Filosofia analitica del linguaggio modulo filosofia della mente A.A II Semestre L'identità personale Francesco Orilia
Lez /3/2010
Il paradigma fisico Versione animalista (Bottani p. 82): io sono identico a un organismo della specie biologica homo sapiens (e quindi la proprietà di essere umano è essenziale per me, non potrei esistere senza questa proprietà) (Williams, "the self and the future", 1970; J.J. Thomson in dibattito con Parfit ) Versione cerebralista: io sono il mio cervello (Nagel, The view from nowhere, 1986)
io sono un individuo organico Un'asserzione di questo tipo sembra intuitivamente corretta Questo è un punto di forza per il paradigma fisico (Bottani, p. 79) Infatti, secondo il paradigma fisico ciascuna persona è identica ad un certo animale (o cervello) (come vedremo meglio)
biforcazione con un un unico corpo scissione dei due emisferi personalità multiple abbiamo un problema per il paradigma fisico? (v. Bottani, p. 85) Si può invece considerare una tale biforcazione un punto di forza per il paradigma psicologico? In ogni caso...
Identità sincronica e biforcazione Identità sincronica (quante persone ci sono in questa stanza?). Le biforcazioni con un unico corpo (scissione dei due emisferi, personalità multiple) mostrano che il paradigma fisico e quello psicologico sono in disaccordo anche a questo livello
Lez /3/10
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Paradigma psicologico e composizione D'altra parte, sembrerebbe che dal punto di vista del paradigma psicologico non è corretto asserire "io sono un certo individuo organico" Per es., i criteri di identità per me (continuità psicologica) e per il mio cervello (per es., continuità spazio-temporale e/o identità delle parti) sono diversi e quindi non sono identico al mio cervello Ma analogamente, si può obiettare, la statua non è identica al pezzo di marmo (Wiggins, Sameness & substance, 1980, Lowe) Bisogna distinguere (secondo Wiggins): "la statua è un pezzo di marmo" – vero se "è" significa "è composta di" – falso se "è" significa "=" (la statua e il marmo sono numericamente distinti) Analogamente per il caso delle persone (Shoemaker, "Personal identity, a materialist account", 1984)
Seguendo Wiggins (e Lowe) abbiamo una forma di dualismo per enti materiali: in uno stesso luogo coesistono due enti distinti per es. una statua (forma) e un pezzo di marmo (materia) Il sostenitore del paradigma psicologico potrebbe sposare un punto di vista analogo per le persone: in uno stesso luogo coesistono due enti: un corpo (o cervello) ed una persona (che è (composta da) quel cervello)
trasformazione graduale in un essere non organico Immaginiamo che un neurone mi venga rimpiazzato da un microchip in silicio. Presumibilmente rimango in continuità psicologico con la persona che ero prima della sostituzione Argomento del sorite (mucchio): rimpiazziamo un neurone alla volta. C'è un momento in cui viene meno la continuità psicologica, o un momento in cui cesso di essere una persona (di avere coscienza)? Questo è un buon argomento a favore del funzionalismo (Chalmers) e direi anche a favore del paradigma psicologico Bottani (p. 81 LEGGERE) sembra vederlo come un argomento contro il criterio psicologico e a favore del paradigma fisico. Avremmo infatti l'intuizione di essere essenzialmente uomini (organici)
Scanner anti-invecchiamento Consideriamo di nuovo lo scanner che mette in un database tutte le informazioni psicologiche su di me Lo userei per prevenire l'invecchiamento (diciamo ogni 3 anni) trasferendo tutte le informazioni in un corpo più giovane e distruggendo il vecchio? Dal punto di vista del paradigma psicologico sarebbe razionale Ma dal punto di vista fisico NON sarebbe razionale Bottani (p. 81 § 4.1.2) presenta questo come un possibile argomento contro il paradigma psicologico e a favore di quello fisico