Lingua e Traduzione Tedesca I Articolazione del corso (36 ore): Il corso si articola in due moduli (CFU 6+3): Modulo A (Linguistico) - 6 CFU (24 ore):

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LA GRAMMATICA Grammatica è una parola che, nella sua etimologia, si riferisce alle lettere ovvero le unità minime che ci permettono di comunicare attraverso.
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Lingua e Traduzione Tedesca I Articolazione del corso (36 ore): Il corso si articola in due moduli (CFU 6+3): Modulo A (Linguistico) - 6 CFU (24 ore): analisi delle strutture fonetiche, morfo-sintattiche e lessicali del tedesco (elementi di teoria ed esercitazioni pratiche) Modulo B (Interculturale) - 3 CFU (12 ore): elementi di civiltà dei paesi di lingua tedesca (lezioni frontali, lavoro sui testi, esercitazioni sul lessico) L-11, L-10, 9 CFU: A + B L-11, (tedesco III lingua), 6 CFU: A Altri CdL, 6 CFU: A

Lingua e Traduzione Tedesca I - a.a. 2013-2014 Orario del corso: Modulo A: Lunedì 17.00-19.00 - Aula C 1° blocco lezioni: 7.10.2013 - 11.11.2013 2° blocco lezioni: febbraio 2014 Modulo B: Martedì 09.00-11.00 - Aula L 8.10.2013-12.11.2013 Bibliografia: M. G. Saibene, Grammatica descrittiva della lingua tedesca, Carocci, Roma, 2002. Elementi di linguistica tedesca (materiale fornito dal docente) Consigliata la consultazione di http://www.tedescoinrete.it Modulo B: A. Destro (a cura di), I paesi di lingua tedesca - Storia, cultura e società, Il Mulino, Bologna 2004. Cap. 1 (con particolare attenzione al par. 6), cap. 2 (ad eccezione dei par. 1.4, 1.5, 2 e 3), cap. 3 (par. 1.1 - 1.4, 1.6), cap. 4 (par. 1.1 - 1.7), cap. 6 (par. 1.1 - 1.2). V. Vannucci, F. Predazzi, Piccolo viaggio nell’anima tedesca, Feltrinelli, Milano 2004. Materiale integrativo fornito dal docente. . Lucia Giuliano

Modulo A Contenuti generali del corso Lingua e Traduzione Tedesca I a.a. 2103-2014 Modulo A Contenuti generali del corso Elementi di: LINGUISTICA [studio scientifico della lingua, analisi sistematica della sua struttura e del suo funzionamento (Di Meola, La linguistica tedesca)]. Campi della linguistica oggetto di studio del presente corso: Fonetica e fonologia Morfologia Sintassi TRADUZIONE primi rudimenti

Lingua e Traduzione Tedesca I a.a. 2103-2014 Internazionalismi/Internationalismen (alcuni esempi) abstrakt Realitӓt Saison Intermezzo plus absolut Radio Microphon Programm super Adresse Philosophie Musik Motor Taxi Akzent Problem Hotel Hobby Film Computer Banane informieren Camping Cd Baby Auto Attraktion Chance Bus Soundtrack Archiv telefonieren Chaos Club Restaurant Energie ideal Illusion Sms Croissant ciao Medizin Minute Tipp Museum modern Sport Autor Stil normal privat Politik studieren Post Perfekt Emotion E-Mail Jeans Job Adagio diskutieren Alphabet Form Foto Religion Kultur sympathisch Cousin Bar

Deutsch nach Englisch: affinità con l’inglese Lingua e Traduzione Tedesca I a.a. 2103-2014 Deutsch nach Englisch: affinità con l’inglese INGLESE good book under beer here make (to) apple house hundred drink (to) milk fever TEDESCO gut Buch unter Bier hier machen Apfel Haus Hundert trinken Milch Fieber

