Un anziano disse: “ La preghiera costante giova in breve tempo allo spirito ” ( Apo 1128)
Molti detti dei Padri del deserto sono dedicati alla preghiera. Ne tessono le lodi.
I monaci non vedono la preghiera tanto come un dovere quanto come un dono di Dio. Ha virtù terapeutiche.
Guarisce le ferite degli esseri umani. Fa respirare l’anima e purifica lo spirito. La preghiera trasforma i pensieri e i sentimenti dell’essere umano.
In questo processo è importante non pregare contro la nostra rabbia o la nostra paura, la nostra gelosia o la nostra depressione, bensì pregare con esse.
Nella preghiera dobbiamo portare la nostra paura, la nostra rabbia e la nostra tristezza davanti a Dio.
Se davanti ai suoi occhi ci caliamo nella nostra tristezza seguendola fino in fondo, essa ci spalancherà al Signore.
Sul fondo della paura, della depressione, dell’amarezza troveremo Dio, che placherà il nostro cuore ferito e illuminerà gli abissi della nostra anima con la sua dolce luce.
Il nostro spirito è spesso turbato da emozioni negative. Non vediamo la nostra esistenza e il nostro prossimo in modo nitido, ma solo attraverso le lenti offuscate della nostra rabbia e delle nostre proiezioni.
Nella preghiera si tratta semplicemente di porgere a Dio la nostra collera. Quando porto la mia rabbia davanti al Signore riesco già a distanziarmene. E se nell’ira guardo consapevolmente a Dio e alla sua misericordia, essa perderà parte del suo potere.
La preghiera mi aiuta a ritrovare me stesso/a, a ritornare nel mio cuore. Se persisto nella mia ira, non sono in me, bensì presso colui che mi ha offeso. E gli do potere su di me. Mi faccio condizionare da lui o da lei.
La preghiera priva la rabbia del suo potere e mi libera dalla persona a cui nella mia rabbia ho accordato potere su di me.
La preghiera purifica lo spirito. Migliora il respiro della mia anima.
Chi è pieno d’ira sprigiona spesso un odore di odio e furore..
Chi prega manda un profumo piacevole, il profumo dell’amore e della pace
Testo tratto : da “ A. Grun, La via del deserto, Queriniana 2005 Elaborazione: arcofloridapps - Foto: archivio del Monastero Monache Benedettine S. Margherita Fabriano