisione sociale del lavoro Un esempio: lo shaduf è un sistema di sollevamento dell’acqua per l’irrigazione, diffuso nell’antica Mesopotamia
Il controllo delle acque: il caso della Mesopotamia Mappa dei campi e della rete dei canali su lastra di bronzo del 1500 a.C. Intorno a ogni campo corre un canale da cui i contadini attingevano l’acqua. Le civiltà mesopotamiche prosperarono grazie a un efficiente apparato amministrativo incentrato attorno al palazzo del re e a un’agricoltura resa fiorente dalle complesse opere di canalizzazione delle acque.
I grandi stati monarchici della Mezzaluna Fertile Lo stato è potere sovrano amministrazione centralizzata con capacità di prelievo fiscale esercizio della forza legittima comprende un territorio più o meno ampio
Nel bacino dell’Indo: una società urbana e commerciale Tra il 2300 e il 1800 a.C., su un’ampia area che va dall’Afghanistan alla valle del Gange si afferma la “civiltà di Harappa” (il primo e più importante sito archeologico) che gravita sul sistema fluviale dell’Indo e dei suoi affluenti (attuale Pakistan). I fiumi costituiscono la via più veloce e sicura di comunicazione e di scambio commerciale. 13
Cina: la formazione del Celeste Impero Fine del III millennio a.C: le coltivazioni di miglio e riso richiedono tecnologie e risorse; favoriscono l’unificazione delle culture neolitiche del centro nord della Cina. 2000-1500 a.C. prima dinastia degli Hsia. 1500 a.C. ca.: la dinastia degli Shang estende il suo dominio sul bacino dello Huang-he (fiume Giallo). 1000-500 a.C. ca.: regno dei Chou nella zona del fiume Giallo e dei Ch’in sullo Yangtze (Chang Jiang). 220 a.C. ca.: la dinastia Ch’in unifica la Cina, nasce il “Celeste Impero”. 14