Standardsprache (lingua standard) Il tedesco oggi Gegenwartsdeutsch (tedesco contemporaneo): Standardsprache (lingua standard) varietà diastratiche: Umgangssprache (lingua parlata) Dialekt o Mundart (dialetto) Soziolekt (lingua di un gruppo) Idiolekt (linguaggio di un singolo) Sondersprachen (linguaggi particolari) Fachsprachen (linguaggi settoriali) Fonte: Saibene

Evoluzione della lingua tedesca (lingua germanica del ceppo indoeuropeo) 4 periodi: Althochdeutsch (750 - metà XI sec.) - lingua parlata: popolo → dialetti degli antichi gruppi germanici (Stӓmme); clero → latino; - lingua scritta: artificiale, non unitaria, commistione dei dialetti centro-meridionali e di espressioni di origine latina. Mittelhochdeutsch (seconda metà XI - metà XIV sec.) - lingua scritta: lingua delle corti (elitaria, con caratteri piuttosto unitari, ma ancora su base dialettale. Prevalenza dell’influsso francese). Nascita della letteratura tedesca. Frühneuhochdeutsch (seconda metà XIV - metà XVII sec.) - lingua scritta: livellamento delle forme, basi della lingua unitaria. Sviluppo socio-culturale, nascita di nuovi ceti, invenzione della stampa a caratteri mobili (Gutenberg, 1450), traduzione della Bibbia in tedesco (Lutero, 1522 -1534). Neuhochdeutsch → tedesco moderno (seconda metà XVII → ) - prima grammatica completa lingua tedesca (Schottel, 1641); Duden, (dizionario completo dell’ortografia tedesca, 1880), fratelli Grimm (Deutsche Grammatik, 1819-44 e Deutsches Wörterbuch, dal 1854) Fonte: Saibene

Morfologia → studio della struttura interna delle parole Parola: due livelli di astrazione parola concreta parola astratta: LESSEMA (come appare in testo) es: singen (come appare nel dizionario) singt, sang, gesungen, singst ecc. singen l. verbale = infinito l. lessicale = nominativo singolare l. aggettivale = forma predicativa Preposizioni articolate → miglior esempio della differenza tra lessema e parola concreta: a livello concreto: un’unica parola Es: DAL a livello astratto: 2 lessemi distinti (da + il) Es: IM a livello astratto: 2 lessemi distinti (in + dem [der]) Fonte: Di Meola

Elementi costitutivi della parola: MORFEMI Morfema = unità minima di una parola, formata da una sequenza ininterrotta di suoni (fonemi), non ulteriormente divisibile e quasi sempre portatrice di significato. morfemi lessicali morfemi grammaticali (significato pieno) (significato astratto) morfemi liberi morfemi legati (possono fungere da parole autonome) (solo in combinazione con un m. lessicale) Freundschaft prefissi radice affissi suffissi circonfissi parte principale della parola, portatore del significato primo morfemi grammaticali NB: Una parola può anche essere formata da due radici, dunque da soli lessemi lessicali (es: Busreise/Reisebus) Base: forma di partenza per la formazione delle parole. Può coincidere con la radice, ma può essere anche più ampia (Es: Normalizzazione / Entfremdung = Estraniamento) Fonte: Di Meola

Parole → suddivise in classi di parole: ‘classi grammaticali’ o ‘parti del discorso’ Verbo Nome Aggettivo Parti variabili → soggette alla FLESSIONE* Articolo Pronome verbale nominale Avverbio coniugazione declinazione Preposizione Congiunzione Parti invariabili persona, numero genere, numero Particella tempo, modo, diatesi caso N.B: La stessa parola può, a seconda dei casi, appartenere a più classi differenti (es: richtig! = esattamente! Giusto!; die Antwort ist richtig = la risposta è giusta). *La flessione è uno dei due processi di costruzione delle parole, insieme alla formazione (composizione, derivazione, conversione). Es: Freund → Freunde/n ecc. ≠ freundlich, Freundschaft ecc. / Land → Lӓnder ≠ Landschaft, Landkarte, Landeskunde. La prima attribuisce alla parola solo indicazioni di tipo grammaticale, la seconda ne modifica l’indicazione semantica.

