6 Febbraio 2006CSN1 - Roma1 MEG : relazione dei referees P. Cenci R. Contri P. Morettini M. Sozzi
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma2 Stato generale L'installazione è slittata di un paio di mesi, principalmente a seguito di un ritardo di produzione del criostato. A questo livello il ritardo non sembra critico. Si pensa di iniziare la presa dati a Settembre/Ottobre. Ancora non vediamo chiare indicazioni dello stato delle drfit chambers; dovrebbero essere pronte a prendere dati in Maggio. La terza versione del chip di campionamento e digitalizzazione (DRS3) non sarà pronta prima del 2007; la presa dati comincerà con la versione 2, che ha noti problemi di instabilità in temperatura ed un imperfetto ritorno alla baseline. In particolare quest’ultimo problema rende il DRS2 poco adatto alla digitalizzazione del calorimetro.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma3Calibrazioni L'ordine per l'acceleratore di protoni è finalmente in partenza. La lunga (e forse inutile) discussione Italia-USA sul tipo di acceleratore da acquistare ha fruttato solo un ritardo che impedirà di usare questo metodo di calibrazione allo start-up. L'acceleratore dovrebbe essere consegnato in Dicembre, e va quindi integrato con l'apparato sperimentale. Buoni progressi sul fronte della tecnica di calibrazione, grazie ad una prova di principio su fascio a Legnaro. Vengono richiesti 88 k€ per l'acquisto di un laser per la calibrazione e la messa in tempo di Timing Counter e Calorimetro. Il progetto ci pare ragionevole ed i costi tenuti al minimo. A Settembre avevamo assegnato, giocando al ribasso, 80 k€ SJ.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma4 Trigger Viene richiesta una produzione aggiuntiva di schede di trigger da usare come digitalizzatori per tutti i canali del calorimetro. L'idea e' di usare questa digitalizzazione in attesa che il DRS3 risolva i problemi dell'attuale DRS2. Quest'ultimo verrà comunque usato per il timing dei segnali. La proposta è ragionevole, e fornisce un ulteriore livello di ridondanza che potrà tornare utile anche quando il DRS3 sarà in servizio. Dobbiamo osservare però che ancora una volta siamo chiamati a sanare un problema in un'area che non e‘ di responsabilità italiana. Il costo dell'operazione è 62 k€, la divisione proposta da MEG è 26 k€ al PSI, 36 k€ a noi.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma5 Software (I) Il framework software che ci è stato presentato elimina molte delle inconsistenze e duplicazioni che avevamo visto a Settembre. Laddove erano presenti più possibilità è stata fatta una scelta. Il risultato finale è sensato, e non vediamo particolari carenze. Purtroppo non è stato possibile raggiungere un accordo di tutta la collaborazione attorno a questa soluzione, ed il gruppo software di Lecce ha ritenuto che non fosse più possibile continuare la collaborazione con MEG. Ci dispiace che non si sia trovata una soluzione e che venga a mancare un importante contributo all’attività off-line. Speriamo che la collaborazione riesca a concentrarsi sulla soluzione scelta.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma6 Software (II) Va osservato che la ricostruzione non è ancora disponibile nel nuovo framework. Si tratta di tradurre in C/C++ il codice Fortran disponibile ed usato per i test beam. Difficilmente ci si potrà limitare a questo, e comunque una fase di tuning sarà necessaria. Vista l'intenzione di cominciare la presa dati a Settembre c‘è motivo di preoccupazione. Ci è stato presentato un organigramma dettagliato del software. Le persone coinvolte sono 14 (6 sul MC, 6 sulla ricostruzione, 2 su entrambi) di cui 6 italiani (4 MC e 2 ricostruzione). Il framework ROME è mantenuto da PSI. Capiamo che i gruppi italiani hanno un enorme impegno sul fronte hardware, ma non ci dispiacerebbe vedere più nomi nella lista, in particolare giovani che possano prendere responsabilità di rilievo.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma7 Software (III) Il modello di calcolo ci pare ancora confuso. PSI ha dichiarato la disponibilità a fornire: 64 CPU (Opteron?) 10 TB disco 40 TB tape su una library che ne contiene fino a 75 Non è chiaro se i limiti siano fisici (spazio, potenza, raffreddamento) o economici. Le stime attuali delle richieste di MEG parlano di 70 TB/anno e di 55 CPU. Ci sembra poco plausibile che l'offerta di PSI possa portare MEG molto al di là del primo anno di presa dati. Già ora i gruppi italiani chiedono 20 CPU e 20 TB al CNAF per l'analisi in Italia. Pensiamo che questa richiesta sia sensata e vada girata al Tier1. Però è necessario capire: che tipo di contributo dovremo dare a MEG negli anni di presa dati ed in che forma (cioè a PSI o al CNAF). quale flusso di dati si prevede tra il PSI ed il CNAF; come questo flusso è compatibile con il link esistente e con le necessità di banda di LHC. che utilizzo MEG pensa di fare del Tier1 (solo supporto alle analisi italiane o un ruolo esplicito nella catena di processing). Anche qui i tempi sono più che stretti e ci preoccupa che questi argomenti non siano stati trattati.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma8Riassunto Aspettiamo, con una certa trepidazione, il resoconto dell’installazione e l’inizio della presa dati. Lo stato del software ci pare ancora critico, visti i tempi stretti. Lo schema concettuale del framework e' stato definito, ma l'implementazione dell'analisi all'interno di tale framework e' appena cominciata. Il modello di calcolo è ancora troppo vago, e permangono incertezze sulla ripartizione di ruoli tra il PSI ed il CNAF (nonché dei finanziamenti, tra il PSI e l'INFN). Auspichiamo il potenziamento dell'impegno sul software, specialmente con giovani. Pensiamo che debbano essere aumentate le responsabilità italiane, specie nel settore della ricostruzione.
6 Febbraio 2006CSN1 - Roma9Assegnazioni Le richieste economiche su laser di calibrazione e trigger ci sembrano accettabili. Proponiamo di utilizzare i finanziamenti SJ assegnati a settembre al gruppo software di Lecce. Laser Sblocco 80 k€ APP SJ a GE 8 k€ a GE APP da LE INV SJ Trigger 8.5 k€ a PI APP da LE INV SJ 24 k€ a PI APP da LE ME SJ Il resto (29.5 k€) lo mette PSI