LA NOVELLA E IL RACCONTO Che cos’è? Narrazione breve, di solito in prosa Contiene vicende reali o immaginarie Nacque per il piacere di raccontare All’inizio ORALE, solo più tardi scritta Più realistica della fiaba, è sempre VEROSIMILE, vuole rappresentare i fatti accaduti come se fossero realmente successi. A volte mette in scena personaggi realmente esistiti
La narrazione breve viene indicata con 2 termini: NOVELLA: dall’aggettivi latino novellus, nuovo, notizia riferita come novità RACCONTO: sottolinea il rapporto tra un narratore e un pubblico di ascoltatori Oggi sinonimi, ma di solito novella si usa per i testi più antichi, racconto per quelli moderni (ma anche Verga e Pirandello usano il termine novella): la novella sarebbe più basata sulla storia, il racconto più sulle riflessioni portate dai fatti narrati
BREVE STORIA DEL GENERE Non sappiamo quando nacque la NOVELLA, ma contemporaneamente in diverse culture e regioni geografiche: Zona egizia e babilonese India Diffusa anche in epoca classica, inserita nelle opere di scrittori latini; per alcuni studiosi nascerebbero dal genere epico, che contiene sia una componente descrittiva che una fantastica
Si diffuse in Europa anche grazie ai contatti con l’Oriente: navigatori, commercianti e soldati riportavano in Europa i racconti sentiti in paesi lontani Nel Medioevo la novella divenne un genere vero e proprio e distinta in diversi sottogeneri, tra i quali: Fantastico-avventurosa Comico-giocosa Didattico-morale
In Italia si diffuse dalla metà del XIII secolo, mentre si formava la società italiana dei Comuni, un pubblico nuovo e più vasto, fatto di borghesi-mercanti, desiderosi di racconti più divertenti che didattici o morali, poco attratti dal soprannaturale e più attenti alla realtà: prima raccolta è Il Novellino, di autore anonimo, della fine del 1200. Protagonisti delle sue 100 novelle sono borghesi, cortigiani, donne… A metà del 1300 il Decameron di Boccaccio, modello per le opere successive.
Tra 1600 e 1700 scarsa diffusione Nel 1800 nacque il RACCONTO, che si sviluppa insieme al romanzo. Abbiamo racconti fantastici o d’avventura, del terrore e polizieschi Nel 1900 il racconto si concentra sull’analisi degli stati d’animo più che sulla storia, assume una connotazione meditativa
CARATTERISTICHE: Vicenda breve e in sé conclusa La lunghezza del testo garantisce la possibilità di raccontarla in una sola volta, senza interruzioni L’intreccio è lineare, si concentra su un nucleo narrativo e su un breve periodo di tempo Preciso contesto storico-geografico
Pochi personaggi, ma spesso dotati di spessore psicologico Ha grande importanza il finale, spesso sorprendente Unico scopo è l’intrattenimento del pubblico, non vuole educare, celebrare o dare insegnamenti religiosi Un narratore visibile e un pubblico di ascoltatori