ihr habt geliebt/ ihr lieb-te La flessione del VERBO tedesco = italiano → informazioni su persona, numero, modo, tempo e diatesi tempi semplici tempi composti contenute nelle desinenze (forme perifrastiche) aggiunte alla radice fornite dagli ausiliari Italiano Deutsch io am-o ich lieb-e egli am-ava er lieb-te io ho amato ich habe geliebt egli ha amato er hat geliebt io am-erò ich werde lieben egli am-erà er wird lieben voi am-aste ihr habt geliebt/ ihr lieb-te tedesco ≠ italiano → conosce meno tempi semplici (Prӓsens e Prӓteritum). Per gli altri tempi ricorre agli ausiliari.

Uso: corrisponde al presente italiano In tedesco il verbo concorda sempre col soggetto cui si riferisce, che in tedesco va sempre espresso. È formato da radice + desinenza. La radice si ottiene togliendo la desinenza -en o -n dell’infinito (es: kommen → komm-en; lӓcheln → lӓchel-n) regolare (verbi deboli) coniugazione irregolare (verbi forti e misti) Presente (Prӓsens) Uso: corrisponde al presente italiano un’azione presente Er geht ins Kino Va al cinema un’azione ripetuta o abituale Er geht jeden Sonntag ins Kino Va al cinema ogni domenica continuità di stato Ich wohne seit drei Jahren hier Abito qui da tre anni un’azione futura Nӓchste Woche fahre ich nach Paris La prossima settimana vado a Parigi presente storico Ich wandere durch den Wald und plötzlich sehe ich einen Hirsch vor mir Passeggio nel bosco e all’improvviso vedo un cervo davanti a me

Coniugazione del presente indicativo (verbi deboli e forti) sagen kommen ich sag -e komm -e du sag -st komm -st er sie es (man) sag -t komm -t wir sag -en komm -en ihr sie /Sie reden arbeiten ich red -e arbeit -e du red -est arbeit -est er sie es (man) red -et arbeit -et wir red -en arbeit -en ihr sie /Sie *i verbi la cui radice termina in -d o -t inseriscono una e tra radice e desinenza alla II e III sing. e alla II plur.

-e- tra radice e desinenza alla II e III sing. e alla II plur. öffnen atmen rechnen trocknen ich öffn -e atm -e rechn -e trockn -e du öffn -est atm -est rechn -est trockn -est er/sie/es/(man) öffn -et atm -et rechn -et trockn -et wir öffn -en atm -en rechn -en trockn -en ihr sie /Sie *i verbi la cui radice termina in consonante (che non sia -l o -r) seguita da -m o -n inseriscono una -e- tra radice e desinenza alla II e III sing. e alla II plur. heiβen sitzen reisen faxen fassen heizen ich heiβ -e sitz -e reis -e fax -e fass -e heiz -e du heiβ -t sitz -t reis -t fax -t fass -t heiz -t er/sie/es/(man) wir heiβ -en sitz -en reis -en fax -en fass -en heiz -en ihr sie /Sie *i verbi la cui radice termina in -s, -ss, -β, -z, -tz, -x hanno, alla II pers. sing, la desinenza -t, anziché -st (riduzione della sibilante -st > -t)

lӓcheln ӓndern ich lӓchl -e ӓnder -e du lӓchel -st ӓnder -st er/sie/es/(man) lӓchel -t ӓnder -t wir lӓchel -n ӓnder -n ihr sie /Sie *i verbi che terminano in -eln perdono alla I p.s. la -e- della radice, mentre alla I e III p.p. la -n, anziché -en. *i verbi che terminano in -ern prendono alla I e alla III p.p. -n, anziché -en (come nell’infinito)

