Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. RUOLO DELL’INFERMIERE NELLO.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Sabrina Capannolo Emilia Speranza Oncologia Medica L’Aquila
Advertisements

Conclusioni Le prime analisi dei dati evidenziano apprezzabili cambiamenti in ambito biomedico, psicologico e motorio. Il netto miglioramento dei valori.
1 Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Marsilio Saccavini IL PAL : PRIORITA ED OBIETTIVI.
V.I. A.F.D. Silvana Ballarin
Nutrizione Ospedaliera Funzionale
Prof.ssa Montalcini Tiziana U.O.C. Nutrizione Clinica
Ruolo del Dietista nella Nutrizione Artificiale
Concetto di bisogno Stato, pulsione dell’individuo che spinge verso una condizione di omeostasi Impulso che necessita di una soddisfazione per il benessere.
L’infermiere come garante della qualità
RISK MANAGEMENT IN SANITA’
Congresso ANMCO 2008 Riunione Area Management & Qualità Congresso ANMCO 2008 Riunione Area Management & Qualità Modelli Organizzativi nella Prevenzione.
Malattia rara con una mortalità ancora elevata ritardo diagnostico La IAP - come definita dalle recenti LG ESC/ERS, è una malattia rara con una mortalità
Le Raccomandazioni Informare e sensibilizzare la popolazione Informare e sensibilizzare la popolazione Attivare organiche azioni di comunità Attivare organiche.
DALLA PREVENZIONE ALLA RIABILITAZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Caratteristiche psicologiche della Sclerosi multipla Aspetti medico-legali.
Proposta di uno strumento di valutazione integrato (SIIG) Dr.Bonati P.A., ed.Debè C. IP. Morelli S., TdR. Picciati A. Reggio Emilia 8/ 06/ 2007.
Progetto interamente finanziato dalla Camera di Commercio e condiviso dalle Associazioni di Categoria REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO SANITARIA.
PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO
Dorothea E.Orem cenni biografici
Assistenza infermieristica a pazienti affetti da alcoolismo
Direttore SITRA – A.O. della Provincia di Lecco
Protocollo di Trasporto Extraospedaliero del Paziente: Spoke-Hub
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Il MMG come garante dei passaggi tra domicilio, RSA ed ospedale
Assistente Familiare Provincia di Viterbo Giugno 2011
CASE MANAGER Infermiere e continuità assistenziale
HEARTLINE S. Martino Genova Cardiology Meeting
La postacuzie tra riabilitazione e cronicità:
Aspetti Infermieristici
METODICHE DIDATTICHE Università degli Studi di Genova
UOSD Dietetica e Nutrizione Clinica
MANGIARE SANO PER VIVERE MEGLIO
L’importanza dell’Idea e del Progetto “Lungodegenza ospedaliera in Struttura Residenziale” R.I.D. Elisabetta Guidi Inf. Coord. Silvia Nughini.
Scuola di Medicina - Università degli Studi di Padova
Anziani cronici non autosufficienti e malati di Alzheimer
Vernero I. – Accornero A. – Cattaneo A. –Farneti D. - Raimondo S
LUISA ZONI UOC DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA AULS DI BOLOGNA
Dieta ed attività fisica
FOCUS CLINICI LINFEDEMA
FOCUS CLINICI LE SOLUZIONI PER INFUSIONE PARENTERALE (ENDOVENOSA) IMPIEGATE NEL TRATTAMENTO DEGLI SQUILIBRI IDROELETTROLITICI Il trattamento delle alterazioni.
A cura di Clara Curcetti Parma, 21 marzo 2007 Dalla delibera Regionale al progetto interaziendale: un’alleanza tra Regione ed Aziende Direzione Generale.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. VARIAZIONI FISIOLOGICHE DEL.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI ANEMIZZAZIONE.
Controversie nella malattia di Menière Workshop del Gruppo Otologico Piemontese Novara 4 dicembre 2004.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI TRASPORTO DEI.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI PATOLOGIA ALCOL-CORRELATA.
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA.
Elementi di Statistica medica Pasquale Bruno Lantieri, Domenico Risso, Giambattista Ravera Copyright © 2007 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. SIGNIFICATIVITÀ.
Virginia Henderson cenni storici
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. FOCUS CLINICI IL SIGNIFICATO.
9 Approccio Bio Psico Sociale
Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. ANEMIE NUTRIZIONALI Le anemie.
LA SALUTE DEL CITTADINO AL CENTRO DELLA GOVERNANCE LE RETI INTEGRATE
Somministrazione farmaci in ambito scolastico anafilassi
Docente : dott.ssa Suor Filomena Nuzzo
Sezione Controlli, Governo e Personale – Area Sanità e Sociale - Regione del Veneto 1 IL CARE MANAGEMENT DEL PAZIENTE COMPLESSO NELLE CURE PRIMARIE Elisabetta.
Comparazione fra età del gatto ed età dell’uomo
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Piano di prevenzione dell’obesità.  Progettazione di un sistema di sorveglianza nutrizionale  Potenziamento delle attività di promozione di comportamenti.
NUTRIZIONE DEL PAZIENTE CHIRURGICO PROF. M. LOSPALLUTI Dipartimento Dell’emergenza e Dei Trapianti D’organo Sezione di Chirurgia Generale “V. Bonomo”
ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CON SONDINO NASOGASTRICO
LA NUTRIZIONE ENTERALE: GASTRONOMIA PERCUTANEA ENDOSCOPICA (PEG)
GdM 2016 Dipartimento geriatrico riabilitativo: dalla formalizzazione dei PDTA al monitoraggio degli Indicatori Alberti Annalisa- USC Qualità 18 aprile.
Il MMG e le attività di sorveglianza e prevenzione Alba - 16 aprile 2016 Maria Chiara Antoniotti Coordinatore regionale sorveglianze PASSI e Passi d’Argento.
VALUTAZIONE DEL BAMBINO DA PARTE DELL’INFERMIERE PEDIATRICO RAZIONALE I bambini non sono in grado di riferire i sintomi Le condizioni del bambino possono.
Dott.ssa M. Assunta CECCAGNOLI
1 PREVENZIONE DEL SUICIDIO DI PAZIENTE IN OSPEDALE Raccomandazione n. 4, Marzo 2008.
Transcript della presentazione:

