Epistemologia delle scienze naturali (II Sem.) La natura del Tempo e la teoria della relatività di Einstein Francesco Orilia
Lez /4/10
Teoria statica e libero arbitrio
Libero arbitrio Fatalismo vs. determinismo determinismo vs. indeterminismo compatibilismo libertarianismo agent causation (Chisholm) Possiamo senza avere già un carattere decidere il nostro carattere? In che misura possiamo volere di volere? (desideri del 2o ordine)
Lez /4/10
Dorato accetta il compatibilismo Ma questo comunque comporta la capacità di un agente di far venire all'essere un certo evento, causandolo. Invece, nella teoria statica, TUTTI gli eventi nello spazio-tempo sono reali
Proposta di Dorato Distinzione [alla Meinong] tra realtà ed esistenza (o venuta all'esistenza) di un evento Tutti gli eventi sono reali, ma ciascun evento viene all'esistenza in un certo tempo t Nel momento t1 decido di alzare il braccio. L'alzata, per quanto reale, non esiste a t1, ma viene all'esistenza a t2 Obiezione... (v. diapositiva 8)
Dorato, p. 145 irrealtà del mutamento presupposta da SR apparenza di mutamento nella nostra esperienza Come si conciliano le due cose? dualismo cartesiano? Controparte nella realtà fisica del mutamento nell'esperienza? Penso che Dorato cerchi una risposta nella sua distinzione tra esistenza e realtà
Obiezione Ma è vero a t1 che a t2 c'è l'alzata del braccio (da non confondere con: è vero che a t1 c'è l'alzata del braccio) Insomma, la forma di fatalismo insita nella teoria statica sembra precludere il libero arbitrio Paragone con il caso della prescienza divina discusso da S. Tommaso: in questo caso il compatibilismo sembra più accettabile, perché ci sono solo proposizioni sul futuro nella mente di Dio, ma non eventi reali per quanto futuri. Si può quindi sostenere che una creatura produce (fa esistere, rende reale) un evento (espresso da una proposizione, conosciuta come vera da Dio prima della produzione dell'evento)
Lez /4/10
L'esperienza del tempo successione di esperienze NON equivale a esperienza di una successione James: presente specioso (apparente) con una durata, apparentemente non istantaneo Husserl: passato immediato come ritenzione e anticipazione del futuro come protenzione Dorato, p. 264: "il futuro dipende dal passato ma anche il secondo dipende in qualche modo dal primo... lo scorrere del tempo dipende dalla mente"
Il mio punto di vista In generale, in filosofia bisogna tenere conto dei risultati scientifici Ma considerazioni filosofiche a priori, possono influenzare l'interpretazione dei dati e l'elaborazione di teorie scientifiche Considerazioni a priori suggeriscono la teoria A ed in particolare il presentismo Questo mi fa propendere per l'interpretazione neo-lorentziana della relatività, in linea con Craig Contro Craig vorrei sostenere l'instantaneous presentism
tre problemi per il presentismo Il riferimento a oggetti passati I fattori di verità i rapporti causali