Particolarità dei verbi forti I verbi forti presentano delle caratteristiche diverse nella coniugazione presente: alla II e III persona sing. subiscono il cambiamento della vocale radicale (metafonia della vocale radicale) e > i e > ie a > ӓ au > ӓu o > ö NB: i verbi kommen, gehen, stehen conservano invariata la vocale. sprechen lesen fahren laufen stoβen ich sprech -e les -e fahr -e lauf -e stoβ -e du sprich -st lies -t fӓhr -st lӓuf -st stöβ -t er/sie/es/(man) sprich -t fӓhr -t lӓuf-t wir sprech -en les -en fahren -en lauf -en stoβ -en ihr sprech -t les -t fahrt -t lauf -t stoβ -t sie /Sie fahr -en lauf-en

Forme irregolari del presente Formano il presente in modo irregolare gli ausiliari sein, haben, werden, il verbo wissen e i verbi modali sein haben werden wissen wollen ich bin habe werde weiβ will du bist hast wirst weiβt willst er/sie/es/(man) ist hat wird wir sind ihr seid habt werdet wisst wollt sie /Sie

La posizione del verbo nella frase tedesca In tedesco il verbo occupa posizioni diverse a seconda della proposizione in cui si trova inserito. Frase principale: enunciativa: v. in 2° posizione (Ich gehe ins Kino.) 1) Ja-/Nein- Frage (proposizione interr. chiusa): v. in 1° posizione. Il soggetto segue il verbo (Gehst du ins Kino?) interrogativa: 2) W-Frage (proposizione interr. aperta): v. in 2° posizione. Il soggetto segue il verbo (Wann gehst du ins Kino?) imperativa: v. in 1° posizione (Geh(e) mal ins Kino!)

La struttura della frase tedesca La frase enunciativa Verbo → 2° posizione Soggetto (in tedesco mai sottinteso!) → di solito 1° posizione: Wir sehen abends gerne fern = La sera ci piace guardare la televisione. Il primo posto nella frase può però essere occupato da qualsiasi altra parte del discorso (NB: in 1° posizione può trovarsi un solo complemento, anche se formato da più parole): Abends sehen wir gerne fern / Am Abend sehen wir gerne fern. 1 2 3 1 2 3 In questo caso il soggetto seguirà immediatamente il verbo (inversione verbo-soggetto). Quest’ultima si ha anche se la frase è preceduta da una secondaria (Obwohl wir gerne Ruhe haben, sehen wir abends gerne fern = Anche se gradiamo il silenzio, la sera ci piace guardare la tv) o dal discorso diretto („Bist du fertig?“, fragte der Mann = „Sei pronto?“, chiese l‘uomo). Elementi che NON provocano l’inversione perché occupano posizione zero: und*, aber, oder, sondern, denn, bzw., doch, ja, nein, nicht e nur: Ich möchte dich besuchen, aber ich muss lernen = vorrei venirti a trovare, ma devo studiare. 0 1 2 *Nelle proposizioni coordinate con und, il soggetto, se è lo stesso, può essere sottinteso: Ich gehe einkaufen und dann backe einen Kuchen = Vado a fare la spesa e poi preparo un dolce.

Verbi e tempi composti (struttura SOV): Il tedesco si differenzia dalle altre lingue europee perché i suoi elementi seguono, all’interno della frase, l’ordine SOV (= soggetto, oggetto, verbo), e non quello SVO (= soggetto, verbo, oggetto), come l’italiano. Verbo flesso o parte coniugabile (flessione del verbo) (V1) → seconda posizione (informazione grammaticale) Verbo vero e proprio o parte non coniugabile contenente l’informazione (V2) → ultima posizione (informazione semantica). 1) Verbi separabili Se il verbo è separabile, nei tempi finiti, risalirà in V1 solo il verbo flesso, mentre la parte non flessa (o non coniugabile) del verbo si troverà in V2. Il prefisso occupa dunque l’ultimo posto nella frase: Wir sehen (V1) abends gerne fern (V2) (fernsehen = guardare la tv). 2) Verbi modali Modale in V1, infinito in V2: Wir dürfen abends fernsehen = possiamo guardare la tv. 3) Passato (perfetto e piuccheperfetto indicat., tempi composti del congiuntivo) Ausiliare in V1, participio perfetto in V2: Wir haben gestern Abend ferngesehen = abbiamo guardato la tv. 4) Futuro Werden in V1, infinito in V2: Wir werden heute Abend fernsehen = Guarderemo la tv. 5) Passivo Werden o sein (Vorgangs- Zustandspassiv) in V1, participio perfetto in V2: Ich werde von dir nicht verstanden = Non vengo capita da te.