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. RUOLO DELL’INFERMIERE NELLO SCREENING DELLA MALNUTRIZIONE E NELL’ASSISTENZA NUTRIZIONALE DI PAZIENTI MALNUTRITI Già nel 1859 Florence Nightingale riconobbe l’importanza della malnutrizione nei malati. Ricordiamo le sue parole: “thousands of patients are starved …Wants of attention to the ways which make it possible for them to take food…” L’elevata prevalenza e le implicazioni cliniche della malnutrizione impongono un intervento attivo per procedere alla sua prevenzione e, quando necessario, a una tempestiva attuazione di tutte le misure atte a riportare il paziente a uno stato di nutrizione più soddisfacente. Fondamentale è sensibilizzare tutti gli operatori sanitari alla rilevazione sistematica della malnutrizione, sottolineando i vantaggi che la sua identificazione e correzione comporta: riduzione della morbilità e della mortalità; riduzione dei tempi di degenza; riduzione dei costi sanitari. FOCUS CLINICI segue

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. Lo “screening nutrizionale” dovrebbe pertanto essere contemplato nei carichi di lavoro dell’infermiere, in modo che esso non sia solo un’osservazione occasionale ma divenga un’azione sistematica: per esempio, la rilevazione del peso all’ingresso e il suo monitoraggio durante la degenza dovrebbero essere una prassi consolidata al pari della rilevazione della pressione arteriosa e/o della temperatura corporea. In quest’ambito l’infermiere svolge un ruolo cruciale: è la prima figura che il paziente incontra, trascorre più tempo con il paziente, ha la possibilità di effettuare un’osservazione continua per rilevare segni di malnutrizione che possono sfuggire anche al medico e può verificare gli introiti effettivi di cibi e di bevande. In caso di malnutrizione subclinica o lieve o in pazienti a “rischio”, ma con possibilità di alimentazione orale, si devono monitorare gli introiti alimentari annotando e segnalando i rifiuti e gli avanzi di piatto osservati nel corso della giornata. In molti casi un’attenta osservazione della quantità e del tipo di alimenti consumati e delle difficoltà incontrate può suggerire l’opportunità di ricorrere a “supplementi” energetico-proteici sotto forma di preparazioni culinarie palatabili e gradevoli o di prodotti industriali adattati alle necessità del paziente per contenuto in nutrienti e consistenza (liquida, gel, addensata). segue

Elementi di Fisiologia e Scienza dell’Alimentazione – E. Battaglia, D. NoèCopyright © 2008 – The McGraw-Hill Companies s.r.l. Attenzione particolare dev’essere rivolta ai gruppi più a rischio. Tra questi i pazienti neoplastici, i pazienti lungodegenti per programmi di riabilitazione motoria, i pazienti in stato confusionale e, più in generale, gli anziani spesso affetti da turbe cognitive e/o della vigilanza. Un impegno assistenziale ancora maggiore richiede il paziente con un grado di malnutrizione più marcata, nel quale oltre all’“integrazione” dell’alimentazione orale (se possibile) può essere necessario ricorrere alla somministrazione per vena di soluzioni glucosate al 5-10% e di aminoacidi oppure di “soluzioni nutrizionali” con formulazione più specifica. In caso di messa in atto della nutrizione artificiale (NA), per via venosa o parenterale (NPT, nutrizione parenterale totale) o per via enterale con sondino nasogastrico (NE, nutrizione enterale), il piano dell’assistenza infermieristica deve svolgersi secondo modalità specifiche, non trattate in questa sede.