Il canone dell’Antico Testamento IL CANONE CRISTIANO Il canone dell’Antico Testamento Il canone del Nuovo Testamento
IL CANONE DELL’ ANTICO TESTAMENTO Gli ebrei riconoscono solamente i libri scritti in ebraico che sono 39: essi appartengono al canone palestinese. Questo canone è stato assunto anche da una parte di cristiani, i protestanti. La Chiesa cattolica e quella ortodossa, oltre i 39 libri del canone palestinese, considerano ispirati altri sette libri, scritti in greco, detti ‘deuterocanonici’. Il canone alessandrino è anche noto come ‘Bibbia dei Settanta’ perchè una leggenda vuole che settanta saggi in settanta giorni, separati tra loro, abbiano tradotto la Bibbia in greco, dandone tutta l’identica versione, grazie all’ispirazione divina. Nel canone cristiano i primi cinque libri sono chiamati Pentateuco e corrispondono alla Torah ebraica.
IL CANONE DEL NUOVO TESTAMENTO Diversi erano i testi che circolavano nella Chiesa dei primi secoli, venendo attribuiti a questo o quell’ apostolo. A un certo punto, nel IV secolo, si avvertì la necessità di definire l’ elenco dei testi che erano universalmente conosciuti nelle diverse Chiese e da tutti riconosciuti come ispirati. Vennero così accettati nel canone del Nuovo Testamento 27 libri: -4 Vangeli; -Gli Atti degli Apostoli -21 Lettere -l’ Apocalisse di Giovanni. I testi rimasti fuori dal canone vennero chiamati ‘apocrifi’. Il canone del Nuovo Testamento è uguale per tutte le Chiese cristiane.