Ricapitolando: l’enunciativa con i verbi o i tempi composti… [Verbklammer = struttura a parentesi] S = soggetto [V1 = verbo flesso O = oggetto (insieme dei complementi) V2] verbo (modo indefinito) 1 v. separabili wir sehen abends gerne fern 2 v. modali dürfen abends fernsehen 3 passato haben gestern Abend ferngesehen 4 futuro werden heute Abend 5 passivo ich werde von dir nicht verstanden

Posizione del complemento oggetto e del complemento di termine Nella frase tedesca, l’ordine dei complementi oggetto (caso accusativo) e di termine (caso dativo) varia a seconda che si tratta di sostantivi o pronomi. 1) Con 2 sostantivi: a) il dativo precede l’accusativo: Ich sage der Lehrerin die Wahrheit = Dico la verità all’insegnante b)se uno dei due è preceduto dall’indeterminativo o dall’agg. possessivo segue il nome preceduto dal determinativo: Ich sage die Wahrheit meiner Lehrerin = Dico la verità alla mia insegnante 2) Con un sostantivo e un pronome personale: il pronome precede il sostantivo: Ich sage ihr die Wahrheit = Le dico la verità 3) Con 2 pronomi personali: l’accusativo precede il dativo: Ich sage sie ihr = Gliela dico 4) Con pronomi personali e dimostrativi o indefiniti: Il pronome personale precede sempre quello indefinito o dimostrativo: Le dò un libro = Ich schenke ihr ein Buch → Gliene dò uno = Ich schenke ihr eins.

Ordine dei complementi indiretti e degli avverbi In tedesco, l’ordine dei complementi indiretti e degli avverbi, a meno non si voglia dare enfasi a una parte particolare della frase, è in linea di massima il seguente: TEmpo, CAusa, MOdo, Logo → TECAMOL (TEKAMOLO = Temporal – Kausal – Modal – Lokal: sigla per memorizzare l’ordine dei complementi). È importante ricordare che il complemento di tempo precede il complemento di luogo, che di solito va espresso per ultimo! Ich bin am 9. November in Rom geboren = sono nato a Roma il 9 novembre.

La frase interrogativa aperta chiusa W-Fragen, v. in 2° posizione Ja-/Nein- Fragen, v. in 1° posizione Il soggetto segue il verbo Il soggetto segue il verbo (Wann gehst du ins Kino?) (Gehst du ins Kino?) La frase imperativa Nella frase imperativa il verbo occupa sempre il primo posto: Geh(e) mal ins Kino! = va al cinema! / Geht mal ins Kino! = Andate (pure) al cinema! Formazione dell’imperativo: 2° p. sing. → radice del verbo della 2.p.s. ind. pres. (a volte con l’aggiunta di una e). Per le altre persone le terminazioni corrispondono al presente. Nella 2° sing. e pl. il soggetto si omette*, mentre nella 1° pl. (esortativo) e nella forma di cortesia il soggetto si esprime, ma segue il verbo: Gehen wir ins Kino! = Andiamo al cinema! / Gehen Sie mal ins Kino! = Vada al cinema! L’imperativo di sein è irregolare: sei! /seid/ seien wir! / Seien Sie! (Es: Sei still! = fa’ silenzio!) *Talvolta il soggetto viene espresso anche nella 2 p.s e p., ma solo per dare enfasi a chi compie l’azione (Gehe du ins Kino! Ich habe darauf gar keine Lust! = Vacci tu al cinema! Io non ne ho proprio voglia!)