Filosofia analitica del linguaggio modulo ONTOLOGIA A.A Semestre I Francesco Orilia
Lezione 1 – 7 Ottobre 2013
Caratteristiche generali L'ontologia è la tradizionale disciplina filosofica che si occupa dell'essere in quanto tale nei suoi aspetti più generali e quindi affronta categorie quali esistenza, identità, proprietà, relazioni, eventi, spazio, tempo, causalità, possibilità, necessità. In questo corso si focalizza su alcune tematiche specifiche dell'ontologia, che vengono affrontate dal punto di vista della filosofia analitica, con particolare attenzione alla disamina del rapporto tra linguaggio e realtà e all'analisi concettuale.
Il tema di questo corso Causalità, esistenza, tempo e libero arbitrio A partire dal tema della causalità, così come viene affrontato sul piano dell'analisi concettuale e dell'ontologia nel dibattito corrente, si esploreranno alcune importanti questioni filosofiche quali:
alcuni argomenti da trattare il rapporto tra esistenza, essere nel presente e avere poteri causali il rapporto tra ordine causale e direzione del tempo la compatibilità del presentismo, secondo il quale esistono solo eventi presenti, con l'esistenza di genuini nessi causali la compatibilità dell'eternalismo, secondo il quale esistono anche eventi passati e futuri, con il libero arbitrio la natura e l'esistenza della causazione mentale.
Testi base Proporrò un filo conduttore e argomenterò a favore di alcune tesi, utilizzando (soprattutto) i seguenti testi: 1) La voce "The Metaphysics of Causation" della Stanford Encyclopedia of Philosophy, scritta da Jonathan Schaffer, liberamente disponibile su internet. 2) Hector-Neri Castañeda, "Causes, Causity, and Energy," in P. French, T. Uehling, Jr., and H. Wettstein, eds., Midwest Studies in Philosophy IX, Minneapolis: University of Minnesota Press, 1984, pp (ne renderò disponibile una copia) 3) F. Orilia, Filosofia del tempo, Carocci, Roma, 2013.
formato seminariale Si passerà poi a individuare, tenendo conto degli interessi dei frequentanti, altri testi, che verranno discussi in classe allo scopo di approfondire alcuni aspetti e considerare tesi alternative. Questa parte del corso si svolgerà in forma seminariale con il contributo attivo degli studenti, che saranno chiamati a presentare in classe e discutere criticamente un testo.
Formato seminariale (cont.) Due dottorandi, Michele Paolini Paoletti ed Ernesto Graziani, contribuiranno al formato seminariale del corso. Spero anche di avere due interventi dai prof. Buzzoni e Bianchi (ancora da concordare) e possibilmente un intervento di un docente da altra università esperto su uno dei temi trattati.
Valutazione (1) partecipazione attiva alle lezioni e presentazione in classe di un testo concordato con il docente (40% del voto finale). (2) tesina di circa 10 pp., su un argomento concordato con il docente, da consegnare alla fine del corso e da discutere brevemente all'appello (60% del voto finale). Gli studenti che seguono secondo la modalità online possono sostituire (1) con la discussione orale in sede di esame di un testo concordato con il docente. Nella discussione lo studente dovrà mostrare consapevolezza dei temi trattati in classe.
Le 4 cause di Aristotele v. Fisica II 3, 194 b (Laudisa, p. 28) materiale: il bronzo è causa della statua formale: la forma, per es. che la statua ha certe proporzioni piuttosto che altre efficiente: ciò che fa cambiare ciò che cambia finale: il fine per il quale si fa qualcosa, per es. si fa ginnastica per la salute
Aristotele vs. Kant causazione come oggettivamente esistente nella realtà causazione come "categoria" che la mente proietta sulla realtà
Relata causali Quali entità sono connesse dalla relazione causale? Ossia, che tipo di entità sono le cause e gli effetti? (cf. § 1 di Schaffer) E' utile dare uno sguardo al linguaggio il fumo causa il cancro (proposizione generale) il lancio della pietra ha causato la rottura del vetro (proposizione singolare) Guardiamo per ora a ciò che suggeriscono le proposizioni singolari
Alcune risposte sui relata causali eventi stati di cose situazioni tropi fatti Purtroppo non c'è uniformità nell'uso di questi termini e quindi spesso le dispute rischiano di essere verbali