Il case manager e l’organizzazione del reparto Il parere di un medico Giuliana Gualandi
La mia esperienza Apre nel 2000 un settore “dedicato”all’interno della u.o. di medicina riabilitativa, affianca i PARE che erano nati a gestione infermieristica Accoglierà pazienti omogenei Avrà risorse ridotte Un piccolo numero di operatori provano a far parte di questo gruppo
La novità Siamo all’interno di una unità operativa di 58 letti con proprie abitudini organizzative Abbiamo 27 letti, divisi in 2 settori Si introduce la figura dell’infermiere case manager : uno per settore
Come ci modelliamo su questa novità Tentiamo la distribuzione dei terapisti in modo che ognuno abbia a che fare con un solo c.m. Ci piacerebbe avere il “terapista della stanza”… Noi medici siamo in 2 e scegliamo di non dividere le stanze per conoscere tutti i malati ed essere intercambiabili
Non vogliamo essere una riabilitazione di serie B In tempi stretti,con pazienti anziani e piuttosto gravi, con risorse ridotte vogliamo lavorare per il meglio
Trappola da cui si esce insieme Un lavoro anonimo e irrilevante di cui non sia possibile misurare i risultati P.Lencioni
medico e case manager
c.m. : un’opportunità per migliorare l’organizzazione Infermiere specializzato nella gestione dei “nostri” pazienti Miglior interlocutore Miglior collaboratore Rimuove gli ostacoli ambientali e pone il paziente nella migliore condizione per giovarsi delle cure
Il case manager È la persona di riferimento per tutti i professionisti che ruotano intorno al malato
Lavorare insieme La riunione : breve, utile, seria, ma non formale Il “giro” del mattino La farmacia La consulenza per il trasferimento nel nostro reparto
Case manager in reparto