Complessità dell’impatto del colonialismo britannico rispetto al radicamento della democrazia in India In positivo: l’introduzione del sistema elettorale e il principio del federalismo In negativo: l’autocrazia coloniale, aspetto che permane in parallelo al sistema rappresentativo
Ciò soprattutto nelle regioni dell’India di più recente acquisizione (Punjab, Sind, NWFP) Non a caso queste andranno a costituire il Pakistan («tradizione vicereale» pachistana) inoltre la presenza coloniale anche in altri modi esercita un’azione divisiva sulla società indiana
Sul piano politico: con l’introduzione di un sistema di separazione tra indù e musulmani (seggi elettorali separati) Sul piano culturale, introducendo una visione culturale che rinforza le differenze tra le culture religiose indiane, a scapito degli ambiti condivisi e dunque stimola la nascita di movimenti di riforma religiosa tra tutte le grandi religioni indiane
Ad esempio, in ambito musulmano, la scuola riformista di Deoband Nel mondo indù, i movimenti modernisti e riformisti denominati Brahmo Samaj (associazione di Brahma, 1828) e Arya Samaj (associazione degli Arii, 1875) Si tratta di movimenti che si pongono l’obiettivo di riformare l’Induismo in senso razionalista e «moderno», eliminandone gli aspetti magici e folklorici L’Induismo, secondo questi movimenti, sarebbe una religione monoteista, con delle scritture rivelate (i Veda), e con dogmi e istituzioni chiare e uniformi, accettate da tutti i fedeli Dunque si tentava di fare dell’Induismo una religione di tipo «occidentale», cioè in grado di resistere alla critica dell’occidente, in particolare del missionarismo cristiano
Non bisogna però parlare di «divide and rule», piuttosto si potrebbe parlare di «rule and divide»! Inoltre la stessa introduzione del principio elettorale, indirettamente scatena il conflitto Esso infatti mette in crisi la comunità musulmana, e in particolare le sue élite tradizionali, incapaci di adattarsi al nuovo sistema Saranno queste élite a generare il nazionalismo musulmano del Pakistan
Dunque la cultura coloniale porta paradossalmente alla nascita sia di un nazionalismo indiano unitario che di un nazionalismo «culturale» musulmano e anche di un analogo movimento nell’Induismo («Hindutva»)
Naturalmente molto importante in questa trasformazione è la nascita del nazionalismo indiano, movimento che avrà nell’Indian National Congress (INC) il suo principale protagonista Il partito è anch’esso il frutto dell’influenza britannica, in quanto è fondato nel 1885 da membri delle élite indiane occidentalizzate Esso nasce dal coordinamento di club di notabili che erano sorti in varie regioni dell’India nel corso del 19° secolo Si trattava di élite moderate e filo-britanniche, che rimproveravano ai Britannici il carattere autocratico del governo britannico, pur non contestandone il diritto a governare l’India
L’evoluzione storica del Congresso attraversa diverse fasi: Periodo : Congresso è movimento di opinione a carattere moderato, ha una struttura informale ma diffusa sul territorio : partito di massa con struttura verticistica (contributo di Gandhi) : partito “di lotta e di governo”